ma purtroppo, senza particolari necessità di rinfrescarmi la mente (anche se me ne sto andando a Bath alle terme

) né di risponderti punto su punto, c'è una risposta generale abbastanza semplice alle tue domande: il settore turistico Euromediterraneo è eminentemente mercantilistico, e svariati attori (in primis i diretti concorrenti della Sicilia e della Puglia, cioé Spagna e Grecia, che precisiamo, sono i leader del mercato, ma di tanto in tanto anche altri) pongono in atto, non da oggi, ma da decenni, politiche mercantilistiche volte ad incentivare le compagnie aeree nello scegliere i propri aeroporti (vedi riduzioni, se non completa restituzione, delle tasse aeroportuali, vedi gestione centralizzata degli aeroporti, etc etc).
Quindi il mercato turistico in cui Sicilia e Puglia (ed altre aree simili della RI) si trovano ad operare è caratterizzato dalla presenza di politiche oligopolistiche attuate dagli attuali leader, politiche a cui si può controbattere o offrendo un prodotto a qualità maggiore e costi inferiori (che è quello che ad esempio fanno in Turchia), cosa che purtroppo Sicilia e Puglia non possono fare (sulla qualità ci si riesce a lavorare, ma sui costi, rispetto a Turchia, ma anche la stessa Spagna, purtroppo c'è poco da fare, giusto per fare un esempio, se si abbassasse l'IVA in Sicilia e Puglia all'8%, ai livelli di quella Spagnola, in Padania, Veneto e nel resto della RI ci sarebbe una rivoluzione), oppure cercando di adottare le stesse strategie commerciali e promozionali.