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doz86

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20 Luglio 2009
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Roma
Aspettiamo che entrino pure i 737max e il getting better sara completato.Devono pero andar via i vecchi 737ng
per avere un inflight experience davvero rinnovata.
 

TSF07

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16 Novembre 2006
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Sistema aeroportuale Venezia/Treviso
Aumento su SXF con due mesi di anticipo?

Forse l aumento delle macchine su Berlino SXF avverrà con due mesi di anticipo.
Il volo da Treviso diventerà giornaliero dal 1 Settembre invece che dal 31 Ottobre.
Intanto sulla tratta TSF/VCE - SXF Easyjet è la prima a ridurre: da 2x daily a 11xw
 

Fewwy

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19 Agosto 2014
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Torino
Dato che le vie del forum sono infinite, faccio i complimenti al capo cabina della 4852 FCO-CTA di poco fa.

Non so quanto copione Ryan e/o quanta farina del suo sacco ci sia stata, ma è risultato molto gradevole nella gestione del volo. :eek:ky:
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
Ryanair (Ireland) launched its Bristol 2016 winter schedule, with 3 new winter routes to Krakow, Milan and Venice, as well as more flights to Alicante, Faro, Lanzarote, Malaga and Warsaw.
 

kenyaprince

Amministratore AC
Staff Forum
20 Giugno 2008
29,893
496
VCE-TSF
[h=1]Ryanair Expands Porto Service in W16[/h]by JL



Ryanair in March 2016 announced planned service expansion at Porto for winter 2016/17 season, effective 30OCT16. Expanded new service includes the following.
NEW Route:
Porto – Milan Malpensa 4 weekly
Porto – Warsaw 2 weekly
Following routes to be operating as year-round service:
Porto – Dublin 2 weekly
Porto – Liverpool 2 weekly
Porto – Valencia 3 weekly
Planned frequency increase on following routes, compared to winter 2015/16:
Porto – Barcelona 2 daily
Porto – Brussels Charleroi 6 weekly
Porto – Brussels Zaventem 9 weekly
Porto – Madrid 2 daily
Porto – Milan Bergamo 11 weekly
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Non ci vuole tanto a capirlo con 4 daily su CTA di FR da MXP il prossimo autunno EZY chiuderà su CTA questo è poco ma sicuro!
Al momento U2 sta vendendo la tratta per il prossimo autunno come 3 daily. La tua sicurezza sulla chiusura entro l'autunno proviene da qualche fonte diretta?
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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N/D
Ryanair W16 Poland Service Expansions

Ryanair yesterday (27APR16) announced planned service expansion in Poland for winter 2016/17 season, effective for the week of 30OCT16. Planned new service as follow.

NEW Routes:
Poznan – Alicante eff 03NOV16 1 weekly (Day 4)
Warsaw Modlin – Belfast International eff 02NOV16 2 weekly (Day 36)
Warsaw Modlin – Birmingham eff 31OCT16 3 weekly (Day 135)
Warsaw Modlin – Edinburgh eff 30OCT16 3 weekly (Day 247)
Warsaw Modlin – Leeds/Bradford eff 30OCT16 2 weekly (Day 37)
Warsaw Modlin – Newcastle eff 01NOV16 2 weekly (Day 25)
Warsaw Modlin – Porto eff 02NOV16 2 weekly (Day 36)
Warsaw Modlin – Toulouse eff 02NOV16 2 weekly (Day 37)
Warsaw Modlin – Valencia eff 31OCT16 2 weekly (Day 14)

Service changes:
Warsaw Chopin – Gdansk eff 30OCT16 3 daily, replacing Warsaw Modlin service
Warsaw Chopin – Wroclaw eff 30OCT16 3 daily, replacing Warsaw Modlin service

Planned service increase:
Warsaw Modlin – Bristol Increase from 3 to 4 weekly
Warsaw Modlin – Milan Bergamo Increase from 6 to 7 weekly

airlineroute
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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N/D
Con questa espansione polacca Ryanair ritorna a WAW, dove verranno servite le rotte nazionali verso Wroclaw e Gdansk entrambe 3x daily
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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N/D
O'Leary, Ryanair: "Potenzieremo ancora Malpensa e Bergamo"

Nuove rotte da Bergamo e Malpensa a partire dalla primavera 2017: nessuna indicazione geografica per il momento ma Michael O'Leary, ceo di Ryanair, non si tira indietro sui futuri sviluppi del vettore in Italia.

Orio al Serio rimarrà il principale scalo del vettore irlandese, ma in programma c'è un potenziamento dell'offerta da Milano Mxp, dove per quest'anno la compagnia conta di trasportare 1,3 milioni di pax.

E su un'eventuale arrivo di Ryanair sullo scalo bresciano di Montichiari, dopo l'annuncio del maxiprogetto di rilancio da 15 miliardi di euro, il ceo commenta: "Siamo interessati a crescere in tutti gli aeroporti italiani rimanendo low cost e 15 miliardi mi fanno pensare che lo scalo abbia un'altra vocazione". O. D. TTG
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
E su un'eventuale arrivo di Ryanair sullo scalo bresciano di Montichiari, dopo l'annuncio del maxiprogetto di rilancio da 15 miliardi di euro, il ceo commenta: "Siamo interessati a crescere in tutti gli aeroporti italiani rimanendo low cost e 15 miliardi mi fanno pensare che lo scalo abbia un'altra vocazione". O. D. TTG
Sottile (neanche troppo) presa per il culo.
 

belumosi

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O'Leary, Ryanair: "Potenzieremo ancora Malpensa e Bergamo"

Nuove rotte da Bergamo e Malpensa a partire dalla primavera 2017: nessuna indicazione geografica per il momento ma Michael O'Leary, ceo di Ryanair, non si tira indietro sui futuri sviluppi del vettore in Italia.

Orio al Serio rimarrà il principale scalo del vettore irlandese, ma in programma c'è un potenziamento dell'offerta da Milano Mxp, dove per quest'anno la compagnia conta di trasportare 1,3 milioni di pax.

E su un'eventuale arrivo di Ryanair sullo scalo bresciano di Montichiari, dopo l'annuncio del maxiprogetto di rilancio da 15 miliardi di euro, il ceo commenta: "Siamo interessati a crescere in tutti gli aeroporti italiani rimanendo low cost e 15 miliardi mi fanno pensare che lo scalo abbia un'altra vocazione". O. D. TTG
Mi sembra evidente che FR voglia mantenere la presa su BGY e un po' alla volta sostituirsi a U2 a MXP. In parole povere vuole tutta la torta milanese.
Carina la battuta su VBS. :)
 

crazyale

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4 Settembre 2008
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http://brescia.corriere.it/notizie/...di-f3947102-e9b5-11e5-9549-2d2df3bd31ee.shtml

«Così faremo risorgere Montichiari Siamo pronti a investire 15 miliardi»
Gli appoggi Abbiamo già ottenuto moltissima disponibilità da autorevoli esponenti del Governo Renzi

Un aeroporto internazionale da 75 milioni di passeggeri per un investimento da 15 miliardi di euro. Che per importanza dovrebbe surclassare quella ricoperta - nel mondo della cultura - dal poeta di cui porta il nome, Gabriele D’Annunzio. Lo scalo di Montichiari, da 17 anni Cenerentola degli aeroporti italiani, nel giro di quattro anni potrebbe trasformarsi in principessa dei collegamenti aerei intercontinentali. Ne è convinto Michele Raucci, presidente della Sixiang Holding, società internazionale di gestione di fondi di Private Equity e principale sponsor del progetto Europe 1. Ha unito investitori di mezzo mondo, per un’operazione che spiega in esclusiva al Corriere . Progetto «Che ha già riscosso il consenso di importanti rappresentanti del governo Renzi» spiega lui stesso. A dare credibilità alle parole del manager 42enne contribuisce il suo profilo professionale: dopo la laurea in Ingegneria a Padova si è formato alla London Business School e alla Harvard Businness School; è stato analista per Morgan Stanley, Doughty Hanson, Cgip e rappresentante per l’Italia dell’associazione di giovani top-manager Ypo. Vive a Londra ma lo contattiamo mentre si trova in Spagna per lavoro.
Ingegnere, il vostro progetto è stato presentato solo dalla rivista di settore Airport Wolrd, nel settembre scorso. Parla di investimenti a Montichiari per 15 miliardi di euro, di un’estensione dell’aeroporto di 38 chilometri, di 6 piste d’atterraggio e di 75 milioni di passeggeri entro il 2020. Numeri reali?
«Certamente. Nel 2030 in Europa mancheranno 200 milioni di possibilità di atterraggio e la necessità di realizzare almeno dodici piste. Dopo accurati studi di fattibilità abbiamo deciso che il miglior posto in Europa dove realizzare un investimento strategico è proprio Montichiari, luogo baricentrico per tutto il Nord Italia e il sud Europa. Un aeroporto che ha grandissime potenzialità mai sfruttate. Sarà servito dai treni ad Alta Velocità e sarà raggiungibile dalle principali città di Lombardia, Veneto, Emilia, mediamente in 34 minuti. Contiamo di raggiungere i 75 milioni di passeggeri nel 2020 ed i 100 milioni a pieno regime nel 2023. C’è un progetto preliminare e stiamo cercando di chiudere la parte più rischiosa, ovvero la concessione che vorremmo ottenere entro il 2016. Nell’area intorno allo scalo si svilupperanno anche diverse strutture alberghiere, uffici, servizi. Con ricadute importanti sul Pil di intere regioni».
Ma chi metterà tutti quei soldi?
«Sixiang Holding è lo sponsor del progetto ma dietro ci sono investitori di Giappone, Canada, Nord Europa e Medio Oriente. Si tratta prevalentemente di investitori istituzionali, di fondi pensione. Anche se all’estero non è facile vendere un investimento in Italia».
Avrete parlato con enti locali e imprenditori, che dicono di non sapere nulla. Qual è stata la reazione?
«Abbiamo già presentato il progetto non solo agli imprenditori di Brescia, ma di tutto il Nord Italia, da Trieste a Torino, passando per Genova. Abbiamo avuto riscontri positivi, con idee per migliorare il progetto. Ho trovato moltissima disponibilità da parte del Governo centrale, soprattutto in un suo autorevole esponente, di cui non faccio il nome».
Il governo non farà gare per l’affidamento dell’aeroporto bresciano, che è gestito di veneti di Save-Catullo. C’è già un accordo in atto?
«Noi siamo disponibili a trovare accordi con chiunque. Altrettanto disponibili a partecipare ad una gara, se ci fosse. Vogliamo agire in modo trasparente, sia chiaro».
Mi scusi ma a meno di 50 chilometri c’è l’aeroporto di Orio al Serio che oggi conta 10 milioni di passeggeri l’anno. Poi c’è Linate, Venezia. Come può esserci spazio per tutti?
«Un aeroporto di dimensioni simili a quello che vogliamo realizzare a Montichiari potrà trainare i volumi di traffico anche degli scali limitrofi. Penso al caso di Heathrow, a Londra, che sta crescendo parallelamente a quello “concorrente” di Stansted» .
 

Viking

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"Avrete parlato con enti locali e imprenditori, che dicono di non sapere nulla. Qual è stata la reazione?
«Abbiamo già presentato il progetto non solo agli imprenditori di Brescia, ma di tutto il Nord Italia, da Trieste a Torino, passando per Genova. "

@Dancrane, per caso questo signore e' passato anche da Lambrate? ti ha presentato le slides al birrificio?
 

Alitalia Fan

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http://brescia.corriere.it/notizie/...di-f3947102-e9b5-11e5-9549-2d2df3bd31ee.shtml

«Così faremo risorgere Montichiari Siamo pronti a investire 15 miliardi»
Gli appoggi Abbiamo già ottenuto moltissima disponibilità da autorevoli esponenti del Governo Renzi

Un aeroporto internazionale da 75 milioni di passeggeri per un investimento da 15 miliardi di euro. Che per importanza dovrebbe surclassare quella ricoperta - nel mondo della cultura - dal poeta di cui porta il nome, Gabriele D’Annunzio. Lo scalo di Montichiari, da 17 anni Cenerentola degli aeroporti italiani, nel giro di quattro anni potrebbe trasformarsi in principessa dei collegamenti aerei intercontinentali. Ne è convinto Michele Raucci, presidente della Sixiang Holding, società internazionale di gestione di fondi di Private Equity e principale sponsor del progetto Europe 1. Ha unito investitori di mezzo mondo, per un’operazione che spiega in esclusiva al Corriere . Progetto «Che ha già riscosso il consenso di importanti rappresentanti del governo Renzi» spiega lui stesso. A dare credibilità alle parole del manager 42enne contribuisce il suo profilo professionale: dopo la laurea in Ingegneria a Padova si è formato alla London Business School e alla Harvard Businness School; è stato analista per Morgan Stanley, Doughty Hanson, Cgip e rappresentante per l’Italia dell’associazione di giovani top-manager Ypo. Vive a Londra ma lo contattiamo mentre si trova in Spagna per lavoro.
Ingegnere, il vostro progetto è stato presentato solo dalla rivista di settore Airport Wolrd, nel settembre scorso. Parla di investimenti a Montichiari per 15 miliardi di euro, di un’estensione dell’aeroporto di 38 chilometri, di 6 piste d’atterraggio e di 75 milioni di passeggeri entro il 2020. Numeri reali?
«Certamente. Nel 2030 in Europa mancheranno 200 milioni di possibilità di atterraggio e la necessità di realizzare almeno dodici piste. Dopo accurati studi di fattibilità abbiamo deciso che il miglior posto in Europa dove realizzare un investimento strategico è proprio Montichiari, luogo baricentrico per tutto il Nord Italia e il sud Europa. Un aeroporto che ha grandissime potenzialità mai sfruttate. Sarà servito dai treni ad Alta Velocità e sarà raggiungibile dalle principali città di Lombardia, Veneto, Emilia, mediamente in 34 minuti. Contiamo di raggiungere i 75 milioni di passeggeri nel 2020 ed i 100 milioni a pieno regime nel 2023. C’è un progetto preliminare e stiamo cercando di chiudere la parte più rischiosa, ovvero la concessione che vorremmo ottenere entro il 2016. Nell’area intorno allo scalo si svilupperanno anche diverse strutture alberghiere, uffici, servizi. Con ricadute importanti sul Pil di intere regioni».
Ma chi metterà tutti quei soldi?
«Sixiang Holding è lo sponsor del progetto ma dietro ci sono investitori di Giappone, Canada, Nord Europa e Medio Oriente. Si tratta prevalentemente di investitori istituzionali, di fondi pensione. Anche se all’estero non è facile vendere un investimento in Italia».
Avrete parlato con enti locali e imprenditori, che dicono di non sapere nulla. Qual è stata la reazione?
«Abbiamo già presentato il progetto non solo agli imprenditori di Brescia, ma di tutto il Nord Italia, da Trieste a Torino, passando per Genova. Abbiamo avuto riscontri positivi, con idee per migliorare il progetto. Ho trovato moltissima disponibilità da parte del Governo centrale, soprattutto in un suo autorevole esponente, di cui non faccio il nome».
Il governo non farà gare per l’affidamento dell’aeroporto bresciano, che è gestito di veneti di Save-Catullo. C’è già un accordo in atto?
«Noi siamo disponibili a trovare accordi con chiunque. Altrettanto disponibili a partecipare ad una gara, se ci fosse. Vogliamo agire in modo trasparente, sia chiaro».
Mi scusi ma a meno di 50 chilometri c’è l’aeroporto di Orio al Serio che oggi conta 10 milioni di passeggeri l’anno. Poi c’è Linate, Venezia. Come può esserci spazio per tutti?
«Un aeroporto di dimensioni simili a quello che vogliamo realizzare a Montichiari potrà trainare i volumi di traffico anche degli scali limitrofi. Penso al caso di Heathrow, a Londra, che sta crescendo parallelamente a quello “concorrente” di Stansted» .
Mi sembra un progetto non ambizioso, realizzabile e soprattutto utilissimo. Davvero complimenti!
 
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