Aeroporto di Firenze: incontro Renzi e Rossi


La pista ci può anche stare.. Ovviamente 1950 metri non è che siano un granchè come capacità attrattiva per nuove compagnie. Soprattutto charter estivi con aeromobili 757/A330... Sarebbe molto bello vederli operare da FLR. Utopie...
 
La pista ci può anche stare.. Ovviamente 1950 metri non è che siano un granchè come capacità attrattiva per nuove compagnie. Soprattutto charter estivi con aeromobili 757/A330... Sarebbe molto bello vederli operare da FLR. Utopie...


Per i metri effettivi, io aspettereri. Come minimo, il 757 in 2000 metri ci opera tranquillamente, ma soprattutto la famiglia 737 e 32X ci vola senza limitazioni.....
 
Sara' un caso ma questa notizia e' arrivata proprio per S.Giovanni ...avremo qualche cosa in piu' da festeggiare!:D
E i "Fochi"di stasera saranno piu' belli!
 
Ultima modifica da un moderatore:
Pare che oltre ai 1950 metri effettivi di pista ce ne siano altri 2-300 di stopway per ogni testata... sarebbe già meglio!
 
A Pisa iniziano a preoccuparsi...



Torna l’incubo-Peretola. La seconda pista fa paura

Filippeschi: "Gli investimenti del Galilei non vanno contraddetti"


Pisa, 24 giugno 2010 - E adesso Peretola torna a far paura al 'Galilei'. La Regione, tramite il presidente Enrico Rossi, ha detto che per lo scalo fiorentino è il momento di fare la seconda pista e dunque lo spettro, peraltro mai svanito, di uno sgambetto dei fiorentini ai pisani torna ad agitarsi in maniera estremamente pericolosa.

Perché, diciamolo chiaramente, il 'Galilei' è riuscito a imporsi come 'porta della Toscana' dopo aver lottato per anni e anni contro tutto e tutti e contro una politica regionale che ha giocato ogni carta per ostacolare Pisa, peraltro senza riuscirvi.

Se Pisa è oggi un aeroporto da 4 milioni di passeggeri l’anno, con ulteriori e importanti prospettive di sviluppo, lo si deve alle intuizioni del compianto amministratore delegato Sat, ingegner Ballini, che ha portato a Pisa le compagnie low cost facendone la fortuna del 'Galilei'. Adesso si torna a parlare della seconda pista fiorentina: in realtà sarà probabilmente un riorientamento di quella esistente così da riuscire a guadagnare un pò di spazio in lunghezza anche perché — pare — sia impossibile pensare di costruirne una parallela all’autostrada (che sarebbe ben più lunga e concorrenziale) per limiti oggettivi del territorio.

Comunque sia, nei prossimi anni Peretola è destinata a cambiare: il presidente Rossi è pisano e conosce bene il valore del 'Galilei', ma altrettanto bene le ambizioni dei fiorentini e dunque, per quanto si sia affrettato a ribadire che Firenze si specializzerà come 'aeroporto di città' (essenzialmente voli d’affari e commerciali su rotte nazionali) Pisa non può permettersi di restare alla finestra.

"Assolutamente no, proprio ora che Sat e gli enti locali hanno messo in campo, d’intesa con la Regione, oltre 100 milioni di investimenti entro il 2015, impegni che non possono essere contraddetti da nessuno altrimenti l’investimento non avrebbe senso" dice il sindaco Marco Filippeschi che guida il patto di sindacato tra i soci pubblici che formano la maggioranza in Sat: "Ne ho parlato con il presidente Rossi. Che ci sia un problema di ammodernamento della pista a Peretola è vero, ma mi sembra corretto il modo in cui si pone il presidente Rossi perché allude chiaramente, in prospettiva, a una differenziazione di funzioni tra i due scali e non a una sovrapposizione o a una dannosissima concorrenza" anche perché in quel caso sarebbero le compagnie a dettare le regole a entrambi gli scali con conseguenze a dir poco disastrose.

Intanto sarebbe già un risultato concreto migliorare i collegamenti in treno tra Pisa e Firenze e far decollare il progetto people mover (servizio navetta autonomo su rotaia con cadenza ogni 5 minuti tra aeroporto e Stazione) anche per evitare di perdere una fetta di viaggiatori che, altrimenti, potrebbero scegliere di entrare in Toscana passando da Bologna che grazie all’alta velocità, è ben collegata a Firenze.

"Noi abbiamo sempre sostenuto che tutte le strutture di Peretola devono poter operare in condizioni di sicurezza. Detto questo, sull’ipotesi di una nuova pista a Peretola abbiamo qualche timore" osserva Gianluca Federici della Cisl aeroporto: "E’ evidente che questa operazione — aggiunge — potrebbe procurare qualche problema a Pisa soprattutto se non viene chiarito bene il ruolo dei due scali".
 
adesso che giochiamo a carte scoperte si viene a sapere che a PISA son contrari alla nuova pista?
ma comunque sia il traffico che origina da FLR non andrebbe in larga parte a PSA ma a BLQ e una buona fetta a FCO ad 1.30 min da firenze e addirittura con frequenze medie di circa 40 min.!
ovviamente sto' parlando in maggior parte di collegamenti Intercontinentali!
 
Non per voler continuare a fare il rompic.... (tifiamo tutti, o quasi, per la pista parallela) ma questo è quello che è scritto ufficialmente sul comunicato della Regione Toscana in seguito all'incontro Rossi-Renzi:

"Per quanto riguarda lo scalo fiorentino la Regione si impegna ad avviare la procedura per una variante al Piano integrato territoriale (PIT) che, ferme restando le destinazioni del termovalorizzatore e del parco, sulle aree restanti non ancora utilizzate preveda come prioritaria la sistemazione e l'adeguamento dell'aeroporto fiorentino. Sarà quindi avviato un percorso di partecipazione, aperto ai contributi di tutti i soggetti interessati."

Che è senz'altro un passo avanti (finora la Regione era contro ogni potenziamento di Peretola), ma tutt'altra cosa che dire si alla pista parallela. Tutto il resto lo hanno scritto i giornali, dai toni trionfalistici di molti articoli di ieri ed oggi al Nuovo Corriere di Firenze di oggi che scrive che è tutto un bluff e che la pista non si fa.

Luned' Renzi dovrebbe spiegare in consiglio comunale i dettagli dei progetti della piana. Forse a quel punto si capirà di più...
 
AEROPORTO, GIANI: "PROPORRÒ DI FARE UN CONSIGLIO APERTO A PERETOLA NELLA SEDE DELLO SCALO"

Il presidente del consiglio comunale formulerà la sua idea nella riunione dei capigruppo di lunedì
“La convergenza fra Comune e Regione sull’aeroporto è fondamentale perché è importante lo sviluppo di Firenze. Ed è intorno a questo che tutte le forze politiche devono poter fare quadrato”. Lo ha detto il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani che ha deciso di proporre alla conferenza dei capigruppo di lunedì un consiglio aperto sull’aeroporto da tenersi proprio nella sede dell’ Amerigo Vespucci a Peretola.
 
Non per voler continuare a fare il rompic.... (tifiamo tutti, o quasi, per la pista parallela) ma questo è quello che è scritto ufficialmente sul comunicato della Regione Toscana in seguito all'incontro Rossi-Renzi:

"Per quanto riguarda lo scalo fiorentino la Regione si impegna ad avviare la procedura per una variante al Piano integrato territoriale (PIT) che, ferme restando le destinazioni del termovalorizzatore e del parco, sulle aree restanti non ancora utilizzate preveda come prioritaria la sistemazione e l'adeguamento dell'aeroporto fiorentino. Sarà quindi avviato un percorso di partecipazione, aperto ai contributi di tutti i soggetti interessati."

Che è senz'altro un passo avanti (finora la Regione era contro ogni potenziamento di Peretola), ma tutt'altra cosa che dire si alla pista parallela. Tutto il resto lo hanno scritto i giornali, dai toni trionfalistici di molti articoli di ieri ed oggi al Nuovo Corriere di Firenze di oggi che scrive che è tutto un bluff e che la pista non si fa.

Luned' Renzi dovrebbe spiegare in consiglio comunale i dettagli dei progetti della piana. Forse a quel punto si capirà di più...

Concordo perfettamente con te, è anche vero che senza toccare il Parco la nuova pista non ci sta, e non ci sarebbe stato bisogno dell'intervento di Rossi, come per costruire la famosa "holding bay" ADF non dovette richiedere il permesso a nessun comune, la stessa cosa sarebbe avvenuta per la pista.
La frase "non toccare il Parco" può essere anche intesa ottimisticamente come "la nuova pista non deve cancellare il parco, ma magari se i 100 ettari che vengono mangiati ad ovest vengono compensati da altrettanti a nord dove insiste la pista attuale al momento la cosa è fattibile."
Sicuramente nelle prossime settimane avremo dei dettagli, è anche vero che Rossi non ha fatto nessun comunicato per smentire i numerosi articoli apparsi ieri sui giornali.
 
Firenze e Pisa, scoppia la pace nuova alleanza sull´aeroporto

Divisione dei voli e scambi azionari: ecco le ipotesi


DOPO l´accordo tra il presidente della Toscana Enrico Rossi e il sindaco Matteo Renzi su Peretola, alla ribalta non c´è solo lo sviluppo del Vespucci ma anche la pace Firenze-Pisa e la sinergia tra il Vespucci e il pisano Galilei. Di più. Si parla di uno scambio azionario tra le due società che gestiscono gli scali, Adf a Peretola e Sat a Pisa da cui potrebbe finalmente scaturire il sistema aeroportuale toscano. Ora Pisa e Firenze sono più vicine. Il dialogo è aperto. Tra due aeroporti che restano con vocazioni diverse, Firenze un city airport per compagnie di linea e Pisa un aeroporto intercontinentale con maggioranza di compagnie low cost. Eppure due aeroporti gestiti da un´unica società. Sulla sinergia tra gli scali Renzi due giorni fa si è chiaramente detto d´accordo con Rossi. «Sono pronto alla sinergia con Pisa», ha dichiarato al presidente, il quale peraltro aveva già detto di pensare a uno scambio azionario tra le due società. Anche su questo ci dovrebbe essere accordo. Renzi conferma ciò che aveva detto anche in passato: di essere pronto a valutare un´integrazione finanziaria.
Cosa ne dicono i protagonisti? Il presidente di Adf, Vincenzo Manes si dichiara «rassicurato e felice che Peretola sia stata definita una priorità per l´area, per Firenze e la Toscana». Di possibili scambi azionari dice solo che è questione che riguarda i soci. L´ad del Galilei a Pisa, Gina Giani, anche lei ricorda prudentemente che «la fusione non è faccenda politica ma di società quotate in Borsa in cui sono i soci a decidere». Comunque non nasconde che «da un punto di vista manageriale la fusione sarebbe assolutamente auspicabile». Non fosse altro che per avere più potere negoziale sulle compagnie che ora approfittano dell´inevitabile concorrenza tra i due scali vicini, spiega. Oltre che per «vendere meglio all´estero il brand Toscana e programmare gli investimenti».
Ma se la si vuole davvero l´integrazione bisogna darsi da fare. «Non basta la volontà politica - chiarisce Giani - Sono i soci a decidere e le due società sono quotate in Borsa, devono sottostare alle regole della Borsa». Inoltre, a Pisa il 51% ce l´hanno i soci pubblici e a Firenze la maggioranza è dei vari privati. I quali però sono forti in tutti e due gli scali perché a Pisa l´azionista maggioritario è la Regione (16,9%) ma subito dopo viene la privata Finantan con il 16,2%. Dunque dovranno voler vendere e comprare. Insomma non è facile, ma volendo si può. Da subito però, dice Giani prevedendo almeno un inizio concreto di sinergie, si possono collegare meglio i due scali. «Si deve poter volare indifferentemente di qua e di là - dice - Un sistema circolare in cui prendere un Lufthansa da Firenze e tornare con un low cost a Pisa o viceversa a seconda di orari e tariffe. Ma non si può fare in auto o mettendoci una vita».
E fin qui per ora il duo Firenze-Pisa. A Firenze poi c´è anche la questione della nuova pista su cui Rossi e Renzi si sono trovati d´accordo. Se parallela all´autostrada oppure obliqua, ancora non si sa. A patto di non toccare il parco della Piana. Ma il presidente della Provincia Andrea Barducci è convinto che la pista parallela senza invadere il parco non si possa fare. «Se il parco resta intatto e il termovalorizzatore mantiene la sua localizzazione credo sia matematicamente impossibile realizzare una pista parallela - dichiara - Per chiarirci le idee chiedo a Rossi di convocare al più presto in Regione le istituzioni interessate allo sviluppo della Piana. Ritengo che l´opera più urgente sia il termovalorizzatore, poi nella mia classifica arriva il parco, necessario a migliorare le condizioni ambientali dell´area. Rossi è sulla mia stessa posizione».
Repubblica
 
Firenze e Pisa, scoppia la pace nuova alleanza sull´aeroporto

Divisione dei voli e scambi azionari: ecco le ipotesi


DOPO l´accordo tra il presidente della Toscana Enrico Rossi e il sindaco Matteo Renzi su Peretola, alla ribalta non c´è solo lo sviluppo del Vespucci ma anche la pace Firenze-Pisa e la sinergia tra il Vespucci e il pisano Galilei. Di più. Si parla di uno scambio azionario tra le due società che gestiscono gli scali, Adf a Peretola e Sat a Pisa da cui potrebbe finalmente scaturire il sistema aeroportuale toscano. Ora Pisa e Firenze sono più vicine. Il dialogo è aperto. Tra due aeroporti che restano con vocazioni diverse, Firenze un city airport per compagnie di linea e Pisa un aeroporto intercontinentale con maggioranza di compagnie low cost. Eppure due aeroporti gestiti da un´unica società. Sulla sinergia tra gli scali Renzi due giorni fa si è chiaramente detto d´accordo con Rossi. «Sono pronto alla sinergia con Pisa», ha dichiarato al presidente, il quale peraltro aveva già detto di pensare a uno scambio azionario tra le due società. Anche su questo ci dovrebbe essere accordo. Renzi conferma ciò che aveva detto anche in passato: di essere pronto a valutare un´integrazione finanziaria.
Cosa ne dicono i protagonisti? Il presidente di Adf, Vincenzo Manes si dichiara «rassicurato e felice che Peretola sia stata definita una priorità per l´area, per Firenze e la Toscana». Di possibili scambi azionari dice solo che è questione che riguarda i soci. L´ad del Galilei a Pisa, Gina Giani, anche lei ricorda prudentemente che «la fusione non è faccenda politica ma di società quotate in Borsa in cui sono i soci a decidere». Comunque non nasconde che «da un punto di vista manageriale la fusione sarebbe assolutamente auspicabile». Non fosse altro che per avere più potere negoziale sulle compagnie che ora approfittano dell´inevitabile concorrenza tra i due scali vicini, spiega. Oltre che per «vendere meglio all´estero il brand Toscana e programmare gli investimenti».
Ma se la si vuole davvero l´integrazione bisogna darsi da fare. «Non basta la volontà politica - chiarisce Giani - Sono i soci a decidere e le due società sono quotate in Borsa, devono sottostare alle regole della Borsa». Inoltre, a Pisa il 51% ce l´hanno i soci pubblici e a Firenze la maggioranza è dei vari privati. I quali però sono forti in tutti e due gli scali perché a Pisa l´azionista maggioritario è la Regione (16,9%) ma subito dopo viene la privata Finantan con il 16,2%. Dunque dovranno voler vendere e comprare. Insomma non è facile, ma volendo si può. Da subito però, dice Giani prevedendo almeno un inizio concreto di sinergie, si possono collegare meglio i due scali. «Si deve poter volare indifferentemente di qua e di là - dice - Un sistema circolare in cui prendere un Lufthansa da Firenze e tornare con un low cost a Pisa o viceversa a seconda di orari e tariffe. Ma non si può fare in auto o mettendoci una vita».
E fin qui per ora il duo Firenze-Pisa. A Firenze poi c´è anche la questione della nuova pista su cui Rossi e Renzi si sono trovati d´accordo. Se parallela all´autostrada oppure obliqua, ancora non si sa. A patto di non toccare il parco della Piana. Ma il presidente della Provincia Andrea Barducci è convinto che la pista parallela senza invadere il parco non si possa fare. «Se il parco resta intatto e il termovalorizzatore mantiene la sua localizzazione credo sia matematicamente impossibile realizzare una pista parallela - dichiara - Per chiarirci le idee chiedo a Rossi di convocare al più presto in Regione le istituzioni interessate allo sviluppo della Piana. Ritengo che l´opera più urgente sia il termovalorizzatore, poi nella mia classifica arriva il parco, necessario a migliorare le condizioni ambientali dell´area. Rossi è sulla mia stessa posizione».
Repubblica

Della rassegna stampa odierna questo articolo è quello più effervescente.
 
Sinceramenente sono tutti discorsi. Sfortunatamente per la "politica" flr e' stato affossato gia' dagli anni 60 e alcuni adepti dettano ancora legge. Altre provincie e comuni (di sinistra) fanno salti mortali pur di avere qualcosa sul proprio territorio, mentre noi affossiamo tutte le iniziative. Speriamo che cambi qualcosa, ma la vedo molto buia....

ciao
meo3356
 
Della rassegna stampa odierna questo articolo è quello più effervescente.

Più che effervescente è pieno zeppo di castronerie. Un inno a Barducci e alle vecchie posizioni del PD..... Al giornalista di Repubblica andrebbe spiegato che a Firenze non regna più Domenici e che Conti non è più assessore alla Regione....
 
Più che effervescente è pieno zeppo di castronerie. Un inno a Barducci e alle vecchie posizioni del PD..... Al giornalista di Repubblica andrebbe spiegato che a Firenze non regna più Domenici e che Conti non è più assessore alla Regione....

Io lo trovo lungimirante in alcuni passaggi chiave più di tanti giornalai che vendono sul titolo ad effetto.
(mio personalissimo e opinabile parere, altrimenti mi date del campanilista)