Thread Alitalia / Etihad - Parte I


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Re: Thread Alitalia / Etihad

la due diligence e' una cosa, ed e' probabilmente chiusa da un pezzo, il Piano Strategico, eventualmente congiunto, tutta un'altra compresa la revisione della Governance.
...e meno male che e' milano finanza...
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Come d’improvviso l’affare Etihad-Alitaliariaccende l’interesse sul mercato aereo italiano. A farsi avanti, anzi a non farsi indietro, dopo i timori degli ultimi tempi, è proprio l’alleato di Alitalia: Air France-Klm. Il suo Ad De Juniac ha dichiarato al Financial Times Online di apprezzare l’investimento di Etihad. L’esponente del gruppo franco-olandese ha posto, però, come condizione imprescindibile che siano rispettati “rigidamente” i paletti posti da tempo. Pena, appunto, i rischi per l’alleanza con Alitalia. Un’alleanza che De Juniac molto esplicitamente definisce molto più vantaggiosa per Alitalia. I vantaggi, e soprattutto gli svantaggi derivanti da una rottura, sarebbero molto maggiori per la compagnia.Air France dice chiaramente che plaude all’apertura sul mercato orientale che il potenziale arrivo di Etihad porterebbe, oltre alla liquidità, fattore non secondario. Ma è chiaro che questo nuovo interessamento dei franco olandesi è dettato dal fatto che vedono nell’investimento emiratino molti elementi comuni con la loro vecchia proposta. La scorsa settimana Etihad ha annunciato una due diligence arrivata alla sua fase finale. Secondo indiscrezioni i numeri in ballo sarebbero 350-400 milioni di euro che corrisponderebbero a una quota azionaria compresa tra il 40% e il 49%. Dunque l’ad di Air France-Klm non a caso afferma che “sta cambiando qualcosa nell’affare”, se il negoziato tra Alitalia e la compagnia emiratina si concludesse.Nel frattempo Lufthansa si è dichiarata pronta ad aumentare il proprio impegno su Malpensa nel caso dello “spostamento” di Alitalia – con Etihad – su Linate. Gli emiratini imporrebbero un calo drastico della linea Milano-Roma, considerando la concorrenza su rotaia non più sostenibile.La partita, infatti, va a riguardare e a toccare concretamente anche il concorrente tedesco. Etihad ha già acquisito quote azionarie rilevanti di due compagnie che operano sullo stesso bacino centrale di Lufthansa: la tedesca Air Berlin (per il 29%) e la svizzera Darwin Airlines (per il 33%), entrando di fatto già in conflitto con Lufthansa. L’acquisizione, quindi, di quasi mezza Alitalia porterebbe ad uno scontro definitivo con i tedeschi, che fino ad ora hanno gestito più o meno a loro piacimento, insieme ai francesi, gli scali milanesi di Malpensa e di Linate, utilizzandoli principalmente per arricchire i loro hub intercontinentali.A questo punto risulta decisiva l’incisività del Governo, e dalla politica italiana tutta, dettata dalla sua volontà o meno di gestire questa ennesima fase delicata e cruciale per la nostra compagnia di bandiera. Ed ecco che viene scontata e banale la battuta. Un altro “treno” sta passando per Alitalia. L’ultimo?La cosa certa è che la trattativa che da settimane va avanti tra Etihad e Alitalia apre scenari interessanti per Air France, e De Juniac lo sa bene. Solo una visione simile potrebbe spiegare un tale cambiamento di rotta nelle strategie aziendali della compagnia franco olandese. Infatti solo pochi mesi fa De Juniac, non soddisfatta della linea che Alitalia ha proposto, aveva rifiutato di partecipare all’aumento di capitale della compagnia italiana, portando le sue quote azionarie dal 25% al 7%. Queste quote, nonostante la drastica riduzione, portano nei bilancio della compagnia franco olandese una perdita annua di circa 20 milioni di euro, soldi che potrebbero essere facilmente recuperati se Etihad riuscisse ad aprire un varco in Asia per Alitalia.

termometropolitico
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Alitalia: Lupi; non so di tagli, Etihad priorita' dopo fiducia

ROMA (MF-DJ)--"Non l'ho letta, non so niente". Risponde cosi' il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, interpellato alla Camera in merito alla notizia di nuovi tagli per 48 mln che Alitalia chiede sul costo del lavoro. Lupi non ha escluso la convocazione di un tavolo al Ministero "dopo che ci insediamo". "Alitalia e' un dossier gia' sul tavolo del Ministero e della Presidenza del Consiglio", ha aggiunto. In merito al closing con Etihad, Lupi si e' limitato a dire: "ora riprendiamo le cose, ci eravamo dati i tempi necessari. Fateci riprendere le cose e poi sara' tra le priorita'" del Governo. gug/liv guglielmo.valia@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS 2512:23 feb 2014
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Come d’improvviso l’affare Etihad-Alitaliariaccende l’interesse sul mercato aereo italiano. A farsi avanti, anzi a non farsi indietro, dopo i timori degli ultimi tempi, è proprio l’alleato di Alitalia: Air France-Klm. Il suo Ad De Juniac ha dichiarato al Financial Times Online di apprezzare l’investimento di Etihad. L’esponente del gruppo franco-olandese ha posto, però, come condizione imprescindibile che siano rispettati “rigidamente” i paletti posti da tempo. Pena, appunto, i rischi per l’alleanza con Alitalia. Un’alleanza che De Juniac molto esplicitamente definisce molto più vantaggiosa per Alitalia. I vantaggi, e soprattutto gli svantaggi derivanti da una rottura, sarebbero molto maggiori per la compagnia.Air France dice chiaramente che plaude all’apertura sul mercato orientale che il potenziale arrivo di Etihad porterebbe, oltre alla liquidità, fattore non secondario. Ma è chiaro che questo nuovo interessamento dei franco olandesi è dettato dal fatto che vedono nell’investimento emiratino molti elementi comuni con la loro vecchia proposta. La scorsa settimana Etihad ha annunciato una due diligence arrivata alla sua fase finale. Secondo indiscrezioni i numeri in ballo sarebbero 350-400 milioni di euro che corrisponderebbero a una quota azionaria compresa tra il 40% e il 49%. Dunque l’ad di Air France-Klm non a caso afferma che “sta cambiando qualcosa nell’affare”, se il negoziato tra Alitalia e la compagnia emiratina si concludesse.Nel frattempo Lufthansa si è dichiarata pronta ad aumentare il proprio impegno su Malpensa nel caso dello “spostamento” di Alitalia – con Etihad – su Linate. Gli emiratini imporrebbero un calo drastico della linea Milano-Roma, considerando la concorrenza su rotaia non più sostenibile.La partita, infatti, va a riguardare e a toccare concretamente anche il concorrente tedesco. Etihad ha già acquisito quote azionarie rilevanti di due compagnie che operano sullo stesso bacino centrale di Lufthansa: la tedesca Air Berlin (per il 29%) e la svizzera Darwin Airlines (per il 33%), entrando di fatto già in conflitto con Lufthansa. L’acquisizione, quindi, di quasi mezza Alitalia porterebbe ad uno scontro definitivo con i tedeschi, che fino ad ora hanno gestito più o meno a loro piacimento, insieme ai francesi, gli scali milanesi di Malpensa e di Linate, utilizzandoli principalmente per arricchire i loro hub intercontinentali.A questo punto risulta decisiva l’incisività del Governo, e dalla politica italiana tutta, dettata dalla sua volontà o meno di gestire questa ennesima fase delicata e cruciale per la nostra compagnia di bandiera. Ed ecco che viene scontata e banale la battuta. Un altro “treno” sta passando per Alitalia. L’ultimo?La cosa certa è che la trattativa che da settimane va avanti tra Etihad e Alitalia apre scenari interessanti per Air France, e De Juniac lo sa bene. Solo una visione simile potrebbe spiegare un tale cambiamento di rotta nelle strategie aziendali della compagnia franco olandese. Infatti solo pochi mesi fa De Juniac, non soddisfatta della linea che Alitalia ha proposto, aveva rifiutato di partecipare all’aumento di capitale della compagnia italiana, portando le sue quote azionarie dal 25% al 7%. Queste quote, nonostante la drastica riduzione, portano nei bilancio della compagnia franco olandese una perdita annua di circa 20 milioni di euro, soldi che potrebbero essere facilmente recuperati se Etihad riuscisse ad aprire un varco in Asia per Alitalia.

termometropolitico
Mi sembra uno dei tanti articoli che cerca disperatamente di propagandare AZ come pezzo pregiato che AF ed EY si dovrebbero contendere, per non parlare dei tedeschi alle prese con una crisi di nervi all'idea che il matrimonio AZ-EY possa essere celebrato.
Il pur non simpaticissimo DJ, non fa altro che ripetere da mesi le condizioni poste da AF per investire nella compagnia italiana. Che di fatto sono identiche a quelle chieste dagli arabi. E cioè tagli pesantissimi a costi e debito. Due cose che per quanto dolorose, sono sicuramente necessarie per evitare il tracollo di AZ. Vergognoso che i tagli vengano fatti solo a fronte di un diktat straniero, mentre quando la compagnia era in mani italiane, si poteva continuare a scialare impunemente. In fondo perpetuano una tradizione pluridecennale, che vede AZ come un trxia che si scopano tutti, ma della quale non frega niente a nessuno. Fino all'altro ieri l'hanno fatto solo gli italiani, del 2009 si sono aggiunti i francesi e probabilmente da quest'anno a divertirsi saranno gli arabi. Denominatore comune: le "prestazioni" le abbiamo sempre pagate e continueremo a pagarle noi. Evviva.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Mi sembra uno dei tanti articoli che cerca disperatamente di propagandare AZ come pezzo pregiato che AF ed EY si dovrebbero contendere, per non parlare dei tedeschi alle prese con una crisi di nervi all'idea che il matrimonio AZ-EY possa essere celebrato.
Il pur non simpaticissimo DJ, non fa altro che ripetere da mesi le condizioni poste da AF per investire nella compagnia italiana. Che di fatto sono identiche a quelle chieste dagli arabi. E cioè tagli pesantissimi a costi e debito. Due cose che per quanto dolorose, sono sicuramente necessarie per evitare il tracollo di AZ. Vergognoso che i tagli vengano fatti solo a fronte di un diktat straniero, mentre quando la compagnia era in mani italiane, si poteva continuare a scialare impunemente. In fondo perpetuano una tradizione pluridecennale, che vede AZ come un trxia che si scopano tutti, ma della quale non frega niente a nessuno. Fino all'altro ieri l'hanno fatto solo gli italiani, del 2009 si sono aggiunti i francesi e probabilmente da quest'anno a divertirsi saranno gli arabi. Denominatore comune: le "prestazioni" le abbiamo sempre pagate e continueremo a pagarle noi. Evviva.
Le preoccupazioni di Lufthansa all'arrivo di EY in AZ le ha espresse il suo CEO senza tanti giri di parole facendo una figuretta, il cambio di rotta di AF che si dice pronta a collaborare con gli emiri è sempre per voce del suo CEO. Senza però trovare sponda da parte di EY che anzi dalle voci pare sia piuttosto interessata a farsi far da sponda dalle banche, Unicredit in particolare che è partecipata dal fondo sovrano.
Non stiamo parlando di racconti di giornalisti che possono romanzare sul resto, ma le uscite di LH e AF non sono chiacchere dei giornalisti.

Concordo invece che alla fine godranno gli emiri, ma non solo visto che la loro eventuale gestione deve essere evidentemente sostenibile portando un beneficio al sistema Italia. Riguardo ai tedeschi dovranno farsi andare bene lo scacco che le tre del golfo stanno piano piano portando.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Le preoccupazioni di Lufthansa all'arrivo di EY in AZ le ha espresse il suo CEO senza tanti giri di parole facendo una figuretta, il cambio di rotta di AF che si dice pronta a collaborare con gli emiri è sempre per voce del suo CEO. Senza però trovare sponda da parte di EY che anzi dalle voci pare sia piuttosto interessata a farsi far da sponda dalle banche, Unicredit in particolare che è partecipata dal fondo sovrano.
Non stiamo parlando di racconti di giornalisti che possono romanzare sul resto, ma le uscite di LH e AF non sono chiacchere dei giornalisti.

Concordo invece che alla fine godranno gli emiri, ma non solo visto che la loro eventuale gestione deve essere evidentemente sostenibile portando un beneficio al sistema Italia. Riguardo ai tedeschi dovranno farsi andare bene lo scacco che le tre del golfo stanno piano piano portando.
Farfallina, ma come fai non vedere che LH non è preoccupata da AZ bensì da EY, nelle cui mani la compagnia italiana sarebbe semplicemente una marionetta come lo è diventata AB? Funzionale solo agli interessi degli arabi?
Quanto a DJ mi sembra sia stato coerente con quanto ha sempre affermato: investimenti in cambio di ristrutturazione. Apriti cielo! Vuole soltanto avere AZ a prezzo zero (come se non fossero indispensabili dei liquidi per andare avanti).
Quando è arrivata EY con le stesse richieste, senza promettere assolutamente nulla sul futuro di AZ, è stata accolta come la salvatrice della patria. È qui che si vede la stupidità di un popolo: ringrazia l'invasore di essere venuto nella sua terra popolata da una razza evidentemente incapace. Perchè l'unica cosa che hanno che hanno chiesto AF ed EY (i tagli) potevamo benissimo farli da soli, se non fossimo appunto delle amebe.
Alla luce di tutto questo, suonano un po' patetici gli articoli che una stampa non disinteressata dispensa continuamente nel dipingere alle masse un'AZ in difficoltà ma ad un passo da un matrimonio 'degno', invece di chiamare le cose per quello che sono: una resa incondizionata a pagamento purchè venga salvata la compagnia, i suoi posti di lavoro e soprattutto i voti conseguenti. Questa è la verità, poi sognare non è vietato, per carità.
Ma credo che una forte indignazione sia decisamente più indicata.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Farfallina, ma come fai non vedere che LH non è preoccupata da AZ bensì da EY, nelle cui mani la compagnia italiana sarebbe semplicemente una marionetta come lo è diventata AB? Funzionale solo agli interessi degli arabi?
Quanto a DJ mi sembra sia stato coerente con quanto ha sempre affermato: investimenti in cambio di ristrutturazione. Apriti cielo! Vuole soltanto avere AZ a prezzo zero (come se non fossero indispensabili dei liquidi per andare avanti).
Quando è arrivata EY con le stesse richieste, senza promettere assolutamente nulla sul futuro di AZ, è stata accolta come la salvatrice della patria. È qui che si vede la stupidità di un popolo: ringrazia l'invasore di essere venuto nella sua terra popolata da una razza evidentemente incapace. Perchè l'unica cosa che hanno che hanno chiesto AF ed EY (i tagli) potevamo benissimo farli da soli, se non fossimo appunto delle amebe.
Alla luce di tutto questo, suonano un po' patetici gli articoli che una stampa non disinteressata dispensa continuamente nel dipingere alle masse un'AZ in difficoltà ma ad un passo da un matrimonio 'degno', invece di chiamare le cose per quello che sono: una resa incondizionata a pagamento purchè venga salvata la compagnia, i suoi posti di lavoro e soprattutto i voti conseguenti. Questa è la verità, poi sognare non è vietato, per carità.
Ma credo che una forte indignazione sia decisamente più indicata.

Eccellente disquisizione!
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Farfallina, ma come fai non vedere che LH non è preoccupata da AZ bensì da EY, nelle cui mani la compagnia italiana sarebbe semplicemente una marionetta come lo è diventata AB? Funzionale solo agli interessi degli arabi?
Quanto a DJ mi sembra sia stato coerente con quanto ha sempre affermato: investimenti in cambio di ristrutturazione. Apriti cielo! Vuole soltanto avere AZ a prezzo zero (come se non fossero indispensabili dei liquidi per andare avanti).
Quando è arrivata EY con le stesse richieste, senza promettere assolutamente nulla sul futuro di AZ, è stata accolta come la salvatrice della patria. È qui che si vede la stupidità di un popolo: ringrazia l'invasore di essere venuto nella sua terra popolata da una razza evidentemente incapace. Perchè l'unica cosa che hanno che hanno chiesto AF ed EY (i tagli) potevamo benissimo farli da soli, se non fossimo appunto delle amebe.
Alla luce di tutto questo, suonano un po' patetici gli articoli che una stampa non disinteressata dispensa continuamente nel dipingere alle masse un'AZ in difficoltà ma ad un passo da un matrimonio 'degno', invece di chiamare le cose per quello che sono: una resa incondizionata a pagamento purchè venga salvata la compagnia, i suoi posti di lavoro e soprattutto i voti conseguenti. Questa è la verità, poi sognare non è vietato, per carità.
Ma credo che una forte indignazione sia decisamente più indicata.
tutto meraviglioso ma ce'e un dettaglio di mezzo:
caiaz e' fallita per la seconda volta in meno di 5 anni
oggi sta in piedi con un allungamento del brodo dalle banche , qualche soldo dai soci cioe' ancora il punto prima, ed un meraviglioso quanto illegale e temporaneo intervento statale in attesa delle nozze!
hai per caso un miliardo da tirare fuori per comprare un cadavere???
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Farfallina, ma come fai non vedere che LH non è preoccupata da AZ bensì da EY, nelle cui mani la compagnia italiana sarebbe semplicemente una marionetta come lo è diventata AB? Funzionale solo agli interessi degli arabi?
Quanto a DJ mi sembra sia stato coerente con quanto ha sempre affermato: investimenti in cambio di ristrutturazione. Apriti cielo! Vuole soltanto avere AZ a prezzo zero (come se non fossero indispensabili dei liquidi per andare avanti).
Quando è arrivata EY con le stesse richieste, senza promettere assolutamente nulla sul futuro di AZ, è stata accolta come la salvatrice della patria. È qui che si vede la stupidità di un popolo: ringrazia l'invasore di essere venuto nella sua terra popolata da una razza evidentemente incapace. Perchè l'unica cosa che hanno che hanno chiesto AF ed EY (i tagli) potevamo benissimo farli da soli, se non fossimo appunto delle amebe.
Alla luce di tutto questo, suonano un po' patetici gli articoli che una stampa non disinteressata dispensa continuamente nel dipingere alle masse un'AZ in difficoltà ma ad un passo da un matrimonio 'degno', invece di chiamare le cose per quello che sono: una resa incondizionata a pagamento purchè venga salvata la compagnia, i suoi posti di lavoro e soprattutto i voti conseguenti. Questa è la verità, poi sognare non è vietato, per carità.
Ma credo che una forte indignazione sia decisamente più indicata.
Scusa dove leggi la tua interpretazione: "Le preoccupazioni di Lufthansa all'arrivo di EY in AZ "?

Su quello che gli emiri faranno eventualmente di AZ aspetterei di vederlo invece di leggere nella sfera di cristallo. Inoltre direi che in AB non mi paiono molto preoccupati di essere diretti da chi sa fare business e non lo vedo una cosa negativa.

Riguardo ad AF è stata evidentemente meno brava di EY a trattare, e vorrei chiederti come fai ad essere sicuro che le condizioni sono le medesime visto che le stesse si conoscono solo a grandi linee e quelle di EY specialmente attraverso voci.
Che vuoi che ti dica, io ad AF preferisco sicuramente EY, se non altro perché gli emiri i fondi da investire li hanno in quantità, hanno molti aerei in ordine, hanno un hub più lontano da quello di AZ e dall'Europa e quindi interessi che possono non sovrapporsi, hanno necessità di personale, e per finire due punti che secondo me sono quelli che fanno la differenza e cioè che la visione di AF l'abbiamo già vista non funzionare e che in EY si stanno dimostrando più pragmatici e attenti nella trattativa a differenza della spocchia francese.
Te non hai mai fatto mistero che bisognava andare con il piattino in mano da AF e che non c'era altra soluzione.

Riguardo alla considerazione degli italiani (ma voi vi considerate nel campione del giudizio?) personalmente ho una visione diversa e penso che piangersi addosso serva a nulla e che piuttosto bisogna rimboccarsi le maniche e darsi da fare per migliorare.
Più italiani ci rimbocchiamo le maniche e invece di piangerci addosso e più possibilità c'è di migliorare il nostro paese.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Più italiani ci rimbocchiamo le maniche e invece di piangerci addosso e più possibilità c'è di migliorare il nostro paese.

Vallo a dire di persona agli imprenditori di PMI sul lastrico che si spaccano la schiena da quando avevano 14 anni.
 
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Re: Thread Alitalia / Etihad

hai per caso un miliardo da tirare fuori per comprare un cadavere???
No, però credo che non sarebbe drammatico trovare i 350 M€ che dovrebbe mettere EY e volendo si possono fare "in house" i 300 M€ di tagli annui che probabilmente da soli porterebbero AZ non lontana dal pareggio.
Quanto alle banche è chiaro che la stragrande maggioranza dei soldi prestati (se non tutti), sono di fatto crediti inesigibili. In qualunque scenario realistico si prospetti per AZ.
Magari sarebbe anche il caso di assumere un top manager del settore e lasciargli le mani libere per lavorare.
Magari un manager che non sia già tale in un'altra compagnia che detenga grosse quote di azioni AZ... Perchè sappiamo bene a quale delle due darebbe priorità.
In un paese normale sarebbero scelte normali...
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Alitalia, trattativa interrotta: chiesti tagli agli stipendi per 54 milioni

di Gianni Dragoni25 febbraio 2014Commenta

Alitalia chiede ai sindacati tagli agli stipendi dei dipendenti per circa 54 milioni di euro all'anno. Ma la trattativa si è subito interrotta dopo il primo incontro. Tra le richieste dell'azienda, secondo fonti sindacali, c'è la sostanziale abolizione della clausola del 93%, negoziata negli ultimi mesi del 2008 quando stava nascendo la Cai privata, in base alla quale gli stipendi nella nuova compagnia non avrebbero potuto essere inferiori al 93% di quelli nella vecchia Alitalia pubblica. Tempi più lunghi per la trattativa per Etihad.

Le richieste della compagnia
Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi dice sugli ulteriori tagli agli stipendi: «Non ne so nulla , appena ci saremo insediati e saremo operativi, convocheremo un tavolo: Alitalia è un dossier già sul tavolo della presidenza del Consiglio». Secondo quanto riferito dai sindacati, l'azienda ha comunicato che gli accordi finora sottoscritti sui contratti di solidarietà e la cassa integrazione contribuiranno con circa 74 milioni per il solo 2014 alla riduzione dei costi aziendali. L'obiettivo della compagnia è raggiungere risparmi sul costo del lavoro per 128 milioni all'anno. Quindi secondo il piano di ristrutturazione mancherebbero ancora 54 milioni di tagli, da realizzare con interventi sulla busta paga dei quasi 14mila dipendenti. La delegazione della compagnia, guidata dal direttore del personale Antonio Cuccuini, il quale ha l'incarico provvisorio anche di direttore relazioni industriali dopo le improvvise dimissioni di Giorgio Rossi due settimane fa, ha detto che la situazione dei conti dell'azienda è ancora grave, secondo fonti sindacali. La compagnia non è entrata nel dettaglio dei sacrifici richiesti. Secondo i sindacati i tagli potrebbero essere attuati con interventi sugli scatti di anzianità, sull'indennità di trasferta e di volo, inoltre con una riduzione delle buste paga sotto il 93% rispetto al livello della vecchia Aluitalia pubblica.

Sindacati indisponibili: a che punto è la trattiva con Etihad?
La reazione immediata dei sindacati, dai confederali che rappresentano soprattutto i lavoratori di terra e assistenti di volo agli autonomi in rappresentanza di piloti e assistenti di volo, è stata negativa. I sindacati hanno chiesto assicurazioni che si sarà il rilancio. «Non possiamo fare solo tagli», dice la Filt-Cgil, che si dichaira «indisponibile a contratti di lavoro peggiorativi per i dipendenti della Cai-Alitalia». Il sindacao dei piloti Anpac e gli autonomi di assistenti di volo, Anpav e Avia, hanno espresso «indisponibilità ad affrontare il tema in assenza di chiare e concrete prospettive di partnership internazionale» e hanno chiesto «un aggiornamento puntuale sullo stato della trattativa in corso con Etihad la cui mancata chiusura risulterebbe esiziale per Alitalia». Secondo recenti dichiarazioni dell'amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, la trattativa con Etihad potrebbe concludersi con un accordo non prima della fine di aprile. Tempi più lunghi di quelli comunicati all'inizio di febbraio, quando i due vettori hanno annunciato una verifica sui conti (due diligence) di Alitalia da concludersi entro 30 giorni. Del Torchio non era presente all'incontro di lunedì. La trattativa è stata aggiornata ma non è fissata la data per il prossimo incontro.

Quasi 3mila lavoratori in Cigs o solidarietà
I sacrifici alle buste paga chiesti dall'azienda si sommano ai tagli già concordati con i sindacati per cassa integrazione e contratti di solidarietà. Con gli accordi sottoscritti il 14 febbraio è previsto che per due anni, a partire dal primo marzo, siano in cassa integrazione straordinaria a rotazione 1.437 lavoratori di terra, e in contratti di solidarietà 280 piloti e 521 assistenti di volo, per un totale di 2.238 lavoratori. In questo numero sono assorbiti i 480 lavoratori di terra per i quali dal giugno 2013 c'era un accordo di solidarietà e i 210 di volo per i quali era prevista la cigs con accordo del dicembre 2012. Oltre a questi ci sono i lavoratori in cigs a zero dal 2011 per un massimo di 700 persone, non riassorbiti negli esuberi di cui agli accordi del 14 febbraio. In totale, fa notare il Cub trasporti, «Alitalia-Cai sarà alleggerita di quasi 3.000 lavoratori».

http://www.ilsole24ore.com/art/impr...tipendi-54-milioni--184306.shtml?uuid=ABWtQ9y

 
Re: Thread Alitalia / Etihad

No, però credo che non sarebbe drammatico trovare i 350 M€ che dovrebbe mettere EY e volendo si possono fare "in house" i 300 M€ di tagli annui che probabilmente da soli porterebbero AZ non lontana dal pareggio.
Quanto alle banche è chiaro che la stragrande maggioranza dei soldi prestati (se non tutti), sono di fatto crediti inesigibili. In qualunque scenario realistico si prospetti per AZ.
Magari sarebbe anche il caso di assumere un top manager del settore e lasciargli le mani libere per lavorare.
Magari un manager che non sia già tale in un'altra compagnia che detenga grosse quote di azioni AZ... Perchè sappiamo bene a quale delle due darebbe priorità.
In un paese normale sarebbero scelte normali...
si si, e' davvero drammatico!
e non ci sono alternative, ne' orizzonti lunghi.
 
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Re: Thread Alitalia / Etihad

certo che e' drammatico
Caiaz e' finita . un'azienda che perde 2 milioni a l giorno non ha senso di esistere .punto se non per perseguire una strategia di sviluppo completamente diversa da quella che e' stata fin'ora
colaninno e soci ernao sicuri di rifilarla ai francesi solo che i francesi sono nella cacca.
Ora c'e' ethiad, che vuole garanzie e standard, oltre che meno debito, giustamente.
e sa beneissimi che i guai di alitalia non sono solo in casa ma anche in un paese dobve le infrastrutture sono poche perche invece di investire quelle si regalano i soldi a cazzo agli amici.
di top manager non ce ne'e bisogno
DT sa benissimo quello che fa, da subito, nonostante i soci coraggiiosi
di tempo non ce ne'e moltissimo, a ottobre, novembre al max
Che CAI sia nella merxa, siamo d'accordo. Sul fatto che siano introvabili 350 M€ in Italia, ti rispondo semplicemente che non esiste (le banche non sono forse entrate nel capitale AZ iniettando liquidità?).
Sul fatto che EY pretenda standard e tutto il resto, mi sembra logico. Quello che mi sembra meno logico, è che ci si rifiuti di fare ciò che va fatto senza ricorrere a terzi. Serve EY o qualcun altro per dare ad AZ uno standard?
Quanto a DT, credo sia un buon manager, ma qui secondo me serve uno del mestiere. E visti i precedenti, meno parla italiano, meglio è. Quanto meno dovrebbe esser più difficile rompergli i coxxioni mentre lavora....
Riassumendo in due parole, nell'ottica di salvare AZ a qualsiasi costo (precisiamo), stiamo svendendo AZ ad EY per una cifra modesta (eventuali compensazioni escluse), solo perchè non abbiamo le paxxe per fare la ristrutturazione necessaria dell'azienda e del debito.
E' quello il vero problema, non i 350 M€.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Non so quante "Farfalline" siete, ma è opportuno un miglior coordinamento. ;)
Perdonami,quoti quello che ti ho appena quotato che evidenzia chiaramente che il riferimento alla preoccupazione espressa da LH è per l'arrivo di EY!
Non capisco se è una provocazione o meno: dove avrei scritto che LH si dovrebbe preoccupare di AZ come dici tu?

****edit amministrazione****
 
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Vallo a dire di persona agli imprenditori di PMI sul lastrico che si spaccano la schiena da quando avevano 14 anni.
Risposta fuori argomento e senza senso, Asessa è stato chiaro e non ti seguo in questo tentativo di flame.
Non mi pare il caso di voler fare classifiche di impegno civico, direi che abbiamo pecore nere e ottimi esempi in tutte le categorie. Quello che è evidente è che se l'Italia si trova a dover risalire dalle profonde miniere di Moria direi che le maniche o se le sono rimboccate in troppo pochi oppure se le sono rimboccate prendendo direzioni sbagliate e magari non sempre legate al bene comune.
Quello che non sopporto è l'autocommiserazione fine a se stessa.
 
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