Ok, cerchiamo di finire questo benedetto TR!
Volo: QF92
Route: NOU-SYD
A/M: 737-838
REG: VH-XZA
ETD: 12.50 (ATD 13.15)
ETA: 15.55 (ATA 16.23)
In the air: 13.21-16.10 (volo effettivo 2h49)
Posto: 01A
Load (J): 10/12
La partenza e’ dalla Malpensa di Noumea, La Tontouta, a circa 50km dal centro e relativo disborso di mezzo capitale in taxi.
Check-in. Ho due prenotazioni separate per NOU-SYD e SYD-SIN e ci vuole qualche minuto per spiegare il tutto, mandare il bagaglio fino a Singapore e ricevere le carte d’imbarco per entrambe le tratte. Finita la procedura mi volto e mi accorgo che sul carrello manca la macchina fotografica. Panico. Chiamano la sicurezza che arriva subito e alla radio gli viene detto che hanno appena consegnato una macchina fotografica al banco informazioni. Era la mia, caduta dal carrello mentre ero al check-in e raccolta da una passeggera. Che c**o.
Air Calin, l’home carrier, non ha una lounge nel suo hub (se cosi’ si puo’ chiamare La Tontouta).
L’unica e’ questa tristissima saletta Air France (che nemmeno vola su Noumea, se non in codeshare con Air Calin).
E’ stracolma, anche se dopo che annunciano l’imbarco del volo Air Calin per Tokyo diventa un po’ piu’ vivibile.
Il Wifi e’ di una lentezza tale da impiegarvi 5 minuti per caricare Google. La zona bar e’ poverissima. Ci sono stoviglie di Air France di tutti i tipi comprese quelle vecchie di Affaires (quelle con le gocce blu insomma).
Il miserrimo buffet. Scusate la messa a fuoco sbagliata.
Snacks.
Il volo arriva da Sydney con 10 minuti di ritardo. L’imbarco non avviene prima dell’ora di partenza, alle 12.45, e bisogna imbarcare prima tre wheelchairs con ulteriore ritardo, essendo l’aereo parcheggiato sul tarmac (ma cavolo, ci sono due dico due aerei e due fingers, e comunque imbarcano ai remoti?) .
Questo 737 ha la livrea Spirit of Australians. Ma questi nomi dovrebbero essere di australiani famosi? Non ne riconosco neanche uno.
Appena metto piede a bordo il viaggio prende una brutta piega. Il CSM prima dice che il mio trolley e’ troppo grande e che non sta nelle cappelliere, poi che e’ troppo pesante. Gli faccio notare che 1) sono in business e proseguo in First, 2) sono al quinto volo QF con questo trolley e non ho mai avuto problemi, 3) ho gia’ viaggiato sullo stesso aereo e nelle cappelliere entra perfettamente, 4) ho una connessione di 1h20 a Sydney per Singapore che sta diventando sempre piu’ stretta visto che siamo in ritardo. Ma non c’e’ verso, vuole a tutti i costi metterlo in stiva e taglia corto in maniera non proprio garbata (“I’m not going to discuss this any further”). Non mi resta che togliere laptop, caricatore e documenti, e farlo mettere in stiva.
Mi danno questo tag con cui teoricamente il bagaglio viene spedito fino a Singapore. Dove naturalmente non arriva. More about that later.
Solita brodaglia australiana ma va bene per farci passare l’inca**atura.
E a proposito, il volo non e’ pieno, e mentre prosegue l’imbarco vedo passare per il corridoio bagagli grandi quanto o piu’ del mio.
Iniziamo a muoverci alle 13.15 con mezz’ora di ritardo. Stimano l’arrivo a SYD alle 16.15, connessione ridotta a un’ora o poco piu’. Tra l’altro avevo prenotato un massaggio alla Spa della Lounge (QF ti chiama il giorno prima per organizzare i servizi di terra tipo valet parking, spa ecc…) proprio per le 16.15, cui dovro’ probabilmente rinunciare.
Vecchio terminal di La Tontouta, ora in ristrutturazione, con la solita bandiera francese.
Royal Australian Air Force. Ci stiamo fotografando a vicenda.
A310 Republique Francaise.
Iniziamo il lungo viaggio per LHR via SYD e SIN non proprio nel migliore dei modi.
Ultime vedute della Grande Terre.
Ultime immagini della piu’ grande laguna al mondo, patrimonio UNESCO.
Il CSM serve in business. Un esordio del genere e’ difficile da recuperare. Lui tenta la carta della finta gentilezza, io mi metto le cuffie, guardo Dallas e lo ignoro; quando proprio devo gli rispondo a monosillabe.
Hot towel.
Acqua. Stiamo leggeri che sul QF1 ci aspetta il Tasting Menu, altrimenti conosciuto come la grande abbuffata.
Qantas deve considerare la rotta SYD-NOU piu’ sfigata rispetto alle altre Trans-tasmane, o quantomeno c’e’ meno concorrenza. Infatti su questo volo (che dura piu’ o meno quanto quello per ZQN) non c’e’ menu, due piatti a scelta anziche’ tre, niente tovaglietta sotto al vassoio e niente scelta di dessert.
Per pranzo c’e’ un surrogato di paella con pollo, chorizo e gamberetti, oppure carne di manzo. La paella e’ un po’ secca ma abbastanza saportita.
A proposito, capisco che il catering caricato a Noumea e’ quello che e’, ma il Kinder non si puo’ vedere.
Dolcetto al limone.
Servizio svolto molto rapidamente, sorvoliamo ininterrottamente il Pacifico con ogni tanto qualche atollo.
Legroom.
Quasi arrivati, non abbiamo recuperato niente del ritardo.
Bondi Beach stranamente deserta. Ma siamo di lunedi’ pomeriggio, lavoreranno anche a Sydney ogni tanto!
Northern suburbs.
E la vista classica che non mi stanca mai.
Come ragionano i controllori di volo e’ un mistero. Un volo in ritardo e stracolmo di connessioni internazionali viene fatto atterrare sulla 16L, la pista piu’ lontana dal terminal. Quindi un ulteriore lungo taxi ci fa perdere altro tempo.
Sostiamo per far decollare questo Embraer Virgin Australia.
E atterrare questo 737.
Intanto un’altra balena che ci precede parte per Singapore come SQ222.
Arriviamo al gate alle 16.23, la connessione e’ ridotta a 57 minuti, ma peggio ancora per coloro (e sono molti) che transitano per Francoforte con la QF5, che parte alle 16.55. Ovviamente al controllo sicurezza transiti c’e’ una sola corsia aperta e davanti a noi una signora che ha comprato in so quale duty free, e portato nel bagaglio a mano, l’intera collezione di prodotti Lancome formato magnum.
Nella Lounge chiedo subito alla First Host se puo’ gentilmente assicurarsi che il mio (ex) bagaglio a mano venga effettivamente imbarcato sul volo per Singapore.
Sono le 16.40 e il volo sta imbarcando ma mi dice di prendermela comoda, l’aereo e’ quasi pieno e ci vorra’ un po’ prima che salgano tutti a bordo.
Faccio un salto alla spa e mi dicono che c’e’ tempo per un massaggio rapido alla schiena. La terapista e’ brasiliana anche se ha gia’ acquisito l’accento australiano si direbbe.
Anche qui giardino verticale.
Doccia. Purtroppo devo correre al gate.
Zona reception.
Uscendo mi dicono che stanno ancora verificando per il bagaglio, ma al gate trovero’ un’altra First Host che mi fara’ sapere. Di corsa, siamo all’ultima chiamata.
Al gate effettivamente trovo un’altra gentilissima addetta che mi aspetta e dice che e’ in contatto con chi e’ sottobordo; stanno ancora cercando di rintracciare il bagaglio. Not good.
Volo: QF1
Route: SYD-SIN (-LHR)
A/M: 380-842
REG: VH-OQG
ETD: 17.20 (ATD 17.20)
ETA: 22.25 (ATA 22.17)
In the air: 17.31-22.12 (volo effettivo 7h41)
Posto: 03K
Load (F): 14/14
Il volo e’ operato dal VH-OQG, l’unico A380 con la livrea Spirit of Australians (e solo da questo lato mi sembra).
Champagne, mandorle e olive.
Poco dopo torna la First Host che esordisce con “No good news I’m afraid”. Hanno scaricato tutto quello che c’era sul volo da Noumea ma il bagaglio non si trova, o e’ rimasto a Noumea o e’ finito chissa’ dove. Questo volo ora deve partire, manderanno un messaggio a Singapore per farmi avere un aggiornamento al momento dell’arrivo.
L’equipaggio su questo volo e’ perfetto.
Decollo dalla 16R.
Menu degustazione.
Si inizia con bocconcino di granchio e crostino con ricotta, pancetta e scalogno confit.
Non sapevo producessero ancora.
Posto 3K.
Bravissima.
Tavolo apparecchiato per le tante portate e i diversi vini accostati.
Panino sourdough e ai cereali.
Zuppa di zucchine, basilico e parmigiano (voto 10).
Poi, terrina di anatra e pistacchio, chutney di mele e insalata (voto 9.5).
Grosset, Polish Hill Riesling.
A questo punto siamo gia’ qui.
Snapper con noce di cocco, goran masala, noodles e mange-tout.
Siamo passati allo Chardonnay.
Cucinato alla perfezione (voto 10).
Costoletta d’agnello con aioli, fagiolini, pomodorini e fregola alla menta. Carne saporitissima. (voto 9.5).
Contorno (insalata con palm sugar vinaigrette).
Shiraz. (unica pecca del servizio, ho dovuto ricordarlo all’AV).
Dolce, profitterolles con crema alla vaniglia, mirtilli (non lamponi come scritto sul menu), e salsa fudge. Accostato con un dessert wine.
Carina la presentazione.
Sono abbastanza un patito delle creme alla vaniglia. Questa era molto buona, preparata con semi di vaniglia (i puntini neri). (voto 9.5).
Formaggi australiani e guarnizione. Wow. (voto 10)
Questo formaggio a pasta molla si sta letteralmente squagliando.
Il servizio principale finisce qui, in tutto sono circa 3 ore. Naturalmente si possono chiedere versioni meno elaborate o scegliere altri piatti dal menu.
Mi prendo una pausa prima del caffe’ e faccio un giro per l’aereo. E’ buio pesto e le foto non sono granche’.
First.
Scala anteriore.
Lounge per pax di F e biz. Club level
Open bar First/Biz.
Economy sul main deck.
Uno dei degli open bar sparsi in diversi punti della economy. Ammazza, lasciano le bottiglie intere di Gin, Vodka e quant’altro cosi’ a portata di tutti?
Open bar principale in coda alla Economy. C’e’ una discreta scelta di snacks e bevande.
La scala a chiocciola posteriore che porta dove c’e’ la Premium Economy.
Business, 72 posti con configurazione classica 2-2-2.
Premium Economy, in coda alla business sul ponte superiore, configurazione 2-3-2.
E per finire la FOC (op. cit.)
Torniamo al posto. Abbiamo quasi finito il sorvolo dell'Australia.
Il caffe’ arriva con un pasticcino alla nocciola e arancia.
L’AV mi vuole male. Mi obbliga a prenderne uno di ciascun tipo.
Voliamo sopra Bali, dove era prevista inizialmente l’ultima settimana di questo viaggio.
Relax.
La Capo Cabina, Tanya, si sta dando un gran daffare. Quando viene a presentarsi all’inizio del volo dice di avere sentito dalla First Host che ci sono problemi con il mio bagaglio e mi chiede tutti i dettagli. Mi chiede se avevo qualcosa di indispensabile nel bagaglio e se necessario puo’ chiedere alla First Host di Singapore di provvedere. In effetti nel bagaglio avevo la soluzione per le lenti a contatto e il contenitore, e arrivando a Singapore alle 22.20 non ci sarebbe verso di procurarmeli. Dice di non preoccuparmi e ci avrebbe pensato lei.
Dopo un po’ torna, ancora nessuna notizia del bagaglio, a SYD lo stanno ancora cercando. Mi dice di scegliere quello che voglio dal duty-free. Prendo un profumo da riciclare come regalo di Natale, ma lei insiste “come on, something for you as well”. OK, cuffie Bose.
Dice poi di essere stata a Noumea diverse volte perche’ i voli nonstop da LAX e DFW per SYD e BNE viaggiano molto vicino al massimo di autonomia e se ci sono forti venti contrari o problemi meteo in Australia vengono fatti atterrare a Noumea per rifornimento.
Siamo quasi a Singapore.
L’AV passa per la cabina a chiedere se si gradisce uno snack prima dell’arrivo. Il menu non prevede un secondo pasto vero e proprio, ma si puo’ scegliere qualsiasi cosa dal menu.
Steak sandwich con rucola e chili relish, favoloso (voto 10).
Poco prima dell’arrivo la Capo Cabina dice che al finger trovero’ la First Host che mi assistera’ a terra, e che mi ha procurato la lozione e contenitore per le lenti.
Atterriamo con un po’ di anticipo.
L’umidita’ di Singapore si attacca subito ai finestrini. Parcheggiamo a fianco di un triplo Emirates.
Uscendo l’AV mi consegna questa altra busta, “da parte dell’equipaggio”.
La First Host (Yasmeen, graziosissima) mi aspetta all’uscita dall’aereo. Mi consegna la lozione e mi accompagna a recuperare i bagagli registrati (arrivati regolamente), e quindi a fare la denuncia di smarrimento. Mi vengono dati anche 200 dollari di Singapore in contanti (circa 150 Euro) per “emergency items”. Ancora non vi sono notizie del bagaglio, ma mi assicura che una collega di QF domani mi avrebbe chiamato per aggiornami.
Quindi via in taxi in albergo. Qui mi fanno l’upgrade da una deluxe a una junior suite. Alla fine non tutto di questa giornata e’ da dimenticare!
Il CSM del volo QF92 si sta per beccare una lettera acidissima al Customer Service di Qantas, ma il resto dello staff Qantas e’ stato impeccabile ed esemplare, senza eccezione.