Da il corriere:
Alitalia, trattativa non stop
Colaninno: la crisi non ci ferma
Appuntamento per le 18 di oggi: contratti ed esuberi al centro del confronto. La compagnia potrebbe decollare da dicembre
ROMA — L’assemblea che dovrebbe sancire l’impegno definitivo dei 16 (e forse più) soci della Compagnia aerea italiana (Cai) nel salvataggio di Alitalia si terrà domani. La nuova compagnia potrebbe decollare il primo dicembre. Tutto è pronto: compresa una seconda Cai, la «Cai Two», 10 mila euro di capitale sociale, che servirà a ottenere le licenze di volo. Ma ancora una volta, in questa lunghissima vicenda, il condizionale è d’obbligo. Nelle prossime ore, a partire dalle 18, si aprirà la trattativa sindacale a oltranza che dovrà definire il contenuto dei nuovi contratti che verranno applicati in futuro e i criteri attraverso cui verranno individuati i 3.350 esuberi. Mentre la prossima settimana sarà decisiva per l’alleanza che vede in vantaggio Air France-Klm.
A OLTRANZA - Il tentativo dell’amministratore di Cai, Rocco Sabelli, di andare a oltranza pur di chiudere prima dell’assemblea che dovrebbe varare l’offerta definitiva per Alitalia trova i sindacati freddi. «Sarà difficile — spiega per i piloti dell’Anpac il vicepresidente Stefano De Carlo — non abbiamo neppure iniziato a parlare di contenuti». Quanto alla Filt-Cgil, secondo Mauro Rossi, il problema è che «non si stanno rispettando gli accordi presi a palazzo Chigi». Due le vie d’uscita possibili, data la ristrettezza dei tempi: che si tracci almeno un accordo di massima, capace di soddisfare i soci Cai. Oppure che l’assemblea rinvii l’approvazione dell’offerta definitiva non oltre venerdì 31, ma questo comporterebbe la convocazione di una nuova assemblea.
I SOLDI IN CASSA - I tempi sono contingentati. Il commissario straordinario Augusto Fantozzi avrebbe comunicato all’Enac (ente aviazione civile) che la liquidità in cassa si esaurirà il 15 novembre. Da quel momento in poi Fantozzi dovrà attingere a altre fonti, ad esempio un prestito che dovrà essere restituito per primo nella procedura riservata ai creditori. Solo una volta ricevuta l’offerta definitiva, il commissario potrà confrontarne l’entità con la stima fatta dai consulenti sui beni di Alitalia oggetto dell’offerta. Secondo indiscrezioni, le perizie di Banca Leonardo e Rothschild indicherebbero un valore doppio rispetto a quello valutato da Cai.
CAI TWO E THREE - Il 20 ottobre scorso Cai ha acquisito la società «Settembre 2008 srl» da Piero Canzani e Ubs Fiduciaria, tre giorni dopo le ha cambiato il nome in «Cai two» e l’oggetto sociale, che è diventato l’esercizio del trasporto aereo. Amministratore è Sabelli. La «scatola» servirà a facilitare l’iter di concessione delle licenze Coa, necessarie per operare, che saranno più d’una. Anche per questo è prevista la creazione di almeno un’altra Cai. CASO AIR ONE - Alla trattativa per l’acquisizione di Air One, che dovrebbe confluire nella nuova Alitalia, mancano ancora le garanzie sui 55 aerei che verranno acquistati da Cai. Ma intanto è sorto un altro problema: anche per i lavoratori di Air One è prevista la cassa integrazione e la mobilità. Dura la reazione della Fit-Cisl che ha annunciato «immediate azioni di lotta».
I MANAGER - La squadra che guiderà la nuova Alitalia non sarà tutta nuova: una buona parte del team che oggi fa capo a Giancarlo Schisano, il direttore operativo, e lui stesso, dovrebbero essere confermati.
Antonella Baccaro
27 ottobre 2008