I futuri piloti...


"Da passeggero pretendo di sapere se una compagnia campa non solo vendendo i posti in cabina ma anche in cockpit! Ciò perchè immagino che il posto in cockpit lo venda a chi offre di più, senza porsi alcuno scrupolo nel selezionare l'abilitando per le sue capacità tecniche. Che sistematicamente in cockpit ci sia un pilota in formazione perchè questa è una voce di entrata della compagnia è davvero un'assurdità."

Questa sopra è la castroneria

Perché? Di grazia!
 
A margine di ciò ti dico solo che AZ è l'unica compagnia italiana ad aver avuto incidenti mortali(eccezzion fatta per ITAVIA abbattuto)e il Dornier a Genova.
Fatti pure operare dai professoroni.

a parte il fatto che Itavia di incidenti con vittime ne ha avuti 4, bisognerebbe tener conto che per sessant'anni non è esistito null'altro al di fuori di AZ.
fare una statistica sula base di questo lo trovo sbagliato e fazioso.

se poi vogliamo metterli tutti, gli incidenti non AZ, ne abbiamo anche uno con Aeralpi.
 
"Da passeggero pretendo di sapere se una compagnia campa non solo vendendo i posti in cabina ma anche in cockpit! Ciò perchè immagino che il posto in cockpit lo venda a chi offre di più, senza porsi alcuno scrupolo nel selezionare l'abilitando per le sue capacità tecniche. Che sistematicamente in cockpit ci sia un pilota in formazione perchè questa è una voce di entrata della compagnia è davvero un'assurdità."

Questa sopra è la castroneria

Per farti pilotare su aa/mm che trasportino passeggeri (ma non parlo di privati), anche se ti stai pagando l'addestramento, i vari check, prova al simulatore compresa, li devi comunque superare, prima di arrivare ad essere seduto in cockpit con gente seduta dietro. Sbaglio?
 
Per farti pilotare su aa/mm che trasportino passeggeri (ma non parlo di privati), anche se ti stai pagando l'addestramento, i vari check, prova al simulatore compresa, li devi comunque superare, prima di arrivare ad essere seduto in cockpit con gente seduta dietro. Sbaglio?

No!Il concetto è questo e non quanto paghi per fare il passaggio.
 
Ti dirò una cosa che, davvero, non vorrei risentisse i laureati in economia: esame di diritto, stesso testo di riferimento, stessa commissione di esame, stesso test scritto di ammissione all'orale, risultati profondamente diversi. Peccato che contrari a quanto uno si possa aspettare, nel senso che sono molto più bravi (brave, a dire il vero) alla facoltà umanistica che in quella di economia. Ed è l'unico esame giuridico che sostengono.

io ti posso citare invece l'esempio (personale e plurimo) di studenti di lettere e filosofia prossimi all'analfabetismo.
 
Leggendo la discussione volevo fare proprio questa domanda. Non sono un addetto ai lavori, ma la "leggenda" comune e' proprio che tutti i piloti militari punti a comandare liners e che il miglior modo per pilotare un liner sia passare per l'aeronautica.
Mi chiedo come mai ci siano volute tre pagine per menzionare questa opzione di carriera, non e' valida come sembra?
Chiedo inoltre al nostro amico aspirante pilota (da quando aveva 12 anni) come mai non abbia deciso di intraprendere questa strada invece di investire tempo e risorse in una scuola civile.

1) La vita militare non è per tutti
2) Pilotare un jet militare è' più pericoloso.
3) L'Ami non è una Onlus che regala brevetti, pretende anni di ferma.
4) C'è chi è obiettore di coscienza
5) Potresti ritrovarti a pilotare in zone calde
6) Se non hai un fisico da supeman, o se sei anche solo minimamente miope non ti prendono.


Per non tutti dovrebbero fare i piloti ! Per me solo quelli che sono malati fino al midollo di aerei e lo sono fin da piccoli ! Invece certi personaggi che lo fanno perchè vorrebbero, per esempio, prendersi un PA-28 per fare il cafone in giro e farsi vedere da tutte quelle donne che vedono solo le apparenze [e purtroppo sono molte] [ma non tutte menomale] no grazie ! Meglio che vada ingiro col suo SUV ! Per quanto riguarda i passeggeri beh le low cost hanno permesso a tanti luoghi e persone di collegarsi facilmente, in modo sicuro e a basso costo ! Ma ci sono anche tantissimi passeggeri incivili che starebbero molto meglio in un bus ! Al massimo eh !

Se vuoi ti presento un paio di amiche per cui ruberesti anche un EF2000 basta farti notare.

Appunto, quindi ne traggono un beneficio economico, che altrimenti dovrebbero trovare nel costo del biglietto venduto. Mi stai dando ragione, mentre prima mi hai detto che dicevo castronerie ;-)

C'è chi si diploma in 5 anni al liceo statale, c'è che chi ce ne mette 7/8 (pagando) da grandi scuole et similia, alla fine tutti sono tutti diplomati sono perchè hanno superato un esame di maturità.

Una compagnia "grande" ha interesse a formare del personale su misura, perchè ha un turnover continuo con pensionamenti etc.. creando un'economia di scala tale da rendere conveniente quella strada

Una compagnia piccola non ha le risorse per fare ciò e media con un po' di posti venduti in cockpit, così paga anche la formazione interna al personale già inserito, senza magari lasciarsi sfuggire il pilota pagante sopra la media.

Vale lo stesso principio per gli stage, solo che formare uno Stager dietro ad un pc costa infinitamente meno che su un A320. Direi che il vantaggio è reciproco. Se uno non vuole pagare ci sono altre vie per arrivarci, ma sono più faticose.
 
No!Il concetto è questo e non quanto paghi per fare il passaggio.

Quindi è equiparabile il pilota in addestramento su una macchina ad uno che ci ha volato per migliaia di ore (si presume, incontrando anche brutto tempo, facendo fronte a qualche inconveniente ecc.)?

Allora che bisogno ci sarebbe dell'addestramento o del passaggio macchina?

Abbandoniamo le ipocrisie, diciamo che per fa la differenza volare con due davanti che non sono in addestramento oppure con uno davanti che deve pensare ad insegnare a quello che gli sta accanto.

Se una compagnia lo fa abitualmente, per ricavare un'entrata, voglio saperlo per poterla evitare.

Se l'entrata che ricava è piccola, tanto peggio. Per me significa che tira talmente tanto sui conti da accollarsi un'attività sistematica di formazione per un riscontro economico modesto ma necessario. Non è un buon segno, preferisco una compagnia che investe nella formazione, non che ricava dalla formazione.
 
io ti posso citare invece l'esempio (personale e plurimo) di studenti di lettere e filosofia prossimi all'analfabetismo.

Il mondo è vario.

Da che ateneo provengono quelli che conosci? Con che voto si sono laureati? Si sono laureati nell'era del trepiùdue? In che zona del paese cercano lavoro? Le variabili sono tante....
 
preferisco una compagnia che investe nella formazione, non che ricava dalla formazione.
basta tu però non pretenda di volare quasi gratis, o che ti scandalizzi se paghi 2mila€ una tratta Milano/Lamezia.
In fondo se vuoi metterci un'ora anzichè tre giorni sulla SA/RC, bisognerà pure che ne sopporti il giusto costo, no?

Torniamo a bomba quindi: solo majors, e solo passeggeri che possono.
 
Quindi è equiparabile il pilota in addestramento su una macchina ad uno che ci ha volato per migliaia di ore (si presume, incontrando anche brutto tempo, facendo fronte a qualche inconveniente ecc.)?

Allora che bisogno ci sarebbe dell'addestramento o del passaggio macchina?

Abbandoniamo le ipocrisie, diciamo che per fa la differenza volare con due davanti che non sono in addestramento oppure con uno davanti che deve pensare ad insegnare a quello che gli sta accanto.

Se una compagnia lo fa abitualmente, per ricavare un'entrata, voglio saperlo per poterla evitare.

Se l'entrata che ricava è piccola, tanto peggio. Per me significa che tira talmente tanto sui conti da accollarsi un'attività sistematica di formazione per un riscontro economico modesto ma necessario. Non è un buon segno, preferisco una compagnia che investe nella formazione, non che ricava dalla formazione.

Ma non sono in tre davanti quando uno è in addestramento?

Qualche pilota lo conosco personalmente, con parecchi è capitato di fare quattro chiacchere, ma ti giuro che non ne conosco nessuno nato con 3000 ore di volo.
 
Il mondo è vario.

Da che ateneo provengono quelli che conosci? Con che voto si sono laureati? Si sono laureati nell'era del trepiùdue? In che zona del paese cercano lavoro? Le variabili sono tante....

1. dal più grande d'Italia.
2. sono studenti e quindi non hanno ancora terminato. Il 60% di loro capirà a 32 anni che l'università non era la strada giusta. Di questo 60%, il 90% darà la colpa alla società, a Berlusconi, al buco nell'ozono, al malcostume, allo sporco impossibile e alle mezze stagioni che, ahimè, non ci sono più.
3. quasi tutti cercano lavoro nella via di residenza, sino ad una distanza massima di tre civici a destra e tre a sinistra.
4. come le stelle del cielo.
 
1. dal più grande d'Italia.
2. sono studenti e quindi non hanno ancora terminato. Il 60% di loro capirà a 32 anni che l'università non era la strada giusta. Di questo 60%, il 90% darà la colpa alla società, a Berlusconi, al buco nell'ozono, al malcostume, allo sporco impossibile e alle mezze stagioni che, ahimè, non ci sono più.
3. quasi tutti cercano lavoro nella via di residenza, sino ad una distanza massima di tre civici a destra e tre a sinistra.
4. come le stelle del cielo.
come non quotarti... come??? non si può, quindi ti quoto, ecco.
 
basta tu però non pretenda di volare quasi gratis, o che ti scandalizzi se paghi 2mila€ una tratta Milano/Lamezia.
In fondo se vuoi metterci un'ora anzichè tre giorni sulla SA/RC, bisognerà pure che ne sopporti il giusto costo, no?

Torniamo a bomba quindi: solo majors, e solo passeggeri che possono.

La prima parte la condivido pienamente.

La secondo non riesco a capirla, o meglio, non credo che la distorsione che vedo sia solo la conseguenza del lowcost.

Però, siccome ignoro del tutto la cosa, chiedo a chi sa se fr e u2 vendono formazione per piloti. Se è così, allora l'interrogativo non è da poco. In ogni caso, ci sarà pure un punto di equilibrio tra l'era del volo elitario e quella del volare gratis a tutti i costi!
 
1. dal più grande d'Italia.
2. sono studenti e quindi non hanno ancora terminato. Il 60% di loro capirà a 32 anni che l'università non era la strada giusta. Di questo 60%, il 90% darà la colpa alla società, a Berlusconi, al buco nell'ozono, al malcostume, allo sporco impossibile e alle mezze stagioni che, ahimè, non ci sono più.
3. quasi tutti cercano lavoro nella via di residenza, sino ad una distanza massima di tre civici a destra e tre a sinistra.
4. come le stelle del cielo.

E' perchè sei a Roma, a Milano è diverso a Genova è un altro mondo... Siete voi che non funzionate :D :D :D :D :D :D :D

Scherzi a parte quoto al 100%, poi ci sono anche quelli che pagano 4000 euro per farsi pubblicare un libro unico, che la mammagliadettochenessunoalmondohaunasensibilitasimile, che ovviamente finisce, quando realmente stampato, nel container della raccolta carta fuori dalla "casa editrice".
 
Quindi è equiparabile il pilota in addestramento su una macchina ad uno che ci ha volato per migliaia di ore (si presume, incontrando anche brutto tempo, facendo fronte a qualche inconveniente ecc.)?

Allora che bisogno ci sarebbe dell'addestramento o del passaggio macchina?

Abbandoniamo le ipocrisie, diciamo che per fa la differenza volare con due davanti che non sono in addestramento oppure con uno davanti che deve pensare ad insegnare a quello che gli sta accanto.

Se una compagnia lo fa abitualmente, per ricavare un'entrata, voglio saperlo per poterla evitare.

Se l'entrata che ricava è piccola, tanto peggio. Per me significa che tira talmente tanto sui conti da accollarsi un'attività sistematica di formazione per un riscontro economico modesto ma necessario. Non è un buon segno, preferisco una compagnia che investe nella formazione, non che ricava dalla formazione.

E' un discorso senza senso.Se un pilota è in addestramento in cabina sono presenti 3 piloti.Chiaro?
 
poi ci sono anche quelli che pagano 4000 euro per farsi pubblicare un libro unico,

magara! come diciamo noi a palazzo.
la gran parte delle case editrici ladre (cioè quelle che ti fanno pagare la stampa di un libro che gli sottoponi), ti chiede ormai tra gli 8 ed 12000 euro.
 
1. dal più grande d'Italia.
2. sono studenti e quindi non hanno ancora terminato. Il 60% di loro capirà a 32 anni che l'università non era la strada giusta. Di questo 60%, il 90% darà la colpa alla società, a Berlusconi, al buco nell'ozono, al malcostume, allo sporco impossibile e alle mezze stagioni che, ahimè, non ci sono più.
3. quasi tutti cercano lavoro nella via di residenza, sino ad una distanza massima di tre civici a destra e tre a sinistra.
4. come le stelle del cielo.

1. appunto, sospettavo...
2. avevo capito ti riferissi a laureati: quelli che hai conosciuto sono studenti, quelli che non finiscono, poi, studenti per davvero non lo sono mai diventati, fidati!
3. quelli di cui parlo io sanno una lingua, sanno studiare un migliaio di pagine in tre-quattro settimane, non vedono l'ora di levarsi da dove sono cresciuti e conoscere il mondo, hanno fatto quella sacrosanta esperienza che è l'erasmus (anche solo all'università di Las Palmas o di Tenerife, come molti di quelli che ho in mente, mbriacandosi tutte le sere, ma almeno hanno messo il naso fuori di casa), escono con 110 e lode in quattro anni e una sessione
 
1. appunto, sospettavo...
2. avevo capito ti riferissi a laureati: quelli che hai conosciuto sono studenti, quelli che non finiscono, poi, studenti per davvero non lo sono mai diventati, fidati!
3. quelli di cui parlo io sanno una lingua, sanno studiare un migliaio di pagine in tre-quattro settimane, non vedono l'ora di levarsi da dove sono cresciuti e conoscere il mondo, hanno fatto quella sacrosanta esperienza che è l'erasmus (anche solo all'università di Las Palmas o di Tenerife, come molti di quelli che ho in mente, mbriacandosi tutte le sere, ma almeno hanno messo il naso fuori di casa), escono con 110 e lode in quattro anni e una sessione

mi viene un sospetto, ci scrivi dalla lontana america?
 
E' un discorso senza senso.Se un pilota è in addestramento in cabina sono presenti 3 piloti.Chiaro?

Potremmo continuare all'infinito.

Ti chiedo, e ti invito a rispondere senza divagare, se la situazione in cockpit con due piloti già formati è identica a quella che si determina con tre piloti, di cui uno seduto al posto di pilotaggio in formazione.

Se è esattamente identica, se non ci sono differenze di alcun genere, nemmeno nella dinamica relazionale tra i piloti e delle variabili cui porre attenzione, se sono esattamente identici i margini di errore in cui può incorrere un pilota formato rispetto ad uno in formazione, allora hai ragione.