- 12 Settembre 2006
- 11,482
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ANTEFATTO
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Dunque,
stavo a Cairns, nel Far North Queensland.
Non mi chiedete come ci sono finito che sennò - credetemi - non ne usciamo più.
Fatto sta che devo rientrare in patria.
Che poi non è che finora sono stato tutto il tempo a Cairns. Prima stavo a Melbourne a fare cose, ma poi sono finito qua, dove pure qua stavo facendo cose, però mo comincia l'alta stagione e c'è un botto di turisti, quindi vado di nuovo a sud. Che sarebbe come dire che vado al nord. Perchè qui quando vai a sud non fa più caldo, ma più freddo. E per uno che come me è nato al sud, intendo quello del nord, dove se vai a nord fa freddo e se vai a sud fa caldo, il fatto che qua al sud se vai a sud fa freddo e se vai a nord fa caldo è un macello.
Davvero, sembra una cavolata, ma non lo è.
Anche perchè a furia di viaggiare uno si confonde, e non capisce più dove diavolo sta e che c'era andato a fare. Come quando apri il frigo e stai in piedi come un fesso per 10 minuti tentando di ricordare perchè eri andato in cucina. Ecco, una cosa del genere.
Ridete pure, io intanto conosco gente che per sta storia del frigo non mangia da sei mesi: arriva in cucina e niente, blackout totale.
Ma parliamo di aerei.
Dicevamo, il viaggio è Cairns-Sydney. Operato da Tigerair Australia.
Di cui non ho nemmeno una foto perchè il TR non riguarda questa tratta.
La menziono soltanto perchè ad un certo punto stavamo in aereo, sblocchiamo, andiamo per cominciare il rullaggio, accensione del motore numero 2, e ci fermiamo là, per più di mezz'ora.
La comandante ci informa di un problema al motore, che s'è accesa una spia, e che tocca vedere di che si tratta.
Mezz'ora già l'abbiamo passata davanti al nostro stand quando ci avviamo mesti in un angolino dell'apt dove non diamo fastidio a nessuno, ad aspettare il tecnico di TT. Che arriva e si piazza in cabina, e analizza la situazione.
Smanettano, fanno, toccano, parlano; arrivano altri, che pure loro smanettano, toccano, fanno; e altri ancora; sembra un'orgia; alcuni se ne vanno; tornano con un caffè; tutti in pantaloncini corti e camicia smanicata; la caricatura di Crocodile Dundee. Insomma fanno tutte le loro cose, ma in rigoroso relax.
Sono passate tre ore dallo schedulato, e stiamo ancora là.
Fino a quando improvvisamente la comandante ci informa che s'era accesa la spia, ma che non hanno riscontrato alcun problema e quindi hanno staccato la spia.
Ma ecco che arriva la parte simpatica.
Tre ore le abbiamo passate già. E siamo finalmente pronti per decollare in vista di un volo di altre tre ore.
Sei ore totali. Su un 320 configurato a Y180. Dove sono pieni pure i posti in piedi. E i cui interni sono stati progettati dal nuovo astro nascente del design mondiale: Donatien-Alphonse-François de Sade.
Insomma siamo di fronte ad un grave imprevisto che è fonte di un sicuro disagio, e su questo non ci piove.
Davanti ad un evento di simili proporzioni, in Italia sarebbe scoppiata la lotta armata. I criaturi strappati alle famiglie sarebbero istantaneamente morti di inedia. Il cugino della ragazza vicina di posto è consigliere comunale di minoranza a Berchidda, e mo sono cazzi vostri. Woodward e Bernstein, già contattati, stanno lavorando ad un pezzo per il Washington Post. La tratta, infatti, si sarebbe poi rivelata essere un volo umanitario carico di decine di anziani malati terminali. Che poi in fondo te lo devi aspettare quando voli low cost. La notizia è già al secondo posto nella colonna a destra del sito di Repubblica, subito dopo le chiappe della Nargi. Il Corriere prepara una diretta web con gli SMS di Cazzullo. Ste cose succedono solo al nord (che qui è come dire in Italia il sud, etc etc... Avete capito) dove ci mandano gli scassoplani. Interrogazione parlamentare. Convocato il Consiglio di Sicurezza dell'ONU. UNHCR. Peggio di noi, solo l'Uganda. La dichiarazione di guerra / è già stata consegnata / agli ambasciatori...
Qua invece non glien'è fregato niente a nessuno.
E intendo proprio niente. E aggiungo proprio a nessuno.
Metà della gente dormiva scalza e a bocca spalancata quando le porte erano ancora aperte. Un a/v è passato a prendere le ordinazioni di chi voleva cominciare a mangiare. Un altro ha gestito tranquillo la fila per il bagno, evitando che i pax aspettassero in piedi e andandoli a chiamare al posto quando era il loro turno. La comandante ci ha informato che tutte le bevande non alcooliche sarebbero state offerte gratuitamente per il resto del volo. Quelle alcooliche erano comunque già finite nella prima mezz'ora di attesa davanti lo stand. Un quarto dell'aereo è in coma etilico.
E stop.
Il giorno dopo ho letto la cronaca locale di Cairns e, come preventivato, non glien'era fregato un cazzo manco a loro.
L'Autralia è proprio un posto incredibile.
Ma il segreto, parliamoci chiaro, è un altro: quando la cabina è settata sui -77°C, e tu hai un abbigliamento coerente e consono alle fiamme dell'inferno tipiche del nord del Queensland a maggio, più che di trasporto aereo si comincia a parlare di criogenia, e 6 ore totali tra attesa e volo nemmeno le senti.
Sali in aereo, ti surgelano, durante la discesa ti scongelano, ed è finita là.
Una pacchia.
Eccallà, mo non mi ricordo più perchè vi stavo raccontando sta storia...
...ah sì: per una serie di vicissitudini mi trovavo a Sydney.
Da cui dovevo arrivare a Lamezia Terme.
Senza fretta.
Sarebbe questo il TR.
Dunque la premessa consiste non in una vera premessa ma in una domanda, che vi pongo: considerato che finora ho narrato di un solo volo di cui non ho nemmeno foto, mentre il TR vero e proprio consta di 9 voli e di una selezione delle 1.565 foto che ho fatto, sto TR siete proprio sicuri di volerlo?
Fatemi sapere, che in caso lo pubblico domani.
Saluti,
e buon ferragosto.
ANTEFATTO
INTRODUZIONE
PARTE I - Da Sydney a Bangkok, via Melbourne
PARTE II - OT Bangkok
PARTE III - Da Bangkok a Chiang Mai
PARTE IV - OT Nord della Thailandia
PARTE V - Da Chiang Mai a Siem Reap
PARTE VI - OT Cambogia
PARTE VII - Da Siem Reap a Lamezia, via Bangkok, Zurigo, e Roma
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Dunque,
stavo a Cairns, nel Far North Queensland.
Non mi chiedete come ci sono finito che sennò - credetemi - non ne usciamo più.
Fatto sta che devo rientrare in patria.
Che poi non è che finora sono stato tutto il tempo a Cairns. Prima stavo a Melbourne a fare cose, ma poi sono finito qua, dove pure qua stavo facendo cose, però mo comincia l'alta stagione e c'è un botto di turisti, quindi vado di nuovo a sud. Che sarebbe come dire che vado al nord. Perchè qui quando vai a sud non fa più caldo, ma più freddo. E per uno che come me è nato al sud, intendo quello del nord, dove se vai a nord fa freddo e se vai a sud fa caldo, il fatto che qua al sud se vai a sud fa freddo e se vai a nord fa caldo è un macello.
Davvero, sembra una cavolata, ma non lo è.
Anche perchè a furia di viaggiare uno si confonde, e non capisce più dove diavolo sta e che c'era andato a fare. Come quando apri il frigo e stai in piedi come un fesso per 10 minuti tentando di ricordare perchè eri andato in cucina. Ecco, una cosa del genere.
Ridete pure, io intanto conosco gente che per sta storia del frigo non mangia da sei mesi: arriva in cucina e niente, blackout totale.
Ma parliamo di aerei.
Dicevamo, il viaggio è Cairns-Sydney. Operato da Tigerair Australia.
Di cui non ho nemmeno una foto perchè il TR non riguarda questa tratta.
La menziono soltanto perchè ad un certo punto stavamo in aereo, sblocchiamo, andiamo per cominciare il rullaggio, accensione del motore numero 2, e ci fermiamo là, per più di mezz'ora.
La comandante ci informa di un problema al motore, che s'è accesa una spia, e che tocca vedere di che si tratta.
Mezz'ora già l'abbiamo passata davanti al nostro stand quando ci avviamo mesti in un angolino dell'apt dove non diamo fastidio a nessuno, ad aspettare il tecnico di TT. Che arriva e si piazza in cabina, e analizza la situazione.
Smanettano, fanno, toccano, parlano; arrivano altri, che pure loro smanettano, toccano, fanno; e altri ancora; sembra un'orgia; alcuni se ne vanno; tornano con un caffè; tutti in pantaloncini corti e camicia smanicata; la caricatura di Crocodile Dundee. Insomma fanno tutte le loro cose, ma in rigoroso relax.
Sono passate tre ore dallo schedulato, e stiamo ancora là.
Fino a quando improvvisamente la comandante ci informa che s'era accesa la spia, ma che non hanno riscontrato alcun problema e quindi hanno staccato la spia.
Ma ecco che arriva la parte simpatica.
Tre ore le abbiamo passate già. E siamo finalmente pronti per decollare in vista di un volo di altre tre ore.
Sei ore totali. Su un 320 configurato a Y180. Dove sono pieni pure i posti in piedi. E i cui interni sono stati progettati dal nuovo astro nascente del design mondiale: Donatien-Alphonse-François de Sade.
Insomma siamo di fronte ad un grave imprevisto che è fonte di un sicuro disagio, e su questo non ci piove.
Davanti ad un evento di simili proporzioni, in Italia sarebbe scoppiata la lotta armata. I criaturi strappati alle famiglie sarebbero istantaneamente morti di inedia. Il cugino della ragazza vicina di posto è consigliere comunale di minoranza a Berchidda, e mo sono cazzi vostri. Woodward e Bernstein, già contattati, stanno lavorando ad un pezzo per il Washington Post. La tratta, infatti, si sarebbe poi rivelata essere un volo umanitario carico di decine di anziani malati terminali. Che poi in fondo te lo devi aspettare quando voli low cost. La notizia è già al secondo posto nella colonna a destra del sito di Repubblica, subito dopo le chiappe della Nargi. Il Corriere prepara una diretta web con gli SMS di Cazzullo. Ste cose succedono solo al nord (che qui è come dire in Italia il sud, etc etc... Avete capito) dove ci mandano gli scassoplani. Interrogazione parlamentare. Convocato il Consiglio di Sicurezza dell'ONU. UNHCR. Peggio di noi, solo l'Uganda. La dichiarazione di guerra / è già stata consegnata / agli ambasciatori...
Qua invece non glien'è fregato niente a nessuno.
E intendo proprio niente. E aggiungo proprio a nessuno.
Metà della gente dormiva scalza e a bocca spalancata quando le porte erano ancora aperte. Un a/v è passato a prendere le ordinazioni di chi voleva cominciare a mangiare. Un altro ha gestito tranquillo la fila per il bagno, evitando che i pax aspettassero in piedi e andandoli a chiamare al posto quando era il loro turno. La comandante ci ha informato che tutte le bevande non alcooliche sarebbero state offerte gratuitamente per il resto del volo. Quelle alcooliche erano comunque già finite nella prima mezz'ora di attesa davanti lo stand. Un quarto dell'aereo è in coma etilico.
E stop.
Il giorno dopo ho letto la cronaca locale di Cairns e, come preventivato, non glien'era fregato un cazzo manco a loro.
L'Autralia è proprio un posto incredibile.
Ma il segreto, parliamoci chiaro, è un altro: quando la cabina è settata sui -77°C, e tu hai un abbigliamento coerente e consono alle fiamme dell'inferno tipiche del nord del Queensland a maggio, più che di trasporto aereo si comincia a parlare di criogenia, e 6 ore totali tra attesa e volo nemmeno le senti.
Sali in aereo, ti surgelano, durante la discesa ti scongelano, ed è finita là.
Una pacchia.
Eccallà, mo non mi ricordo più perchè vi stavo raccontando sta storia...
...ah sì: per una serie di vicissitudini mi trovavo a Sydney.
Da cui dovevo arrivare a Lamezia Terme.
Senza fretta.
Sarebbe questo il TR.
Dunque la premessa consiste non in una vera premessa ma in una domanda, che vi pongo: considerato che finora ho narrato di un solo volo di cui non ho nemmeno foto, mentre il TR vero e proprio consta di 9 voli e di una selezione delle 1.565 foto che ho fatto, sto TR siete proprio sicuri di volerlo?
Fatemi sapere, che in caso lo pubblico domani.
Saluti,
e buon ferragosto.
ANTEFATTO
INTRODUZIONE
PARTE I - Da Sydney a Bangkok, via Melbourne
PARTE II - OT Bangkok
PARTE III - Da Bangkok a Chiang Mai
PARTE IV - OT Nord della Thailandia
PARTE V - Da Chiang Mai a Siem Reap
PARTE VI - OT Cambogia
PARTE VII - Da Siem Reap a Lamezia, via Bangkok, Zurigo, e Roma
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