L'aeroporto bresciano di Montichiari continuerà ad essere gestito per altri 40 anni dalla società Catullo. La notizia, per usare un'espressione del presidente dell'aeroporto Fabio Bortolazzi, «è di quelle che cambiano la vita».
A rendere noto che il ministro alle Infrastrutture e trasporti Altero Matteoli ha firmato la concessione quarantennale dello scalo alla «Catullo», è stato il sottosegretario all'Economia, il veronese Alberto Giorgetti. E oggi la pratica arriverà sul tavolo del ministro del Tesoro Giulio Tremonti.
MATTEOLI ha informato Giorgetti della firma - che risale a sabato - nel corso della festa del Pdl a Milano. «Si tratta di un grande risultato», commenta il sottosegretario, «poiché la concessione quarantennale adesso permette di avviare una serie di investimenti adeguati, grazie a questa concessione il piano finanziario e di sviluppo hanno ora una base concreta. L'approvazione del ministro Matteoli agevola inoltre, dopo il primo round vinto dal Catullo al Consiglio di Stato, la soluzione definitiva dei problemi con i soci bresciani: ora attendiamo un'ultima accelerazione da parte del Tesoro che chiuda la questione in modo definitivo».
ESULTA anche il presidente della Provincia di Verona Giovanni Miozzi: «Questo risultato dimostra che quando si fa gioco di squadra, e il ruolo del sottosegretario Giorgetti è stato fondamentale in questa partita, si ottengono i risultati, è così che si deve fare». Ora, secondo Miozzi, «il clima è più sereno e permette di chiudere definitivamente la trattativa con Brescia, i cui soci rivestono un ruolo fondamentale nel rilancio dell'intero sistema aeroportuale». Oggi nella sede della Provincia si riuniscono i soci pubblici del Catullo, tra gli altri ci saranno i rappresentanti delle Province di Verona e Brescia, e poi Trento, Bolzano, Mantova e Modena, i Comuni di Verona e Villafranca, le Camere di commercio, per decidere sull'aumento di capitale. «È un passaggio importante», spiega Miozzi, «per sviluppare un'infrastruttura importantissima: la concessione è un enorme passo avanti che permette di chiudere molti contratti, ora siamo più tranquilli sul futuro dell'aeroporto».
Il presidente della società Catullo, Bortolazzi, non sa trattenere la soddisfazione: «È una notizia che ci cambia letteralmente la vita, dal momento che questo iter era diventato un vero incubo.
L'onorevole Giorgetti ci ha dato una mano enorme, praticamente è come se la penna in mano al ministro l'avesse messa lui... La diatriba con Brescia», continua Bortolazzi, «ci aveva portati in una situazione di stallo, oggi invece la situazione è delineata in modo preciso: Verona fa low coast, senza perdere l'acquisito, con un terminal dedicato, come Malpensa, mentre Brescia accentuerà la sua specializzazione nel trasporto merci, per vincere la concorrenza con Bergamo, Bologna e Treviso. Il settore cargo, tra l'altro, è quello che crea maggior indotto occupazionale e che rende di più in assoluto, Ma dico di più: abbiamo già un portafoglio ordini che ci permetterà, dal secondo semestre del 2011, di porterà il bilancio dello scalo in pareggio. Ora attendiamo solo la possibilità di abbattere il costo del carburante con un importante intervento infrastrutturale, che è alla nostra portata». E.S.
http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/188827_montichiari_matteoli_firmala_concessione_alla_catullo/
Mi piacerebbe sapere l'opinione dell'autore dell'articolo in merito al significato del concetto di LOW COAST per una compagnia aerea.
Forse una compagnia che utilizza i propri aerei volando solo sulle coste meridionali dei vari paesi?
A rendere noto che il ministro alle Infrastrutture e trasporti Altero Matteoli ha firmato la concessione quarantennale dello scalo alla «Catullo», è stato il sottosegretario all'Economia, il veronese Alberto Giorgetti. E oggi la pratica arriverà sul tavolo del ministro del Tesoro Giulio Tremonti.
MATTEOLI ha informato Giorgetti della firma - che risale a sabato - nel corso della festa del Pdl a Milano. «Si tratta di un grande risultato», commenta il sottosegretario, «poiché la concessione quarantennale adesso permette di avviare una serie di investimenti adeguati, grazie a questa concessione il piano finanziario e di sviluppo hanno ora una base concreta. L'approvazione del ministro Matteoli agevola inoltre, dopo il primo round vinto dal Catullo al Consiglio di Stato, la soluzione definitiva dei problemi con i soci bresciani: ora attendiamo un'ultima accelerazione da parte del Tesoro che chiuda la questione in modo definitivo».
ESULTA anche il presidente della Provincia di Verona Giovanni Miozzi: «Questo risultato dimostra che quando si fa gioco di squadra, e il ruolo del sottosegretario Giorgetti è stato fondamentale in questa partita, si ottengono i risultati, è così che si deve fare». Ora, secondo Miozzi, «il clima è più sereno e permette di chiudere definitivamente la trattativa con Brescia, i cui soci rivestono un ruolo fondamentale nel rilancio dell'intero sistema aeroportuale». Oggi nella sede della Provincia si riuniscono i soci pubblici del Catullo, tra gli altri ci saranno i rappresentanti delle Province di Verona e Brescia, e poi Trento, Bolzano, Mantova e Modena, i Comuni di Verona e Villafranca, le Camere di commercio, per decidere sull'aumento di capitale. «È un passaggio importante», spiega Miozzi, «per sviluppare un'infrastruttura importantissima: la concessione è un enorme passo avanti che permette di chiudere molti contratti, ora siamo più tranquilli sul futuro dell'aeroporto».
Il presidente della società Catullo, Bortolazzi, non sa trattenere la soddisfazione: «È una notizia che ci cambia letteralmente la vita, dal momento che questo iter era diventato un vero incubo.
L'onorevole Giorgetti ci ha dato una mano enorme, praticamente è come se la penna in mano al ministro l'avesse messa lui... La diatriba con Brescia», continua Bortolazzi, «ci aveva portati in una situazione di stallo, oggi invece la situazione è delineata in modo preciso: Verona fa low coast, senza perdere l'acquisito, con un terminal dedicato, come Malpensa, mentre Brescia accentuerà la sua specializzazione nel trasporto merci, per vincere la concorrenza con Bergamo, Bologna e Treviso. Il settore cargo, tra l'altro, è quello che crea maggior indotto occupazionale e che rende di più in assoluto, Ma dico di più: abbiamo già un portafoglio ordini che ci permetterà, dal secondo semestre del 2011, di porterà il bilancio dello scalo in pareggio. Ora attendiamo solo la possibilità di abbattere il costo del carburante con un importante intervento infrastrutturale, che è alla nostra portata». E.S.
http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/188827_montichiari_matteoli_firmala_concessione_alla_catullo/
Mi piacerebbe sapere l'opinione dell'autore dell'articolo in merito al significato del concetto di LOW COAST per una compagnia aerea.
Forse una compagnia che utilizza i propri aerei volando solo sulle coste meridionali dei vari paesi?