Thread Alitalia giugno 2012


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Farfallina

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23 Marzo 2009
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Si bisogna aggiungere che un AD che a due mesi dal'insediamento parla di scelta fra sparire e passare la mano meriterebbe di venire cacciato. Era difficile immaginare che dopo RS AZ si sarebbe ritrovata con un AD ancora piu' perdente. Il dovere di ogni dirigente e' sempre quello di far credere anche in cio' che appare difficilissimo o impossibile, in AZ sembra che il disfattismo, scoraggiamento e evidente complesso di inferiorita' partano dal piano piu' alto. C'e' qualche psicoterapeuta in questo forum che riesca a spiegarci perche' in AZ non ci sia mai fine al peggio? Grazie.
Il dovere di un massimo dirigente è anche piangere al momento giusto per trattare condizioni favorevoli all'azienda, è talmente evidente dove vuole andare a parare Ragnetti. Poi se si vogliono fare speculazioni diverse è un altro discorso, ma quella frase è un messaggio chiaro che qualcosa a livello politico/tax/tariffe non è andato giù ed ha generato extra-costi, ergo o qualcuno ci ripensa oppure potrebbero nascere spiacevoli situazioni da affrontare e quindi potrebbe essere interessante un ritorno almeno parziale sui propri passi.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Se un AD non crede al pareggio, è meglio che si stia zitto e non lo vada a dire in giro, sennò fa solo una terribile figuraccia e toglie credibilità all'azienda

Non credendo in questo, praticamente viene meno pure tutto il resto della mission che gli è stata affidata. Se non crede in nulla di tutto ciò, farebbe meglio a dimettersi. A posto di Sabelli avrei preferito dal principio uno straniero con una forte esperienza nel settore, come si vociferava all'inizio (si parlò di qualcuno di Air France-KLM, mi pare di ricordare)
L'affermazione di Ragnetti non è difficile da leggere dietro le righe... si chiama persuasione politica visto il peso strategico/occupazionale che ha AZ e per la quale mira ad ottenere condizioni migliori.
 

atlantique

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qualcosa a livello politico/tax/tariffe non è andato giù ed ha generato extra-costi, ergo o qualcuno ci ripensa oppure potrebbero nascere spiacevoli situazioni da affrontare e quindi potrebbe essere interessante un ritorno almeno parziale sui propri passi.
La solita arroganza.
Probabilmente il sistema ha smesso di adeguarsi (antitrust su lin-fco,e su eventuale acquisto windjet) ad AZ.
Credo che sia finito il tempo in cui certe protezioni politiche alle spalle permettevano ad AZ di decidere come,dove e cosa,arrogantemente.
Ecco quello che non e' andato giu'...

EDIT
dimenticavo di agevolazioni cai ne ha gia' avute tantissime....non si accontentano mai....facile fare business,quando pretendi di aggiustarlo a tuo arbitrio per far tornare i conti.
Deve stare sul mercato con i propri mezzi.
 

SHINRA

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8 Maggio 2012
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Già, quelli di AFKL sono talmente bravi nel management della compagnia che il CEO di KLM lamentava ieri in un'intervista la mancanza di un chapter 11 a livello europeo (sintomo di un gruppo che continua ad arrancare) e che il precedente suo corripettivo d'oltralpe l'hanno fatto saltare in fretta e furia per la situazione disastrosa in cui verteva AF, mettendo al suo posto un uomo di fiducia del governo quale De Juniac.
All'estero ci sono manager capaci di ottenere ottimi risultati dalle proprie compagnie, ma meglio Ragnetti di uno qualsiasi del board di AF.
Quindi, a tuo vedere, i dirigenti franco-olandesi sono dei segoni
 

SHINRA

Bannato
8 Maggio 2012
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L'affermazione di Ragnetti non è difficile da leggere dietro le righe... si chiama persuasione politica visto il peso strategico/occupazionale che ha AZ e per la quale mira ad ottenere condizioni migliori.
I segnali si mandano in modi diversi, non con queste uscite da piangina stizzito che danneggiano l'immagine dell'azienda agli occhi del mondo
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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La solita arroganza.
Probabilmente il sistema ha smesso di adeguarsi (antitrust su lin-fco,e su eventuale acquisto windjet) ad AZ.
Credo che sia finito il tempo in cui certe protezioni politiche alle spalle permettevano ad AZ di decidere come,dove e cosa,arrogantemente.
Ecco quello che non e' andato giu'...

EDIT
dimenticavo di agevolazioni cai ne ha gia' avute tantissime....non si accontentano mai....facile fare business,quando pretendi di aggiustarlo a tuo arbitrio per far tornare i conti.
Deve stare sul mercato con i propri mezzi.
Ognuno gioca la sua partita, comunque nemmeno in paesi più avanzati dell'Italia è normale avere schermaglie politiche ed attività di lobby volte a procurarsi vantaggi.

Per guardare al settore in Italia quasi tutti hanno stretti rapporti con la politica, a partire dalle low cost per finire ad AZ e IG. In Italia un aiutino non si nega a nessuno.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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I segnali si mandano in modi diversi, non con queste uscite da piangina stizzito che danneggiano l'immagine dell'azienda agli occhi del mondo
Invece il segnale è molto chiaro e espresso ad "alta voce", quello era lo scopo. Evidentemente rapporti informali non hanno dato risultati sperati ed hanno deciso di alzare i toni dell'avviso... della serie, noi se si va a casa torniamo ai nostri core-businnes, "voi" potete permettervi un nuovo default con relativo ridimensionamento e posti di lavoro persi?

Se pensassero veramente a chiudere baracca non avrebbero portato avanti l'integrazione di IV per esempio, però chiedono in cambio qualcosa che non ci è dato sapere dalla frase riportata e mettono sul piatto la possibile chiusura e perdita di cospicui posti di lavoro, un classico in Italia e che (quasi) sempre funziona...
 

MarioF

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Inizio mica male per Ragnetti! Io sono d'accordo con Farfallina e questa mi è sembrata un po' una dichiarazione sulla falsa riga dei ricatti ai vari aeroporti da parte di MO'L, unita però anche ad una certa insicurezza (tipo il "non ne capiamo la logica") che, IMHO, se davvero è presente nel management AZ come probabile, almeno poteva evitare di rendere esplicita..
 

FlyKing

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Quindi, a tuo vedere, i dirigenti franco-olandesi sono dei segoni
A parte l'uso di una terminologia molto appropriata, mi riferisco solo al management di AF. Ho citato Hartmann solo per sottolineare che la situazione all'interno del gruppo è abbastanza critica, ma detto ciò con KLM è innegabile che abbia fatto un buon lavoro.
Gourgeon e Spinetta hanno dalla loro di essere riusciti a trasformare il primo vettore globale per revue ad un gruppo che a breve varerà un piano di ristrutturazione da 5 miliardi e attualmente valutato quanto CAI all'inizio delle operazioni; il primo è stato fatto saltare a Novembre, sostituito appunto dal delfino del governo De Juniac, per i pessimi risultati ottenuti, mentre il secondo rimane ancorato alla poltrona di presidente del gruppo. Alla luce di tutto ciò, preferisco un manager di profilo magari un po' più basso come Ragnetti, che uno a caso del board AF.
Se poi non condividi la mia linea di pensiero, niente da dire, ma se vuoi criticarla almeno falla con cognizione di causa e articola un discorso, invece di scrivere post a caso.
 

13900

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L'affermazione di Ragnetti non è difficile da leggere dietro le righe... si chiama persuasione politica visto il peso strategico/occupazionale che ha AZ e per la quale mira ad ottenere condizioni migliori.
Condizioni migliori? AZ è un'azienda privata, in un'economia di mercato. Da contribuente NON voglio assolutamente che lo stato debba intervenire nuovamente per salvarla/aiutarla e, se dovesse accadere, spero che la DG Concorrenza della Commissione UE intervenga. AZ ormai deve poter fare da sola.
 

AV CT

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Condizioni migliori? AZ è un'azienda privata, in un'economia di mercato. Da contribuente NON voglio assolutamente che lo stato debba intervenire nuovamente per salvarla/aiutarla e, se dovesse accadere, spero che la DG Concorrenza della Commissione UE intervenga. AZ ormai deve poter fare da sola.

anche la FIAT è un'azienda privata, eppure guarda quanto peso politico hanno le sue richieste.
 

Mi.To

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anche la FIAT è un'azienda privata, eppure guarda quanto peso politico hanno le sue richieste.
non è questione di fiat o alitalia è questione di aziende che in italia impiegano tanttissime persone e creano tanti punti nel PIL, se fallissero ci sarebbero ricadute tremende per l'economia
 

SHINRA

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8 Maggio 2012
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A parte l'uso di una terminologia molto appropriata, mi riferisco solo al management di AF. Ho citato Hartmann solo per sottolineare che la situazione all'interno del gruppo è abbastanza critica, ma detto ciò con KLM è innegabile che abbia fatto un buon lavoro.
Gourgeon e Spinetta hanno dalla loro di essere riusciti a trasformare il primo vettore globale per revue ad un gruppo che a breve varerà un piano di ristrutturazione da 5 miliardi e attualmente valutato quanto CAI all'inizio delle operazioni; il primo è stato fatto saltare a Novembre, sostituito appunto dal delfino del governo De Juniac, per i pessimi risultati ottenuti, mentre il secondo rimane ancorato alla poltrona di presidente del gruppo. Alla luce di tutto ciò, preferisco un manager di profilo magari un po' più basso come Ragnetti, che uno a caso del board AF.
Se poi non condividi la mia linea di pensiero, niente da dire, ma se vuoi criticarla almeno falla con cognizione di causa e articola un discorso, invece di scrivere post a caso.
Dimentichi che ci sono anche e soprattutto cause esogene a quella ristrutturazione, c'è una crisi che ha colpito tutti, pure il gigante Lufthansa che sarà costretto a tagliare migliaia di posti di lavori e a ristrutturare (perchè nessuno se lo ricorda più?). Air France-KLM resta sempre un colosso di primo rispetto e con un management bravo a risolvere problemi (vediamo come se la sbrigano col prossimo step) e a sviluppare, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e, soprattutto, che non rilascia dichiarazioni piangendo a destra e a manca

Poi attaccati a quello che vuoi, alla terminologia o a chichessia. Io avevo detto una cosa e tu subito me l'hai smentita generalizzando il concetto, e quindi ti ho risposto in quel modo mooolto provocatorio visto che era il riassunto perfetto della tua risposta

Se un AD/CEO di una grande compagnia cade su queste sottigliezze comunicative e, come è giusto che sia, viene subito massacrato, non è un bel segnale. Spero per lui che il 19 abbia qualcosa di interessante da dire alla convention Alitalia
 

atlantique

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non è questione di fiat o alitalia è questione di aziende che in italia impiegano tanttissime persone e creano tanti punti nel PIL, se fallissero ci sarebbero ricadute tremende per l'economia
E che facciamo torniamo agli aiuti pubblici?
Allora tanto valeva lasciarle dello stato......che si fa si prende un azienda si privatizza,i profitti sono privati e gli aiuti pubblici,con la minaccia della perdita di lavoro di tanta gente ??

Comodo fare business cosi'....
 
Stato
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