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Cesare.Caldi

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Traffico aereo, le rotte verso l'Asia: Milano vola più in alto di Roma, storico sorpasso di Malpensa su Fiumicino
di Leonard Berberi

Malpensa supera per la prima volta Fiumicino sui collegamenti con l’Asia. Secondo i dati, nel corso del 2022 i posti messi in vendita tra lo scalo lombardo e le destinazioni asiatiche sono poco meno di 245 mila contro i circa 222 mila di Fiumicino

La coda della pandemia, il venire meno delle restrizioni in diversi Paesi orientali e il peso rilevante del cargo sui bilanci delle compagnie aeree straniere hanno portato l’aeroporto di Milano Malpensa a superare Roma Fiumicino sui collegamenti con l’Asia. Almeno per quest’anno. Secondo i dati estratti dalla piattaforma Airline Data Inc, nei dodici mesi del 2022 i posti messi in vendita tra lo scalo lombardo e le destinazioni asiatiche sono poco meno di 245 mila contro i circa 222 mila da/per Fiumicino. Un sorpasso che, va detto, per entrambi gli aeroporti vede ancora lontani i numeri pre Covid: nel 2019 l’offerta era di 2,43 milioni tra Malpensa e l’Asia e di 2,9 milioni tra la Capitale e l’Oriente. A livello di compagnie aeree le protagoniste a Malpensa, quest’anno, sono Singapore Airlines (oltre 78 mila sedili), Air China (circa 47 mila), l’italiana Neos (poco meno di 45 mila), Korean Air (oltre 40 mila). Sui sistema di vendita è spuntato da poco anche un nuovo collegamento, di Air China, tra Malpensa e Wenzhou, una volta alla settimana a partire dal 28 novembre. La tratta si aggiunge — come ricordano gli appassionati di «Aeroporti lombardi» — a quella ripresa a ottobre per Pechino: è un volo che viene operato via Shenyang e Hohhot, due fermate «intermedie» come previsto dalle autorità in materia di quarantena.

La novità Taiwan
Al netto della Cina — che impone quarantene significative all’ingresso — lentamente gli altri Paesi aprono le loro frontiere senza alcuna restrizione. Una delle ultime aggiunte al portafoglio di rotte è il volo diretto Malpensa-Taipei, Taiwan, operato da Eva Air per la prima volta dal 25 ottobre (sono oltre 12 mila sedili in vendita in poco più di due mesi). Per ora sono due voli settimanali, «ma l’obiettivo è di raddoppiare a partire dalla prossima primavera», spiega durante un’intervista con il Corriere Clay Sun, Presidente di Eva Air. «Vogliamo volare più spesso a Milano — aggiunge —, ma gli accordi bilaterali con l’Italia consentono ai vettori di Taiwan di volare massimo sette volte alla settimana: cinque frequenze le aveva prima del Covid la rivale China Airlines su Roma, anche se loro non stanno volando noi non possiamo prenderci ancora degli slot in più».

Le prenotazioni
La rotta Malpensa-Taipei
a un primo sguardo non sembra proprio «affollata». «E invece i primi voli sono pieni — risponde il presidente di Eva Air — e se guardiamo alle prenotazioni tra novembre e dicembre attualmente siamo all’80% dei sedili già venduti, e il dato è in aumento». Anche perché, prosegue, si tratta di un mercato con numeri non trascurabili. «Nel 2019 40 mila italiani hanno volato tra l’Italia e Taiwan ovviamente facendo scalo altrove perché fino ad ora non c’era un collegamento diretto. Con il nostro volo pensiamo di aggiungere altri 20 mila clienti tra Milano e Taiwan», stima Sun.

Il ruolo di Malpensa
Perché hanno scelto il capoluogo lombardo e non Roma?
«Milano rappresenta il 10% del Pil italiano — spiega il numero uno di Eva Air — e quando si tratta di avviare una nuova rotta noi studiamo diverse variabili, come la componente business e turistica dei viaggiatori e di che volumi stiamo parlando. Non solo. Siccome abbiamo una rete estesa di collegamenti con il Nord e il Sud-Est asiatico chi parte da Milano arriva la mattina a Taipei e può prendere un altro volo verso la destinazione finale nel continente». Uno degli obiettivi, insomma, è di sfruttare la lenta riapertura degli altri hub asiatici — come quello di Hong Kong, dove vola Cathay Pacific — per drenare traffico sull’hub di Taipei. «Nel passato le persone dovevano volare prima lì per poi arrivare a Taiwan. Con il volo diretto si risparmiano 2-3 ore. E chi arriva a Milano poi va a vedere Venezia, Firenze, Roma o Pompei. Può recarsi anche in Svizzera».

Il fattore merci
Ma dal momento che i passeggeri tra l’Europa e l’Asia sono ancora lontani dai numeri pre-pandemia le compagnie asiatiche hanno un altro modo per fare guadagni con gli aerei: trasportando merce. «L’anno scorso il cargo tra Taipei e l’Italia è stato di 50 mila tonnellate» rivela Sun. «Per noi questo significa che possiamo portare i pacchi nelle stive degli aerei passeggeri a Milano e viceversa». Il peso economico del cargo «è un altro dei fattori che ci hanno portato ad aprire la rotta con Malpensa: a Milano ce n’è definitivamente di più rispetto a Roma». Spulciando i dati finanziari di Eva Air si scopre che nei primi dieci mesi di quest’anno la compagnia ha registrato ricavi pari a 3,2 miliardi di euro cioè appena l’1% in meno dei dieci mesi del 2019 (pre Covid): di questi 2,5 miliardi derivano dalle attività cargo (con uno spettacolare +321% sul 2019) e poco più di 570 milioni dalla vendita dei biglietti ai passeggeri, ancora in calo del 76% rispetto a tre anni fa.

Le prospettive
Le incognite non mancano. Al netto dell’evoluzione della pandemia — e di quando la Cina allenterà la misure — il rincaro del carburante e l’invasione di Mosca in Ucraina pesano sui bilanci. «I nostri velivoli non sorvolano più lo spazio aereo russo e così dobbiamo percorrere una rotta più lunga», dice al Corriere Ronald Lam prossimo amministratore delegato di Cathay Pacific. «I voli richiedono un’ora in più rispetto a prima». «Il rincaro del carburante si fa sentire — aggiunge Sun, di Eva Air —. Ma sulle tariffe possiamo agire sul “supplemento carburante” che ci aiuta a compensare in parte la spesa aggiuntiva».

 

Cesare.Caldi

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Molto significativo il fatto che i voli di Eva Air appena partiti abbiamo già l'80% di LF e che vorrebbero aumentare le frequenze già dalla prossima summer ma ci sono problemi col bilaterale che concede solo 7x week tra Italia e Taiwan, sono veramente poche, bisogna provvedere ad aumentarlo.
 
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I-POV

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da VAresenews del 16-11-2022

L’1 dicembre inizieranno i lavori per la ferrovia Malpensa-Gallarate
L'inizio del cantiere arriva dopo alcuni mesi di attività propedeutiche che sono consistite in attività di bonifica di eventuali ordigni bellici, la verifica archeologica e il taglio delle piante
Il cantiere della ferrovia Gallarate-Malpensa

Cominceranno ufficialmente giovedì 1 dicembre i lavori del tratto ferroviario della Gallarate-Malpensa. Ferrovie Nord Milano e Sea hanno annunciato per quel giorno al terminal 2 la cerimonia di avvio dei lavori, nel punto in cui partiranno i nuovi binari in direzione di Gallarate. L’inizio del cantiere arriva dopo alcuni mesi di attività propedeutiche che sono consistite in attività di bonifica di eventuali ordigni bellici, la verifica archeologica e il taglio delle piante.

La Ferrovia Gallarate-Malpensa
L’opera – il cui progetto è stato promosso da Ferrovienord in partnership con Sea – consiste nella realizzazione del collegamento ferroviario tra il Terminal 2 dell’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa e la linea RFI del Sempione, per una lunghezza di circa 4,6 km di nuovo tracciato verso Gallarate più 1,1 km di raccordo verso Casorate Sempione. Il tempo previsto di percorrenza tra il T2 e Gallarate è di 7 minuti. L’intervento rappresenta il completamento dell’accessibilità ferroviaria da Nord a Malpensa, e fa parte, in ambito UE, del cosiddetto “Global Project” Malpensa T1 – Malpensa T2 – linea Sempione, del quale è attivo il collegamento ferroviario tra i terminal T1 e T2. La realizzazione di questa opera permetterà di potenziare gli itinerari verso l’area di Milano. L’aeroporto diventerà così un nodo di interscambio con servizi ferroviari di breve e medio raggio, ad alta velocità e transfrontalieri.
 

Dr. AlphaMike

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Il Malpensa Express servirà anche a trasportare pacchi

Milano – Nei progetti di sviluppo nel campo anche della sostenibilità allo studio di Sea – Aeroporto di Milano c’è anche l’utilizzo del servizio ferroviario Malpensa Express non solo per il trasporto di persone ma anche di pacchi fra il centro di Milano e lo scalo aeroportuale varesotto.

Lo ha rivelato Paolo Dallanoce, dal 2021 nuovo responsabile delle attività cargo degli aeroporti milanesi di Linate e soprattutto Malpensa, in occasione del 4° convegno organizzato dal Cluster Cargo Aereo e intitolato “Digitalizzazione e sostenibilità: il confronto tra gli aeroporti europei”.

In attesa che prenda concretamente forma nei prossimi mesi Dallanoce ha fatto alcuni cenni sul progetto Olga che mira a sfruttare “l’intermodalità ferro-aria”. Ovvero “utilizzare il treno Malpensa Express anche per il trasporto di pacchi espresso; lo stiamo studiando insieme a Trenord e Fnm (Ferrovie Nord Milano, ndr) e ci aspettiamo di poterlo testare già nel corso del prossimo anno”. Il cago manager dell’aeroporto ha spiegato che “non è solo il tentativo di togliere furgoni dalle strade ma anche, attraverso un focal point a Cadorna, rendere disponibili i pacchi per il ritiro”. Più nel lungo termine, parlando sempre di sostenibilità, ha citato anche il “sogno di realizzare una stazione di idrogeno a Malpensa nell’area cargo”.

In tema invece di digitalizzazione Dallanoce ha detto: “A Malpensa stiamo mettendo a terra il progetto pilota dei sistemi It a cui stiamo lavorando da tempo. La piattaforma di Malpensa è ancora scarsamente utilizzata ma servono i dati delle controparti; ecco perché serve che sia utilizzata da tutti” e per questa ragione il presidente di Anama, Alessandro Albertini, ha preannunciato la notizia che l’utilizzo dell’interfaccia digitale diventerà obbligatoria per tutti gli stakeholders l’anno prossimo. “Quello della digitalizzazione è un percorso che non possiamo non spingere” ha aggiunto il cargo manager di Sea, sottolineando che il software offre “applicazioni per aspetti doganali ma anche di piazzale per interafaccia landside-magazzini e piazzale-magazzini. Nel 2023 ci aspettiamo di fare importanti passi avanti”.

https://aircargoitaly.com/il-malpensa-express-servira-anche-a-trasportare-pacchi/
 

indaco1

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Scusate ma c'e' un 3d apposta che mi e' sfuggito o veramente qui non si parla dell'apertura al pubblico della MM4 fino a LIN?

Questo e' un cabride che evidenzia quanto sia lunga la tratta dall'ultima stazione di Milano Repetti a LIN, sono piu' di 2km!


Qui su un forum concorrente, oltre ad esserci un sacco di news, la gente inizia gia' a chiedere consigli per serviresene e si scopre che e' gia comoda, con interconnessione con le linee S a Dateo e Forlanini.


Sono curioso di vedere cosa succede adesso.... che Milano abbia tre apt probabilmente e' una sciagura ma sono tutti e tre attivi a quanto pare, anche se per la MM4 e il collegamento a nord di MXP c'e' voluto qualche annetto in effetti....
 

micheleforchini

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Scusate ma c'e' un 3d apposta che mi e' sfuggito o veramente qui non si parla dell'apertura al pubblico della MM4 fino a LIN?

Questo e' un cabride che evidenzia quanto sia lunga la tratta dall'ultima stazione di Milano Repetti a LIN, sono piu' di 2km!


Qui su un forum concorrente, oltre ad esserci un sacco di news, la gente inizia gia' a chiedere consigli per serviresene e si scopre che e' gia comoda, con interconnessione con le linee S a Dateo e Forlanini.


Sono curioso di vedere cosa succede adesso.... che Milano abbia tre apt probabilmente e' una sciagura ma sono tutti e tre attivi a quanto pare, anche se per la MM4 e il collegamento a nord di MXP c'e' voluto qualche annetto in effetti....
In teoria SSC è un forum più per Umarells Virtuali (come il sottoscritto :ROFLMAO:) e quindi ci si dedica alla parte più dei lavori.
La M4 è super collegata bene: Forlanini FS e Dateo connettono Linate a ben 7 linee suburbane che spaziano da Treviglio a Novara, Varese, Saronno, Lodi, Pavia, Monza solo per citare le principali.
Con l'arrivo in primavera a San Babila ci sarà il secondo colpo fondamentale perchè renderà la linea connessa alla Rossa e oltretutto arriverà praticamente in centro storico.

Sul tema aeroporti credo che cambierà poco o nulla anche se penso potrebbe nel medio/lungo periodo spostare un po' di viaggiatori business dai treni di nuovo agli aerei anche per Roma. Dopotutto in 15 minuti dal Centro si arriva a Linate senza stress, senza traffico e senza cifre folli. Fast Track e potenzialmente in 1h dal centro ci si può imbarcare sul volo per Roma. Ripeto, con un budget ridicolo e una stabilità nel rispetto delle tempistiche imbattibile.
 
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indaco1

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..Ripeto, con un budget ridicolo e una stabilità nel rispetto delle tempistiche imbattibile.
E' la soluzione con il miglior livello di servizio, e di gran lunga. Che poi costi anche poco non cambia questo fatto.

Saro' curioso di assistere a fenomeni come pax molto facoltosi e intenzionati a fare spese di migliaia di euro in un week end di shopping a Milano provenienti da altre citta' europee che prendono la metro invece del taxi per scendere a San Babila in pochi minuti.

Se questi si muovono razionalmente ha senso. Pero' non e' detto. Io lo shopping in centro in genere non lo farei ma appartengo alla schiera degli ing e come tale mi sentirei scemo a pagare lo stesso prodotto industriale molto di piu' solo perche' e' preso nel quadrilatero, ma esistono anche quelli che si sentono degli sfixxti se pagano troppo poco lo stesso prodotto industriale in un cc di periferia o un outlet. Magari questi ultimi saranno cosi' autolesionisti da imbottigliarsi in taxi nel traffico.

Io un po' di impatto me lo aspetto invece, e' come avere un apt in centro.
 

LV330

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Primo colpo di piccone per il collegamento MXP T2 e linea FS Sempione.
Interessante capire se quando aprirà porterà più Svizzeri a scegliere MXP invece di ZRH

Non credo gli svizzeri sceglieranno di sostituire ZRH con la più vicina (?) MXP. Zurigo é un vero HUB che offre connessioni globali, MXP non ha questa capacità attualmente. Semmai potranno sicuramente scegliere di arrivare in brughiera in treno piuttosto che in auto, ma non credo aumenti la catchment area di MXP.
IMHO
 

belumosi

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Il collegamento servirà soprattutto per migliorare i trasporti locali e quelli per Milano una volta rinforzata la Rho-Gallarate.
Ambire ai pax di Losanna come suggerisce l'articolo, serve solo a perpetrare la narrativa dell'hub che attrae pax da lontano.
A parte il fatto che la città svizzera dista 40' da GVA (che serve quasi tutte le destinazioni offerte da MXP), il collegamento con ZRH dura 2h30' ed è cadenza oraria, quello per MXP dovrebbe essere intorno alle 3h10' con frequenza certamente molto inferiore.
Ma appunto, parliamo di narrativa, non della realtà.
Poi magari qualche svizzerotto in più arriverà (più che da Losanna, semmai dal Sopraceneri, tipo Bellinzona, Locarno).
Ma saranno briciole rispetto al totale.
 

Farfallina

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Il collegamento servirà soprattutto per migliorare i trasporti locali e quelli per Milano una volta rinforzata la Rho-Gallarate.
Ambire ai pax di Losanna come suggerisce l'articolo, serve solo a perpetrare la narrativa dell'hub che attrae pax da lontano.
A parte il fatto che la città svizzera dista 40' da GVA (che serve quasi tutte le destinazioni offerte da MXP), il collegamento con ZRH dura 2h30' ed è cadenza oraria, quello per MXP dovrebbe essere intorno alle 3h10' con frequenza certamente molto inferiore.
Ma appunto, parliamo di narrativa, non della realtà.
Poi magari qualche svizzerotto in più arriverà (più che da Losanna, semmai dal Sopraceneri, tipo Bellinzona, Locarno).
Ma saranno briciole rispetto al totale.
L'unica soluzione per dare una dimensione diversa con feed ferroviario a MXP sarebbe riuscire a far passare per MXP tutta una serie di treni AV da diverse parti del nord Italia per Torino (in modo che non siano esclusivamente treni feed che non sono obiettivamente sostenibili con i soli pax). Per il resto parliamo di briciole.
E purtroppo il giorno che penseremo (anche se è sicuramente costoso e difficile) una connessione passante per MXP e FCO sarà troppo tardi.
L'alternativa (seppur meno comoda) ma che forse è più facile da ottenere è progettare i collegamenti MXP - FCO con stazioni AV di Milano e Roma con una frequenza e tempi di percorrenza tali che possano essere venduti con serenità dalle compagnie i feed via treno.
 

FLRprt

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Portare l'AV a Malpensa e al Marconi sarebbe stata una cosa buona e giusta, ma andava fatto quando sono state progettate la Torino - Milano AV e la Milano - Bologna AV (nota: una penetrazione AV a Milano da MXP sarebbe stata ben difficile vista l'urbanizzazione della zona). Sono state fatte altre scelte, e fare oggi una linea AV che arrivi a MXP è forse al limite dell'infattibilità economica prima che tecnica.
La posizione di Fiumicino, periferica rispetto agli assi di traffico per Roma -escludendo la direttrice tirrenica, peraltro la meno utilizzata- rende estremamente difficile il transito di una linea AV. L'unica soluzione potrebbe essere di fare come è stato fatto a Ginevra con Genève Aéroport: una linea su cui prolungare i servizi da (Zurigo - Basilea) Neuchatel/Berna/Briga che raggiungevano Ginevra. Questo è stato possibile perché la stazione Cornavin, la stazione centrale di Ginevra, è passante. Roma Termini è di testa, e le linee afferenti a Roma fanno capo a Termini, il che obbligherebbe all'inversione di marcia (o ribattuta, in gergo ferroviario) con conseguente perdita di tempo. Ancora ancora proveniendo dalla linea da Firenze si potrebbe "saltare" Termini fermando a Tiburtina, come facevano i mitici servizi Firenze Santa Maria Novella - Fiumicino di oltre trent'anni fa, ma da Napoli (proveniendo dalla linea AV) è impossibile.
Insomma, se ne esce male. Purtroppo.
 

Stefanopv

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Roma-Pavia
Portare l'AV a Malpensa e al Marconi sarebbe stata una cosa buona e giusta, ma andava fatto quando sono state progettate la Torino - Milano AV e la Milano - Bologna AV (nota: una penetrazione AV a Milano da MXP sarebbe stata ben difficile vista l'urbanizzazione della zona). Sono state fatte altre scelte, e fare oggi una linea AV che arrivi a MXP è forse al limite dell'infattibilità economica prima che tecnica.
La posizione di Fiumicino, periferica rispetto agli assi di traffico per Roma -escludendo la direttrice tirrenica, peraltro la meno utilizzata- rende estremamente difficile il transito di una linea AV. L'unica soluzione potrebbe essere di fare come è stato fatto a Ginevra con Genève Aéroport: una linea su cui prolungare i servizi da (Zurigo - Basilea) Neuchatel/Berna/Briga che raggiungevano Ginevra. Questo è stato possibile perché la stazione Cornavin, la stazione centrale di Ginevra, è passante. Roma Termini è di testa, e le linee afferenti a Roma fanno capo a Termini, il che obbligherebbe all'inversione di marcia (o ribattuta, in gergo ferroviario) con conseguente perdita di tempo. Ancora ancora proveniendo dalla linea da Firenze si potrebbe "saltare" Termini fermando a Tiburtina, come facevano i mitici servizi Firenze Santa Maria Novella - Fiumicino di oltre trent'anni fa, ma da Napoli (proveniendo dalla linea AV) è impossibile.
Insomma, se ne esce male. Purtroppo.
Per fare Napoli-Roma Av e poi Fiumicino dovresti costruire una sorta di bretella tra Casal Bertone e il vallo del Pigneto, saltando così Tiburtina e Termini, ma potresti sfruttare Tuscolana e Ostiense, entrambe servite anche dalla metropolitana, ma non credo che la bretella di cui sopra sia fattibile tecnicamente. Conosco la zona perché è praticamente dietro casa mia.
 
Stato
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