Thread Alitalia / Etihad - Parte I


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Re: Thread Alitalia / Etihad

Uno dei problemi di AZ (e ad ogni livello...) è che c'è ancora troppa gente che pensa al pax come un male necessario del quale l'azienda non può fare a meno. E non al cliente che paga tutti gli stipendi e permette alla compagnia di sopravvivere.
Quando si è decisa l'infausta "operazione Carpatair", accanto alla ragionevole volontà di ridurre i costi, c'è stata anche la filosofia del "tanto al pax se è a elica o jet, o se è italiano o rumeno, nun gliene deve fregà de meno, anzi nun glielo dimo proprio...".
Con i brillanti risultanti del caso. Ed escludo l'incidente dalla considerazione (a proposito, qualcuno ha news dell'inchiesta?).
Se in AZ avessero imparato la lezione, questo giro avrebbero dovuto prendere degli ATR serie 600 nuovi, affidarli ai piloti AZ cassintegrati, pubblicizzare il fatto che sono macchine di nuova generazione (con la moderna strumentazione, le certificazioni "antinebbia", le cappelliere più ampie che in passato, la rumorosità ridotta). E spiegare apertamente che è l'unico modo per mantenere in vita alcune rotte.
Credo che il pax medio, pur non facendo salti di gioia per il downgrade, apprezzerebbe la serietà aziendale e la volontà di perseguire le necessarie economie, in parallelo a quella di fornire un pur valido servizio su macchine nuove e ben dotate, percepite anche come più sicure.
Anche il richiamo dei piloti in cassa riscuoterebbe un generale consenso e l'insieme dei comportamenti, renderebbe sicuramente un'immagine positiva dell'azienda, cosa quanto mai necessaria visto che al momento AZ è percepita alla stregua di una tassa occulta a carico della collettività, al servizio dei dipendenti e dell'indotto.
Già il fatto che la nuova operazione sia nuovamente terziarizzata a Mistral, non è il massimo. Speriamo che almeno arrivino macchine decenti, un po' più fresche di quelle normalmente utilizzate dalla compagnia delle Poste.

Concordo anche sulle virgole.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

In generale ti di ragione anche se è una macchina che amo particolarmente.

Il -600 e' comunque migliorato moltissimo, quelli di RAM sono veramente eccellenti.

Il problema, per il pax Italiano medio, credo però sia il turboelica in generale: L' ATR (sopratutto se datato) non è trà i migliori.....ma credo che molti "mugugnerebbero" anche se si trattasse di Bombardier Q-400 con ANVS o di SAAB 2000.

Va anche detto, che i moderni Regional Jet sono macchine estremamente competitive.....ma la base del mio discorso non varia: meglio una rotta aperta ed in attivo servita da un Turboprop, che una chiusa o in perdita se servita con altri mezzi.

Sarebbe comunque interessante se qualche "addetto ai lavori" potesse chiarire ai profani come il sottoscritto quanto e SE una determinata rotta (FCO-PSA?) sia più costosa se operata con Regional Jet rispetto ad un ATR.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Sarebbe comunque interessante se qualche "addetto ai lavori" potesse chiarire ai profani come il sottoscritto quanto e SE una determinata rotta (FCO-PSA?) sia più costosa se operata con Regional Jet rispetto ad un ATR.
Un turboelica consuma intrinsecamente molto meno di un jet di pari categoria. Rispetto a quest'ultimo, vola più piano, più in basso ed è più rumoroso. Ragione per la quale, si tendono ad usare i turboelica in tratte non troppo lunghe.
Va anche detto che i due contendenti della categoria (ATR e Bombardier) hanno seguito strade abbastanza diverse sui rispetti mezzi da 70+posti. La macchina canadese, è molto più prestante di quella italo-francese, ma pesa, costa e consuma di più.
Alla fine una soluzione perfetta non esiste, tant'è che alcune compagnie hanno eliminato i turboelica, mentre altre ne stanno ordinando alcuni per la prima volta.
Alla fine dipende tutto dalle priorità che ci si pongono.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Uno dei problemi di AZ (e ad ogni livello...) è che c'è ancora troppa gente che pensa al pax come un male necessario del quale l'azienda non può fare a meno. E non al cliente che paga tutti gli stipendi e permette alla compagnia di sopravvivere.
Quando si è decisa l'infausta "operazione Carpatair", accanto alla ragionevole volontà di ridurre i costi, c'è stata anche la filosofia del "tanto al pax se è a elica o jet, o se è italiano o rumeno, nun gliene deve fregà de meno, anzi nun glielo dimo proprio...".
Con i brillanti risultanti del caso. Ed escludo l'incidente dalla considerazione (a proposito, qualcuno ha news dell'inchiesta?).
Se in AZ avessero imparato la lezione, questo giro avrebbero dovuto prendere degli ATR serie 600 nuovi, affidarli ai piloti AZ cassintegrati, pubblicizzare il fatto che sono macchine di nuova generazione (con la moderna strumentazione, le certificazioni "antinebbia", le cappelliere più ampie che in passato, la rumorosità ridotta). E spiegare apertamente che è l'unico modo per mantenere in vita alcune rotte.
Credo che il pax medio, pur non facendo salti di gioia per il downgrade, apprezzerebbe la serietà aziendale e la volontà di perseguire le necessarie economie, in parallelo a quella di fornire un pur valido servizio su macchine nuove e ben dotate, percepite anche come più sicure.
Anche il richiamo dei piloti in cassa riscuoterebbe un generale consenso e l'insieme dei comportamenti, renderebbe sicuramente un'immagine positiva dell'azienda, cosa quanto mai necessaria visto che al momento AZ è percepita alla stregua di una tassa occulta a carico della collettività, al servizio dei dipendenti e dell'indotto.
Già il fatto che la nuova operazione sia nuovamente terziarizzata a Mistral, non è il massimo. Speriamo che almeno arrivino macchine decenti, un po' più fresche di quelle normalmente utilizzate dalla compagnia delle Poste.

Onestamente, belumosi, dell'operazione Carpatair io non ci vedo nessuno scandalo, quanto più una disinformazione volontaria, sia da parte dell'azienda, che dei media.
Nel mondo dell'aeronautica civile ci sono decine di esempi di compagnie che non operano in proprio rotte regionali e che affidano questi servizi a compagnie terze e per rendersi conto di ciò, basta fare un salto al di là dell'atlantico.
Negli States l'unica major ad aver sempre operato in proprio questi servizi è American (e anche lei sta tentando di tirarsene fuori con il progetto Envoy), le altre hanno da tempo chiuso le controllate regionali e affidato i voli a vettori che operano addirittura per più compagnie, vestendone i colori, le divise e sfruttandone i servizi di terra, senza alcun rapporto azionario; considerato ciò, non vedo molta differenza tra una Pinnacle Airlines che vola con i colori di Delta e United o in una Comair che veste lo Union Flag di British da una Carpatair in livrea Alitalia.
Come ho anticipato ad inizio post, il grande problema di questa operazione è stata una volontaria disinformazione: da una parte abbiamo un'azienda che tenta di celare, in vari modi, il fatto che questi voli siano stati dati in appalto ad un'altra azienda, dall'altra dei media che si lanciano sulla questione con titoloni da prima pagina del tipo "Alitalia fa volare i rumeni al proprio posto", manco stessimo parlando di un paese ancora agli albori dell'aviazione.
Un altro punto del tuo discorso che non mi torna è quello sull'acquisto di ATR: parliamo di tre o quattro rotte al massimo, Aosta e Bolzano escluse, sulle quali, se non erro, gli ATR avrebbero delle limitazioni di operatività, dunque avrebbe veramente senso comprare un paio di ATR?
A mio avviso no, i costi dell'operazione sarebbero talmente elevati (acquisto, manutenzione, formazione piloti e aa/vv) e i ricavi talmente limitati, da non giustificarne nemmeno lo studio di fattibilità.
IMHO, sopravvaluti anche l'eventuale percezione di una solidarietà nei confronti degli ex-express in mobilità: il giorno dell'annuncio tutti a spendere parole di supporto, da quello seguente la notizia cadrebbe nel dimenticatoio e tu, azienda, dovresti continuare a sobbarcarti i costi di questa operazione d'immagina; più facile pagare 1 milione di euro alla McCann per farti creare uno spot su "quanto sia bello volare con Alitalia, tutto incluso, anche il bagaglio", che non ad avviare e mantere una simile operazione.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Onestamente, belumosi, dell'operazione Carpatair io non ci vedo nessuno scandalo, quanto più una disinformazione volontaria, sia da parte dell'azienda, che dei media.
Nel mondo dell'aeronautica civile ci sono decine di esempi di compagnie che non operano in proprio rotte regionali e che affidano questi servizi a compagnie terze e per rendersi conto di ciò, basta fare un salto al di là dell'atlantico.
Negli States l'unica major ad aver sempre operato in proprio questi servizi è American (e anche lei sta tentando di tirarsene fuori con il progetto Envoy), le altre hanno da tempo chiuso le controllate regionali e affidato i voli a vettori che operano addirittura per più compagnie, vestendone i colori, le divise e sfruttandone i servizi di terra, senza alcun rapporto azionario; considerato ciò, non vedo molta differenza tra una Pinnacle Airlines che vola con i colori di Delta e United o in una Comair che veste lo Union Flag di British da una Carpatair in livrea Alitalia.
Come ho anticipato ad inizio post, il grande problema di questa operazione è stata una volontaria disinformazione: da una parte abbiamo un'azienda che tenta di celare, in vari modi, il fatto che questi voli siano stati dati in appalto ad un'altra azienda, dall'altra dei media che si lanciano sulla questione con titoloni da prima pagina del tipo "Alitalia fa volare i rumeni al proprio posto", manco stessimo parlando di un paese ancora agli albori dell'aviazione.
Un altro punto del tuo discorso che non mi torna è quello sull'acquisto di ATR: parliamo di tre o quattro rotte al massimo, Aosta e Bolzano escluse, sulle quali, se non erro, gli ATR avrebbero delle limitazioni di operatività, dunque avrebbe veramente senso comprare un paio di ATR?
A mio avviso no, i costi dell'operazione sarebbero talmente elevati (acquisto, manutenzione, formazione piloti e aa/vv) e i ricavi talmente limitati, da non giustificarne nemmeno lo studio di fattibilità.
IMHO, sopravvaluti anche l'eventuale percezione di una solidarietà nei confronti degli ex-express in mobilità: il giorno dell'annuncio tutti a spendere parole di supporto, da quello seguente la notizia cadrebbe nel dimenticatoio e tu, azienda, dovresti continuare a sobbarcarti i costi di questa operazione d'immagina; più facile pagare 1 milione di euro alla McCann per farti creare uno spot su "quanto sia bello volare con Alitalia, tutto incluso, anche il bagaglio", che non ad avviare e mantere una simile operazione.

Il punto secondo me è un altro: il ruolo di AZ nell'Italia e per gli italiani. E' verissimo ciò che scrivi riguardo la situazione americana, mentre in Europa non lo è quasi mai anche varcando le Alpi. Il concetto di compagnia di bandiera, vera o presunta, è ancora molto radicato nella maggior parti degli stati europei e l'Italia non è certo un'eccezione.
All'interno di questa cornice, possiamo affermare senza dubbio che queste compagnie hanno avuto un grado di protezione politica, sindacale ed economica tale da farne di fatto delle compagnie parastatali, a prescindere dalla formalità che le vede private.
Se nei paesi più avveduti, si è controbilanciato questo favoritismo con uno sviluppo del trasporto aereo effettivamente funzionale agli interessi del paese, in Italia la povera AZ è sempre e solo stata spolpata nell'interesse di pochi e a danno di tutti. Tradotto: non collega bene l'Italia al Mondo, ma per quanto è costata, dovrebbe portarci non-stop anche sulla Luna.
In paesi un po' più seri del nostro, non sarebbe nemmeno stato immaginabile creare CAI e sarebbe stato internato chi ha dormito 5 anni dilapidando tutto il capitale (e creando debiti enormi) ponendo di nuovo l'azienda di fronte ad una ricapitalizzazione di fatto portata a termine con i soldi degli italiani. Risparmi bancari, francobolli o tassa d'imbarco e via dicendo. Non mi stupirei se aumentassero l'accisa dei carburanti per aiutare il trasporto aereo. In fondo lo abbiamo già fatto per sovvenzionare lo spettacolo...
Tutta questa premessa, per chiarire due cose: primo: AZ di fatto è trattata come un'azienda di stato e secondo, ha un debito enorme con gli italiani. E non parlo solo di quello monetario. C'è quello del mancato sviluppo dovuto alla scarsità di collegamenti a lungo raggio, ci sono i posti di lavoro persi regalando milioni di pax a chi è stato più furbo e la compagnia di bandiera l'ha fatta funzionare bene, magari accorpandola con quella di un'altro paese. C'è il debito morale, di un'azienda che ha sempre trattato gli italiani come vacche da mungere e in una certa misura, i pax come rompicogxxoni istituzionali.
Quindi se mi permetti, da una compagnia che ha avuto una simile mole di privilegi, per giunta mal sfruttati, mi aspetto che scaturisca anche qualche dovere.
Il primo dei quali, è che essendo di fatto la compagnia di bandiera italiana (da sempre sussidiata con soldi italiani), utilizzi per quanto possibile personale italiano. Specialmente se disponibile, già formato e al momento a girarsi i pollici a spese dei contribuenti.
Sia chiaro, non ho nulla contro rumeni, svedesi o cileni, ma mi aspetto che AZ utilizzi di norma personale italiano.
Fa benissimo DT a tagliare gli stipendi se sono fuori mercato, la strada deve essere quella, non certo terziarizzare tutto in capo al mondo. Lo so anch'io che se creiamo AZ Romania e trasferiamo tutto là assumendo personale locale, risparmiamo un sacco di soldi, ma a questo punto che senso avrebbe andare avanti? Se AZ sparisse domani, entro fine mese il mercato si sarebbe già assestato senza particolari contraccolpi, quindi di cosa stiamo parlando?
Norwegian riesce a fare voli LC senza le sovvenzioni di FR, con stipendi norvegesi, tasse norvegesi, guadagnando soldi. Come diavolo fanno?
Quanto agli ATR, se AZ ne dovesse prendere solo un paio, va da se che farebbe manutenzione ed addestramento presso terzi. Ma siccome le stesse cose le dovrebbe fare Mistral o chicchessia, non dovrebbero esserci differenze abissali di costo. E se ci fossero ci sarebbe da domandarsi il perchè ed agire di conseguenza.
Esiste anche un lato percettivo di un'azienda da parte della collettività e l'immagine di AZ, migliorata nei primi anni di CAI, si è successivamente involuta fino ad avvicinarsi a quella della vecchia LAI, quasi come se il dover comportarsi come un'azienda di mercato fosse una condizione innaturale imposta solo temporaneamente dagli eventi, ma da far recedere quanto prima per tornare al ruolo di azienda parapubblica e paraculata contro tutto e tutti.
Guarda solo i comunicati stampa dei risultati in stile nordcoreano, dove vengono esclusivamente estrapolati i dati positivi presentati poi dai vari pennivendoli per far credere al popolino che le cose vadano benone.
Guarda nell'elenco delle principali linee aeree europee, qual'è l'unica che il 9 Marzo non si è ancora degnata di farci sapere da quanti passeggeri è stata utilizzata nel 2013:

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_largest_airlines_in_Europe

Va da se che l'immagine che ne esce, non è proprio accattivante e tornando agli ATR, secondo me varrebbe la pena investire qualcosa anche da questo punto di vista. D'altra parte se Mistral dovesse mettere in linea due cessi ultraventennali ed AZ dovesse perdere una quota cospicua di clienti in favore dei concorrenti, dove starebbe l'affare?
Concludo dicendo che se AZ vuole avere un futuro deve crescere. Ma prima ancora che nella flotta, deve farlo nella mentalità. 60 anni di gestione furbesca all'italiana l'hanno ridotta a ciò che è ora. A quando la riscossa? Intesa come fare la cosa giusta? Comportarsi con dignità? Smettere di far vergognare quella parte di dipendenti in gamba additati come mangiapane a tradimento dalle masse?
Attenzione che per questo non servono EY o cifre miliardarie, ma servono soprattutto volontà e dignità.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Il punto secondo me è un altro: il ruolo di AZ nell'Italia e per gli italiani. E' verissimo ciò che scrivi riguardo la situazione americana, mentre in Europa non lo è quasi mai anche varcando le Alpi. Il concetto di compagnia di bandiera, vera o presunta, è ancora molto radicato nella maggior parti degli stati europei e l'Italia non è certo un'eccezione.
All'interno di questa cornice, possiamo affermare senza dubbio che queste compagnie hanno avuto un grado di protezione politica, sindacale ed economica tale da farne di fatto delle compagnie parastatali, a prescindere dalla formalità che le vede private.
Se nei paesi più avveduti, si è controbilanciato questo favoritismo con uno sviluppo del trasporto aereo effettivamente funzionale agli interessi del paese, in Italia la povera AZ è sempre e solo stata spolpata nell'interesse di pochi e a danno di tutti. Tradotto: non collega bene l'Italia al Mondo, ma per quanto è costata, dovrebbe portarci non-stop anche sulla Luna.
In paesi un po' più seri del nostro, non sarebbe nemmeno stato immaginabile creare CAI e sarebbe stato internato chi ha dormito 5 anni dilapidando tutto il capitale (e creando debiti enormi) ponendo di nuovo l'azienda di fronte ad una ricapitalizzazione di fatto portata a termine con i soldi degli italiani. Risparmi bancari, francobolli o tassa d'imbarco e via dicendo. Non mi stupirei se aumentassero l'accisa dei carburanti per aiutare il trasporto aereo. In fondo lo abbiamo già fatto per sovvenzionare lo spettacolo...
Tutta questa premessa, per chiarire due cose: primo: AZ di fatto è trattata come un'azienda di stato e secondo, ha un debito enorme con gli italiani. E non parlo solo di quello monetario. C'è quello del mancato sviluppo dovuto alla scarsità di collegamenti a lungo raggio, ci sono i posti di lavoro persi regalando milioni di pax a chi è stato più furbo e la compagnia di bandiera l'ha fatta funzionare bene, magari accorpandola con quella di un'altro paese. C'è il debito morale, di un'azienda che ha sempre trattato gli italiani come vacche da mungere e in una certa misura, i pax come rompicogxxoni istituzionali.
Quindi se mi permetti, da una compagnia che ha avuto una simile mole di privilegi, per giunta mal sfruttati, mi aspetto che scaturisca anche qualche dovere.
Il primo dei quali, è che essendo di fatto la compagnia di bandiera italiana (da sempre sussidiata con soldi italiani), utilizzi per quanto possibile personale italiano. Specialmente se disponibile, già formato e al momento a girarsi i pollici a spese dei contribuenti.
Sia chiaro, non ho nulla contro rumeni, svedesi o cileni, ma mi aspetto che AZ utilizzi di norma personale italiano.
Fa benissimo DT a tagliare gli stipendi se sono fuori mercato, la strada deve essere quella, non certo terziarizzare tutto in capo al mondo. Lo so anch'io che se creiamo AZ Romania e trasferiamo tutto là assumendo personale locale, risparmiamo un sacco di soldi, ma a questo punto che senso avrebbe andare avanti? Se AZ sparisse domani, entro fine mese il mercato si sarebbe già assestato senza particolari contraccolpi, quindi di cosa stiamo parlando?
Norwegian riesce a fare voli LC senza le sovvenzioni di FR, con stipendi norvegesi, tasse norvegesi, guadagnando soldi. Come diavolo fanno?
Quanto agli ATR, se AZ ne dovesse prendere solo un paio, va da se che farebbe manutenzione ed addestramento presso terzi. Ma siccome le stesse cose le dovrebbe fare Mistral o chicchessia, non dovrebbero esserci differenze abissali di costo. E se ci fossero ci sarebbe da domandarsi il perchè ed agire di conseguenza.
Esiste anche un lato percettivo di un'azienda da parte della collettività e l'immagine di AZ, migliorata nei primi anni di CAI, si è successivamente involuta fino ad avvicinarsi a quella della vecchia LAI, quasi come se il dover comportarsi come un'azienda di mercato fosse una condizione innaturale imposta solo temporaneamente dagli eventi, ma da far recedere quanto prima per tornare al ruolo di azienda parapubblica e paraculata contro tutto e tutti.
Guarda solo i comunicati stampa dei risultati in stile nordcoreano, dove vengono esclusivamente estrapolati i dati positivi presentati poi dai vari pennivendoli per far credere al popolino che le cose vadano benone.
Guarda nell'elenco delle principali linee aeree europee, qual'è l'unica che il 9 Marzo non si è ancora degnata di farci sapere da quanti passeggeri è stata utilizzata nel 2013:

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_largest_airlines_in_Europe

Va da se che l'immagine che ne esce, non è proprio accattivante e tornando agli ATR, secondo me varrebbe la pena investire qualcosa anche da questo punto di vista. D'altra parte se Mistral dovesse mettere in linea due cessi ultraventennali ed AZ dovesse perdere una quota cospicua di clienti in favore dei concorrenti, dove starebbe l'affare?
Concludo dicendo che se AZ vuole avere un futuro deve crescere. Ma prima ancora che nella flotta, deve farlo nella mentalità. 60 anni di gestione furbesca all'italiana l'hanno ridotta a ciò che è ora. A quando la riscossa? Intesa come fare la cosa giusta? Comportarsi con dignità? Smettere di far vergognare quella parte di dipendenti in gamba additati come mangiapane a tradimento dalle masse?
Attenzione che per questo non servono EY o cifre miliardarie, ma servono soprattutto volontà e dignità.

Mi piace veramente molto la tua maniera di ragionare, è sottoscrivo in particolar modo sia l' Incipit che la chiusura.....che sono poi i due concetti fondamentali di tutta la querelle AZ e cioé.

1. L'italia ha bisogno di una compagnia di riferimento che curi gli interessi dei pax italiani nel mondo: una compagnia dove possano sentirsi a casa.....tranquilli.....che ne capisca le esigenze e le sappia soddisfare.

2. AZ, per tornare ad essere questa compagnia, deve valorizzare al massimo le risorse positive al suo interno...appunto con dignità e con volontà.

Altrimenti...non basteranno neanche i milioni di EY........
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

OT sulla questione AZ-EY, ma ormai questo è anche il thread AZ: da aprile saranno operati voli su CIY anche da FCO e i voli su AOI saranno operati da Embraer, almeno fintanto che Mistral non avrà i suoi aerei a quanto pare. Chiaramente anche i voli su CIY sono con EMB.

Avevo dimenticato di dire che anche i nuovi voli da LIN per WAW e PRG, programmati con 319, saranno operati da EMB. Più che prevedibile dal mio punto di vista.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Qualche news in più sull'accordo Alitalia&Regione Calabria:

Regione Calabria e Alitalia unite nella promozione turistica

Roma, 7 marzo 2014 – Per illustrare il programma di comunicazione turistica avviato con Alitalia e con Nital, filiale italiana di Nikon, il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’Amministratore Delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio hanno tenuto una conferenza stampa presso l’aula Calipari di palazzo Campanella a Reggio Calabria.

La campagna di comunicazione e di promozione turistica prevede una serie di iniziative, a partire dalle livree speciali di Alitalia con l'immagine dei Bronzi di Riace su due aeromobili della flotta, uno di medio raggio ed uno di lungo raggio.

I due Bronzi di Riace sulla fusoliera di Alitalia diventeranno per un anno gli ambasciatori del territorio e del turismo culturale della “destinazione Reggio Calabria” in giro per il mondo.

Alitalia sceglie i Bronzi di Riace attraverso un accordo fatto con la Regione Calabria che ha il preciso scopo di promuovere il turismo culturale legato al restauro delle due statue bronzee e del Nuovo museo Archeologico di Reggio Calabria. Un'iniziativa che sostiene il turismo short-break, ovvero la vacanza di breve durata e i weekend, incrementando i flusso di incoming sul territorio.

Alitalia per volare tutti i week end di marzo e i primi due di aprile, offrirà uno sconto del 15% su tutti i voli da Linate, Torino e Fiumicino per Reggio Calabria e Lamezia Terme, per permettere a tutti di venire a visitare i vostri Bronzi.

“La campagna - ha dichiarato il Presidente Scopelliti - prevede una tariffa promozionale concordata con Alitalia per i fine settimana, con l'emissione di biglietti a basso costo proprio a beneficio di quanti visteranno il Museo di Reggio Calabria e vorranno conoscere lo splendido patrimonio artistico e culturale. Inoltre 210 autobus, per un periodo compreso da quindici a trenta giorni, percorreranno le strade di Madrid, Londra, Bruxelles, Mosca, Berlino, Dublino e Zurigo 'vestiti', grazie a Nikon, con i panorami più belli della nostra terra e con l'immagine dei Bronzi. Anche le metropolitane di queste città saranno oggetto della nostra campagna promozionale. Abbiamo messo in campo un lavoro impegnativo, investendo quasi cinque milioni di euro, una cifra consistente. Si tratta di fondi finalizzati per questo tipo di spesa. Sono in programma, inoltre, una serie di spot televisivi sulle principali reti nazionali per un valore di 1,2 milioni di euro nel periodo dal 15 al 22 marzo, perché vogliamo trasmettere un messaggio di grande impatto. Affronteremo il prossimo periodo estivo - ha concluso Scopelliti - con la consapevolezza di avere lavorato efficacemente per la Calabria, per i nostri operatori turistici e per quanti nutrono ancora speranza nel futuro di questa terra, dalle grandi potenzialità e dalle mille risorse”.».

“Siamo orgogliosi di dedicare le livree di due nostri aeromobili ad una immagine simbolo della Calabria che tutto il mondo ci invidia – dichiara Gabriele Del Torchio, Amministratore Delegato di Alitalia – “A breve i Bronzi di Riace voleranno nei cieli del mondo, ma questo è solo il primo passo di una collaborazione che diventerà sempre più proficua con la Regione e con il Presidente Scopelliti. Sono certo che saranno numerose le opportunità di collaborazione tra chi vuole essere l’ambasciatore delle eccellenze italiane e chi, come la Regione Calabria, ha un enorme patrimonio culturale, naturale e gastronomico da far conoscere al mondo intero. L'aeroporto di Reggio Calabria – ha ribadito Del Torchio - è importante per Alitalia ed è ricompreso nelle nostre strategie di sviluppo. Riprenderanno proprio nei prossimi giorni i voli per Torino da Reggio Calabria».

Questa iniziativa della Regione con Alitalia mira a rafforzare l'immagine e la promozione internazionale delle sue bellezze naturali e culturali e destagionalizzare i flussi turistici attirando, grazie al target coperto dalla compagnia aerea italiana, turisti di tutto il mondo, cercando di incrementare, il turismo culturale. Esempio di questo sforzo è lo straordinario progetto fotografico dedicato ai Bronzi di Riace che vede protagonista uno dei più importanti fotografi a livello internazionale, il Maestro Mimmo Jodice. In una recente session fotografica che ha suscitato l’interesse dei media internazionali il maestro ha immortalato, attraverso l'unicità del suo sguardo, l'indiscutibile bellezza di uno dei più grandi misteri dell'arte antica, appunto i Bronzi di Riace. Un primo progetto, quello della Regione, di un piano di comunicazione ben più ampio che di quelle immagini farà il nuovo spot per la promozione turistica della Regione raccontate attraverso la straordinaria voce di Giancarlo Giannini. Lo spot sarà proiettato sugli aerei Alitalia personalizzati con la livrea dei Bronzi di Riace.

“TESTIMONI” DELLA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
Una scommessa vincente quella della Regione Calabria che già nel 2013 aveva puntato la sua campagna di comunicazione su “I Bronzi di Riace”. Anche quest'anno con “Gira e rigira” la Calabria ha deciso di sviluppare su di loro il concept intelligente e originale della sua comunicazione grazie al supporto dell'agenzia Pomilio Blumm che ha voluto portare nella campagna turistica diversi aspetti di innovazione sia visiva che semantica.

Il ritorno dei Bronzi di Riace nella campagna 2013 ha fatto di loro i testimonial garantiti del territorio tanto da guadagnarsi l'assoluto protagonismo, grazie agli scatti realizzati dal Maestro Mimmo Jodice, nel nuovo spot della Regione (quello realizzato per la Campagna Turismo 2014) che punta proprio su di loro per raccontare le bellezze di una terra tutta da scoprire anche attraverso la magnifica ed inconfondibile voce dell'attore e doppiatore italiano di fama internazionale Giancarlo Giannini.

POMILIO BLUMM LA CREATIVITÀ COME IMPRESA
Pomilio Blumm, con sede a Pescara, è uno dei principali player europei nella comunicazione istituzionale, e, soprattutto nel settore turistico, ha sviluppato l’heritage communication, che punta a valorizzare una risorsa preziosa e ricca di potenzialità quale il patrimonio artistico e culturale. Riguardo il settore turismo l’agenzia, oltre la Regione Calabria, ha incarichi dalla Regione Lombardia, Regione Sardegna e Regione Abruzzo e si occupa dell’immagine del turismo italiano con ENIT. Attualmente Pomilio Blumm è, inoltre, incaricata dell'attività di promozione turistica nazionale ed internazionale dalla Regione Puglia. Oltre alle regioni la Pomilio Blumm segue la comunicazione turistica per numerosi enti territoriali italiani tra cui province e comuni.

Alitalia
Alitalia raggiunge la Calabria con voli diretti da Roma Fiumicino verso Reggio Calabria con 28 frequenze settimanali, Lamezia Terme con 49 frequenze settimanali, da Milano Linate verso Reggio Calabria con 13 frequenze settimanali. Da Milano Linate a Lamezia Terme con 30 frequenze settimanali, e da Torino a Reggio Calabria con 2 frequenze settimanali.

Nella stagione estiva, la Compagnia opera su tutto il suo network 103 destinazioni, di cui 26 in Italia e 77 nel resto del Mondo. Le rotte servite saranno 186, per un totale di 2361 frequenze settimanali, con 24,3 milioni di passeggeri trasportati nel 2012 e una flotta fra le più giovane d ‘Europa con un’età media di 7 anni.

http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/07-03-2014a.html
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Belumosi ... Flyking, secondo me, dite cose giuste entrambi. Non vi vedo affatto contrapposti. Per cui condivido i vostri pensieri di ... buonsenso.
Personalmente ritengo che, tra le tantissime varie ed eventuali, AZ dovrebbe (anche) ritornare al mercato regionale (le cosiddette linee sottili di 3° livello di buona memoria di anni fa) ma, se questa scelta verrà effettuata (non credo) dovrà essere operativizzata in maniera adeguata ai tempi. Gli aeroplani regionali a turboelica, secondo me (ma è solo mia opinione) possono avere futuro per vari motivi:
- consumano poco, o meglio, consumano meno carburante dei jet di medesima categoria
- grazie a ciò sono più eco-friendly (e quindi sono meno penalizzati in EU)
- tipo l'ATR72 da 64 pax necessitano di minor equipaggio di un A320/B737 e quindi costano di meno in termini di personale dedicato a ora di volo
- immagino (non ho conoscenze tecniche a riguardo) che siano anche tecnologicamente un pelino più semplici dei jet e quindi ipotizzo che costino un pelino di meno dei jets in termini manutentivi
- non necessitano di particolari infrastrutture aeroportuali
- si riempiono al massimo, con ridotti quantitativi di passeggeri
- consentono di operare rotte che risulterebbero performanti in questi casi, a differenza che con i jet di pari categoria
- per rotte limitate o "sottili" entro l'ora-l'ora e mezza non comportano scostamenti apprezzabili di tempo rispetto ai rispettivi jets

Ora, se AZ non vuole operarlo di suo proprio ... chissenefrega. Esternalizzi pure il servizio, ma sarebbe da augurarsi che organizzi la cosa in modo intelligente.
Siamo nell'era del marketing (spesso su tutto e a scemo via) ... bene! Imposti una comunicazione seria e che spieghi il motivo delle scelte. Approfitti dell'occasione per informare ogni potenziale cliente che volare col "frullino" non significa penalizzare il servizio, anzi! Di contro, significa offrire l'opportunità di un collegamento che altrimenti non esisterebbe.
Daccordo che la gente generalmente è ignorante, ma forse non proprio stupida (o per lo meno non totalmente) per cui se venisse adeguatamente istruita non cadrebbe nell'errore dei preconcetti errati.
A ciò, ovviamente, deve seguire una pratica di servizio impeccabile senza "macchie", altrimenti casca l'asino; ragion per cui l'operatore che effettuerà il servizio dovrà garantire standard efficaci ed efficienti (no cancellazioni di voli, diversioni in altri scali, ecc.).
A me personalmente non fa differenza volare su un A320, piuttosto che su un ATR72 per un volo da 1,25 ore o giù di li. Preferisco poter volare, però.

Altro discorso è che in questo forum aeronautico, ove chi più chi meno, tutti dovremmo essere concettualmente equilibrati ed obiettivi ci sia qualcuno che continui a dire che il turboprop è ... "'na schifezza" (concedetemi la banalizzazione).
Anche perchè una domanda: come mai in un mercato (o meglio due) in crescita come l'estremo oriente e l'america latina, guardacaso, il consorzio ATR annovera la maggior parte dei clienti? E, in particolare il medio oriente, trattasi di mercati ad alta densità; per cui l'ATR72 potrebbe apparire anche sottodimensionato.
Noi in EU ci sentiamo più fighi? Dobbiamo sempre avere la puzza sotto il naso? Siamo in decadenza, ficchiamocelo nel bussolotto. Più umiltà e pragmatismo, meno presunzione ... per favore. E andiamo avanti.

Sulla battuta di Belumosi: "...da una compagnia che ha avuto una simile mole di privilegi, per giunta mal sfruttati, mi aspetto che scaturisca anche qualche dovere...".
Certo hai ragione, maaaa ... la realtà italiana ci insegna che questo è un miraggio (fiat docet). Molti casi di industriali/managers non mi risuta si sentano molto in dovere nei confronti del paese, anzi. Ma non allarghiamo il discorso.

Sulla considerazione di Flyking: "...sopravvaluti anche l'eventuale percezione di una solidarietà nei confronti degli ex-express in mobilità: il giorno dell'annuncio tutti a spendere parole di supporto, da quello seguente la notizia cadrebbe nel dimenticatoio e tu, azienda, dovresti continuare a sobbarcarti i costi di questa operazione d'immagina; più facile pagare 1 milione di euro alla McCann per farti creare uno spot su "quanto sia bello volare con Alitalia, tutto incluso, anche il bagaglio", che non ad avviare e mantere una simile operazione".
Hai ragione, anche perchè in termini finaziari, ora AZ non ha molto margine di manovra e con poco, dovrà massimizzare il maggior guadagno possibile.

Comunque, al di la delle nostre supposizioni, sarà da vedere come si evolverà la situazione. Aspettiamo.
Son anche curioso di vedere come sarà la livrea FVG branded del A319. Spero vivamente non sia sul genere di quella Calabrese.
Ciao a tutti
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Alitalia: compagnia, passeggeri +3,6% da inizio anno
10 Marzo 2014 - 14:34

(ASCA) - Roma, 10 mar 2014 - Alitalia, rispetto ai primi mesi del 2013, ha registrato sui propri voli dall'estero verso l'Italia una crescita del 3,6% - pari a 31.000 passeggeri in piu' - che conferma il nostro. Lo comunica la compagnia, spiegando che l'incremento dei flussi di traffico verso l'Italia evidenzia come, dall'inizio di quest'anno, sia in atto anche una ripresa del traffico cosiddetto business. Le destinazioni italiane piu' richieste dagli stranieri rimangono Roma, Milano, le citta' d'arte (fra tutte Venezia e Firenze) e le localita' del Sud Italia. Il Sud America e' la macro-regione del mondo che ha contribuito di piu' all'incremento del traffico dall'estero con una crescita dei passeggeri dell'11% e con un incremento dei ricavi sui voli Alitalia dal Sud America all'Italia pari a circa il 58% rispetto al 2013. Alitalia collega tre nazioni in Sud America con Roma: Brasile (Rio de Janeiro e San Paolo), Argentina (Buenos Aires) e Venezuela (Caracas). Importante e' anche l'apporto dato dall'Europa e dal Medio Oriente: da queste due macro-regioni i passeggeri sono cresciuti del 6% rispetto al 2013 e il Gruppo Alitalia prevede di servire nella stagione estiva - a partire dal 30 marzo - 62 destinazioni di medio raggio su questi mercati. In crescita anche il traffico dal Nord America all'Italia con un +3,3% di passeggeri rispetto al 2013. In questa macro-regione si evidenzia anche l'incremento maggiore per quanto riguarda il riempimento delle classi ad alto valore sui voli di lungo raggio - la business class Magnifica e la premium economy Classica Plus -, segno che la clientela business ha ripreso a viaggiare e sceglie di volare di piu' con Alitalia. Nel dettaglio, sui voli fra Nord America e Italia nel 2014 il tasso di riempimento della Magnifica e' salito di 6,4 punti percentuali sull'anno precedente, mentre quello della Classica Plus ha registrato una crescita di 7,4 punti percentuali. Alitalia collega all'Italia sia il Canada (Toronto) che gli Stati Uniti (voli da Boston, Chicago, Los Angeles, Miami e New York JFK). ''Alla luce di questi numeri, che confermano una crescita sulle direttrici internazionali e intercontinentali - afferma la compagnia -, il Piano Industriale del Gruppo prevede un ulteriore spinta sui ricavi che derivano da attivita' all'estero, con l'obiettivo di rendere Alitalia una delle principali aziende italiane che contribuiscono al bilancio valutario del nostro Paese''. com-sen/
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Che comunicato strano.....il titolo dice che i passeggeri sono + 3,6 % da inizio anno e sotto leggi che questa crescita riguarda i voli dall'estero verso l'Italia....
Quale sarebbe la crescita totale dei passeggeri da inizio anno ?
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Aumenta il tasso di riempimento della classe business, e in AZ riducono le poltrone sugli A330 proprio di quella classe. Mi sembra sostanzialmente corretto il ragionamento...
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Alitalia: compagnia, passeggeri +3,6% da inizio anno
10 Marzo 2014 - 14:34

(ASCA) - Roma, 10 mar 2014 - Alitalia, rispetto ai primi mesi del 2013, ha registrato sui propri voli dall'estero verso l'Italia una crescita del 3,6% - pari a 31.000 passeggeri in piu' - che conferma il nostro. Lo comunica la compagnia, spiegando che l'incremento dei flussi di traffico verso l'Italia evidenzia come, dall'inizio di quest'anno, sia in atto anche una ripresa del traffico cosiddetto business. Le destinazioni italiane piu' richieste dagli stranieri rimangono Roma, Milano, le citta' d'arte (fra tutte Venezia e Firenze) e le localita' del Sud Italia. Il Sud America e' la macro-regione del mondo che ha contribuito di piu' all'incremento del traffico dall'estero con una crescita dei passeggeri dell'11% e con un incremento dei ricavi sui voli Alitalia dal Sud America all'Italia pari a circa il 58% rispetto al 2013. Alitalia collega tre nazioni in Sud America con Roma: Brasile (Rio de Janeiro e San Paolo), Argentina (Buenos Aires) e Venezuela (Caracas). Importante e' anche l'apporto dato dall'Europa e dal Medio Oriente: da queste due macro-regioni i passeggeri sono cresciuti del 6% rispetto al 2013 e il Gruppo Alitalia prevede di servire nella stagione estiva - a partire dal 30 marzo - 62 destinazioni di medio raggio su questi mercati. In crescita anche il traffico dal Nord America all'Italia con un +3,3% di passeggeri rispetto al 2013. In questa macro-regione si evidenzia anche l'incremento maggiore per quanto riguarda il riempimento delle classi ad alto valore sui voli di lungo raggio - la business class Magnifica e la premium economy Classica Plus -, segno che la clientela business ha ripreso a viaggiare e sceglie di volare di piu' con Alitalia. Nel dettaglio, sui voli fra Nord America e Italia nel 2014 il tasso di riempimento della Magnifica e' salito di 6,4 punti percentuali sull'anno precedente, mentre quello della Classica Plus ha registrato una crescita di 7,4 punti percentuali. Alitalia collega all'Italia sia il Canada (Toronto) che gli Stati Uniti (voli da Boston, Chicago, Los Angeles, Miami e New York JFK). ''Alla luce di questi numeri, che confermano una crescita sulle direttrici internazionali e intercontinentali - afferma la compagnia -, il Piano Industriale del Gruppo prevede un ulteriore spinta sui ricavi che derivano da attivita' all'estero, con l'obiettivo di rendere Alitalia una delle principali aziende italiane che contribuiscono al bilancio valutario del nostro Paese''. com-sen/

Tra un po' i comunicati arriveranno a sbandierare i dati di alcuni voli selezionati che hanno registrato una crescita a tre cifre...
Che vergogna...:sconfortato:
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Aumenta il tasso di riempimento della classe business, e in AZ riducono le poltrone sugli A330 proprio di quella classe. Mi sembra sostanzialmente corretto il ragionamento...

beh, se aumenta da un 20% di LF, a un 30%, magari ci sta pure togliere le poltrone :D
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Aumenta il tasso di riempimento della classe business, e in AZ riducono le poltrone sugli A330 proprio di quella classe. Mi sembra sostanzialmente corretto il ragionamento...

Basandosi su quanto ci hanno azzeccato nei cinque anni trascorsi, mi pare giusto che aumenti il tasso di riempimento in business quando riducono le poltrone. :)
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Basandosi su quanto ci hanno azzeccato nei cinque anni trascorsi, mi pare giusto che aumenti il tasso di riempimento in business quando riducono le poltrone. :)
Ridurre i posti è un buon modo per aumentare ulteriormente il LF :)))
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

beh, se aumenta da un 20% di LF, a un 30%, magari ci sta pure togliere le poltrone :D

Devo ridere??? :D

Basandosi su quanto ci hanno azzeccato nei cinque anni trascorsi, mi pare giusto che aumenti il tasso di riempimento in business quando riducono le poltrone. :)

A mio avviso, mi baso solo su esperienza personale sui miei ultimi voli con AZ nel 2014 (AUH e GRU), le j erano sempre pienotte, in particolare sulla GRU, mentre la y+ era sempre e solo un disastro. 28 (che diventano 27 o addirittura 26 a seconda delle rotte per pilot rest) poltrone di J mi sembravano già pochine per un A330, adesso verranno diminuite a 20, in un momento in cui si è consapevoli della ripresa del traffico business??? Ma togliessero la y+.
Ovviamente spero di sbagliarmi, ma visti i risultati aziendali dell'ultimo quinquennio, non mi stupirei di un clamoroso e ulteriore fiasco.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Devo ridere??? :D



A mio avviso, mi baso solo su esperienza personale sui miei ultimi voli con AZ nel 2014 (AUH e GRU), le j erano sempre pienotte, in particolare sulla GRU, mentre la y+ era sempre e solo un disastro. 28 (che diventano 27 o addirittura 26 a seconda delle rotte per pilot rest) poltrone di J mi sembravano già pochine per un A330, adesso verranno diminuite a 20, in un momento in cui si è consapevoli della ripresa del traffico business??? Ma togliessero la y+.
Ovviamente spero di sbagliarmi, ma visti i risultati aziendali dell'ultimo quinquennio, non mi stupirei di un clamoroso e ulteriore fiasco.

Non mi supire che tra qualche anno facciano una nuova riconfigurazione.:D
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Mi risulta che la riconfigurazione di Magnifica e Classica Plus sia stata decisa di concerto con Air France e Delta
 
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