E’ la mia seconda volta in Irlanda, dopo il bellissimo viaggio che feci 3 anni fa, con annesso TR (http://www.aviazionecivile.com/vb/showthread.php?t=74811&highlight=dingle)
Il richiamo per questa terra è forte, quasi irresistibile: amo la loro cultura ed il loro calore, la loro architettura, gli struggenti paesaggi e sono molto colpito dalla loro storia, spesso caratterizzata da oppressione, povertà estrema (le carestie del 1845, 1846 e 1848, causate dalla peronospora della patata, che provocarono 1 milione di morti) e massicci esodi migratori (principalmente verso Inghilterra e USA).
Rispetto al viaggio precedente, questa volta io e la mogliera staremo via 6 giorni, con ottimi operativi da parte di FR (da PSA è l’unico vettore che vola a DUB): partenza all’alba e ritorno verso mezzanotte, così da massimizzare il soggiorno sull’isola.
Il tour prevede di bypassare completamente Dublino (la città non è particolarmente bella IMHO, eccetto la zona di Temple bar) per concentrarsi sulla costa occidentale, in particolare passando per Clifden, Galway, Doolin, Foynes e Adare.
Ciò che ha reso unico questo viaggio, oltre alle straordinarie bellezze naturali e storiche viste, è stata anche la mia volontà di approfittare di questa vacanza per visitare due località che, da appassionato di aviazione, mi hanno sempre molto affascinato:
- - il luogo dove Alcock e Brown atterrarono nel 1919 dopo aver compiuto la prima attraversata atlantica non stop della storia dell’aviazione, da St. John a Clifden
- - Foynes (con annesso museo), ovvero il primo idroscalo europeo ad ospitare un servizio aereo transatlantico di linea, a cavallo tra la fine degli anni ’30 e i primi anni del ‘40
In queste due località sono state scritte pagine preziose e gloriose della storia dell’aviazione, ne parlerò più diffusamente in seguito, augurandomi di trasmettervi le forti emozioni che ho provato visitandole.
NOTA: tutte le foto di questo TR le ho fatte con la mia nuova Sony DSC-HX5V, di cui sono sempre più soddisfatto.
A tal proposito chiedo a voi spotter ed appassionati di foto un parere spassionato: secondo voi le foto che vedrete in questo TR, hanno davvero qualcosa di meno rispetto a quelle fatte 3 anni fa con la Nikon D70 ed il 18-200, nell’analogo TR irlandese (vedi link ad inizio post)??? Io credo di no, ma vorrei essere confortato anche dal vostro parere.
Dunque, il giorno della partenza, levataccia terrificante alle 03:30 per raggiungere Pisa (l’apt più vicino, trovandomi nella mia amata Liguria in quei giorni).
Il biglietto FR mi è costato caro: circa 360 Euro in due, con solo bagaglio a mano, assicurazione e imbarco prioritario, ma la felice combinazione degli operativi di a/r mi fa quasi dimenticare il salasso.
Arrivati in zona aeroportuale verso le 04:45, provo a vedere dove si trova il P4 (Lunga sosta) ma dopo aver percorso la stradina stretta, ben poco illuminata e popolata a quell’ora da licantropi e vampiri, decido che il P2 val bene qualche decina di Euro in più e torno quindi indietro a parcheggiare davanti all’aerostazione.
Questo lo scenario dentro l’aeroporto, semideserto, alle 04:55
L’ingloriosa fine dei baracchini promozionali Amex dopo la revoca dell’autorizzazione ad emettere nuove carte :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:
Approfittiamo subito della situazione per niente trafficata dell’aeroporto per passare i controlli di sicurezza e per fiondarci a fare colazione al bar airside.
Dopo un po’ aprono l’area non Schengen e quindi ci dirigiamo ai gate del piano di sopra.
I “bambini” si stanno svegliando
Piano piano anche l’area del gate si popola
Il gate viene aperto con buona puntualità, il volo è bello pieno e noto che il 95% dei pax non ha comprato l’imbarco prioritario: in pratica nella fila dei priority boarding saremo non più di una decina.
Meglio così, infatti all’apertura del gate sarò agevolmente il primo a salire a bordo (imbarco a piedi) per sedermi sull’irrinunciabile fila 16 (uscita di emergenza alare), quella dotata, insieme alla 17, di un pitch molto generoso.
Sul tarmac, in attesa del via libera all’arrembaggio…
Foto con gambe accavallate (e io sono alto 1,93m)

L’equipaggio è composto da un capo cabina uomo (perfettamente bilingue e anche parecchio simpatico) e da 3 aa/vv donne (2 italiane e una straniera), tutti piuttosto giovani.
In cockpit equipaggio misto: cpt straniero e F/O italiano, entrambe molto, molto giovani (devo ancora fare un po’ l’abitudine a questa cosa, anche se da AP abbiamo ereditato anche cpt di 32 anni).
A bordo viene chiesto ai pax di alloggiare le valigie sotto il sedile di fronte invece che nelle cappelliere (tranne che per le file 1, 16 e 17, per ovvi motivi). Non tutti seguono questa prescrizione e l’impressione è quella che questa cosa abbia creato più confusione che vantaggi in termini di tempi.
Termine imbarco e messa in moto in perfetto orario, nel frattempo fuori albeggia e noi ci dirigiamo sulla 22L. Durante il taxi la mogliera ingurgita le sue classiche 15 gocce di Lexotan…
Si parte!
L’alba sui monti dietro Pisa
Giochi di luce tra gli strati nuvolosi
La visione della cabina davanti a me
Poco dopo il decollo inizia il carosello delle vendite… mi lascio tentare dal pacchetto di gratta e vinci (crepi l’avarizia). Ovviamente non vinco una cippa…

La rivista di bordo, con questa pubblicità che mi ha fatto ridere per 5 minuti buoni (la frase “no crash later” con la croce affianco è fantastica…!!!)

Il volo procede tranquillo, così come le vendite a bordo. Stranamente non vengono proposti gli utili biglietti per le navette che vanno in città: evidentemente a Dublino FR non ha un partner commerciale tipo Terra Vision, anche se mi sembra strano, visto che è la loro base forse più importante.
Le bianche scogliere di Dover
Inizia la discesa e l’avvicinamento… in breve ci siamo
Si sente un bel vento al traverso, la mogliera ha la stessa espressione serena di quando è entrata in sala parto per la prima volta… :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: Atterriamo infatti con una bella crocca, prima sul carrello destro e poi su quello sinistro ed una frenata decisa per liberare la pista.
Benvenuti a Dublino, o meglio a Baile Átha Cliath
-- Segue--
Il richiamo per questa terra è forte, quasi irresistibile: amo la loro cultura ed il loro calore, la loro architettura, gli struggenti paesaggi e sono molto colpito dalla loro storia, spesso caratterizzata da oppressione, povertà estrema (le carestie del 1845, 1846 e 1848, causate dalla peronospora della patata, che provocarono 1 milione di morti) e massicci esodi migratori (principalmente verso Inghilterra e USA).
Rispetto al viaggio precedente, questa volta io e la mogliera staremo via 6 giorni, con ottimi operativi da parte di FR (da PSA è l’unico vettore che vola a DUB): partenza all’alba e ritorno verso mezzanotte, così da massimizzare il soggiorno sull’isola.
Il tour prevede di bypassare completamente Dublino (la città non è particolarmente bella IMHO, eccetto la zona di Temple bar) per concentrarsi sulla costa occidentale, in particolare passando per Clifden, Galway, Doolin, Foynes e Adare.
Ciò che ha reso unico questo viaggio, oltre alle straordinarie bellezze naturali e storiche viste, è stata anche la mia volontà di approfittare di questa vacanza per visitare due località che, da appassionato di aviazione, mi hanno sempre molto affascinato:
- - il luogo dove Alcock e Brown atterrarono nel 1919 dopo aver compiuto la prima attraversata atlantica non stop della storia dell’aviazione, da St. John a Clifden
- - Foynes (con annesso museo), ovvero il primo idroscalo europeo ad ospitare un servizio aereo transatlantico di linea, a cavallo tra la fine degli anni ’30 e i primi anni del ‘40
In queste due località sono state scritte pagine preziose e gloriose della storia dell’aviazione, ne parlerò più diffusamente in seguito, augurandomi di trasmettervi le forti emozioni che ho provato visitandole.
NOTA: tutte le foto di questo TR le ho fatte con la mia nuova Sony DSC-HX5V, di cui sono sempre più soddisfatto.
A tal proposito chiedo a voi spotter ed appassionati di foto un parere spassionato: secondo voi le foto che vedrete in questo TR, hanno davvero qualcosa di meno rispetto a quelle fatte 3 anni fa con la Nikon D70 ed il 18-200, nell’analogo TR irlandese (vedi link ad inizio post)??? Io credo di no, ma vorrei essere confortato anche dal vostro parere.
Dunque, il giorno della partenza, levataccia terrificante alle 03:30 per raggiungere Pisa (l’apt più vicino, trovandomi nella mia amata Liguria in quei giorni).
Il biglietto FR mi è costato caro: circa 360 Euro in due, con solo bagaglio a mano, assicurazione e imbarco prioritario, ma la felice combinazione degli operativi di a/r mi fa quasi dimenticare il salasso.
Arrivati in zona aeroportuale verso le 04:45, provo a vedere dove si trova il P4 (Lunga sosta) ma dopo aver percorso la stradina stretta, ben poco illuminata e popolata a quell’ora da licantropi e vampiri, decido che il P2 val bene qualche decina di Euro in più e torno quindi indietro a parcheggiare davanti all’aerostazione.
Questo lo scenario dentro l’aeroporto, semideserto, alle 04:55


L’ingloriosa fine dei baracchini promozionali Amex dopo la revoca dell’autorizzazione ad emettere nuove carte :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto:

Approfittiamo subito della situazione per niente trafficata dell’aeroporto per passare i controlli di sicurezza e per fiondarci a fare colazione al bar airside.
Dopo un po’ aprono l’area non Schengen e quindi ci dirigiamo ai gate del piano di sopra.
I “bambini” si stanno svegliando

Piano piano anche l’area del gate si popola

Il gate viene aperto con buona puntualità, il volo è bello pieno e noto che il 95% dei pax non ha comprato l’imbarco prioritario: in pratica nella fila dei priority boarding saremo non più di una decina.
Meglio così, infatti all’apertura del gate sarò agevolmente il primo a salire a bordo (imbarco a piedi) per sedermi sull’irrinunciabile fila 16 (uscita di emergenza alare), quella dotata, insieme alla 17, di un pitch molto generoso.
Sul tarmac, in attesa del via libera all’arrembaggio…

Foto con gambe accavallate (e io sono alto 1,93m)




L’equipaggio è composto da un capo cabina uomo (perfettamente bilingue e anche parecchio simpatico) e da 3 aa/vv donne (2 italiane e una straniera), tutti piuttosto giovani.
In cockpit equipaggio misto: cpt straniero e F/O italiano, entrambe molto, molto giovani (devo ancora fare un po’ l’abitudine a questa cosa, anche se da AP abbiamo ereditato anche cpt di 32 anni).
A bordo viene chiesto ai pax di alloggiare le valigie sotto il sedile di fronte invece che nelle cappelliere (tranne che per le file 1, 16 e 17, per ovvi motivi). Non tutti seguono questa prescrizione e l’impressione è quella che questa cosa abbia creato più confusione che vantaggi in termini di tempi.
Termine imbarco e messa in moto in perfetto orario, nel frattempo fuori albeggia e noi ci dirigiamo sulla 22L. Durante il taxi la mogliera ingurgita le sue classiche 15 gocce di Lexotan…

Si parte!

L’alba sui monti dietro Pisa

Giochi di luce tra gli strati nuvolosi

La visione della cabina davanti a me

Poco dopo il decollo inizia il carosello delle vendite… mi lascio tentare dal pacchetto di gratta e vinci (crepi l’avarizia). Ovviamente non vinco una cippa…




La rivista di bordo, con questa pubblicità che mi ha fatto ridere per 5 minuti buoni (la frase “no crash later” con la croce affianco è fantastica…!!!)




Il volo procede tranquillo, così come le vendite a bordo. Stranamente non vengono proposti gli utili biglietti per le navette che vanno in città: evidentemente a Dublino FR non ha un partner commerciale tipo Terra Vision, anche se mi sembra strano, visto che è la loro base forse più importante.
Le bianche scogliere di Dover

Inizia la discesa e l’avvicinamento… in breve ci siamo

Si sente un bel vento al traverso, la mogliera ha la stessa espressione serena di quando è entrata in sala parto per la prima volta… :diavoletto: :diavoletto: :diavoletto: Atterriamo infatti con una bella crocca, prima sul carrello destro e poi su quello sinistro ed una frenata decisa per liberare la pista.
Benvenuti a Dublino, o meglio a Baile Átha Cliath

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