Lanciano le uova e bloccano gli aereiProtestano gli operai Meridiana. L'Aga Khan pronto a mediare
Giovedì 04 marzo 2010
Bloccate le linee con Milano, Cagliari e Roma. Nel pomeriggio i collegamenti sono ripartiti, ma i ritardi hanno sfiorato le sette ore.
OLBIA Karim Aga Khan è furibondo: le proteste e gli scioperi non gli sono mai piaciuti e le immagini dell'aeroporto di Olbia bloccato per tutta la giornata lo hanno fatto imbestialire. E potrebbe essere lui stesso, principale azionista di Meridiana Fly, a scendere in campo per riportare la calma tra i duemila dipendenti. Dopo una nuova giornata di tensione, all'orizzonte si profila ora una nuova mediazione. Oggi scende in campo il prefetto di Sassari, ma l'incontro di questa mattina potrebbe non bastare per far tornare il sereno tra meccanici, centralinisti, assistenti di volo e piloti che ieri hanno paralizzato lo scalo olbiese. A quel punto sarà direttamente il principe a tessere la trattativa con i sindaci per trovare (al più presto) una soluzione a quella che si presenta come la più dura vertenza della storia della ex Alisarda.
IL BLITZ Le tute arancioni compaiono nel piazzale del Costa Smeralda quando ancora è buio. Decine di agenti di polizia sono schierati dalle quattro del mattino, pronti a reggere l'assalto, ma gli operai prendo alla sprovvista il cordone di sicurezza: niente prova di forza, niente blocco dell'ingresso e niente occupazione della pista. Per impedire il decollo degli aerei hanno studiato una strategia inedita: il lancio di uova e farina. Con un obiettivo inaspettato: macchiare gli abiti di piloti, hostess e steward. Obiettivo raggiunto: voli cancellati per divise sporche. E così i collegamenti tra Olbia, Cagliari, Milano, Roma e Bologna vanno in tilt. Viaggiatori e valigie vengono trasferiti in pullman a Cagliari e Alghero e con qualche ora di ritardo tutti riescono ad arrivare a destinazione. Nel frattempo la polizia sequestra alcune uova e due pacchi di farina di grano duro, identifica sindacalisti, operai e meccanici e trasmette una relazione alla Procura della Repubblica di Tempio. Con un'ipotesi di reato: interruzione di pubblico servizio.
VOLI IN TILT La protesta di Olbia ha fatto ribaltare i disagi anche a Cagliari, Verona e Firenze e Milano, dove i lavoratori di Meridiana Fly e di Meridiana Maintenance hanno organizzato sit-in e cortei. Per tutta la giornata gli aeroporti di mezza Italia si sono trovati in difficoltà e per non lasciare tanta gente a terra la compagnia della Aga Khan ha noleggiato un aereo di Italy Airlines (equipaggio compreso) per garantire i collegamenti del pomeriggio e della sera tra Olbia e Roma. I mezzi di Meridiana Fly invece sono rimasti a terra perché i tecnici non hanno eseguito i controlli di sicurezza. Risultato: oltre sette ore di ritardo per partenze e arrivi. I sindacati intanto invocano una nuova trattativa: «L'obiettivo non è quello di rivendicare aumenti di stipendio, ma ottenere il rispetto del contratto stipulato un anno fa. Oppure l'avvio di una mediazione per un nuovo accordo». Del caso, la prossima settimana si occuperà anche la Sfirs, la finanziaria regionale che è azionista della neonata Meridiana Maintenance.
LE REAZIONI Operai, centralinisti, assistenti di volo non hanno lasciato il presidio: hanno organizzato una grigliata a due passi dal terminal e hanno ricevuto la visita del presidente della Provincia: «Noi siamo dalla parte dei lavoratori e non possiamo accettare ulteriori tagli - ha detto Pietrina Murrighile - Siamo pronti a sederci a un tavolo per una nuova trattativa». Punto di vista diverso quello del sindaco Gianni Giovannelli: «Gli operai hanno compiuto atti di violenza inaccettabili. Il Comune guarda con attenzione all'iniziativa della compagnia e alla nascita del polo delle manutenzioni nel nostro territorio: si prospettano centinaia di posti di lavoro. Anche i contratti da metalmeccanici fanno gola ai giovani disoccupati».
NICOLA PINNA