Addio Lufthansa Italia, in Italia le attività solo con Air Dolomiti e Lufthansa


secondo me AP dovrebbe aprire CDG-BCN-MAD-LIS-BUD-ARN-WAW subito con la fine della stagione estiva, potenziare tutto il nazionale, cercando di non creare spazi x U2
BMI potrebbe mantenere LHR che è la tratta che continua ad andare bene sua come PTP che come transiti

Secondo me potrebbero funzionare solo ARN e WAW, che sono le meno coperte.
 
Concordo con te, l'abbandono di colpo di LHI potrebbe spingere AZ ad incrementare le operazioni di AP.

Non serve a niente continuare ad aumentare le rotte comunitarie o europee.
I pax possono aumentare ma non in modo cosi esponenziale da riempire continuamente aerei.
Oggi chiunque vada sul breve raggio si fa male e molto.
I mercati sono saturi è inutile insistere.
Sono altri i mercati da andare ad aprire ma vuoi la politica, vuoi il protezionismo non si possono fare.
Alla fine anche in questo caso si è dato cibo e stipendi all'estero e zero in italia.
 
Avevo appena fatto la M&M!

Che tristezza di paese, da noi neanche la gramigna attacca.

Detto questo, mi spiace per la figura barbina che alcuni hanno fatto oggi. D'altro canto io volo come semplice pax.....
 
Probabilmente l'hub potrebbe essere creato, ma secondo me non con AZ, in quanto Air France cercherà di portare tutto a CDG.
Con LIN chiuso sarebbe interesse anche dei francesi posizionare un hub a MXP, anche perchè ci sarebbe poi spazio per altri...
 
le perdite totali di LHI penso siano solo teoriche. Di fatto la manutenzione è LHT, il catering LSG e l'handling globeground che paga a LH i diritti per usare i sistemi. Hanno aperto in piena crisi. Avevano 7-8 a/c vecchi che potevano e possono ancora volare, equipaggi che non volavano, gli hanno spostati a MXP e hanno fatto la compagnia. Penso che le perdite reali siano solo da imputare ai costi di trasferta equipaggi.

Ora noto che le compagnie più accorte all'ottimizzazione dei costi stanno riducendo. Non so il motivo, ma l'aumento delle tariffe e del costo del petrolio penso incida.

Non mi sfascerei la testa. Io starei a guardare. Ricordo a tutti i diversi pesi delle ristrutturazioni fatte da CAI - KLM - BA e LH. L'ultima era una bazzeccola e ora fa utili a valanga. Forse ora pensa sia il caso di ridurre x' vede un futuro più duro.
 
MI spiace davvero per LHI che mi era anche simpaticissima!!! Certo che non esiste futuro per nessuna compagnia con hub a MXP fino a che non si faranno strutture ben fatte per collegare velocemente MIlano a Malpensa!!!
 
Perde definitivamente credibilità e senso di organizzazione un colosso come LH.

Mica tanto, sai. Il fallimento è una componente imprescindibile dell'iniziativa economica: prima o poi una cantonata la prendono tutti. LH ha peccato di ingenuità, si è lanciata senza un chiaro accordo coi sindacati tedeschi, in un periodio di recessione, ha scelto di aprire un vettore nuovo senza COA (anziché partire con EN, come ventilato in un primo tempo - non si può sapere se le cose sarebbero andate diversamente), ha utilizzato equipaggi in trasferta procedendo a rilento con le assunzioni. Il gruppo LH rimane, tuttavia, un grande player dell'industria europea e mondiale, controlla gioiellini come Swiss, rinnova costantemente la propria flotta, è all'avanguardia in servizi B2B come la manutenzione e l'information technology.

La perdita definitiva di credibilità, semmai, riguarda l'aviazione civile italiana: di SEA (che non risolve la politica del doppio binario LIN-MXP), di ENAC che continua a non vigilare su LIN, del governo che favoreggia Alitalia, delle amministrazioni locali inconcludenti.

LH continuerà a fare affari e a spostare milioni di passeggeri all'anno, a riparare gli aerei di mezzo mondo, a fornire servizi informatici a compagnie di ogni parte geografica. Non avrà problemi di credibilità nel trattare con un qualsiasi attore sulla scena internazionale.
L'Italia continuerà, nonostante la propria posizione geografica strategica, ad attirare briciole di investimenti esteri: la nostra aviazione civile crescerà a pagamento, versando il pizzo a Ryanair, anziché offrendo basi giuridiche e infrastrutturali stabili e trasparenti per lo sviluppo del settore.
 
le perdite totali di LHI penso siano solo teoriche. Di fatto la manutenzione è LHT, il catering LSG e l'handling globeground che paga a LH i diritti per usare i sistemi. Hanno aperto in piena crisi. Avevano 7-8 a/c vecchi che potevano e possono ancora volare, equipaggi che non volavano, gli hanno spostati a MXP e hanno fatto la compagnia. Penso che le perdite reali siano solo da imputare ai costi di trasferta equipaggi.

Ora noto che le compagnie più accorte all'ottimizzazione dei costi stanno riducendo. Non so il motivo, ma l'aumento delle tariffe e del costo del petrolio penso incida.

Non mi sfascerei la testa. Io starei a guardare. Ricordo a tutti i diversi pesi delle ristrutturazioni fatte da CAI - KLM - BA e LH. L'ultima era una bazzeccola e ora fa utili a valanga. Forse ora pensa sia il caso di ridurre x' vede un futuro più duro.

Se posso..., io ho sempre volato come tutti i miei colleghi di tutte le basi tedesche. Ricordo solo che in germania il crew planing spesso era in difficoltà per organizzare le coperture dei voli sia in germania che in iatalia. sulla trasferta equipaggi sicuramente non è stata una cosa facile ne per noi ne per LH con le varie conseguenze. fatto sta che si chiude e la notizia è stata già comunicata giorni fa' ed è una notizia triste per tutti coloro che l'hanno messa su con il customer care, la creatività e la passione pionieristica di crews dinamici e con tanto spirito d'avventura. complimenti a tutti noi
 
Mi piacerebbe leggere al riguardo, viste le notizie di oggi, un pensiero di Cattaneo (grande estimatore LHI......che incitava a prendere i loro voli per FCO quando c'era la rotta a scapito della concorrenza) e di Bonomi.
La Moratti, lasciamo perdere....
Certo che a 5 giorni dalle elezioni, se passasse la notizia in pompa magna sarebbe l'ennesima tegolona sul suo mandato che volge al termine.
 
Se posso..., io ho sempre volato come tutti i miei colleghi di tutte le basi tedesche. Ricordo solo che in germania il crew planing spesso era in difficoltà per organizzare le coperture dei voli sia in germania che in iatalia. sulla trasferta equipaggi sicuramente non è stata una cosa facile ne per noi ne per LH con le varie conseguenze. fatto sta che si chiude e la notizia è stata già comunicata giorni fa' ed è una notizia triste per tutti coloro che l'hanno messa su con il customer care, la creatività e la passione pionieristica di crews dinamici e con tanto spirito d'avventura. complimenti a tutti noi

pensi che i crew saranno assorbiti da LH?
 
Inoltre, che ne sarà degli uffici Lufthansa Italia fuori dall'aeroporto?
 
Mica tanto, sai. Il fallimento è una componente imprescindibile dell'iniziativa economica: prima o poi una cantonata la prendono tutti. LH ha peccato di ingenuità, si è lanciata senza un chiaro accordo coi sindacati tedeschi, in un periodio di recessione, ha scelto di aprire un vettore nuovo senza COA (anziché partire con EN, come ventilato in un primo tempo - non si può sapere se le cose sarebbero andate diversamente), ha utilizzato equipaggi in trasferta procedendo a rilento con le assunzioni. Il gruppo LH rimane, tuttavia, un grande player dell'industria europea e mondiale, controlla gioiellini come Swiss, rinnova costantemente la propria flotta, è all'avanguardia in servizi B2B come la manutenzione e l'information technology.

La perdita definitiva di credibilità, semmai, riguarda l'aviazione civile italiana: di SEA (che non risolve la politica del doppio binario LIN-MXP), di ENAC che continua a non vigilare su LIN, del governo che favoreggia Alitalia, delle amministrazioni locali inconcludenti.

LH continuerà a fare affari e a spostare milioni di passeggeri all'anno, a riparare gli aerei di mezzo mondo, a fornire servizi informatici a compagnie di ogni parte geografica. Non avrà problemi di credibilità nel trattare con un qualsiasi attore sulla scena internazionale.
L'Italia continuerà, nonostante la propria posizione geografica strategica, ad attirare briciole di investimenti esteri: la nostra aviazione civile crescerà a pagamento, versando il pizzo a Ryanair, anziché offrendo basi giuridiche e infrastrutturali stabili e trasparenti per lo sviluppo del settore.

Sante parole

Mi piacerebbe leggere al riguardo, viste le notizie di oggi, un pensiero di Cattaneo (grande estimatore LHI......che incitava a prendere i loro voli per FCO quando c'era la rotta a scapito della concorrenza) e di Bonomi.
La Moratti, lasciamo perdere....
Certo che a 5 giorni dalle elezioni, se passasse la notizia in pompa magna sarebbe l'ennesima tegolona sul suo mandato che volge al termine.
Su Ansa, ad esempio non se ne parla.
 
Mica tanto, sai. Il fallimento è una componente imprescindibile dell'iniziativa economica: prima o poi una cantonata la prendono tutti. LH ha peccato di ingenuità, si è lanciata senza un chiaro accordo coi sindacati tedeschi, in un periodio di recessione, ha scelto di aprire un vettore nuovo senza COA (anziché partire con EN, come ventilato in un primo tempo - non si può sapere se le cose sarebbero andate diversamente), ha utilizzato equipaggi in trasferta procedendo a rilento con le assunzioni. Il gruppo LH rimane, tuttavia, un grande player dell'industria europea e mondiale, controlla gioiellini come Swiss, rinnova costantemente la propria flotta, è all'avanguardia in servizi B2B come la manutenzione e l'information technology.

La perdita definitiva di credibilità, semmai, riguarda l'aviazione civile italiana: di SEA (che non risolve la politica del doppio binario LIN-MXP), di ENAC che continua a non vigilare su LIN, del governo che favoreggia Alitalia, delle amministrazioni locali inconcludenti.

LH continuerà a fare affari e a spostare milioni di passeggeri all'anno, a riparare gli aerei di mezzo mondo, a fornire servizi informatici a compagnie di ogni parte geografica. Non avrà problemi di credibilità nel trattare con un qualsiasi attore sulla scena internazionale.
L'Italia continuerà, nonostante la propria posizione geografica strategica, ad attirare briciole di investimenti esteri: la nostra aviazione civile crescerà a pagamento, versando il pizzo a Ryanair, anziché offrendo basi giuridiche e infrastrutturali stabili e trasparenti per lo sviluppo del settore.
A mio parere parte della credibilità se l'era giocata con continue e pesanti cancellazioni programmate in quest'ultimo anno. Una chiusura totale di questo tipo rappresenta più che un fallimento, una fuga. Non credo che sia tutto insalvabile a livello di rotte.

Per il resto concordo.
 
Lufthansa punta sugli scali tedeschi
ora l'aeroporto di Malpensa è a rischio


A fine ottobre, con l'entrata in vigore dell'orario invernale, scompare il brand Lufthansa Italia
I voli verranno concentrati su Francoforte e Monaco e l'hub lombardo sarà fortemente penalizzato



Lufthansa cambia rotta, manda in pensione a fine ottobre il brand Lufthansa talia e con l'entrata in vigore del nuovo orario invernale sposta altrove gli aerei. Un annuncio che mette a rischio il ruolo di hub di Malpensa, anche se nella nota della compagnia tedesca non si fa cenno al destino dello scalo varesino (gestito, come Linate, dalla Sea). "Riunire i nostri servizi sotto i brand Lufthansa e Air Dolomiti ci darà una presenza più chiara e razionale sul mercato italiano", afferma Christoph Franz, ceo e presidente di Lufthansa. "Quando tre anni fa abbiamo lanciato Lufthansa Italia, abbiamo colmato una lacuna emersa a Milano dopo il ritiro di Alitalia da Malpensa e dopo la fine della nostra collaborazione con Air One. Il nostro servizio è molto apprezzato e la risposta dei passeggeri in Italia è eccellente.

"Tuttavia - spiega il manager - considerato il crollo dei prezzi sulle rotte europee e la concorrenza, è stato estremamente difficile stabilire un proficuo network europeo con un marchio separato. Conviene quindi focalizzare l'offerta del gruppo Lufthansa sui collegamenti dall'Italia verso gli hub del gruppo", ossia Francoforte e Monaco. La compagnia aerea prevede comunque una crescita a doppia cifra della propria offerta nel nostro Paese, già servita dai propri due hub tedeschi. Air Dolomiti aumenterà poi le frequenze dei voli verso la Germania all'interno della sua rete, focalizzata a collegare i principali centri economici del Nord Italia con l'hub di Monaco, base di Lufthansa. Insieme, Lufthansa e Air Dolomiti servono attualmente 19 destinazioni in Italia.

L'addio di Lufthansa a Malpensa non comporta "alcun rischio" per lo scalo varesino e non impatta su Sea, il gestore dell'aeroporto, che "prosegue nella sua strategia", si legge in una nota della società. Sea ricorda che "Lufthansa Italia rappresenta uno dei 110 vettori presenti sullo scalo di Malpensa" e che "le destinazioni attualmente servite da Lufthansa Italia sono già coperte da uno o più vettori". "Nel 2010 - si legge ancora nella nota - Lufthansa Italia ha rappresentato circa il 3 per cento del fatturato del gruppo, con circa 1,2 milioni di passeggeri sui 18,7 milioni del 2010. Tale volume potrà essere facilmente assorbito da altri vettori che già operano i medesimi collegamenti senza l'attuazione di alcuna specifica strategia commerciale da parte di Sea".

http://milano.repubblica.it/cronaca...a_l_aeroporto_di_malpensa_a_rischio-16657614/