La mission serve all’azienda più che all’utente medio.
Piccola ma sostanziale differenza.
Thread ITA Airways dal 1 novembre
- Autore Discussione Dancrane
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La mission serve all’azienda più che all’utente medio.
Piccola ma sostanziale differenza.
attento perché quello che hai appena scritto è la tua mission
Diciamo che sembra parecchio "fuffa", ma una cosa che ho imparato dal buon vecchio Frank Van der Post era che dalla mission/vision/quel che e' puoi far partire i tuoi "brand behaviours" e da li tutta l'attitudine di approccio al cliente.
Se la mission nasce in modo organico, è scritta bene e con propositi autentici può sicuramente essere utile a definire la cultura aziendale e a influenzare i processi e le priorità di chi lavora in azienda. Il problema è che raramente le mission vengono pensate bene, articolate meglio e veramente propagate in azienda. Il più delle volte sono solo fuffa che fa perdere tempo.
La mission mica serve ai clienti, serve a definire che cosa aspira a diventare l'azienda. E' una cosa seria? Banalmente, se l'azienda e' seria si perche' guida le scelte piu' importanti, se no e' aria fritta. Vuoi una prova di mission diverse che hanno conseguenze molto diverse? Guarda la mission di Ryanair e quella di una major a caso: alla prima manca solo Mastrotta che vende materassi durante il volo, per l'altra e' tutto un voler mostrare di essere fighi e di offrire la migliore esperienza possibile (e a volte ci riescono pure - Singapore Airlines)
Loro, gli americani, mi pare la prendano piuttosto sul serio, invece.
Ma è anche vero che noi prendiamo poche cose, sul serio.
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Probabilmente ha ragione Antser. Azienda Seria la prende sul serio…..azienda meno seria…..
Lo pensavo anch'io quando vision e mission erano solo concetti accademici. Poi ho conosciuto un dirigente con un passato da lupo di mare che mi ha detto: "vision e mission servono a darti la rotta e fare in modo che tutti la seguano". antser faceva l'esempio della mission Ryanair in confronto alle major, pensa senza mission se si mettesse a vendere voli a 9,99 ma spendesse soldi quanto Lufthansa perché magari qualcuno ha una percezione diversa del brand.
Da quel momento ho capito che la mission forse non è così banale come può sembrare e una volta, lavorando con una startup, ho visto che un soggetto esterno aveva totalmente frainteso lo scopo del progetto e quindi il prodotto; è bastato dirgli di leggere la mission per fargli capire l'equivoco (chiaramente poi si è cercato di capire se fosse lui tardo o più seriamente un problema di comunicazione, ma sempre partendo dalla mission come punto fermo).
Chiaramente se la si vede solo come "americanata" o solo perché nel bisiness plen ci deve stare, il rischio di farla diventare fuffa è alto, ma la mission aiuta nelle decisioni strategiche e di prodotto.
Per restare in ITA la mission potrebbe anche aiutare a capire in quale alleanza entrare invece di stare con una e flirtare con l'altra. Ma ITA non può avere una mission, esattamente come non ha strategie, competenze distintive, vantaggio competitivo e via dicendo, semplicemente perché lo scopo non è fare trasporto aereo ma tirare a campare per avere un tricolore sulla coda degli aerei che svolazza sopra le nostre teste. La bachelorette di Altavilla - che spero sia stata una libera interpretazione del giornalista, perché altrimenti c'è davvero da nascondersi sotto la sabbia per la vergogna - in realtà è una p***ana in cerca di quello che apre di più il portafoglio.
Mission, vision, objectives, strategies (e a scendere) sono cose serissine, ognuna dipendente dalla precedente. Se non ce l'hai campi alla giornata, in maniera puramente reattiva verso le azioni di coloro che un'idea del loro futuro ce l'hanno e la perseguono. Il che pure una mission è, ed è tipicamente italiana.
Il primissimo segnale che dirà se ITA è veramente un'azienda nuova sarà la sua mission - quella a fatti, non a frasi. A noi, come azionisti, dovrebbe interessare molto
Il primissimo segnale che dirà se ITA è veramente un'azienda nuova sarà la sua mission - quella a fatti, non a frasi. A noi, come azionisti, dovrebbe interessare molto
Tornando a parlare di network: al momento, a parte la FCO-JFK, e in vendita solamente la MIA e la LAX dal 1 Giugno sul LR. Ancora nulla per GRU, EZE, BOS. Mentre sul medio mi sembra di vedere un raddoppio delle frequenze sulle capitali europee. Insomma ci vanno molto ma molto cauti. Ma pensano di operare la LAX con il 330 ?
Secondo me, troppo cauti. In Brasile dovrebbero volarci da un pezzo, e l’Argentina sta riaprendo al Turismo ora. Sono due mercati importanti per loro, e non dovrebbero concedere troppo spazio.
Naturalmente Aeromobili permettendo. Non so se il 330-200 possa arrivare ad EZE, visto che mi ricordo fosse destinazione gestita con dei 777.
Nell’estate del 2012 ho fatto l’unico volo FCO-LAX fatto da AZ con il 330: si trattava di un test, il comandante mi disse che non c’erano stati problemi, ma non so perché il 330 non è stato più usato su questa rotta.
Ma perchè? a Emirates cosa serve sapere che la propria mission è "to deliver the world's best in flight experience?" In che maniera i dipendenti dovrebbero essere orientati da una mission del genere? forse che in assenza di mission qualcuno potrebbe pensare che l'obiettivo di EK è prendere a schiaffi i clienti non appena mettono piede sul triplone?
perchè mediamente loro queste puttanate le amano. lavoro da quasi 20 anni in una grandissima azienda americana che ci smeriglia i testicoli con la "mission". Lo so perchè la sento citare ad ogni piè sospinto ma mi interessa così poco che se te la dovessi ripetere sarei in difficoltà, e come me altre migliaia di dipendenti che non hanno bisogno di una mission per sapere che dobbiamo fare soldi, dobbiamo farli eticamente, dobbiamo fare i nostri prodotti in maniera sicura possibilmente senza ammazzare nessuno e che sarebbe meglio non discriminassimo le altre persone
Questa bene o male mi sembra una "mission" che dovrebbe essere comune al 99,99999999% delle aziende del globo terracqueo
Aspè, mettiamo ordine: nonostante una "mission" con i controcoglioni questo non aveva capito una fava fintanto che non gli avete detto di leggersi la mission? a quel punto forse bastava spegarglielo e saltavate un passaggio
@ilverococco
Il problems rimane sempre la strategia. Se esiste una strategia di fondo, in teoria, dal mission statement derivi i brand values e da questi derivi la tua strategia di comunicazione, i messaggi pubblicitari, ecc. Se il mission statement e' fuffa (come in molte aziende), se manca una strategia di fondo (come in molte aziende), allora non serve a niente
Il problems rimane sempre la strategia. Se esiste una strategia di fondo, in teoria, dal mission statement derivi i brand values e da questi derivi la tua strategia di comunicazione, i messaggi pubblicitari, ecc. Se il mission statement e' fuffa (come in molte aziende), se manca una strategia di fondo (come in molte aziende), allora non serve a niente
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