Terza ed ultima parte!
Volo LX 139
Aeromobile A340-300 (HB-JMG)
ETD 23.10 (ATA 23.02)
ETA 06.10 (ATA 06.37)
Il viaggio di rientro sara’ molto simile a quello di andata. Unica differenza, ai posti 2D e 2G (cioe’ la coppia di poltrone centrali) si siede una coppia di cafoni: un riccone russo e sua compagna (o forse accompagnatrice?) inglese. Mi bastera’ dire che per indossare il pigiama il russo non andra’ in bagno a spogliarsi… e che passeranno una buona oretta a scambiarsi “coccole” (non proprio soft) con lei in braccio a lui… mentre durante la cena quando l’AV offre altro vino, l’inglese rifiuta mentre lui forza la mano dell’AV costingendola a riempirgli il bicchiere… Comunque dopo un po' andranno a dormire come tutti e non li si sentira' piu'.
Anche stasera il load e’ 8/8, quindi pieno. Anche la business si direbbe sia piena.
L’amenity kit e gli auricolari sono gia’ nella tasca della poltrona: questo e’ il contenuto dell’amenity kit. Stavolta gli auricolari saranno NR. Ottimi i prodotti La Prairie.
Nel bagno ci saranno anche una crema alle mani e uno spray idratante. Altro dettaglio, le salviette asciugamano sono di tessuto e non di carta. Pero' il bagno non e' piu' spazioso rispetto alla Business o anche alla Economy.
E questo e’ il pigiama.
Servizio di rito prima della partenza: Champagne Laurent Perrier e piattino di stuzzichini con una ottima pizzetta con pachino, canapé con insalata di pollo e aragosta. Ci sara’ tempo per un top-up dello Champagne… e non diro’ di no.
Vengono distribuiti i menu, questa e’ l’offerta. Il catering da HKG e’ curato da uno chef svizzero dell’Hotel Peninsula.
Formaggi
A colazione
Champagne e vino bianco
Vini rossi
Caffe'
Si parte con un po’ meno anticipo del previsto. Davanti a noi un 747 Air France e uno KLM.
Durante il rullaggio la capo cabina viene a salutare ciascun passeggero. Quando passa per il mio sedile, oltre alle solite cortesie, mi dice “mi raccomando se c’e’ qualsiasi problema me lo faccia sapere” puntanto discretamente lo sguardo verso il russo e la sua amica. “Cose che capitano” rispondo io… Mi dice che hanno viaggiato da Zurigo a Hong Kong con lo stesso equipaggio tre giorni prima…
Diro’ una banalita’ ma il climb rate dell’A340 e’ davvero patetico!!
Il viaggio e’ bello lungo…
Inizia il servizio verso la mezzanotte. Table setting identico all’andata. Stavolta sono incuriosito dal vino rosso svizzero: leggero e profumato, sara’ adatto anche al piatto principale di pesce.
Antipasti: granchio, arringa affumicata, confit d’anatra e pomodoro con verdure orientali, oltre al salmone Balik. Tutto buono anche se non sono un fan del granchio.
Si passa alla zuppa: stasera servono la miso giapponese che non mi va. L’AV mi propone l’insalata in alternativa e accetto.
Si passa al piatto principale. Qui il tutto si complica perche’ delle quattro opzioni nessuna mi ispira in particular modo. La Waygu Beef, nonostante dicono sia pregiatissima, mi fa senso. Il pollo e il pesce hanno condimenti orientali e quando viaggio farei a meno di spezie, mentre per quanto riguarda la pasta solo Alitalia sa servire cose commestibili. L’AV mi fa prima vedere il menu della business class ma anche questo non mi ispira (avevo i gusti un po’ difficili quella sera evidentemente)… quindi propone di farmi preparare il pesce ma con la salsa a lato. “In caso non le piaccia”, dice. Non solo, poco dopo riappare dal galley con il piatto ancora non cucinato per essere sicura che vada bene: praticamente ogni elemento del piatto viene predisposto a terra semi-crudo in dei piccoli contenitori di alluminio e poi assemblato una volta cucinato. Proviamo… il risultato non e’ affatto male: si tratta du involtini di sogliola con ripieno di gamberi accompagnata da spinaci e pomodorini su due semicerchi di pasta. Assaggio anche la salsa bianca sulla destra: ho fatto bene a diffidare, sa di zenzero e lemongrass e avrebbe ucciso il sapore del pesce.
Si passa si formaggi, gli stessi dell’andata, superlativi. Ottimo anche il fatto che, come gli antipasti, vengono serviti dal carrello e tagliati freschi. Noto inoltre che l’AV usa tre diversi coltelli a seconda della consistenza di ciascun formaggio.
Questo poi meriterebbe un TR a parte… premesso che non sono un patito di dolci, era semplicemente divino, sia il cioccolato amaro che il gelato alla marmellata amara di arance… purtroppo non ce la faccio a finirlo, sono pieno.
Mamma se siamo lenti!!! Non arriveremo mai…
Il servizio e’ efficiente ma rispetto all’andata un po’ meno raffinato. Nonostante l’AV sia molto gentile, per esempio serve il vino senza farlo degustare. Mentre l’altro AV non si vede praticamente mai e sta sempre nel galley, senza interagire ne’ con la sua collega ne’ con i passeggeri. Comunque in circa 2 ore il servizio e’ ultimato e ci si prepara a dormire.
Ora della nanna.
Si dorme molto bene su questa poltrona. Dormiro’ per circa 8 ore, svegliato occasionalmente dalle turbolenze. L’IFE non me lo filo per niente.
Mi sveglio sul Mar Nero.
Itinerario a occhio identico al volo di andata.
Abbiamo gia’ 15 minuti di ritardo nonostante la partenza in anticipo… poco male ho oltre due ore prima del volo per Londra.
Iniziano a servire la colazione: frutta fresca e muesli, stranamente stavolta non e’ gia’ pronto ma servono yoghurt e cereali separatamente. Anche i dolci non vengono serviti dal cestino ma portati direttamente su un piatto.
Intanto e’ alba.
Spuntano le Alpi dalle nuvole. Che spettacolo!
Piatto principale: omelette farcita con verdure, bacon alla griglia e spinaci. Assaggio ma gia’ so che nella lounge le uova fresche saranno migliori.
Atterriamo alle 6.30 con 15 minuti di ritardo. Il tempo e’ orrido.
L’A340 si riposa dopo 13 ore di volo…
Trenino rapido per il Terminal A, controllo passaporti e subito nella lounge per una doccia e cambio rapido con vestiti d’ufficio.
Subito WiFi e “seconda” prima colazione, stavolta dal buffet perche’ il servizio al tavolo nella lounge c’e’ solo la sera: uova, bacon, roesti, carne fredda e formaggio. Pero’ servono le bevande, e prendo un espresso. Il bacon e' croccante e squisito.
La lounge e’ praticamente deserta. Ci sono anche due stanzine con un letto per chi avesse piu’ tempo per il transito e bisogno di riposare.
Come all’andata anche il volo per London City sara’ parcheggiato al Tarmac e in questo caso si viene accompagnati sottobordo con una limousine (mentre il trasporto dalla lounge al Terminal E avviene con pullmino, vai a capire!). Anche in questo caso il controllo di sicurezza e passaporto viene svolto attraverso un canale dedicato in un minuto.
“Traffico” per strada…
L’autista mi lascia ai piedi dell’Avro , salgo a bordo e ancora non c’e’ nessuno. L’imbarco vero e proprio iniziera’ dopo qualche minuto. Intanto la limo se ne va.
Volo LX460
Aeromobile ARJ-100
ETD: 0845 (ATD 0848)
ETA: 0930 (ATA 0925)
L’AV passa con i giornali mentre acqua e salvietta e’ gia’ nella tasca.
Il volo e’ completamente pieno. Comunque il sedile di mezzo sul lato destro (il layout e’ 2-3) viene lasciato libero. Pero’ l’AV e’ molto zelante e prima del decollo chiede sia a me che al mio vicino di riporre il laptop nel portabagagli. Partiamo in orario e una volta in volo mi servono la “terza” prima colazione: stavolta niente uova ma solo frutta, yoghurt e cornetto.
Il volo e’ molto breve. Stiamo sorvolando la Manica, il tempo sembra essere migliore.
Atterriamo a London City dopo aver sorvolato il centro di Londra. Questa la foto al Jumbolino a LCY.
Uno dei vantaggi di volare Swiss e’ che si puo’ scegliere di volare su LCY, che oltre ad essere compatto con tempi di attesa minimi per controlli e bagagli, e’ molto vicino all’ufficio.
Ecco la fermata di LCY sulla Docklands Light Railway. Saro’ seduto alla scrivania dell’ufficio alle 10.30, esattamente un’ora dopo l’atterraggio a LCY. Se solo aprissero un volo diretto LCY-FCO…
Conclusioni:
Viaggio pressoche’ perfetto. Servizio impeccabile all’andata, ottimo al ritorno. Catering di ottimo livello su entrambi i voli, anche se leggermente migliore all’andata (come spesso accade, e’ migliore dall’hub che non da una outstation). La poltrona anche se non di ultimissima generazione e’ eccezionalmente comoda. IFE decisamente scarso: chi fosse abituato a Emirates o Singapore Airlines rimarrebbe certamente molto deluso. Pero’ ripeto a me basta l’Airwhow! Unica vera pecca, i cafoni nella lounge Cathay e sul volo di ritorno… ma questa non e’ colpa di Swiss.
Grazie per l’attenzione. Con il prossimo volo si ritorna alla routine: LHR-FCO-LHR con Alitalia per trascorrere il week end con la famiglia.