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Tutto qui? Pensavo ci fossero molte più destinazioni una volta, Vedo che mancano Los Angeles e Toronto anche.
Tutto qui? Pensavo ci fossero molte più destinazioni una volta, Vedo che mancano Los Angeles e Toronto anche.[/QUOTE
Se non ricordo male, il network più ampio è stato negli anni 70/80.
Si ma con più di metà delle rotte coterminalizzate e/o servite 1/2 x weekTutto qui? Pensavo ci fossero molte più destinazioni una volta, Vedo che mancano Los Angeles e Toronto anche.[/QUOTE
Se non ricordo male, il network più ampio è stato negli anni 70/80.
Ci sono state tre trasformazioni che hanno avuto conseguenze sulla rete di molte linee aeree e sul traffico di alcuni aeroporti:Volava meno gente in quel periodo... in rapporto agli altri AZ aveva comunque un suo peso. Il problema è che da allora è cambiato tutto e AZ non ha saputo svilupparsi come era necessario.
S.
Dopo i doverosi 20 minuti di calorosi applausi aggiungo una chiosa.Ci sono state tre trasformazioni che hanno avuto conseguenze sulla rete di molte linee aeree e sul traffico di alcuni aeroporti:
1) Aerei con autonomia maggiore. Una volta lo scalo a Dakar serviva per andare a Buenos Aires perche' nessun aereo ce la faceva senza scalo. Adesso non serve piu' e puo' non esserci una richiesta sufficiente. Oppure volare a Bankgok e Hong Kong era necessario per arrivare a Tokyo. La necessita' di scali dava anche la pssibilita' di co-terminalizzare destinazioni.
2) La rotta da seguire non e' quasi piu' dettata dalla geografia. Altrimenti nessuno volerebbe a MUC per andare a JNB o a IST per andare a JFK.
3) Hub and Spoke. Oramai sono poche le linee aeree non low-cost che puntano al p2p puro, a parte qualche rotta. LH e' sempre piu' una linea aerea di base a MUC e FRA. Hub and Spoke ha anche favorito lo svilupparsi di collegamenti a lungo raggio giornalieri. Il volo delle 11 per JFK parte alle 11 tutti i giorni, una volta anche i voli di LR giornalieri partivano a orari diversi in diversi giorni della settimana (soprattutto quelli che facevano scalo, anche perche' non facevano sempre scalo nello stesso posto).
AZ non ha saputo addattarsi a certe cose e si e' addattata benissimo a altre, vedi non-stop su TYO, BUE, ecc. Quando ha riaperto JNB a nessuno e' venuto in mente di programmare scali a Nairobi, Dar Es Salaam, Lusaka, Kinshasa, etc. eppure quarant'anni fa erano scali del FCO--JNB.
Purtroppo si continua a parlare di linea aerea che porta i turisti in Italia o i discendenti dell'emigrazione italiana 'a casa'. Nessuno parla di creare una linea aerea di base a FCO che sappia catturare passeggeri da mercati diversi dall'Italia
Debitamente aggiungo i miei 20 minuti di applausi.Ci sono state tre trasformazioni che hanno avuto conseguenze sulla rete di molte linee aeree e sul traffico di alcuni aeroporti:
1) Aerei con autonomia maggiore. Una volta lo scalo a Dakar serviva per andare a Buenos Aires perche' nessun aereo ce la faceva senza scalo. Adesso non serve piu' e puo' non esserci una richiesta sufficiente. Oppure volare a Bankgok e Hong Kong era necessario per arrivare a Tokyo. La necessita' di scali dava anche la pssibilita' di co-terminalizzare destinazioni.
2) La rotta da seguire non e' quasi piu' dettata dalla geografia. Altrimenti nessuno volerebbe a MUC per andare a JNB o a IST per andare a JFK.
3) Hub and Spoke. Oramai sono poche le linee aeree non low-cost che puntano al p2p puro, a parte qualche rotta. LH e' sempre piu' una linea aerea di base a MUC e FRA. Hub and Spoke ha anche favorito lo svilupparsi di collegamenti a lungo raggio giornalieri. Il volo delle 11 per JFK parte alle 11 tutti i giorni, una volta anche i voli di LR giornalieri partivano a orari diversi in diversi giorni della settimana (soprattutto quelli che facevano scalo, anche perche' non facevano sempre scalo nello stesso posto).
AZ non ha saputo addattarsi a certe cose e si e' addattata benissimo a altre, vedi non-stop su TYO, BUE, ecc. Quando ha riaperto JNB a nessuno e' venuto in mente di programmare scali a Nairobi, Dar Es Salaam, Lusaka, Kinshasa, etc. eppure quarant'anni fa erano scali del FCO--JNB.
Purtroppo si continua a parlare di linea aerea che porta i turisti in Italia o i discendenti dell'emigrazione italiana 'a casa'. Nessuno parla di creare una linea aerea di base a FCO che sappia catturare passeggeri da mercati diversi dall'Italia
+1000, anche per noi (UA e USA DOT) D:00 e' il riferimento!Lavoro nel settore da sei anni, per un anno mi sono occupato di operation direttamente, e negli altri anni in progetti che hanno a che fare con operation, e mai sono stato misurato, o ho visto misurazioni, sulla performance in atterraggio. Solo partenza: Ready to Go, Close Gate -5, On Time & Within 15 minutes; questi sono i 4 dell'Ave Maria per noi. Mai e poi mai ho sentito parlare di arrival performance, anche perche' e' abbastanza facile recuperare mezz'ora in volo, specie su voli lunghi.
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Buon viaggio.
Lavoro nel settore da sei anni, per un anno mi sono occupato di operation direttamente, e negli altri anni in progetti che hanno a che fare con operation, e mai sono stato misurato, o ho visto misurazioni, sulla performance in atterraggio. Solo partenza: Ready to Go, Close Gate -5, On Time & Within 15 minutes; questi sono i 4 dell'Ave Maria per noi. Mai e poi mai ho sentito parlare di arrival performance, anche perche' e' abbastanza facile recuperare mezz'ora in volo, specie su voli lunghi.
Quel che conta in termini di customer experience (e compensazioni) pero' non ha molto a che vedere con l'orario in partenza.+1000, anche per noi (UA e USA DOT) D:00 e' il riferimento!
vero, ma solo in parte: se il D:00 e' rispettato in linea di massima lo e' anche l'arrivo (in uno schedule serio e non taroccato, tipo un FCO CTA da 1,40!) e qualunque altra causa di ritardo e' potenzialmente fuori dalle responsabilita' del vettore, fermo restando i limiti imposti dalle varie rules.Quel che conta in termini di customer experience (e compensazioni) pero' non ha molto a che vedere con l'orario in partenza.
Specialmente per chi lavora con US DoT e EU261 alle costole, all'infuori dei tarmac delays, quel che conta e' l'orario di arrivo.
Ripeto: a forza di non fare annunci/parlare in spagnolo, non caricare giornali in spagnolo, programmare un solo film latinoamericano (su voli di 13-15 ore!), si attraggono solo i pax con le promozioni a -18, -20%. Il resto della clientela vola con altre compagnie.Dopo i doverosi 20 minuti di calorosi applausi aggiungo una chiosa.
Dove AZ ha lavorato bene riesce a portare a casa transiti in misura quanto meno accettabile (Sud America)
Con il governo dimissionario che si occupa solo di ordinaria amministrazione difficile che possano procedere alla vendita, avrebbero forse potuto ratificare un accordo già raggiunto precedentemente.“Sul fronte Alitalia non si rinuncia a nulla, sono i potenziali acquirenti ad aver rallentato per la situazione politica, come spiegato più volte pubblicamente. Il prestito statale è sostanzialmente intatto e i commissari hanno ben gestito e non so di nessuna soluzione italiana”: è quanto scrive il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.
Secondo un articolo pubblicato dal Messaggero, la vendita della compagnia aerea slitterà in autunno, con un decreto ad hoc, in arrivo e si fa strada ‘l’ipotesi italiana’, una terza opzione targata Italia. In particolare, secondo il quotidiano, è ormai sicuro che il termine del 30 aprile verrà prorogato: si dovrebbe andare a dopo l’estate. A breve, scrive, sarà emanato il decreto dal Consiglio dei ministri e lo slittamento della scadenza di qualche mese potrebbe essere utilizzato proprio “per coinvolgere nella gara un nuovo partner tricolore, da agganciare a uno degli attuali pretendenti a cui affiancare, quale partner finanziario, Cdp”.
http://www.travelnostop.com/news/co...lenda-non-so-alcuna-soluzione-italiana_420059
Mi mancava la soluzione italiana, ora si che si ride di brutto.“Sul fronte Alitalia non si rinuncia a nulla, sono i potenziali acquirenti ad aver rallentato per la situazione politica, come spiegato più volte pubblicamente. Il prestito statale è sostanzialmente intatto e i commissari hanno ben gestito e non so di nessuna soluzione italiana”: è quanto scrive il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.
Secondo un articolo pubblicato dal Messaggero, la vendita della compagnia aerea slitterà in autunno, con un decreto ad hoc, in arrivo e si fa strada ‘l’ipotesi italiana’, una terza opzione targata Italia. In particolare, secondo il quotidiano, è ormai sicuro che il termine del 30 aprile verrà prorogato: si dovrebbe andare a dopo l’estate. A breve, scrive, sarà emanato il decreto dal Consiglio dei ministri e lo slittamento della scadenza di qualche mese potrebbe essere utilizzato proprio “per coinvolgere nella gara un nuovo partner tricolore, da agganciare a uno degli attuali pretendenti a cui affiancare, quale partner finanziario, Cdp”.
http://www.travelnostop.com/news/co...lenda-non-so-alcuna-soluzione-italiana_420059
Soluzione Itali-ana(le)?Mi mancava la soluzione italiana, ora si che si ride di brutto.
No ma seriamente, la gente non sta bene.