Treno vs. Aereo: sviluppi e prospettive del trasporto ferroviario


venexiano

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Da un lato è comprensibile la volontà di regolamentare il trasporto di bagagli in quantità smisurate, a fronte di limitate capacità a bordo. Dall’altro, però, penso si debba riflettere sul fatto che dei limiti meno stringenti facciano da incentivo (più o meno importante) all’uso del treno in generale.

L’ideale sarebbe avere spazi adeguati per i bagagli a bordo, ma il trend ormai è quello che conosciamo.
 

micheleforchini

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9 Gennaio 2010
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BGY
Ho giusto preso sia ITALO che Frecciarossa1000 un paio di giorni fa per motivi di lavoro. Dopo tanti anni sono riuscito finalmente a prendere sto benedetto 1000 e devo dire che non mi ha fatto impazzire.

Premetto : non faccio tanti viaggi in treno ma regolarmente almeno 2-3 tratte all'anno le copro. Nel 2013-2015 invece ho usato con frequenza i servizi AV per necessità di lavoro (anche 20-25 in un anno) quindi il prodotto ho imparato a conoscerlo ma soprattutto ne ho visto l'evoluzione (w la concorrenza!)

Dicevo del 1000: non l'avevo ancora preso perchè, per ragioni di prezzo, mi sono sempre appoggiato a ITALO salvo in rare occasioni in cui il biglietto era pagato da altri ( ma ho sempre beccato o Etr500 o i paperotti ex Olanda). Esteticamente è una bomba, cioè bello bello tuttavia ho sentito parecchie vibrazioni ma soprattutto l'ho trovato sporchissimo ( ed ero in business ). ETR500 di un altro pianeta a livello di comfort tuttavia questo ragazzone ci ha portato (incredibilmente) da Roma a Milano Rogoredo con ben 10 minuti di anticipo (ed è pure partito in leggero ritardo). Avrà avuto il vento a favore 😅 .

Servizio simile su entrambi ( w la concorrenza!) e ho notato con piacere che, quantomeno nei miei viaggi sul Milano-Roma, sono stati abbandonati gli snack confezionati. Per gli amanti del genere sono ancora ben presenti sui voli ITA.

Un mese fa esatto ho fatto la stessa tratta con ITA e devo dire che Fiumicino, personalmente, penso abbia senso solo se devi essere a Roma (o Milano) molto presto e se devi rientrare molto tardi. Oppure se devi fare scalo. Altrimenti non ha senso soprattutto a livello di tempo. Se fossi ripartito da Fiumicino avrei dovuto farmi 35' di trenino, poi i controlli, poi prendere l'aereo sperando poi di essere sbarcato via bridge altrimenti passa altro tempo.

Sul tema bagagli non ho visto cose strane, penso appunto che il problema sia quando ci sono gli spostamenti nelle festività con la gente che muove la casa. Io posso capire, ma visto che nella maggiorparte dei casi è uno spostamento "alle origini" si potrebbero prendere in considerazione soluzioni alternative come la spedizione delle valigie.

Sui turisti beh, il problema non esiste soprattutto con i Giapponesi: se glielo comunichi per tempo si adattano senza fare storie ( alla fine non gli stai dicendo di portare 1 bagaglio).
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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Non puo' non essere linkato questo articolo del Corriere, perche' evidenzia un fenomeno inaspettato, e giustifica una letta e qualche pensata:


L'articolo cerca di analizzare le motivazioni e cita:

- MM4 (e in generale connettivita' con i centri cittadini migliorata)
- Maggiore affidabilita' del volo (eh, si... per demerito altrui)
- Tariffe simili

Considerazioni mie. Soprattutto se si trova il modo di alleggerire drasticamente i salamelecchi per l'imbarco e di renderlo piu' ecologico l'aereo non e' ancora morto anche su tratte dove c'e' l'AV. La multimodalita' aereo-treno/TPL fa concorrenza all'AV, e qualche miglioramento e' in corso. Altra considerazione: ecco un motivo per cui si accapigliano ancora per LIN.

EDOT: vedo che era stato gia' postato nel 3d di ITA, ma e' rilevante anche qui.
 
Ultima modifica:

FLRprt

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17 Novembre 2009
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Da un forum di treni:
"Mio fratello, con moglie e figlio, è andato a Roma a trovare degli amici in questo ponte, partendo da Linate la sera di mercoledi 24 e rientrando ieri sera.
Avrebbe voluto andare in treno ma i prezzi sia della Frecce che di Italo, a suo dire, erano da "fuori di testa".
Ha volato con ITA, senza avere alcun problema, anzi, il volo di ritorno è atterrato con quasi 10 minuti di anticipo."

Con i prezzi a mercato di Frecce e Italo rischiamo che QSFM. Ho dovuto raggiungere Fiumicino da Firenze:
1) necessità di cambiare a Termini -sono solo due i Frecciarossa che vanno a Fiumicino- , e con una valigia da 20 chili traslocare dai binari 1-8, solitamente utilizzati dalla direttrice Firenze-Roma-Napoli, al 20 e rotti del Leonardo Express può non essere agevole (TI da coincidenze di 15': se perdi la coincidenza, con i biglietti vincolati al treno, che fai?) come non è molto agevole il tragitto da Fiumicino Aeroporto stazione a Fiumicino terminal;
2) tempo di percorrenza standard di due ore e 19 (il Leonardo Express è tutto fuorché Express);
3) prezzo -base- in barbon class sui 70 euro, se vuoi stare più largo e sperare di aver spazio per la valigia si va a 90 euro;
4) stazione di Firenze Santa Maria Novella raggiungibile con molta difficoltà con mezzi privati e pubblici;
5) al ritorno, o prendi un treno che parte con congruo intervallo di tempo dall'arrivo dell'aereo o sei costretto alle tariffe base, a pena di penali o buttare via biglietti.
Conclusione: FLR-FCO e FCO-FLR ITA e via andare.
 

m.ridoni

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4 Marzo 2021
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se perdi la coincidenza, con i biglietti vincolati al treno
Lo scrivo come nota e non come suggerimento: anche se sul Leonardo Express c'è la nuova procedura di check-in per cui i biglietti sono vincolati a un orario specifico, quando mi è capitato di salire sul treno "sbagliato" i controllori non hanno mai fatto storie. Il problema può anche essere che se sali all'ultimo minuto, quando provi a modificare l'orario dall'app per fare check-in sul treno su cui effettivamente sei, non riesci a farlo perché il treno risulta già partito (magari è in ritardo di un minuto o due).
 

Farfallina

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Lo scrivo come nota e non come suggerimento: anche se sul Leonardo Express c'è la nuova procedura di check-in per cui i biglietti sono vincolati a un orario specifico, quando mi è capitato di salire sul treno "sbagliato" i controllori non hanno mai fatto storie. Il problema può anche essere che se sali all'ultimo minuto, quando provi a modificare l'orario dall'app per fare check-in sul treno su cui effettivamente sei, non riesci a farlo perché il treno risulta già partito (magari è in ritardo di un minuto o due).
Il problema è che si è legati al buon cuore del controllore.
 

FLRprt

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17 Novembre 2009
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Per quanto riguarda la demenziale procedura dei check-in, qui in Toscana sembra essere finita la fase della tolleranza. Ancora non mi è capitato, ma amici ed altre persone riferiscono di verbali a gogò. Poi trovi quello che capisce, ma se ci sono i pattuglioni di prevenzione aziendale non ti salvi. Tra i costi e tra queste norme folli, un chiaro incentivo all'uso di mezzi propri.
 

Paolì

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Un paio di anni fa ero su un frecciargento da Pisa a Fiumicino (che tra parentesi, ora si ferma a termini e non prosegue più in aeroporto) e a causa di un guasto siamo stati riproetetti verbalmente con il Leonardo express una volta a Roma. Bene, il capotreno non era informato e ci ha fatto a detta sua il favore di non multarci, ma solo perché glielo abbiamo spiegato bene con numero di treno e quant'altro.
 

londonfog

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Londra
Un altro problema è per tutti gli stranieri che arrivano a FCO magari per la prima volta in Italia, cosa ne sanno delle procedure di check in di Trenitalia? e rischiano di beccarsi la multa come benvenuto in Italia...
A me e' capitato sul Malpensa express. Mi sono salvato solo perche' ho dimostrato carta d'imbarco alla mano (WCHS) che l'assistenza mi aveva accompagnato a prendere il biglietto e poi al binario e nessuno aveva menzionato che dovevo 'convalidare' il biglietto.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Per quanto riguarda la demenziale procedura dei check-in, qui in Toscana sembra essere finita la fase della tolleranza. Ancora non mi è capitato, ma amici ed altre persone riferiscono di verbali a gogò. Poi trovi quello che capisce, ma se ci sono i pattuglioni di prevenzione aziendale non ti salvi. Tra i costi e tra queste norme folli, un chiaro incentivo all'uso di mezzi propri.
Recentemente mi e' capitato su un regionale per FCO, il capotreno ha detto che era "terminato il periodo di tolleranza e che il mancato check-in costa 50 euro...per questa volta amen ma stia attento in futuro...".
Dico solo che ero sceso dalla macchina, giu' il trolley, chiudi la macchina, corri alla stazione, fatti gli scalini a due a due, salto sul treno. Il tempo di mettermi seduto e tiro fuori il cell per fare il check-in e arriva appunto il capotreno. Il biglietto era per le 8.01, erano le 8,02 e gia' l'app diceva che il check-in non si poteva piu' fare. UNA IDIOZIA TOTALE.
 

flapane

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Un altro problema è per tutti gli stranieri che arrivano a FCO magari per la prima volta in Italia, cosa ne sanno delle procedure di check in di Trenitalia? e rischiano di beccarsi la multa come benvenuto in Italia...
Ho chiesto ad Aprile, non avendone alcuna idea non vivendo in Italia. Il controllore di TI mi ha dato una informazione sbagliata, dicendomi che solo i biglietti digitali del consorzio di trasporti UNICO CAMPANIA andavano vidimati, non quelli Trenitalia, per i quali non ci sarebbe nessun check in da effettuare.
Indipendentemente dalla risposta, siamo alla follia pura. Voglio salire su un regionale o cambiare treno senza seccature, è possibile?
Penso anche alla linea 2 di Napoli, che passa ogni sette minuti, e per la quale non è neanche possibile comprare il biglietto all'ultimo e che ora ha l'ulteriore variabile del check in. Solo dei folli possono pensare ad un sistema simile.
 

FLRprt

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Addirittura sembra che, per quanto riguarda i servizi regionali operati da Trenitalia, vogliano rendere il check-in obbligatorio anche per gli abbonati. La scusa è che ci sono i treni contingentati, su cui se non c'è posto non puoi salirci perché in quel caso non riesci a fare il check-in ...
 

XzXzXz

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Addirittura sembra che, per quanto riguarda i servizi regionali operati da Trenitalia, vogliano rendere il check-in obbligatorio anche per gli abbonati. La scusa è che ci sono i treni contingentati, su cui se non c'è posto non puoi salirci perché in quel caso non riesci a fare il check-in ...
Il fatto di obbligare un utente a vidimare il biglietto/abbonamento è una cosa ovvia... Mettiamo il caso di incidente: come dimostri la tua presenza o meno sul mezzo? Anche per giustificare un semplice colpo di frusta... Se non c'è la vidimazione non puoi fare niente... Invece, obliterando il titolo di viaggio, l'assicurazione ti copre

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indaco1

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Ma quello che chiamano check in e' solo timbrare il biglietto?

Se parlavano come mangiavano potevano scrivere che anche il biglietto digitale "open" va tibrato/vidimato digitalmente no?

Fa fico copiare gli sbattimenti dei viaggi aerei andando ad erodere, almeno nell'immaginario, uno dei principali vantaggi del treno?

Non voglio ricondurre tutto a un problema di comunicazione. Magari e' anche tecnico, vanno forniti i modi piu' semplici e interoperabili possibili per "timbrare".

Forse c'e' anche una questione di cerino passato al viaggiatore, con i treni cartacei se non funzionava la macchina timbratrice (molto spesso) eri legalmente giustificato e spesso finivi per non pagare.
 

flapane

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Il fatto di obbligare un utente a vidimare il biglietto/abbonamento è una cosa ovvia... Mettiamo il caso di incidente: come dimostri la tua presenza o meno sul mezzo? Anche per giustificare un semplice colpo di frusta... Se non c'è la vidimazione non puoi fare niente... Invece, obliterando il titolo di viaggio, l'assicurazione ti copre

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In che senso è ovvia? In Germania il biglietto digitale non si timbra.
In caso di incidente arriva la polizia ed è tuo interesse fare verbalizzare la tua presenza.

Questa roba farà solo aumentare il numero di biglietti cartacei che si venderanno, me per primo. Timbro e prendo un treno qualsiasi che mi porta a destinazione entro il tempo permesso dalle condizioni di viaggio, e basta.
 

FLRprt

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Vediamo di spiegarci

Per biglietto con posto assegnato per corsa specificata (ad esempio Frecciarossa 9876 del xx/yy/zzzz) il check-in è inutile, ed infatti non è richiesto. Quella che è richiesta è la controlleria, che nel caso del trasporto aereo e marittimo è spostata a terra e non a bordo. La controlleria, se esiste un meccanismo di registrazione, è l'unico mezzo con cui si ha sicurezza che sei su quel treno in quella data, ma non da comunque certezza sul fatto che 1) tu sei rimasto a bordo per la tratta indicata, puoi scendere prima 2) hai occupato il posto indicato, puoi spostarti di posto.
Per biglietto senza assegnazione del posto ma con corsa specificata stessa questione: il biglietto è valido per quel viaggio e stop (ad esempio regionale veloce 9876 del xx/yy/zzzz). Deve esistere un qualche meccanismo di spostamento della validità, per non ingessare il biglietto in caso di ritardo di un mezzo precedente per cui non riesco a prendere la prosecuzione scelta. Ora esisteva una validità oraria: il biglietto valeva 4 ore dalla partenza del treno indicato e potevi fare quante fermate volevi nell'ambito della validità.
Per biglietto open sta bene la vidimazione o meglio convalida (chiamarla check-in mi pare assurdo) per identificare la validità temporale
Questo in un mondo perfetto. Poi si può discutere sul fatto che il biglietto open debba esseere piu caro del biglietto vincolato

Trenitalia ai tempi del COVID si era inventata i treni contingentati: la capienza era ridotta per assicurare il distanzamento tra i viaggiatori: per il treno x venivano venduti tanti biglietti quanti erano i posti disponibili, ma -per quanto sono riuscito a documentarmi- non c'era un meccanismo che contasse i viaggiatori saliti e i viaggiatori scesi così da poter riempire il treno fino alla capienza massima per ogni tratta: capienza 350 viaggiatori, alla stazione di origine salgono 200 viaggiatori -> disponibili 150 posti, alla stazione successiva ne scendono 30 e ne salgono 70 -> a bordo 290 viaggiatori e disponibili 60 posti, a quella dopo non scende nessuno e vogliono salire in 100 -> 40 restano a terra perché la disponibilità è esaurita. Dubito che ora sia stata implementata una procedura pesantissima (un regionale veloce da Piacenza ad Ancona fa una ventina di fermate, tanto per dare una idea) in grado di gestire il tutto dal punto di vista dell'informatica.
Ora che il COVID ha finito di imperversare, Trenitalia ha spinto ancora di più contingentando un sacco di treni: motivazione, sembra "per offrire una migliore esperienza di viaggio consentendo a tutti un posto a sedere". Mah: invece di aumentare l'offerta di posti si cerca di limitare la domanda. In più, nel caso di viaggi che comportino cambi, il check-in è necessario ad ogni cambio anche per treni non contingentati e una volta stabilito un programma di viaggio non è possibile modificare nulla dopo il primo check-in. Prima nell'ambito della validità temporale del biglietto potevi fermarti in un posto e ripartire con un treno successivo, ora non solo non è possibile ma non è neache possibile programmare la sosta: il sistema di vendita di Trenitalia ti da sola scelta il primo treno successivo, e rizzati -a meno di non fare biglietti separati da A a B e da B a C-.
L'abbonato di solito è un pendolare, che arriva in stazione spesso all'ultimo tuffo: imporre il check-in, quando hai un titolo di viaggio valido per corse illimitate da A a B, è demenziale quanto aver introdotto il contingentamento dei posti.
Ah, se hai un biglietto cartaceo timbri e via; solo alcuni biglietti vengono emessi con la sequenza dei treni indicati (se ci sono treni contingentati). Tanto per rimarcare la demenzialità del provvedimento: o tutto, o niente. E il meccanismo del check-in richiede due cose a) uno smartphone o PC + stampante b) avere la linea per eseguire l'operazione (esistono dei buchi sulla copertura cellulare, qua e la: prova a fare un check-in tra Sesto Fiorentino e Calenzano, alla fermata di Pratignone).
Ultima cazzata: i biglietti elettronici sono nominativi. Quindi dovresti viaggiare con un documento di identità al seguito, cosa cui non sono tenuto in base alla legge italiana. E il capotreno è si un pubblico ufficiale, ma non è un agente di pubblica sicurezza: quindi non ha titolo a richiedere l'esibizione di un documento -a meno che tu non stia viaggiando con un biglietto scontato, per cui hai l'obbligo di dimostrare di aver titolo allo sconto (biglietto ridotto per over 65, ad esempio)

Chi si è inventato il meccanismo combinato dei treni contingentati e del check-in esteso a tutti i treni (potrebbe al limite avere un senso per i treni contingentati dove non c'è controllo sulla assegnazione di un posto, come sulle Frecce), oltre al licenziamento immediato merita le peggio torture. Io aspetto solo di trovare un capotreno che mi verbalizzi un mancato check-in quando sono sul treno indicato sul mio biglietto elettronico, e poi ci si vede dal pretore: voglio vedere cosa dice di fronte ad un biglietto valido ed utilizzato sul treno indicato su quel biglietto.