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Enac: senza piano, Alitalia giovedì a terra. Bando on line: offerte entro il 30
"Alitalia vola con una licenza provvisoria, mi aspetto che oggi il commissario Fantozzi presenti un piano di emergenza con riduzione dei costi senza il quale la licenza provvisoria non starebbe in piedi. Se non arrivasse il piano finanziario nel giro di 3 giorni la licenza verrà sospesa". E' il presidente dell'Enac, Vito Riggio, intervistato da Radio 24, a far partire l'ennesimo drammatico conto alla rovescia per Alitalia, proprio nel giorno in cui è in programma un vertice con Fantozzi.
"Entro giovedi' il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi deve presentare
all'Enac un piano credibile per evitare la revoca o la sospensione della licenza di volo", ha aggiunto Riggio, dopo l'incontro con il commissario.
Fantozzi: offerta entro il 30 o eventuale sospensione della licenza
"Se entro martedi' prossimo 30 settembre non ci sara' un'offerta razionale per Alitalia, chiedero' l'eventuale sospensione della licenza e non un'interruzione che sarebbe piu' dannosa". Lo ha detto il commissario straordinario di Alitalia, Augusti Fantozzi, precisando che i voli saranno quindi "garantiti sicuramente" fino a martedi' prossimo, "fiche' non ci tolgono la licenza".
Assicurati gli stipendi di settembre
Il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, ritiene che riuscira' a pagare gli stipendi dei dipendenti a settembre. Lo ha detto, dopo avere incontrato i vertici dell'Enac, spiegando di "avere altri strumenti che evitino i sacrifici del personale" riferendosi alla disponibilita', in particolare dei piloti, a decurtarsi lo stipendio.
A Fiumicino lavoratori divisi
"Siamo qui per manifestare la volonta' di accettare la proposta Cai, ma soprattutto per gridare lo sgomento per il fatto che le maggiori sigle dei piloti non intendono firmare per motivi strumentali pur di fronte a 20 mila posti di lavoro a grandissimo rischio", dice all'aeroporto di Fiumicino, tra gli slogan urlati, uno dei comandanti a 4 strisce del "Fronte del sì"', Alessandro Cenci, coordinatore FIT-CISL Piloti. "Certo noi rappresentiamo circa 4-500 piloti, ma qui non si tratta di un discorso di numeri, qui sono in ballo i posti di lavoro di tutti i settori Alitalia, personale di terra, handling, indotto, poi anche di noi piloti". Gli fa eco una collega, Valentina Leone, primo ufficiale di bordo e in Alitalia da oltre 8 anni: "Non c'è più tempo da perdere - dice - ogni giorno che passa si avvicina il momento del fallimento. Sarebbe un disastro per tutti noi e per gli interessi del Paese". Ancora piu' espliciti alcuni dei cartelli che vengono mostrati: "I piloti vogliono lo stipendio, non le poltrone", "Berti e Notaro, poi vengo a mangiare da voi?", "Fallire è un po' morire". A gridare forte la rabbia sono i 150-200 dipendenti del settore handling venuti a dar man forte ai comandanti e co-piloti di Cisl, Uil e Ug. "I signorini - dice ai microfoni dei cronisti uno di loro, addetto alle operazioni sotto bordo degli aeromobili - guadagnano l'iradiddio: come ha detto anche Berti in tv, 160 mila euro l'anno, mentre noi arriviamo al massimo a 1.500 euro al mese con lo straordinario, il notturno e tutto il resto. Devono firmare".
Upi e Anpac: pronti a investire nella nuova compagnia
"Non siamo stati noi ad affossare l'offerta di Air France", scandiscono i leader di Up e Anpac in conferenza stampa all' Hotel Nazionale in Roma. Up, Anpac, Sdl e Avia annunceranno una serie di nuove iniziative per far fronte alla crisi Alitalia. "La più importante, spiega il comandante Spinazzola (Up) è "la possibilità da parte dei dipendenti dell'Alitalia di partecipare all'acquisto e quindi al salvataggio dell'azienda". "Non si tratta - precisa Spinazzola - di un azionariato dei lavoratori, ma di una partecipazione diretta".
Anpac, Unione Piloti, Avia e Sdl stanno valutando l'ipotesi di presentare un'offerta per Alitalia. Lo ha detto il presidente dell'Up, Massimo Notaro, sottolineando che il progetto comprenderebbe l'aggregazione di una nuova cordata. "Stiamo valutando - ha affermato Notaro - l'idea di costituirci in una nuova cordata. Presenteremo un'offerta con una richiesta ad altri soggetti di accorparsi".
Questo progetto, ha spiegato Berti, "costituisce un elemento di garanzia per qualunque soggetto nazionale o estero disposto ad acquisire e rilanciare Alitalia".
"Con questo - ha aggiunto Berti - dimostriamo che non intendiamo tirarci indietro. A noi, contrariamente a quanto sostengono alcuni, non interessa la governance dell'azienda ma interessa solo una compagnia sana che abbia un futuro. Una strada possibile, potrebbe essere il modello tedesco che prevede un comitato di controllo composto dai lavoratori".
In conferenza stampa il presidente dell'Up Massimo Notaro, ha ricordato che il progetto Cai, che prevedeva un taglio di 34 aerei,
lascerebbero troppo spazio alle compagnie low cost che potrebbero massacrare il mercato italiano. Il principio cardine al quale non arretreremo - ha aggiunto - è quello della sicurezza del volo perché la nostra professione ha la sicurezza al primo posto e questa non è in svendita". Per Fabrizio Tomaselli, coordinatore nazionale dell'Sdl, "se i lavoratori non credessero nelle potenzialita' di rilancio della compagnia, non ci metterebbero i loro soldi. E' un elemento che il Governo non puo' non tenere in considerazione". Il numero uno dell'Avia, Antonio Divietri, ha infine ricordato che da parte delle sigle autonome "c'è la massima disponibilita': se ci presentano un contratto del modello Lufthansa o Air France-Klm siamo pronti a recepirlo in toto anche con una decurtazione del 30% del salario. Per noi sarebbe comunque un ottimo affare e avremmo tutelato l'Italia e gli italiani".
Berlusconi: Cgil irresponsabile
"La Cgil è irresponsabile, agisce per far saltare l'accordo senza pensare ai danni per il Paese -
attacca il premier Silvio Berlusconi - Stanno facendo di tutto - prosegue Berlusconi - per far saltare l'accordo. Hanno perfino definito gli imprenditori della cordata Cai dei 'banditi', con il risultato di scoraggiarli e demotivarli. Ora la loro ricetta produrrà disoccupazione e disastri. Ma loro vanno avanti, incredibile".
Nessun altro prestito ponte
Non "è più pensabile che il governo possa fare un prestito ponte" per il salvataggio di
Alitalia, ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, a Radio 24.
"Fantozzi sta svolgendo il compito che il governo gli ha assegnato. Non c'è stato giorno che il
commissario non abbia esplorato altre ipotesi di compratori ma ha sempre avuto risposte negative. Se ci fosse un'altra proposta Fantozzi avrebbe il dovere di valutarla, ma al
momento c'è solo l'offerta Cai". Sull'ipotesi di un interessamento di Lufthansa Matteoli
chiarisce che "non c'è nulla di vero, Fantozzi parla benissimo il tedesco e ha contattato direttamente i vertici e non ha ricevuto offerte". Se Alitalia fallisce "noi avremo
il Burundi con una compagnia di bandiera e l'Italia no", sottolinea con rammarico Matteoli che a proposito delle critiche mosse ad alcuni imprenditori della Cai accusati di volersi sfilare dall'operazione garantisce "nella maniera piu' assoluta che non c'e' un solo imprenditore della Cai che voglia sfilarsi".
In vendita su internet
Alitalia oggi torna sul mercato con un bando che è stato pubblicato oggi sul sito
web della società e domani sarà su vari quotidiani. Fino al 30 settembre, ha annunciato il commissario Fantozzi, si faccia avanti chi e' interessato a comprare. Accolgono con favore la notizia opposizione e sindacati. Epifani: pronto a tornare al negoziato. Ma il governo ribadisce: unica proposta è quella della cordata italiana.
Sacconi: oltre a Cai non c'è nessuno
Per il ministro del Welfare Sacconi, 'l'alternativa e' drastica: o ritorno di Cai o fallimento'.
"Non c'e' nessuna ripresa della trattativa, non puo' esserci. Non solo perche' la societa' Cai ritiene di aver esaurito i margini per assumere ulteriori oneri,
perche' sarebbero incompatibili con il suo piano finanziario, ma anche perche' Cisl, Uil e Ugl hanno sottoscritto quell'accordo e sarebbe davvero un errore grave nei loro confronti riaprire il negoziato". Lo ha detto il ministro del welfare Maurizio Sacconi a Sky Tg24.
"L'alternativa e' drastica - aggiunge Sacconi - o ritorno della societa' Cai o fallimento e di fronte a cio' i lavoratori non possono che scegliere la vita della compagnia e la prospettiva di salvaguardia dell' occupazione per migliaia di lavoratori".
Lufthansa: "Osserviamo con interesse"
La compagnia aerea tedesca, guarda con attenzione agli sviluppi della crisi ma non commenta voci e indiscrezioni che la vorrebbero pronta a sbarcare nel nostro paese. "Stiamo osservando gli sviluppi della situazione in Italia. Il mercato italiano e' ovviamente uno dei piu'
interessanti ma non rilasciamo commenti sugli ultimi sviluppi che stanno accadendo in questi giorni e in queste ore. E non posso dire se la nostra posizione e' cambiata oppure no perche'
non commentiamo le speculazioni di mercato", ha affermato Claudia Lange, portavoce corporate della compagnia tedesca.