L'Espresso/Wikileaks - Alitalia, ecco la truffa di B.


TheVoyager

Bannato
6 Giugno 2010
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Nel dossier riservato Usa che pubblichiamo in esclusiva, l'analisi lapidaria dell'amabsciata americana sulla cordata Cai. "È una pagina triste, Berlusconi ha aiutato i suoi amici e fatto pagare i debiti ai contribuenti italiani"
(17 giugno 2011)


La cordata Alitalia? "Amiconi del Cavaliere, che si sono presi il meglio della compagnia lasciando ai contribuenti il peso dei debiti". Ora che si ricomincia a parlare di un futuro francese per la compagnia di bandiera, fa effetto leggere il giudizio di Washington sul ruolo di Silvio Berlusconi nella vicenda.

L'analisi, contenuta in un dossier riservato ottenuto da WikiLeaks che "l'Espresso" pubblica in esclusiva, si intitola: "Alitalia vola ancora sotto bandiera italiana, ma a un prezzo alto per l'Italia". A scrivere è Ronald Spogli, l'ambasciatore americano inviato a Roma da George W. Bush, che ha raccontato come tra Berlusconi e Bush ci fosse "un'intesa particolare". Nella stagione di Spogli tra Palazzo Chigi e Casa Bianca c'è stato un filo diretto, che ha fatto nascere operazioni internazionali, missioni militari e grandi affari. Eppure è difficile immaginare un giudizio più tagliente sull'operato del premier. "Durante la campagna elettorale della primavera 2008 l'allora candidato Berlusconi è intervenuto sulla vendita di Alitalia, dichiarando che sarebbe dovuta rimanere "italiana"".

Spogli ricostruisce come durante il governo Prodi l'appello del Cavaliere e le proteste dei sindacati abbiano fatto tramontare l'offerta di Air France-Klm per rilevare la compagnia. "Avendo mandato in fumo l'affare, Berlusconi si è ovviamente ritrovato sotto la pressione politica di dover salvare in qualche modo Alitalia". Allora, per "fornire la sua soluzione italiana Berlusconi ha usato le proprie capacità politiche e personali al fine di convincere un gruppo di ricchi uomini d'affari italiani a dedicarsi al "salvataggio" della compagnia e a preservarne l'italianità".

E' così che sedici investitori formano la Cai, Compagnia aerea italiana. E il risanamento dell'impresa è presto spiegato: "(I sedici, ndr.) saranno aiutati da una legge italiana sulla bancarotta fatta su misura, che permetterà di dividere in due la compagnia: gli obblighi e i debiti di un miliardo di euro rimarranno alla "bad company", che sarà di responsabilità del governo italiano, e Cai si terrà la parte redditizia". L'ambasciatore descrive i sedici uomini d'affari, da Roberto Colaninno a Gilberto Benetton, in un paragrafo dal titolo: "Gli investitori Cai: capitalisti o amici degli amici?".

Poi il commento finale dell'emissario di Bush, lapidario: "La saga Alitalia è un triste memento di come funzionano le cose in Italia e della debole aderenza di Berlusconi ad alcuni principi base del capitalismo del libero mercato. Berlusconi aveva la possibilità di lasciare che questa vicenda fosse gestita come una faccenda di affari e invece ha scelto di politicizzarla (...) un gruppo di amici stretti di Berlusconi sono stati allettati a prendere la porzione sana di Alitalia, lasciando i debiti ai contribuenti italiani. Le regole della bancarotta sono state cambiate nel corso dell'operazione per soddisfare i bisogni del governo (...) il modo in cui questo affare è stato gestito - amicizie, interferenza politica, preferenza per acquirenti italiani e leggi fatte su misura - ha offerto al mondo un chiaro promemoria dei limiti dell'Italia in materia di investimenti".

Tanto più che "resta da vedere se i viaggiatori italiani ne beneficeranno". E che Alitalia ha comunque bisogno di un alleato internazionale, per non restare chiusa nella provincialità. Su questo punto, nel file dell'ottobre 2010 Spogli sottolinea il sostegno della Lega per Lufthansa che promette di mantenere l'hub milanese di Malpensa. Ma meno di tre anni dopo, anche i tedeschi hanno fatto le valigie abbandonando lo scalo lombardo. E tutto torna sulla rotta di Parigi: anni e miliardi buttati via.


http://espresso.repubblica.it/dettaglio/alitalia-ecco-la-truffa-di-b/2154169
 
Di questo se ne è parlato già molto in questo forum..... Mi sembra il solito articolo "spazzatura" (premetto a me il signore citato non mi è simpatico per nulla)... Anche perchè dentro la cordata se guardiamo i colori politici sembra un'arcobaleno......

Io piuttosto scriverei che TUTTI come al solito si son fatti gli affari loro (e molto bene a quanto pare !!!)
 
Beh non proprio tutti.
E' tipicamente italiano il mettere tutti nello stesso calderone, sul medesimo piano. C'è anche chi, in precedenza, ha offerto una soluzione di gran lunga migliore. E' scorretto caricare anche sulle sue spalle le nefandezze commesse da altri.
 
Beh non proprio tutti.
E' tipicamente italiano il mettere tutti nello stesso calderone, sul medesimo piano. C'è anche chi, in precedenza, ha offerto una soluzione di gran lunga migliore. E' scorretto caricare anche sulle sue spalle le nefandezze commesse da altri.

Concordo in pieno. Esistevano soluzioi migliori!!
 
Che i contribuenti abbiano pagato i debiti della LAI pare innegabile, ma c'è anche da dire che la gestione che li aveva causati era pubblica; forse sarebbe bene chiedersi quanto sia opportuno che lo stato detenga la quota di maggioranza in diverse grosse imprese (perdendo in quasi tutte) e ricorrendo a continui aumenti di capitale per sanare i bilanci.

Poi, da viaggiatore, sostenere che il piano Spinetta fosse una soluzione migliore di quella attuale mi sembra poco credibile, visti i tagli a flotta e collegamenti da "lacrime e sangue". Non dico che la situazione attuale sia florida, ma ricordiamoci che non c'è limite al peggio... Resta solo da sperare che quando AF-KL acquisirà una compagnia senza (o con pochi) debiti proponga un piano industriale decente (ovvero sul modello LX) o comunque non tagli ulteriormente rispetto a ora.

L'italianità lasciamola al teatrino della politica che è meglio...
 
Non c'era certo bisogno delle soffiate di Wikileaks per capire queste cose note a tutti da tempo. Il solito finto scoop dell' Espresso. Tutta fuffa.
 
Ma per favore, ancora con le st....te di Wikileaks: oscuri scribacchini che fanno le relazioni più improbabili ai loro superiori copiando dalla rassegna stampa della giornata e attingendo alle chiacchiere fatte alle cene.
 
Che i contribuenti abbiano pagato i debiti della LAI pare innegabile, ma c'è anche da dire che la gestione che li aveva causati era pubblica; forse sarebbe bene chiedersi quanto sia opportuno che lo stato detenga la quota di maggioranza in diverse grosse imprese (perdendo in quasi tutte) e ricorrendo a continui aumenti di capitale per sanare i bilanci.

Poi, da viaggiatore, sostenere che il piano Spinetta fosse una soluzione migliore di quella attuale mi sembra poco credibile, visti i tagli a flotta e collegamenti da "lacrime e sangue". Non dico che la situazione attuale sia florida, ma ricordiamoci che non c'è limite al peggio... Resta solo da sperare che quando AF-KL acquisirà una compagnia senza (o con pochi) debiti proponga un piano industriale decente (ovvero sul modello LX) o comunque non tagli ulteriormente rispetto a ora.

L'italianità lasciamola al teatrino della politica che è meglio...

Da italiano però non sono x niente contento di dover pagare anche questi debiti, ce ne fossero già pochi, inoltre Spinetta aveva proposto lacrime e sangue, ma anche lavoro e gli esuberi, sarebbero stati assorbiti. Se da una parte si sarebbe persa l'italianità, dall'altra nessuno ci avrebbe rimesso le penne, cosa ben più importante!
 
Condivido in pieno quello che è scritto nell'articolo. Sinceramente, ho sempre ritenuto la scusa di dover salvaguardare l'"italianità" della compagnia una scusa finalizzata a conquistare voti. Se alla fine c'è stato qualcosa di tipicamente italiano, inoltre, quello è il modo di fare impresa, commettendo quello che ritengo un grosso errore imprenditoriale: mettersi insieme ad una piccola compagnia - gestita, guarda caso, da un "amico" in difficoltà finanziarie - in un momento di crisi del trasporto aereo, mentre le grandi compagnie hanno dato vita a vere e proprie fusioni, oltrepassando il livello collaborativo della semplice alleanza strategica, strafottendosene della propria identità nazionale che, a mio avviso, è l'ultimo problema. Anzi, non lo è affatto.
Secondo me, i francesi Alitalia se la prendono. E i debiti ce li teniamo NOI.
 
Senza voler andare troppo OT, in Italia l'affaire Alitalia è solo un male minore rispetto al mare magnum di nefandezze a cui gli italiani sono purtroppo costretti e di cui ben pochi sanno. A tutto si deve dare la giusta dimensione ed il giusto risalto.

Qui si parla di AviazioneCivile ed è giusto che se ne parli, ma WikiLeaks non ha portato alla luce assolutamente nulla di nuovo...
 
Senza voler andare troppo OT, in Italia l'affaire Alitalia è solo un male minore rispetto al mare magnum di nefandezze a cui gli italiani sono purtroppo costretti e di cui ben pochi sanno. A tutto si deve dare la giusta dimensione ed il giusto risalto.

Qui si parla di AviazioneCivile ed è giusto che se ne parli, ma WikiLeaks non ha portato alla luce assolutamente nulla di nuovo...

Non e' un male minore per niente.

Oltre alla bancarotta fraudolenta di stato, il modo in cui sono stati racimolati i capitani e' altamente criminogeno e ha inquinato l'economia anche in altri settori.

Le compensazioni date ai capitani sono state piuttosto opache da subito.

Esempio: "Se tu metti un obolo nel salvataggio di Alitalia, allora io ti faccio un piacerino altrove..... ti lascio aumentare le tariffe delle autostrade o ti faccio costruire una autostrada in Libia per il mio amico Gheddafi"

La vicenda Alitalia e' una delle maggiori zozzate degli ultimi anni che ha prodotto zozzate a catena anche in altri settori.

E non e' una questione di parte politica, il fatto che altri governi di altri colori in passato ci abbiano derubato anche loro (es. con Telecom o la privatizzazione delle Autostrade) non giustifica di continuare con zozzate diverse sotto un altra bandiera. Anche se curiosamente gli amici beneficiati sono sempre gli stessi sotto tutte le bandiere.

E non se ne parla mai abbastanza.

Se l'opinione pubblica fosse piu' vigile, obiettiva, senza farsi sviare dalla preferenza politica in un senso o nell'altro (l'uso strumentale della verita' depotenzia la verita'), forse di queste cose ne succederebbero di meno.

Quindi sono d'accordo con te: a tutto si deve dare la giusta dimensione ed il giusto risalto.
 
Ma per favore, ancora con le st....te di Wikileaks: oscuri scribacchini che fanno le relazioni più improbabili ai loro superiori copiando dalla rassegna stampa della giornata e attingendo alle chiacchiere fatte alle cene.

L'allora ambasciatore americano "oscuro scribacchino"? Che coraggio che hai.
 
Ma per favore, ancora con le st....te di Wikileaks: oscuri scribacchini che fanno le relazioni più improbabili ai loro superiori copiando dalla rassegna stampa della giornata e attingendo alle chiacchiere fatte alle cene.

Hai ragione..Sono tutti bravi ragazzi,magari vivaci, ma i fondo bonaccioni. La verità è che la realtà fa male..
 
e dove sarebbe lo scoop? la ritengo una NON notizia. sapevamo già tutto anche senza wikileaks. ma come al solito non ci siamo indignati nè stupefatti. concordo con Bourne. mettere tutto e tutti sullo stesso piano non serve a nulla e non rende giustizia degli eventi. gli onesti esistono ancora ma non hanno mai fatto notizia.
 
Beato chi ritiene che si siano ancora degli onesti, certo c'e' ne sono ma vengono sempre e comunque messi in disparte. Ripeto senza prendere una parte politica, ma è cosi' e molti fatti lo dimostrano. Tutto il sistema è cosi', ora qua' si parla di Alitalia ma con tante altre vicende il discorso non cambia
 
ringrazio l Espresso per aver pubblicato questo dossier che riporta alla luce il fango e le manzogne portate avanti in questa vicenda sotto gli occhi di italiani che hanno forse già dimenticato una vicenda cosi importante. cè chi ritiene che questa sia una non notizia? buon per lui vuol dire che dorme con sette cuscini, cè gente che a seguito di queste decisioni e queste scelte fatte non ci dorme la notte. e di certo apprezzo moltissimo il lavoro fatto da Assange tante cose non sarebbero emerse.
 
Non c'era certo bisogno delle soffiate di Wikileaks per capire queste cose note a tutti da tempo. Il solito finto scoop dell' Espresso. Tutta fuffa.


appunto
e si che le campagne elettorali son finite, ma le zanzate all`elefante moribondo,no

che dire ?

che barba, in sintesi
 
Definire Colaninno amico di Berlusconi...mah...

provo a spiegarti:hai presente quando da piccolo avevi le figurine doppie e le scambiavi?Ecco la politica in Italia funziona in questo modo:tu mi dai questo e io ti do quello.Mi sembra abbastanza semplice da capire...per fare affari insieme non occorre essere amici.
 
Tutto vero e tutto da copione italiota, ma non dimentichiamoci:
"Il presidente di Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, ha detto no alla proposta dei sindacati sul piano di rilancio di Alitalia e ha abbandonato il tavolo del negoziato. La proposta sindacale prevedeva, principalmente, la partecipazione di Fintecna all'aumento di capitale di Alitalia e il conferimento della propria quota di Az Servizi." 3 aprile 2008 -