Thread Alitalia - Maggio 2018


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cammellocane

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23 Aprile 2014
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Probabilmente l'agenzia ti ha fornito il suo codice di prenotazione e non quello di AZ. Prova con il numero del biglietto.
Ho chiamato call center Alitalia che mi ha dato il codice prenotazione identico a quello dell'agenzia. Mi hanno detto che se non riesco posso scegliere il posto solo al banco check.in.
Mi pare una follia, con Emirates prenotando alla stessa agenzia ho potuto scegliere i posti 3 mesi prima...
 

AlicorporateUK

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9 Marzo 2009
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Sarajevo
Abbiate pietà di un inesperto...
Ho prenotato un volo per novembre tramite agenzia che mi ha fornito il codice prenotazione. Accedo sul sito Alitalia per riservare i posti ed appare: “Siamo spiacenti, non è possibile modificare questa prenotazione on-line. Ti preghiamo di verificare qui tutti i dettagli”
Quindi non posso scegliere i posti e devo fare la fila al check.in al momento dell'imbraco?
Prenotazioni effettuate tramite agenzie/Expedia/altri non sono modificabili (in termini di posto, pasti speciali ecc.) direttamente sul sito Alitalia (aridatece er sito der 1998). Tuttavia, se la tariffa che hai acquistato consente l'assegnazione del posto, puoi chiamare Alitalia e, fingers crossed, provvederanno loro. Il check-in puoi farlo on-line.

G
 

cammellocane

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23 Aprile 2014
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Tristezza. Ho chiamato una seconda operatrice più sveglia che mi ha spiegato ciò che ha esposto l'amico qui sopra.
Boh. Primo volo con Alitalia e l'inizio è tutt'altro che buono.
Grazie a tutti
 

mannheim

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21 Dicembre 2015
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AOI
Ho chiamato call center Alitalia che mi ha dato il codice prenotazione identico a quello dell'agenzia. Mi hanno detto che se non riesco posso scegliere il posto solo al banco check.in.
Mi pare una follia, con Emirates prenotando alla stessa agenzia ho potuto scegliere i posti 3 mesi prima...
Emirates è un altro mondo
 

s4lv0z

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11 Dicembre 2017
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Mi è capitato anche su biglietti acquistati su sito AZ che dopo variazioni effettuate autonomamente dalla stessa AZ diventano ingestibili sul loro sito. Basta ovviamente chiamare il servizio clienti, ma per chi non dispone di status adeguati è un'opzione non gratuita... (almeno in teoria)

S.
 

tiefpeck

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27 Agosto 2011
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Tristezza. Ho chiamato una seconda operatrice più sveglia che mi ha spiegato ciò che ha esposto l'amico qui sopra.
Boh. Primo volo con Alitalia e l'inizio è tutt'altro che buono.
Grazie a tutti
Senza polemica: se non hai mai volato prima con Alitalia, cosa ti ha spinto a farlo adesso? Prezzo, orari, unico volo diretto disponibile?
 

Stenoboy84

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5 Novembre 2006
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Non ricordo sia stato già postato. Rendering nuove divise AZ.


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AlicorporateUK

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9 Marzo 2009
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Mi è capitato anche su biglietti acquistati su sito AZ che dopo variazioni effettuate autonomamente dalla stessa AZ diventano ingestibili sul loro sito. Basta ovviamente chiamare il servizio clienti, ma per chi non dispone di status adeguati è un'opzione non gratuita... (almeno in teoria)

S.
Vero. L’altro ‘bug’ abbastanza frequente è il fatto che a volte, dopo aver scelto i posti/pasti, se riprovi ad entrare ti dice che la prenotazione non è più modificabile. La sezione ‘I miei voli’ del sito Alitalia è un disastro a cui spero ci si metta mano una volta per tutte, tuttavia rallegratevi se non utilizzate LOT (al contrario del sottoscritto) perché, ahimé, c’è di peggio e non aggiungo altro.

G
 

piccione330

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23 Febbraio 2011
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Riceviamo da Navaid (Associazione nazionale personale navigante del trasporto aereo) e pubblichiamo, riservando la medesima opportunità ad eventuali repliche:

"Con la sentenza di ieri, il Giudice del lavoro di Civitavecchia, Emanuela Vitiello, ha dichiarato 'illegittima ed inefficace la decisione della società resistente del 6/6/2016 di modifica in pejus delle condizioni di godimento delle agevolazioni di viaggio a favore del personale navigante (Cfs e Caf)' ossia la tanto contestata decisione adottata da Alitalia quando la stessa era guidata da Cramer Ball, che peggiorava unilateralmente le condizioni di godimento delle agevolazioni di viaggio concesse da un ventennio a favore del personale navigante con particolare riferimento ai titoli Cfs e Caf.

La decisione di allora provocò la forte reazione dei dipendenti anche per l’utilizzo principale che gli stessi facevano delle agevolazioni di viaggio, ossia quello di poter arrivare al posto di lavoro e tornare presso la propria residenza.

L’iniziativa legale, era astata avviata nel 2016, dal primo comandante Alitalia Franco Zorzo, oggi presidente dell’Associazione sindacale del personale navigante Navaid, che aveva raccolto presso lo studio dell’avvocato Fabrizio Bruni di Roma, circa 200 naviganti, che hanno aderito all’iniziativa legale, costituendosi in giudizio contro il vettore aereo Alitalia.

La sentenza di ieri dà ragione completamente ai lavoratori ma soprattutto toglie dalla disponibilità sindacale la gestione dei titoli di viaggio riconosciuti come 'uso aziendale' continuato nel tempo e consolidato e quindi come 'diritto individuale dei lavoratori e non quindi soggetto alla contrattazione collettiva'.

'E’ la vittoria dei lavoratori –interviene il comandante Franco Zorzo– contro la prepotenza e la cattiva informazione che aveva dipinto i naviganti come una categoria di privilegiati che non pagavano i viaggi-vacanza, cosa assolutamente falsa e priva di alcun fondamento ed oggi riconosciuta dal Giudice, visto che –continua Zorzo–
Alitalia deve ripristinare le condizioni precedenti proprio perché la spontaneità della concessione da parte del datore di lavoro di un trattamento favorevole nei confronti dei lavoratori non escludeva l’uso aziendale, anzi ne rappresenta uno degli elementi costituitivi, unitamente alla reiterazione costante e generalizzata (nei confronti di tutti i lavoratori o di una categoria omogenea di essi). Ai lavoratori quindi l’accesso alle agevolazioni di viaggio come erano nel 2016 era un loro diritto acquisito nel tempo”.

https://www.avionews.com/item/12119...aggio-tolte-al-personale-navigante-quot..html
 

EdoC

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7 Giugno 2015
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A titolo di curiosità ho richiesto 4 volte l’ upgrade sulla FCO-SVO con offerta minima (105 euro) e 3 volte me l’ hanno rifiutata. La quarta e domenica e per ora ancora nulla. E in un caso la C era praticamente deserta (così come il volo).
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Alitalia, si complica la rotta verso Lufthansa o lo Stato
Il nuovo governo vuole un rilancio, ma sul gruppo tedesco pesano le polemiche con Berlino. I paletti Cdp

E adesso, Alitalia? Il nodo della compagnia passa nelle mani del nuovo governo e nulla può essere dato per scontato.


Il ministro dello Sviluppo economico competente per la vendita è Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle, al quale appartiene anche Danilo Toninelli, neoministro a Infrastrutture e Trasporti. Su Alitalia, M5S e Lega, stando al programma, sono «convinti che questa non vada semplicemente salvata in un'ottica di sopravvivenza economica bensì rilanciata, nell'ambito di un piano strategico nazionale dei trasporti che non può prescindere dalla presenza di un vettore nazionale competitivo».

Che cosa significa? Che si rimescolano le carte e ci si avvia verso decisioni nuove. Vendere Alitalia, dal punto di vista della gestione è una priorità, come ha ricordato di recente al Parlamento il commissario Luigi Gubitosi. Ma il terreno è tutto politico, ed è improbabile che scelte radicali siano fatte nell'immediato. I termini, formalizzati nei giorni scorsi con il via libera del Senato al decreto, sono fissati al 31 ottobre per la cessione, al 15 dicembre per la restituzione del prestito-ponte da 900 milioni. La stagione estiva sul piano operativo è la più tranquilla, e il dibattito si farà dunque più intenso sul finire dell'estate.

Tre le principali ipotesi sul tavolo: cessione a Lufthansa, cessione mista a Lufthansa e azionista pubblico, nazionalizzazione. Vediamole una per una. Lufthansa sembra oggi l'offerta più adeguata alla gara, poiché acquisterebbe l'intero perimetro aeronautico; con EasyJet e Wizzair si andrebbe allo spezzatino, che non rientra nel bando. Ma Lufthansa è tedesca, e il dibattito antitedesco sviluppatosi nelle ultime settimane renderebbe politicamente inappropriata, se non ridicola, la vendita di un asset «di bandiera» proprio ai tedeschi. Magari dopo aver licenziato 3mila dipendenti e averne accollato i costi ai contribuenti.

Altra possibilità sarebbe una partecipazione mista di Lufthansa con un soggetto pubblico, vedi Cdp o Ferrovie, per mantenere in Italia una presa strategica su Alitalia. Anche questa idea si scontra con un tema di opportunità: perché Cassa Depositi, che gestisce i risparmi postali, dovrebbe «finanziare» i tedeschi? Cdp oggi non può nemmeno essere azionista di società che non siano in bonis, anche se le regole si possono cambiare.

Infine, nazionalizzare. Istintivamente è la via più cara alla nuova maggioranza di governo, ma si scontra con ferree regole europee: impossibile dire, semplicemente, «ce la riprendiamo». Vigilano sul mercato severe autorità Antitrust, pronte a sanzioni. È vero, però, che sia Lufthansa che Air France stanno ancora nell'orbita pubblica. Questo significa che delle soluzioni potrebbero essere trovate. Ma solo con grande competenza, con sensibilità politica e con delicatezza: semprechè il nuovo governo sia in grado di esprimerle.

http://www.ilgiornale.it/news/econo...ca-rotta-verso-lufthansa-o-stato-1535653.html
 

ripps

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17 Giugno 2017
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Lufthansa, addirittura, sta guardando già al piano B. Sta trattando con Aeroporti di Roma per portare cinque o sei aeromobili a Fiumicino e da lì collegare l'Italia al Nord America. Air France - che non ha fatto un'offerta, ma muoverebbe da dietro le quinte le fila della cordata Delta-Easyjet-Blackrock - fa fatica a mantenere la sua promessa per tenere l'ex compagnia di bandiera italiana dentro Skyteam. Cioè spingere il partner americano (Delta) ad aprire i cieli Usa. In teoria, Alitalia dovrebbe essere venduta il 31 ottobre. Lo ha confermato il nuovo parlamento votando l'apposito decreto a maggioranza quasi bulgara. In pratica, i due giganti del cielo - Lufthansa e Air France - prendono tempo e aspettano di vedere che cosa farà il futuro esecutivo su questo dossier. Anche perché sul tema il contratto di governo dice tutto e il contrario di tutto.

CESSIONE SLITTATA AL 31 OTTOBRE. «Con riferimento ad Alitalia», si legge nel testo al punto 27 "Trasporti, infrastrutture e telecomunicazioni", «siamo convinti che questa non vada semplicemente salvata in un’ottica di mera sopravvivenza economica bensì rilanciata, nell’ambito di un piano strategico nazionale dei trasporti che non può prescindere dalla presenza di un vettore nazionale competitivo». Parole che fanno intravedere sia una ricapitalizzazione pubblica (vietata dalla Ue) o l'ingresso di un partner finanziario ibrido (ma Cassa depositi e prestiti prima di un suo intervento deve cambiare lo statuto, nonostante il via libera del suo presidente Claudio Costamagna), sia un'integrazione con Ferrovie dello Stato, magari in un piano che metta assieme trasporto aereo e trasporto su ferro, come già ipotizzato in passato. Con la cessione slittata al prossimo 31 ottobre e la restituzione del finanziamento da 900 milioni di euro al 15 dicembre, c'è chi ipotizza che si ritorni a parlare di vendita il prossimo anno. A meno che il vettore - che nonostante la cura dei commissari continua a perdere circa 40 milioni al mese - non si ritrovi a secco di liquidità in autunno e necessiti dell'ennesimo intervento risolutivo.

Quel che è certo è che esponenti sia pentastellati sia leghisti hanno sempre annunciato che «non sarà permessa una svendita agli stranieri». In quest'ottica Lufthansa e Air France valutano le loro mosse. I tedeschi continuano a ripetere che compreranno Alitalia, soltanto risanata, se il governo si accollerà debiti e dipendenti. E nonostante le rassicurazioni dell'ex ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, e dei sindacati, avrebbero avuto in questa direzione non pochi contrasti con il commissario Luigi Gubitosi, poco restio a subire i diktat del vettore di Colonia. Da questo e dal caos politico post 4 marzo la decisione della compagnia di passare all'ipotesi B: armare una propria flotta in Italia per conquistare fette sul mercato del nostro lungo raggio. In pratica, vuole realizzare quanto previsto per il rilancio di Alitalia, ma sotto la propria livrea: cioè portare a Fiumicino cinque o sei macchine per il lungo raggio e da Roma garantire collegamenti con le principali città del Nord America, soprattutto verso Atlanta, Boston, San Francisco.

I PIANI DI LUFTHANSA E AIR FRANCE. Al progetto, in netto avanzamento, starebbero lavorando direttamente l'uomo di Lufthansa in Italia, cioè il numero uno di Air Dolomiti Jörg Eberhart, e l’amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, che avrebbe anche iniziato a sondare la politica e i sindacati sulla cosa. I primi voli potrebbero già partire nella stagione invernale, per poi essere implementati nell'estate 2019. Anche Air France sta alla finestra. I transalpini hanno spazi di manovra minori, vista anche la crisi finanziaria che il ministro delle Finanze Bruno Le Maire ha bollato come «una compagnia non competitiva». Non hanno presentato un'offerta, ma hanno messo in campo tre soggetti - Easy Jet, Delta e il fondo Blackrock - pur di tenere Alitalia all'interno dell'alleanza Skyteam. In quest'ottica si starebbero trovando non poche difficoltà a convincere Delta a cedere tratte verso il Nord America ad Alitalia, magari usando la compagnia di bandiera italiana come sua "low cost", visto le tariffe più basse verso gli Stati Uniti.

http://www.lettera43.it/it/articoli/economia/2018/06/02/lufthansa-fiumicino-alitalia/220731/
 

GioeleG96

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Se ho capito bene, facendo parte di Joint Venture, Alitalia, nell'aprire nuove rotte, porterebbe vantaggio anche alle altre compagnie facenti parte della joint venture in termini di guadagni.
Non capisco come debba Alitalia dover elemosinare le rotte verso gli stati uniti, soprattutto se altre compagnie non le operano.
Ad esempio:
- SFO non operata da nessuna compagnia da/per l'Italia
- IAD anche se è HUB Star Alliance
- ORD che è solo stagionale estiva
- ATL che ha 2 Daily di Delta ( 2 in estate, 1 in inverno mi sembra ), magari potrebbe cedere un daily ad Alitalia ed operare il suo a/m su un'altra rotta
- MSP che è HUB Delta
- SEA uguale, HUB Delta con possibili connessioni
In teoria dalle rotte facenti parte della joint venture, tutte le compagnie dovrebbero guadagnarci se ho capito bene; a questo punto, magari, sarebbe bene poter aprire qualcosa di nuovo in modo tale da magari evitare che chi voli su queste tratte, scelga altre compagnie.
So che è facile da dire, però non mi sembra nemmeno cosi sbagliata come idea. Sbaglio?
 

13900

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Se ho capito bene, facendo parte di Joint Venture, Alitalia, nell'aprire nuove rotte, porterebbe vantaggio anche alle altre compagnie facenti parte della joint venture in termini di guadagni.
Non capisco come debba Alitalia dover elemosinare le rotte verso gli stati uniti, soprattutto se altre compagnie non le operano.
Ad esempio:
- SFO non operata da nessuna compagnia da/per l'Italia
- IAD anche se è HUB Star Alliance
- ORD che è solo stagionale estiva
- ATL che ha 2 Daily di Delta ( 2 in estate, 1 in inverno mi sembra ), magari potrebbe cedere un daily ad Alitalia ed operare il suo a/m su un'altra rotta
- MSP che è HUB Delta
- SEA uguale, HUB Delta con possibili connessioni
In teoria dalle rotte facenti parte della joint venture, tutte le compagnie dovrebbero guadagnarci se ho capito bene; a questo punto, magari, sarebbe bene poter aprire qualcosa di nuovo in modo tale da magari evitare che chi voli su queste tratte, scelga altre compagnie.
So che è facile da dire, però non mi sembra nemmeno cosi sbagliata come idea. Sbaglio?
Non sbagli, e sul perchè sia così ci sono tre scuole di pensiero:

A) quella che dice che AF/KL/DL non vogliono perdere passeggeri su AZ, cosa che a me non ha mai soddisfatto perchè sa troppo di "chiagnere e fottere", e oltretutto non avrebbe senso dato che la JV dovrebbe essere metal neutral. In più l'assunto "un pax in più a AZ è un pax in meno ad AF/KL/DL è fuori di testa. Anche l'assunto in base al quale un sedile in più per Alitalia ridurrebbe i guadagni delle tre big è secondo me sbagliato. Alitalia avrà, ora come ora, 10% della JV. Anche se salisse a 11% con un nuovo volo, sarebbe 11% di un totale più grosso, per cui i guadagni delle altre sarebbero comunque più grandi. Posto che le rotte AZ diano utili... il che mi porta al punto B):
B) quella, secondo me più probabile, in base alla quale AF/KL/DL non vorrebbero nuove rotte di Alitalia perchè hanno modo, o informazioni, di riternere che queste rotte sarebbero o in perdita o con yield minore di quello medio delle rotte esistenti, per cui avrebbero un calo dei guadagni/sedile. È secondo me l'opzione più logica.
C) La JV è o in punto di morte, o verrà rivista, magari pesantemente, buttando fuori AZ e sostituendola con VS. Al momento Virgin Atlantic non è nella JV, se non sbaglio, ed è un grosso player sul Nord Atlantico. In difficoltà croniche, ma comunque bello grosso. In più ora AF-KL sono entrate nel capitale di Virgin, assieme a Delta. Virgin potrà essere problematica quanto vuoi, ma di sicuro è in condizioni migliori di Alitalia, e non mi stupirebbe se le tre grandi la inserissero, o creino qualcosa di speciale con lei, escludendo Alitalia.
 

tiefpeck

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Quoto 13900 per dire, riguardo al punto B, che, nonostante vi siano diverse opinioni sulla quantificazione delle perdite attuali di Alitalia (l'articolo postato tre post sopra dice che "nonostante la cura dei commissari continua a perdere circa 40 milioni al mese"), queste continuano e non si sa se vi siano rotte in attivo e quali queste siano. Ció anche senza contare i costi di start up per nuove rotte che, peraltro, non si ritiene abbiano traffico per reggersi da sole (altrimenti le avrebbe già aperte qualcun'altro) e non possono beneficiare di una rete di feed capillare, almeno da parte di AZ.

Riguardo al punto C, una società che fallisce tre volte in dieci anni non è un modello di governance ed è normale che le socie di JV guardino ad altre partner più performanti ed affidabili, anche a prescindere dal fatto che una vendita potrebbe portare AZ in una alleanza diversa.
 

EdoC

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Nel frattempo a SVO mi hanno appena respinto dalla Lounge Skyteam e mandato nella lounge secondaria (di pessimo livello)... Al check in mi avevano detto che sarei potuto entrare in qualunque lounge. Non è le prima volta che succedono queste cose. Credo che abbiano fatto dei tagli di costi ma con un netto peggioramento dei servizi per i passeggeri premium.
 

Casa

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Non sbagli, e sul perchè sia così ci sono tre scuole di pensiero:

A) quella che dice che AF/KL/DL non vogliono perdere passeggeri su AZ, cosa che a me non ha mai soddisfatto perchè sa troppo di "chiagnere e fottere", e oltretutto non avrebbe senso dato che la JV dovrebbe essere metal neutral. In più l'assunto "un pax in più a AZ è un pax in meno ad AF/KL/DL è fuori di testa. Anche l'assunto in base al quale un sedile in più per Alitalia ridurrebbe i guadagni delle tre big è secondo me sbagliato. Alitalia avrà, ora come ora, 10% della JV. Anche se salisse a 11% con un nuovo volo, sarebbe 11% di un totale più grosso, per cui i guadagni delle altre sarebbero comunque più grandi. Posto che le rotte AZ diano utili... il che mi porta al punto B):
B) quella, secondo me più probabile, in base alla quale AF/KL/DL non vorrebbero nuove rotte di Alitalia perchè hanno modo, o informazioni, di riternere che queste rotte sarebbero o in perdita o con yield minore di quello medio delle rotte esistenti, per cui avrebbero un calo dei guadagni/sedile. È secondo me l'opzione più logica.
C) La JV è o in punto di morte, o verrà rivista, magari pesantemente, buttando fuori AZ e sostituendola con VS. Al momento Virgin Atlantic non è nella JV, se non sbaglio, ed è un grosso player sul Nord Atlantico. In difficoltà croniche, ma comunque bello grosso. In più ora AF-KL sono entrate nel capitale di Virgin, assieme a Delta. Virgin potrà essere problematica quanto vuoi, ma di sicuro è in condizioni migliori di Alitalia, e non mi stupirebbe se le tre grandi la inserissero, o creino qualcosa di speciale con lei, escludendo Alitalia.
Riguardo al punto B: se hai delle rotte in perdita, ci sta le chiudi; ma aprirne una nuova e guadagnare poco mi sembra comunque meglio che non guadagnare nulla, no?
 
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