Riesplode il caso Alitalia


Ma intanto promise una bengodi che face si che i vari interlucutori si alzassero dal tavolo e si risedessero solamente una volta scaricati sugli italiani i debiti... per esempio non mi meraviglierei se saltasse fuori una intercettazione telefonica o ambientale dove SB suggerisse ai francesi di far saltare la trattativa per concluderla poi per AZ ripulita con il sempre loro carissimo amico SB. SB ricordiamolo è da sempre in economia grande amico e partner dei francesi.

La strumentalizzazione della questione era prevedibile, essendo in campagna elettorale.

Personalmente, ritengo che le parole di SB abbiano avuto un ruolo marginale nell'abbandono della trattativa da parte di AF. Credo invece che i francesi, trovandosi di fronte un muro da parte dei sindacati e consapevoli che SB si sarebbe poi inguaiato da solo con l'operazione, abbiano capito che rimandando il tutto ne avrebbero solamente potuto trarre benefici.
 
Ripeto non c'e' un solo "responsabile" e' la cricca tutta che gioca coi nostri soldini...in fondo Alitalia c'e' costata solo una cinquantina di euro procapite! Andiamo una volta in meno con FR da Fresenatico a Buddestenbrok e il gioco e' fatto ;)
 
La strumentalizzazione della questione era prevedibile, essendo in campagna elettorale.

Personalmente, ritengo che le parole di SB abbiano avuto un ruolo marginale nell'abbandono della trattativa da parte di AF. Credo invece che i francesi, trovandosi di fronte un muro da parte dei sindacati e consapevoli che SB si sarebbe poi inguaiato da solo con l'operazione, abbiano capito che rimandando il tutto ne avrebbero solamente potuto trarre benefici.
Ormai le doti del bunga bunga man sono conosciute all'estero da un bel pezzo e sistematicamente vengono usate contro l'Italia, il problema è che gli italiani ci cascano nelle sue promesse che purtroppo non ha mai mantenuto, a questo giro fra aumento delle accise sulla benzina, tasse sui depositi titoli, tiket sanitari e robette assortite ci farà rimpiangere il governo delle tasse del mortadellone... tasse che poi lui si è guardato bene da togliere...
 
La realtà è differente, Berlusconi, tramite Letta, assicurò che qualora il governo Prodi avesse condotto in porto la trattativa arrivando alla firma finale, lui non si sarebbe opposto in seguito alle elezioni. Anche perché non avrebbe potuto.

Dopo averla definita una "proposta inaccettabile" a trattative aperte e aver delineato una soluzione alternativa che toccava tutti gli argomenti caldi dell'accordo con AF, ovvero minori tagli di personale, trattative per non esternalizzare manutenzione e per un probabile ritorno a MXP (voluto soprattutto dalla Lega) e aver concluso il tutto con una bella spolverata di patriottismo (che non guasta mai), la questione non poteva risolversi diversamente.
Ad oggi, basta andare a leggere le promesse che Berlusconi faceva sul futuro di AZ per rendersi conto di quante di queste si siano effettivamente realizzate; detto ciò non gli addosso tutta la colpa (di mani in pasta ce ne sono molte di più), ma è evidente che abbia dato il colpo di grazia ad una trattativa che forse poteva essere ripresa in extremis, come successo alla fine con CAI dopo il primo abbandono e il ritiro dell'offerta.
 
Fly King stai rispolverando una discussione trita e ritrita, dove lo stesso Spinetta dichiarò che AF NON ha abbandonato per colpa del nano, ma per colpa dei sindacati.
Se poi ti piace dare la colpa a qualcun altro (magari eri uno dei sindacalisti che lottarono contro AF ai tempi) beh liberissimo di farlo.
A me sta sulle scatole il nanetto, se siamo sull'orlo del baratro è anche colpa sua, ma nella vita bisogna essere obbiettivi.

giusto perché ti piace citare giornali, rinfrescati la memoria anche te: http://www.blitzquotidiano.it/econo...o-salto-per-lopposizione-dei-sindacati-20421/
 
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Fly King stai rispolverando una discussione trita e ritrita, dove lo stesso Spinetta dichiarò che AF NON ha abbandonato per colpa del nano, ma per colpa dei sindacati.
Se poi ti piace dare la colpa a qualcun altro (magari eri uno dei sindacalisti che lottarono contro AF ai tempi) beh liberissimo di farlo.
A me sta sulle scatole il nanetto, se siamo sull'orlo del baratro è anche colpa sua, ma nella vita bisogna essere obbiettivi.

Quoto..... La gente si dimentica che Colaninno non è certo uomo del PDL...... Mi sembra una vicenda come l'Alfa di Arese, dove vi era un'offerta più che vantaggiosa della Ford, ed i sindacati l'hanno fatta naufragare..... Poi tutti a dar la colpa a Prodi come presidente dell'IRI.... Come si vede le vicende in questo caso sono Bipartisan
 
Fly King stai rispolverando una discussione trita e ritrita, dove lo stesso Spinetta dichiarò che AF NON ha abbandonato per colpa del nano, ma per colpa dei sindacati.
Se poi ti piace dare la colpa a qualcun altro (magari eri uno dei sindacalisti che lottarono contro AF ai tempi) beh liberissimo di farlo.
A me sta sulle scatole il nanetto, se siamo sull'orlo del baratro è anche colpa sua, ma nella vita bisogna essere obbiettivi.

Beh, innanzitutto colgo l'occasione per ringraziarti e ringraziare altri utenti che hanno una stima di me più alta di quella che in realtà merito: ho vent'anni e sono uno studente di medicina, dunque non mi occupo direttamente di aviazione se non per passione.

Ritornando al discorso in questione, è evidente che la colpa sia dei sindacati, ma non li si può neanche definire degli stupidi se dall'altra parte della staccionata gli si offriva una soluzione alternativa, in cui si delineavano minori tagli per tutti; rifiutare non significava chiudere baracca e burattini (come invece sarebbe avvenuto se non si fosse accettata la proposta della cordata), dunque si poteva tentare anche l'alternativa, tanto peggio non poteva essere...
Senza ingerenze politiche forse la cessione di AZ si sarebbe conclusa 3 anni fa, non saremmo qui a discuterne e tu non definiresti i miei discorsi triti e ritriti; dato che così non è e che la situazione in cui versa AZ è la medesima (anche se in misura minore) di quella del 2008, forse viene da chiedersi se la soluzione CAI fosse veramente la migliore o fosse l'ennesima presa per il c**o per poi vendere comunque la compagnia ai francesi, ma senza l'importante fardello dei debiti e con una flotta rinnovata, seppur in leasing...
 
È stata un'operazione orchestrata dal governo per salvare il vettore di bandiera, dopo che lo stesso aveva fatto naufragare definitivamente la trattativa con AF, dunque dubito che un'azione legale avrà veramente degli effetti sull'attuale management di AZ.

Ritornando al discorso in questione, è evidente che la colpa sia dei sindacati

Inversione a U di 180° :D
 
Inversione a U di 180° :D

Leggi bene tutto il mio ragionamento invece di estrapolarne parti a se stanti.

Il governo c'entra perché in campagna elettorale ha proposto un'alternativa apparentemente migliore da concludersi entro settembre (in modo da conquistare voti e far saltare definitivamente il tavolo delle trattative) e i sandacati hanno abboccato come allocchi..
 
colpa del governo che ha infinocchiato i sindacati che hanno mandato a gentil donzelle AF, per rubarci 50€ a testa.

ti gà rason
 
[OT] C'e' qualcosa di FlyKing che vagamente mi ricorda il nostro beneamato capitano B777 AF - non so' esattamente cosa, pero' - forse l'avatar? [/OT]
 
[OT] C'e' qualcosa di FlyKing che vagamente mi ricorda il nostro beneamato capitano B777 AF - non so' esattamente cosa, pero' - forse l'avatar? [/OT]

Chi ti ricordo?
L'avatar è una foto di Alberto Nassetti, pilota AZ deceduto nell'incidente di Tolosa del '93, di cui ho avuto modo di appassionarmi mentre mi documentavo per la tesina di maturità lo scorso anno. Un uomo veramente straordinario...
 
ho ricevuto oggi il comunicato stampa relativo a quato sta succedendo

LE RAGIONI DELLA CLASS ACTION
ANELTA, Associazione Nazionale Ex Lavoratori Trasporto Aereo nella persona del legale rappresentante il presidente Mario Canale, ha conferito incarico agli avvocati Davide Romano del Foro di Bari e Francesca Scoppetta del Foro di Roma, di diffidare i Ministeri sottoscrittori dell’Accordo Alitalia e di ricorrere al TAR Lazio e alla Corte di Giustizia Europea per provvedere a far sanzionare l’operatività governativa, il mancato controllo successivo dell’operazione Cai-Alitalia e ottenere dalla Corte di Giustizia Europea il giusto riconoscimento al risarcimento del danno subito dall’abuso del sistema giuridico perpetrato dalla Presidenza del Consiglio per il tramite dei Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali, dei Trasporti e delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico.
Anelta acquisirà le adesioni per la presentazione della class action e gli Avvocati Davide Romano e Francesca Scoppetta, per conto di Anelta diffideranno, in relazione alle rispettive competenze, i Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali, dei Trasporti e delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico che, entro e non oltre il termine di novanta giorni dalla notificazione della diffida ex art. 3 del D.Lgs. 20.12.2009 n. 198, dovranno porre in essere tutti i necessari atti al fine di consentire e ripristinare il rispetto puntuale e sistematico di tutto quanto stabilito nell’Accordo Quadro Governativo del 14 settembre 2008, nonché ad eliminare tutte le violazioni di norme vigenti poste in essere sulla base del predetto Accordo Quadro Governativo. In mancanza verrà presentato ricorso al Tar Lazio per sanzionare l’operato della P.A. ed alla Corte di Giustizia Europea per ottenere la condanna dello Stato Italiano anche al risarcimento dei danni, nonché la richiesta alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Tra le lamentele sollevate per l’operazione Alitalia, si riassumono alcuni elementi:
1) Violazione delle leggi di libero mercato sul monopolio.
La fusione tra CAI ed AIRONE determina l’illegittimità dell’Accordo Quadro Governativo del 14 settembre 2008, nella parte in cui ha previsto “il presidio del mercato di breve-medio raggio basato sulla leadership del mercato domestico” per violazione delle norme sull’abuso di posizione dominante, in quanto dalla fusione tra Alitalia e Air One è derivato il monopolio di CAI sulla rotta Milano Linate-Fiumicino.
2) Violazione dei prinicpi generali del diritto commerciale italiano ed europeo.
L’operazione CAI-Alitalia ha permesso di far acquisire a CAI le attività e i rami di azienda attivi dell’Alitalia, lasciando alla stessa solo le passività, nonostante si sia trattato di una evidente continuità di azienda e, pertanto, la CAI avrebbe dovuto farsi carico di tutti i debiti Alitalia, cioè 3,8 miliardi di euro.
3) Violazione della Direttiva Europea 2001/23.
Il Governo non ha permesso con il proprio accordo di far trasferire alla CAI, insieme alla compagnia aerea Alitalia, anche “i diritti e gli obblighi dei lavoratori”. La CAI avrebbe dovuto mantenere ai dipendenti “le condizioni di lavoro previste dal contratto collettivo fino alla data della risoluzione o della scadenza del contratto o dell’entrata in vigore o dell’applicazione di un altro contratto di lavoro (…). Il trasferimento di un’impresa non è di per sé motivo di licenziamento da parte del cedente o del cessionario”.
In una: il costo dei cassaintegrati Alitalia non poteva ricadere sui cittadini, ma doveva essere addebitato alla CAI.
4) Violazione dell’art. 2112 c.c.
I lavoratori Alitalia trasferiti e messi in cassa integrazione sono stati privati dei diritti previsti dall’articolo 2112 del codice civile. Nel caso Alitalia non si è agito secondo le procedure previste per proclamare un vero stato di grave crisi economica. Quindi, l’Alitalia non era tra quelle società che potessero essere inserite tra le deroghe previste dalla direttiva 2001/23 per le imprese insolventi. Del resto, lo stato di insolvenza va sottoposto a vaglio giudiziario e non può essere dichiarato dal CIPI (come nel caso Alitalia). Pertanto dovevano essere rispettate le previsione di cui all’art. 2112 c.c. con la conseguenza che il costo dei cassaintegrati Alitalia non poteva ricadere sui cittadini, ma doveva essere addebitato alla CAI.
5) Violazione espressa del D.P.R. 26.10.1972 n. 633 per consentire a CAI l’esenzione IVA nell’acquisto degli aeromobili di Alitalia (già sottopagati).
L’accordo governativo con CAI ha permesso l’acquisizione da parte di CAI di 64 nuovi aeromobili per il completo rinnovo della flotta, estendendo alla neonata Compagnia Aerea Italiana, senza un passato di attività di trasporto aereo, il cd. ‘Bonus IVA’, ovverosia l’esenzione dal pagamento dell’Iva, previsto dall’art. 8 bis, comma 1, lettera c) e d) del D.P.R. 26.10.1972 n. 633.
6) Illegittimità dell’Accordo Quadro Governativo del 14 settembre 2008 per violazione dell’utilizzo delle leggi sulla CIGS.
E’ evidente l’illegittimità dell’Accordo Quadro Governativo del 14 settembre 2008 nella parte in cui ha previsto l’utilizzo dello strumento della collocazione del personale in cassa integrazione guadagni anziché utilizzare lo strumento della mobilità perché all’epoca risultava già venduto da Alitalia a CAI il Certificato Aeronautico di Operabilità (C.A.O.) - unico documento che possa consentire ad una Compagnia aerea di operare il trasporto di passeggeri e/o di merci - e non risultava previsto da nessun Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro il passaggio automatico a terra del personale di volo.
7) Mancato controllo degli Organi Governativi sul rispetto degli accordi stipulati con CAI per i criteri di assunzione e di limitazione all’impiego.
CAI ha indisturbatamente operato in violazione dei principi enunciati alle lettere (i) e (ii) dell’Accordo Quadro Governativo nonché in violazione degli Accordi del 31/10/2008 e del 14/11/2008 correlati e conseguenti all’Accordo Quadro Governativo del 14 settembre 2008.
8) Mancato controllo degli Organi Governativi sul rispetto degli accordi stipulati con CAI per l’utilizzo del Fondo CIG.
E’ evidente che CAI abbia violato senza alcun controllo governativo il “diritto – dovere per i lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali di partecipare attivamente a idonei percorsi di reinserimento lavorativo”, così come previsto dall’Accordo Quadro Governativo.
9) Mancato controllo degli Organi Governativi sul rispetto degli accordi stipulati con CAI per la tutela dei lavoratori dell’indotto:
E’ mancato ogni controllo sulla violazione e falsa applicazione dell’Accordo Quadro Governativo nella parte in cui ha previsto che “i lavoratori dell’indotto per i quali si sia determinata una interruzione o cessazione dell’attività lavorativa determinata dai processi di riorganizzazione produttiva di cui alla presente intesa” “saranno tutelati attraverso gli strumenti ordinari o “in deroga” di integrazione del reddito, garantendo il Governo le relative risorse finanziarie”.

FINALITÀ PRINCIPALE
La finalità principale è portare a conoscenza dei cittadini che l’operazione Alitalia è stata effettuata dal Governo in violazione delle norme sulla trasparenza e della libertà di mercato, arrecando un danno patrimoniale a tutti i cittadini che hanno subito le perdite di una società che sarebbero state diversamente accollate alla società succeduta (Cai).
Nello specifico, è necessario prevedere un sistema di controllo e verifica in merito alle violazioni di legge e dei mercati e porre immediato rimedio a quanto è stato disfunzionalmente addebitato a carico dei cittadini.
 
Illustri brevemente il candidato...
1) Non vi e' stata alcuna fusione;
2) E' avvenuta per legge senza che ad oggi ne sia mai stata dichiarata dalla Consulta l'incostituzionalità o l'illeggitimita';
3) I dipendenti hanno prima firmato le dimissioni e poi la lettera di assunzione;
4) L'accesso al meccanismo cigs per insolvenza non passa attraverso ad alcun vaglio giudiziario;
5) Il richiamato art. sembra dire proprio il contrario: "Sono assimilate alle cessioni all'esportazione (quindi esenti IVA?)...C) le cessioni di aeromobili destinati a imprese di navigazione aerea che effettuano prevalentemente trasporti internazionali; D) le cessioni di apparati motori e loro componenti e di parti di ricambio degli stessi e delle navi e degli aeromobili di cui alle lettere precedenti, le cessioni di beni destinati a loro dotazione di bordo e le forniture destinate al loro rifornimento e vettovagliamento, comprese le somministrazioni di alimenti e di bevande a bordo ed escluso, per le navi adibite alla pesca costiera locale, il vettovagliamento";
6) Inintelleggibile;
7) Delle modalità di impiego di impiego e assunzione CAI risponde nei confronti dell'impiegato. Non esiste organo governativo adibito al controllo circa il rispetto degli accordi, anzi esiste ed e' a ciò deputato, si chiama Magistratura;
8) Idem;
9) Idem.

Comunque tutti si sa che hanno ragione, il problema e' che tutti - e loro per primi - sappiamo che non serve a nulla. Ma la pubblicità fa tanta gola.