Un vecchio post di Paolo61 spiegava in modo cristallino come funziona un contratto di hedge, provo a vedere se lo rintraccio, chè una rinfrescata a tutti male non fa.
Brevemente.
Per una società operativa i derivati non sono "scommesse" ma assicurazioni. Mi garantisco oggi di poter acquistare (o vendere) una determinata merce a un prezzo prefissato. La loro nascita risale ai Paesi Bassi del 1700 e al boom del mercato dei tulipani. In tempi recenti sono utilizzati soprattutto nel comparto agricolo, dove sono indispensabili per i produttori (che in questo modo si assicurano che il raccolto verrà venduto ad un prezzo remunerativo prima di avviare la fase di coltivazione - o allevamento per quanto riguarda i capi di bestiame). Un altro utilizzo fondamentale è per le aziende che esportano in aree valutarie diverse dalla propria valuta operativa (ad esempio area del dollaro per un'azienda europea). In questo modo nel momento in cui si stipula il contratto di vendita di un prodotto è possibile fissare il ricavo netto, isolando totalmente la parte oscillazione dei cambi. Lo stesso discorso vale ovviamente per una compagnia area che ha una parte sostanziale dei propri costi legata all'andamento di un mercato su cui non ha alcun controllo (quello del petrolio). Stipulando un'operazione di copertura sul petrolio è così possibile costruire un budget pluriennale avendo la certezza di tutti i costi operativi. Sempre per restare sul nostro esempio le compagnie aeree non stipulano derivati sui cambi perché hanno sia costi sia ricavi denominati in dollari, per cui godono di un'autoassicurazione interna.
Alcuni derivati sono quotati su borse merci (la più importante è quella di Chicago) e sono quindi soggetti alle normali regole di domanda e offerta. Altri, non quotati, vengono trattati OTC (over the counter) a un prezzo che viene stabilito attraverso formule matematiche complesse che prendono in considerazione sostanzialmente tre fattori: differenza fra prezzo spot e prezzo di esercizio dell'opzione, variabilità dei prezzi nel tempo e durata del contratto.
Le principali differenze fra i diversi tipi di derivato riguardano sostanzialmente la consegna fisica del bene o il semplice regolamento dei saldi alla scadenza.
Non sempre è possibile trattare derivati sulla merce che interessa (ad esempio nel campo aviation non esiste un derivato sul jet fuel) per cui si utilizza un "proxy", cioè una merce che ha un prezzo di mercato strettamente correlato al prezzo della merce che ci interessa (nel nostro caso greggio). In questo caso ovviamente la compagnia aerea acquisterà un contratto che prevede il pagamento dei differenziali e non la consegna fisica della merce, perché chiaramente non ha interesse a ricevere una partita di petrolio ma solo a tutelarsi dalle oscillazioni dei prezzi.