si da 15 anni.
Wei, sarai mica come l'altro tizio che si spacciava per CPT di 777 AF? No perche' da quando gli ho detto che avrei volato con lui, beh, e' sparito

Ah, hai scritto della riapertura di Pechino, mi sono perso qualcosa o e' un errore?
si da 15 anni.
Ah, hai scritto della riapertura di Pechino, mi sono perso qualcosa o e' un errore?
Adesso dopo quello che è successo dategli almeno la possibilità di lamentarsi della porcata fatta da berlusconi a suo tempo.
senza contare che anche loro approvarono l'operazione cai ...ricorderete le telefonate di veltroni da nyc per convincere epifani a firmare....
http://www.ilsole24ore.com/art/econ...glie-deutsche-bahn-230716.shtml?uuid=AY5EnYfC
"Sabelli annuncia un nuovo volo Roma-Pechino dall'estate 2011"
Si, ma questi gliela avrebbero ceduta con tutti i debiti ed annessi e connessi... ora ci finisce ripulita con alcuni amici del premier ricompensati per essersi prestati a traghettarla permettendo al premier di avere un interesse elettorale.
Straquoto.Io, fossi in lui, eviterei per decenza dichiarazioni su CAI...:diavoletto::diavoletto::diavoletto:
Pongo un quesito nuovo, mediamente quanti voli al mese fa il DOV in AZ?
Da quel poco che si evince dalle memorabili anticipazioni del libro della Vespa pare che Sabelli consiglierà di cedere le proprie azioni all'Airfrancia (o con scambio azionario o con moneta sonante non è dato saperlo) per :Ma Sabelli ha parlato di fusione o di vendita ad AF?
Qui mi pare che non tutti abbiano chiare le differenze...
Da quel poco che si evince dalle memorabili anticipazioni del libro della Vespa pare che Sabelli consiglierà di cedere le proprie azioni all'Airfrancia (o con scambio azionario o con moneta sonante non è dato saperlo) per :
a)ritirarsi a vita privata e iscriversi alla bocciofila più vicina;
b)entrare in possesso di azioni AirFrance,scardinare dall'interno la gloriosa azienda d'oltralpe,assumerne il controllo e lanciare finalmente i voli spaziali su un'astronave Piaggio sogno di Colaninno sin dall'età più acerba.
Di fusione però non parla.
consentitemi di postare un'autorevolissima opinione:
ALITALIA: POLVERINI, COMPAGNIA RESTI ITALIANA
(ASCA) - Roma, 2 nov - ''Alitalia deve rimanere italiana. Una ipotesi di fusione con Air France rischierebbe di riproporre problemi occupazionali, soprattutto nel Lazio, e di penalizzazione del nostro hub internazionale di Fiumicino gia' paventati in passato''. E' quanto dichiara il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.
''Da sindacalista - aggiunge - ho partecipato in prima persona alla lunga e difficile trattativa per l'acquisizione di Alitalia da parte di Cai, proprio all'indomani della mancata fusione con Air France. Tutti ci siamo impegnati perche' il nostro Paese non perdesse la propria compagnia di bandiera e perche' si sostenesse invece un progetto di rilancio dell'azienda. Solo di recente si e' chiusa anche l'ultima vertenza relativa ai lavoratori e al futuro di Ams, anche con l'intervento della Regione Lazio. Non si puo' pensare - conclude - di rimettere tutto in discussione''.
Quindi la parola merger l'ho letta solo io?
(ASCA) - Roma, 2 nov - Quando scadra' il lock up sulle azioni Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) , ovvero nel 2013, l'amministratore delegato della compagnia, Rocco Sabelli, raccomandera' agli azionisti una fusione con Air France per confluire in un aggregato piu' grande. Lo afferma lo stesso Sabelli nel nuovo libro di Bruno Vespa. Alla domanda di Vespa, si legge in un'anticipazione del libro, se nel 2013, quando gli azionisti saranno liberi di vendere a chiunque le loro quote, Air France potrebbe assumere il controllo di Alitalia, Sabelli ha risposto affermando che: ''la mia opinione personale, che trasformero' in una raccomandazione agli azionisti, e' di costruire un 'merger' (fusione ndr.) tra le due compagnie per confluire in un aggregato piu' grande''. ''L'azionariato che controlla Air France e' per il 14% in mano al governo francese e per il 12% in mano al personale - ha aggiunto Sabelli -. Non e' detto che i nostri soci non possano avere una partecipazione sull'aggregato, se non superiore a quella del primo azionista, almeno del secondo, in modo da mantenere a un livello rilevante il peso della proprieta' italiana''.
quello che, tra la altre cose, è anche il "proprietario" di Fiumicino è stato veramente un grande.Ciò che più contava erano le contropartite.