Thread AZ/CAI 27-28 ottobre


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dario abbece

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milano
Da il corriere:

Alitalia, trattativa non stop
Colaninno: la crisi non ci ferma
Appuntamento per le 18 di oggi: contratti ed esuberi al centro del confronto. La compagnia potrebbe decollare da dicembre

ROMA — L’assemblea che dovrebbe sancire l’impegno definitivo dei 16 (e forse più) soci della Compagnia aerea italiana (Cai) nel salvataggio di Alitalia si terrà domani. La nuova compagnia potrebbe decollare il primo dicembre. Tutto è pronto: compresa una seconda Cai, la «Cai Two», 10 mila euro di capitale sociale, che servirà a ottenere le licenze di volo. Ma ancora una volta, in questa lunghissima vicenda, il condizionale è d’obbligo. Nelle prossime ore, a partire dalle 18, si aprirà la trattativa sindacale a oltranza che dovrà definire il contenuto dei nuovi contratti che verranno applicati in futuro e i criteri attraverso cui verranno individuati i 3.350 esuberi. Mentre la prossima settimana sarà decisiva per l’alleanza che vede in vantaggio Air France-Klm.

A OLTRANZA - Il tentativo dell’amministratore di Cai, Rocco Sabelli, di andare a oltranza pur di chiudere prima dell’assemblea che dovrebbe varare l’offerta definitiva per Alitalia trova i sindacati freddi. «Sarà difficile — spiega per i piloti dell’Anpac il vicepresidente Stefano De Carlo — non abbiamo neppure iniziato a parlare di contenuti». Quanto alla Filt-Cgil, secondo Mauro Rossi, il problema è che «non si stanno rispettando gli accordi presi a palazzo Chigi». Due le vie d’uscita possibili, data la ristrettezza dei tempi: che si tracci almeno un accordo di massima, capace di soddisfare i soci Cai. Oppure che l’assemblea rinvii l’approvazione dell’offerta definitiva non oltre venerdì 31, ma questo comporterebbe la convocazione di una nuova assemblea.

I SOLDI IN CASSA - I tempi sono contingentati. Il commissario straordinario Augusto Fantozzi avrebbe comunicato all’Enac (ente aviazione civile) che la liquidità in cassa si esaurirà il 15 novembre. Da quel momento in poi Fantozzi dovrà attingere a altre fonti, ad esempio un prestito che dovrà essere restituito per primo nella procedura riservata ai creditori. Solo una volta ricevuta l’offerta definitiva, il commissario potrà confrontarne l’entità con la stima fatta dai consulenti sui beni di Alitalia oggetto dell’offerta. Secondo indiscrezioni, le perizie di Banca Leonardo e Rothschild indicherebbero un valore doppio rispetto a quello valutato da Cai.

CAI TWO E THREE - Il 20 ottobre scorso Cai ha acquisito la società «Settembre 2008 srl» da Piero Canzani e Ubs Fiduciaria, tre giorni dopo le ha cambiato il nome in «Cai two» e l’oggetto sociale, che è diventato l’esercizio del trasporto aereo. Amministratore è Sabelli. La «scatola» servirà a facilitare l’iter di concessione delle licenze Coa, necessarie per operare, che saranno più d’una. Anche per questo è prevista la creazione di almeno un’altra Cai. CASO AIR ONE - Alla trattativa per l’acquisizione di Air One, che dovrebbe confluire nella nuova Alitalia, mancano ancora le garanzie sui 55 aerei che verranno acquistati da Cai. Ma intanto è sorto un altro problema: anche per i lavoratori di Air One è prevista la cassa integrazione e la mobilità. Dura la reazione della Fit-Cisl che ha annunciato «immediate azioni di lotta».

I MANAGER - La squadra che guiderà la nuova Alitalia non sarà tutta nuova: una buona parte del team che oggi fa capo a Giancarlo Schisano, il direttore operativo, e lui stesso, dovrebbero essere confermati.

Antonella Baccaro
27 ottobre 2008
 

malpensante

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bel paese là dove 'l sì suona
Lunedì 27 Ottobre 2008, 8:27

Colaninno: Cai solida, domani accordo (Corsera)

ROMA (MF-DJ)--Alla vigilia dell'assemblea di Cai che sancira' l'impegno della cordata per il salvataggio di Alitalia, il presidente Roberto Colaninno si augura che l'incontro con i sindacati arrivi a ore, e al massimo "che la trattativa sia chiusa per domani".

L'operazione Fenice, spiega Colaninno al Corriere della Sera, potrebbe infatti saltare per due soli motivi: un no dell'Unione europea (il cui verdetto e' atteso per meta' novembre), e un no dei sindacati. E anche se la trattativa appare ancora in salita, Colaninno ricorda che "tutti sanno benissimo che senza una firma Cai si ritirerebbe". "Ho parlato con i confederali - prosegue il presidente di Cai - mi hanno confermato la volonta' di chiudere in tempo utile per l'assemblea di Cai. Immagino valga anche per le altre sigle".

Colaninno torna inoltre a smentire le voci su possibili defezioni all'interno della cordata: "resteranno tutti, anzi ne arriveranno altri". E per quanto riguarda il partner internazionale, il presidente di Cai non si sbilancia: "continuiamo a trattare con tutti, la scelta la faremo entro novembre". Il partner estero avra' comunque una quota non superiore al 20% "per una cifra che si aggiungera' al miliardo sottoscritto da noi".
 

Seaking

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le premesse non sono pessime... peggio....
Quello che l'articolo non dice è che la squadra verrà sì confermata, ma per non più di 3-4 mesi (giusto il tempo di avviare l'operatività), poi il grande repulisti con manager graditi a Passera, soci e partner estero...
 

Veolia

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Personalmente , ma neanche tanto, vedo che Il problema principale di colaninno è come levarsi AZ dalle p***e , meno come strutturarla e rilanciarla.
 

FlyIce

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Quello che l'articolo non dice è che la squadra verrà sì confermata, ma per non più di 3-4 mesi (giusto il tempo di avviare l'operatività), poi il grande repulisti con manager graditi a Passera, soci e partner estero...
Doppio disastro, puoi immaginare con quanto entusiasmo potranno lavorare sapendo che sono "in scadenza".

Era da tempo che mi ero disilluso su CAI, ora veramente sono quasi schifato.:morto:
 

Seaking

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Doppio disastro, puoi immaginare con quanto entusiasmo potranno lavorare sapendo che sono "in scadenza".

Era da tempo che mi ero disilluso su CAI, ora veramente sono quasi schifato.:morto:
Per loro credo sia una buona notizia, la stragrande maggioranza dei dirigenti infatti, si dava per spacciata già dal giorno 1.
 

dario abbece

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milano
ALITALIA: COLANINNO, ENTRO NOVEMBRE SCELTA SU PARTNER ESTERO

(ASCA) - Roma, 27 ott - Alitalia con Air France, Lufthansa, British? Sul partner estero della compagnia aerea italiana il presidente di Cai, Roberto Colaninno, non si sbilancia: ''Continuiamo a trattare con tutti, la scelta la faremo entro novembre''. Colaninno, dalle pagine del Corriere della Sera, manda un messaggio ai 'pretendenti': ''Deve essere chiaro che questo gruppo e' partito per gestire una societa', non per fare un portage finanziario''. Dunque il socio straniero avra' un posto in consiglio alla pari con gli altri e la sua quota non superera' il 20% ''per una cifra che si aggiungera' al miliardo sottoscritto da noi''. Per essere ancora piu' chiari: ''Non e' che l'alleato industriale deve venire qui a insegnarci cosa fare - dice Colaninno - si opera insieme, si cercano sinergie ma la forza di Alitalia nei confronti di chi verra' sta nel mercato in cui Alitalia opera''.
Riguardo allo scalo di Malpensa infine, Colaninno assicura che ''Milano sara' il centro strategico per coprire gli interessi della Pianura padana e del Nord, l'area forse a maggiore densita' industriale del mondo. Roma coprira' il bacino Sud, e sara' una porta straordinariamente importante per il Mediterraneo''. Quanto all'ipotesi di ridimensionamento di Linate, Colaninno dice: ''Ah beh...il Nord non puo' avere un aeroporto ogni 50 chilometri''.
 

airbusfamilydriver

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6 Febbraio 2006
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.
ROMA (MF-DJ)--"Proprio perche' siamo coscienti dell'importanza di Milano
ne facciamo il centro della strategia, nuove rotte internazionali
comprese". Lo afferma, in un'intervista al Corriere della Sera, il
presidente di Cai Roberto Colaninno, rispondendo presidente della Sea
Giuseppe Bonomi che ieri aveva accusato Cai di "non fare gli interessi del
Paese" in quanto poco propensa a impegnarsi per il rilancio di Malpensa.
"Il tutto pero' - prosegue Colaninno - richiede la collaborazione delle
autorita' politiche lombarde: se condividono il rafforzamento di Malpensa,
pensando a tutto il Nord, devono investire su una rete di infrastrutture
che non renda un'impresa raggiungere l'aeroporto da Cremona, Torino o
Mantova". Secondo il presidente di Cai "Milano sara' il centro strategico
per coprire gli interessi del Nord", mentre "Roma coprira' il bacino Sud,
e sara' una porta straordinariamente importante per il Mediterraneo: 700
mln di persone che potrebbero passare da qui anziche' da Parigi,
Francoforte, Londra". La partita Malpensa-Fiumicino e' anche al centro
della scelta del partner internazionale: chiunque arrivera', avverte
Colaninno, deve aver chiaro che "questo gruppo e' partito per gestire una
societa', non per fare un portage finanziario", e che "l'alleato
industriale non deve venire qui a insegnarci cosa fare. Si opera insieme,
si cercano sinergie, ma la forza di Alitalia nei confronti di chi verra'
sta nel mercato in cui Alitalia opera". red/rov (fine) MF-DJ NEWS 2709:57
ott 2008
 

FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
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ROMA (MF-DJ)--"Proprio perche' siamo coscienti dell'importanza di Milano
ne facciamo il centro della strategia, nuove rotte internazionali
comprese". Lo afferma, in un'intervista al Corriere della Sera, il
presidente di Cai Roberto Colaninno, rispondendo presidente della Sea
Giuseppe Bonomi che ieri aveva accusato Cai di "non fare gli interessi del
Paese" in quanto poco propensa a impegnarsi per il rilancio di Malpensa.
"Il tutto pero' - prosegue Colaninno - richiede la collaborazione delle
autorita' politiche lombarde: se condividono il rafforzamento di Malpensa,
pensando a tutto il Nord, devono investire su una rete di infrastrutture
che non renda un'impresa raggiungere l'aeroporto da Cremona, Torino o
Mantova". Secondo il presidente di Cai "Milano sara' il centro strategico
per coprire gli interessi del Nord", mentre "Roma coprira' il bacino Sud,
e sara' una porta straordinariamente importante per il Mediterraneo: 700
mln di persone che potrebbero passare da qui anziche' da Parigi,
Francoforte, Londra". La partita Malpensa-Fiumicino e' anche al centro
della scelta del partner internazionale: chiunque arrivera', avverte
Colaninno, deve aver chiaro che "questo gruppo e' partito per gestire una
societa', non per fare un portage finanziario", e che "l'alleato
industriale non deve venire qui a insegnarci cosa fare. Si opera insieme,
si cercano sinergie, ma la forza di Alitalia nei confronti di chi verra'
sta nel mercato in cui Alitalia opera". red/rov (fine) MF-DJ NEWS 2709:57
ott 2008
Belle parole, quasi quasi me le segno e poi me le rileggo tra un anno, due anni, tre ... cinque ...
 

I-VALE

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Torino, Piemonte.
''Continuiamo a trattare con tutti, la scelta la faremo entro novembre''
....
avra' un posto in consiglio alla pari con gli altri e la sua quota non superera' il 20% ''per una cifra che si aggiungera' al miliardo sottoscritto da noi''.
Anche se continua a trattare con tutti con questa frase dice chiaramente che hanno già scelto Air France...
 

I-VALE

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27 Settembre 2006
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Torino, Piemonte.
avverte
Colaninno, deve aver chiaro che "questo gruppo e' partito per gestire una
societa', non per fare un portage finanziario", e che "l'alleato
industriale non deve venire qui a insegnarci cosa fare. Si opera insieme,
si cercano sinergie, ma la forza di Alitalia nei confronti di chi verra'
sta nel mercato in cui Alitalia opera".
Lui dall'alto della sua esperienza aeronautica e manageriale (l'Italia ha già dimenticato i disastri che ha fatto in Telecom) vuole essere trattato alla pari di colossi mondiali come AF o LH che dovranno mettersi alla pari di lui e (cito uno a caso) di fabbricanti di maglioni!?!

Cosa si è fumato questo prima di rilasciare l'intervista?!?
 

airblue

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6 Novembre 2005
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Lombardia.
Cmq alla fine non è detto che la soluzione AF sia poi così malvagia, si tratta di una compagnia aerea seria che ha già ben dimostrato di saper fare grandi utili e al momento è il vettore mondiale più grande in termini di fatturato.

Con una partecipazione del 20% non avrà l'ultima parola su alcuni temi molto sentiti agli Italiani (in particolare ai politici del nord) e quindi sarà più un partner industriale che un qualcuno che fagocita punto e basta.

Inoltre la necessità di contrapporre a sud-est l'espansione continua di LH potrebbe anche farle rivedere certe idee circa l'hub unico e le rotte intercontinentali.
 
Stato
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