Inizia a diluviare, tempo di tornare alla macchina e andare dritti alla prossima e ultima tappa – il canyon di Okatse – 56km di distanza per un’ora e mezza. Dall’ingresso (a pagamento) all’observation deck sospeso sono 3.5 km, metà in mezzo alla foresta, metà lungo il canyon vero e proprio. Lungo la strada, il nostro Raikkonen si ferma un paio di volte a consegnare dei pacchetti, unendo l’utile al dilettevole.
Tutto il sentiero è pavimentato con rocce piatte, a volte un po’ scivolose per la pioggia. La foresta sembra quasi tropicale!
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Il sentiero è quasi tutto in discesa, a parte uno strappo finale che risale abbastanza bruscamente. Si arriva all’ingresso della passerella, dove vengono controllati i biglietti e dove è possibile usufruite di un passaggio in jeep per tornare all’ingresso del parco; la passerella è tutta scale di metallo e travi di acciaio infilate nel costone roccioso, e sostenuto da tiranti. La struttura è leggera e al vento tende a tremare. Ah, è completamente sospesa nel vuoto, così come la piattaforma di osservazione, mezzo km scarso più in là e una decina di rampe di scale più in alto.
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La gola è attraversata da un torrente
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La piattaforma fa più effetto vista da lontano – da sopra non procura alcun effetto vertigine (a differenza della passerella).
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Il percorso inverso risale da una seconda scalinata per poi ricongiungersi all’ingresso della passerella – potrei prendere una jeep per 200 lari, ma preferisco farmi la salita fino alla foresta, dato che si passa per un piccolo negozietto all’aperto dove sfornano pane quasi in tempo reale.
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Tutto il sentiero è pavimentato con rocce piatte, a volte un po’ scivolose per la pioggia. La foresta sembra quasi tropicale!


Il sentiero è quasi tutto in discesa, a parte uno strappo finale che risale abbastanza bruscamente. Si arriva all’ingresso della passerella, dove vengono controllati i biglietti e dove è possibile usufruite di un passaggio in jeep per tornare all’ingresso del parco; la passerella è tutta scale di metallo e travi di acciaio infilate nel costone roccioso, e sostenuto da tiranti. La struttura è leggera e al vento tende a tremare. Ah, è completamente sospesa nel vuoto, così come la piattaforma di osservazione, mezzo km scarso più in là e una decina di rampe di scale più in alto.


La gola è attraversata da un torrente

La piattaforma fa più effetto vista da lontano – da sopra non procura alcun effetto vertigine (a differenza della passerella).


Il percorso inverso risale da una seconda scalinata per poi ricongiungersi all’ingresso della passerella – potrei prendere una jeep per 200 lari, ma preferisco farmi la salita fino alla foresta, dato che si passa per un piccolo negozietto all’aperto dove sfornano pane quasi in tempo reale.
