Thread Alitalia / Etihad - Parte I


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totocrista

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4 Settembre 2012
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tps - Psa
Re: Thread Alitalia / Etihad

beh a logica direi di si.
l'eventuale immatricolazione estera e' solo a beneficio del proprietario dell'avion , che sempre meno coincide con l'esercente e risponde a logiche fiscali, non operative.
Anche se l articolo 8 del codice della navigazione italiana è il seguente?
Art. 8 - Legge regolatrice dei poteri e dei doveri del comandante

I poteri, i doveri e le attribuzioni del comandante della nave o dell' aeromobile sono regolati dalla legge naZionale della nave o dell' aeromobile.

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flyboy

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Da Il Messaggero di oggi, pag. 15

Alitalia sceglie Citi per trattare con Etihad. La decisione presa ieri dopo una call con i grandi azionisti

MILANO Alitalia si dota di un advisor per le trattative finali dell’alleanza nei cieli con Etihad. La scelta sarebbe ricaduta su Citi, voluta soprattutto dalle Poste. Ieri pomeriggio ci sarebbe stata una riunione in conference call tra i principali azionisti della compagnia, presente Sergio Erede dello studio Bonelli Erede Pappalardo, consulente legale della società e Gabriele Del Torchio: c’erano Roberto Colaninno, Vittorio Ogliengo (Unicredit), Gaetano Miccichè (Intesa Sanpaolo), Alessandro Zurzolo (Poste) e un rappresentante di Atlantia. La necessità di avere un advisor finanziario sarebbe venuta a galla negli ultimi tempi e se ne sarebbe discusso nel consiglio tenutosi due giorni fa a Roma. Nello stesso giorno sarebbero stati costituiti quattro gruppi di lavoro misti fra il team di Del Torchio e gli uomini di Etihad: si occuperanno del network, operatività (manutenzione gestione degli aerei), revisione del piano, due diligence.
QUATTRO GRUPPI DI LAVORO
Il consulente dovrebbe essere quasi certamente Citi. La banca americana sarebbe stata preferita al Credit Suisse. Entrambe hanno avuto a che fare negli ultimi mesi con Alitalia. Citi ha assistito Poste nelle attività preliminare alla sottoscrizione della garanzia da 75 milioni nell’aumento di capitale da 300. La banca svizzera invece, ha effettuato la valutazione della società aerea in funzione del valore di conversione del prestito obbligazionario da 95 milioni. La società guidata da Massimo Sarmi avrebbe spinto su Citi, portandosi dietro Intesa e Unicredit. Citi sarebbe stata preferita anche rispetto a Leonardo & co che finora ha lavorato sulla strutturazione della nuova finanza concessa lunedì 3 per un importo di 165 milioni, meno dei 200 previsti dalla manovra finanziaria per complessivi 500 milioni. Il mandato Citi verrà formalizzato nelle prossime ore da Del Torchio e la banca Usa si siederà al tavolo negoziale con Etihad che è assistita da Pwc, Booz & co e dai legali di Dla Piper.
L'alleanza con Etihad è per Alitalia «un'occasione di successo», ha ribadito Enrico Letta da Milano, è «la soluzione all'annosa questione della solitudine della compagnia». Il premier, presente anche Roberto Maroni, ha dato qualche rassicurazione sul futuro di Malpensa. C’è da dire però, che nel piano Del Torchio sul tavolo del confronto con Etihad, è previsto che l’hub del vettore italiano resta Fiumicino e che qualche volo intercontinentale in più, comunque, andrà allo scalo in provincia di Varese. Quanto al negoziato con i sindacati prosegue anche se la chiusura si allunga alla prossima settimana.
 

atlantique

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4 Ottobre 2008
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Etihad, si tratta per il 40% Alitalia
Sul negoziato il nodo del debito passato della compagnia. L’ipotesi di Linate come snodo per il traffico tra Nord Italia e Abu Dhabi

ROMA - Tempi più lunghi dei previsti 30 giorni per l’eventuale accordo tra Etihad e Alitalia, mentre l’amministratore delegato della compagnia emiratina, James Hogan, parlando ieri durante un briefing a Singapore, ha detto di essere in trattative con le banche e ha annunciato che in settimana sarà a Roma per discutere l’acquisto di una quota azionaria del vettore italiano.
Secondo una fonte vicina al dossier citata da Reuters, Etihad vorrebbe rilevare il 40% di Alitalia per circa 300 milioni di euro. Hogan non si è sbilanciato sulla possibilità di chiudere l’accordo e ha confermato che la due diligence è ancora in corso. Ieri a Fiumicino gli uomini di Etihad hanno ripercorso i processi operativi della compagnia per approfondire eventuali azioni di efficientamento.

Uno dei fronti più caldi resta quello del debito pregresso di Alitalia, in particolare verso le banche che sono anche azioniste: Unicredit e Intesa Sanpaolo. Tra le ipotesi allo studio c’è l’allungamento delle scadenze del debito, poco gradito agli arabi, una sua riduzione attraverso la conversione in titoli di capitale e infine, come preferirebbe Etihad, il suo abbattimento o la revisione delle garanzie.

Intanto da Singapore si confermano le voci, anticipare dal Corriere , di una razionalizzazione dei voli Roma-Milano, dove la concorrenza del treno è molto forte, e dell’uso di Linate come mini-hub per smistare il traffico del Nord Italia verso Abu Dhabi e gli altri scali da dove già si vola con Etihad come Berlino e Zurigo. Quanto a Malpensa, il cui sviluppo per ora è solo sul piano di Gabriele Del Torchio, che però è definitivamente archiviato, anche ieri a Milano c’è stata polemica.

Non sono piaciute in particolare al governatore lombardo Roberto Maroni le parole del premier che, in visita nel capoluogo, ha affrontato l’argomento scottante dello sviluppo di Linate e Malpensa. L’accordo con Etihad è stato definito «un’occasione di successo» da Enrico Letta, che ha aggiunto di voler vedere «il bicchiere mezzo pieno» perché l’eventuale arrivo di Etihad è «la soluzione all’ annosa questione della solitudine di Alitalia». Poi, riferendosi al sistema aeroportuale milanese, ha aggiunto: «C’è la volontà di trovare il giusto equilibrio per le esigenze di Malpensa e Linate e sono convinto che si troverà». In che modo? «Non ho dubbi - si è limitato a dire il premier - che ci sarà lavoro per entrambe le strutture in una divisione dei compiti quale quella che è anche nel piano a cui ha lavorato il ministro (dei Trasporti, ndr ) Lupi».

Le rassicurazioni non sono bastate però a Maroni: «Letta ha detto che (i due scali, ndr ) possono coesistere - ha osservato Maroni -: Sai che novità? Lo sapevamo. Io vorrei evitare che il governo, facendosi influenzare da Etihad, penalizzi Malpensa. Vigileremo perché non accada. La vicenda degli aeroporti milanese e quella di Alitalia devono essere - ha concluso - due storie distinte». Più distensive le dichiarazioni di Fabrizio Palenzona, presidente di Adr (Aeroporti di Roma): «Noi non siamo in concorrenza con Milano, ma con il mondo», ha detto, facendo riferimento alle polemiche sugli scali di Linate e Malpensa.

Intanto è proseguita a Fiumicino la trattativa tra l’azienda e i sindacati con una novità: si è dimesso il direttore del personale Giorgio Rossi, secondo l’azienda per «motivi personali», secondo fonte sindacali perché in dissenso con la linea richiesta dal management aziendale. Il confronto è destinato a concludersi con un accordo che prevederà contratti di solidarietà e cassa a rotazione, in attesa che il nuovo piano di Etihad dispieghi i suoi effetti.

http://www.corriere.it/economia/14_...ia-514301b6-93cc-11e3-9655-88e5cf27ff03.shtml

Due considerazioni a margine:

1-Apparentemente Etihad metterebbe in AZ una cifra inferiore ai 400 milioni,sono davvero sufficienti per rilanciare alla grande l'azienda? Cosa ci fanno con così pochi soldi?
2-Probabile risposta alla prima domanda,se il rilancio passa dal taglio delle attività improduttive e della flotta, e dal feederaggio del network Etihad,in effetti tanti soldi non servono.

Nel passaggio sottolineato si legge che Etihad vorrebbe feederare il suo network e AUH da Linate,andando di fatto a giocare d'astuzia su quei vettori che invece operano dei diretti da MXP,sfruttando la vicinanza di LIN alla città.
Mi chiedo a questo punto se non sia questo il grande piano di rilancio per AZ,feederare AUH mettendo pochi spicci? Pensavo avrebbero feederato l'HUB di FCO.....
 

I-DADO

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17 Agosto 2007
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Quindi EY vuole arrivare con i 320 a Lin.
Piccolo problema: se lo concedono a loro voglio vedere se non lo dovessero concedere a QR.
E se arrivasse anche QR voglio proprio vedere come andrebbe a finire con EK che non ha macchine potenzialmente adatte per decollare da LIN...

Cresce parecchio la mia curiosità per vedere come andrà a finire al Forlanini.

Se lo aprono verso le rotte del golfo allora devono aprirlo per tutti e verso tutti. E allora Malpensa diventerebbe sì poco più che un aeroclub.
 

conair

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2 Novembre 2009
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Etihad, si tratta per il 40% Alitalia
Sul negoziato il nodo del debito passato della compagnia. L’ipotesi di Linate come snodo per il traffico tra Nord Italia e Abu Dhabi

ROMA - Tempi più lunghi dei previsti 30 giorni per l’eventuale accordo tra Etihad e Alitalia, mentre l’amministratore delegato della compagnia emiratina, James Hogan, parlando ieri durante un briefing a Singapore, ha detto di essere in trattative con le banche e ha annunciato che in settimana sarà a Roma per discutere l’acquisto di una quota azionaria del vettore italiano.
Secondo una fonte vicina al dossier citata da Reuters, Etihad vorrebbe rilevare il 40% di Alitalia per circa 300 milioni di euro. Hogan non si è sbilanciato sulla possibilità di chiudere l’accordo e ha confermato che la due diligence è ancora in corso. Ieri a Fiumicino gli uomini di Etihad hanno ripercorso i processi operativi della compagnia per approfondire eventuali azioni di efficientamento.

Uno dei fronti più caldi resta quello del debito pregresso di Alitalia, in particolare verso le banche che sono anche azioniste: Unicredit e Intesa Sanpaolo. Tra le ipotesi allo studio c’è l’allungamento delle scadenze del debito, poco gradito agli arabi, una sua riduzione attraverso la conversione in titoli di capitale e infine, come preferirebbe Etihad, il suo abbattimento o la revisione delle garanzie.

Intanto da Singapore si confermano le voci, anticipare dal Corriere , di una razionalizzazione dei voli Roma-Milano, dove la concorrenza del treno è molto forte, e dell’uso di Linate come mini-hub per smistare il traffico del Nord Italia verso Abu Dhabi e gli altri scali da dove già si vola con Etihad come Berlino e Zurigo. Quanto a Malpensa, il cui sviluppo per ora è solo sul piano di Gabriele Del Torchio, che però è definitivamente archiviato, anche ieri a Milano c’è stata polemica.

Non sono piaciute in particolare al governatore lombardo Roberto Maroni le parole del premier che, in visita nel capoluogo, ha affrontato l’argomento scottante dello sviluppo di Linate e Malpensa. L’accordo con Etihad è stato definito «un’occasione di successo» da Enrico Letta, che ha aggiunto di voler vedere «il bicchiere mezzo pieno» perché l’eventuale arrivo di Etihad è «la soluzione all’ annosa questione della solitudine di Alitalia». Poi, riferendosi al sistema aeroportuale milanese, ha aggiunto: «C’è la volontà di trovare il giusto equilibrio per le esigenze di Malpensa e Linate e sono convinto che si troverà». In che modo? «Non ho dubbi - si è limitato a dire il premier - che ci sarà lavoro per entrambe le strutture in una divisione dei compiti quale quella che è anche nel piano a cui ha lavorato il ministro (dei Trasporti, ndr ) Lupi».

Le rassicurazioni non sono bastate però a Maroni: «Letta ha detto che (i due scali, ndr ) possono coesistere - ha osservato Maroni -: Sai che novità? Lo sapevamo. Io vorrei evitare che il governo, facendosi influenzare da Etihad, penalizzi Malpensa. Vigileremo perché non accada. La vicenda degli aeroporti milanese e quella di Alitalia devono essere - ha concluso - due storie distinte». Più distensive le dichiarazioni di Fabrizio Palenzona, presidente di Adr (Aeroporti di Roma): «Noi non siamo in concorrenza con Milano, ma con il mondo», ha detto, facendo riferimento alle polemiche sugli scali di Linate e Malpensa.

Intanto è proseguita a Fiumicino la trattativa tra l’azienda e i sindacati con una novità: si è dimesso il direttore del personale Giorgio Rossi, secondo l’azienda per «motivi personali», secondo fonte sindacali perché in dissenso con la linea richiesta dal management aziendale. Il confronto è destinato a concludersi con un accordo che prevederà contratti di solidarietà e cassa a rotazione, in attesa che il nuovo piano di Etihad dispieghi i suoi effetti.

http://www.corriere.it/economia/14_...ia-514301b6-93cc-11e3-9655-88e5cf27ff03.shtml

Due considerazioni a margine:

1-Apparentemente Etihad metterebbe in AZ una cifra inferiore ai 400 milioni,sono davvero sufficienti per rilanciare alla grande l'azienda? Cosa ci fanno con così pochi soldi?
2-Probabile risposta alla prima domanda,se il rilancio passa dal taglio delle attività improduttive e della flotta, e dal feederaggio del network Etihad,in effetti tanti soldi non servono.

Nel passaggio sottolineato si legge che Etihad vorrebbe feederare il suo network e AUH da Linate,andando di fatto a giocare d'astuzia su quei vettori che invece operano dei diretti da MXP,sfruttando la vicinanza di LIN alla città.
Mi chiedo a questo punto se non sia questo il grande piano di rilancio per AZ,feederare AUH mettendo pochi spicci? Pensavo avrebbero feederato l'HUB di FCO.....
Credo sia un po prematuro fare ipotesi, troppo pochi gli elementi certi.
Credo, comunque, che 400mio servano solo per acquisire il 40%, poi magari, nulla vieta ai soci di sottoscrivere un aumento di capitale per sostenere un piano credibile.
 

Paolo_61

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Re: Thread Alitalia / Etihad

... Due considerazioni a margine:

1-Apparentemente Etihad metterebbe in AZ una cifra inferiore ai 400 milioni,sono davvero sufficienti per rilanciare alla grande l'azienda? Cosa ci fanno con così pochi soldi?
2-Probabile risposta alla prima domanda,se il rilancio passa dal taglio delle attività improduttive e della flotta, e dal feederaggio del network Etihad,in effetti tanti soldi non servono.

Nel passaggio sottolineato si legge che Etihad vorrebbe feederare il suo network e AUH da Linate,andando di fatto a giocare d'astuzia su quei vettori che invece operano dei diretti da MXP,sfruttando la vicinanza di LIN alla città.
Mi chiedo a questo punto se non sia questo il grande piano di rilancio per AZ,feederare AUH mettendo pochi spicci? Pensavo avrebbero feederato l'HUB di FCO.....
Premessa ovvia ma che vale la pena ribadire: le mie sono ipotesi dettate dalla logica e (anche) da quanto fatto in casi precedenti (AB).
1. 300 mio sono il massimo che EY può versare come capitale sociale, stanti i vincoli di possesso europeo. Nulla vieta però di finanziare ulteriormente AZ con un prestito soci (fruttifero, ma a un tasso molto basso) e/o noleggiare a/m (wet o dry dipende) a condizioni di particolare favore. In questo modo non si violano le condizioni poste dalla UE ma si immettono comunque risorse utilizzabili.
2. Da come la vedo io, l'hub principale resterebbe a FCO, mentre LIN verrebbe usata per andare a ripescare tutto quel traffico che oggi viene "regalato" alle compagni concorrenti (AF inclusa), ovvero quello ricco del nord Italia. Fra l'altro "hubbare" LIN ad AZ costa relativamente poco, perché già oggi ha slot e collegamenti in abbondanza. L'ipotetico diretto LIN AUH (come pure l'altrettanto ipotetico VCE AUH) avrebbe come obiettivo quello di dare fastidio ad Emirates, Turkish e alle europee che feederano da MIL verso i propri hub e da qui verso oriente (vicino, medio e lontano). Avrebbe poco senso pensare di sviluppare una linea LIN BER AUH XXX quando tutti i concorrenti ti offrono da MIL massimo una scalo per tutte le destinazioni importanti verso est.
 

Paolo_61

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Quindi EY vuole arrivare con i 320 a Lin.
Piccolo problema: se lo concedono a loro voglio vedere se non lo dovessero concedere a QR.
E se arrivasse anche QR voglio proprio vedere come andrebbe a finire con EK che non ha macchine potenzialmente adatte per decollare da LIN...

Cresce parecchio la mia curiosità per vedere come andrà a finire al Forlanini.

Se lo aprono verso le rotte del golfo allora devono aprirlo per tutti e verso tutti. E allora Malpensa diventerebbe sì poco più che un aeroclub.
QR con che slot potrebbe operare? Ed EK, che oltre agli slot ha anche il problema delle macchine. L'idea di fondo (IMHO) è che la liberalizzazione sia solo per le destinazioni, ma non per gli slot.
 

atlantique

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Credo sia un po prematuro fare ipotesi, troppo pochi gli elementi certi.
Credo, comunque, che 400mio servano solo per acquisire il 40%, poi magari, nulla vieta ai soci di sottoscrivere un aumento di capitale per sostenere un piano credibile.
Quote te,ma chiedo a Paolo,entrando Etihad,ipotizziamo al 40%,vuol dire che attuali soci escono,è corretto?

In caso,quindi di successivo ulteriore aumento di capitale,Etihad potrebbe mettere solo la quota di aumento utile a non sforare il 49%,è altresì corretto?
E gli altri soci? Se fanno aumento aumentano la loro quota facendo scendere Etihad? Insomma visto che Paolo_61 mi sembra pratico,potrebbe darci qualche delucidazione.
Sono d'accordo anche io con Paolo che avrebbe più senso feederare AUH che non TXL o DUS e fare voli multi-tratta,quando via AUH raggiungi il resto dell'Asia.
Per quanto riguarda i wet o dry lease,sono comunque dei noleggi,che vanno pagati e mi sembra che 300-400 milioni di cassa siano davvero pochi per AZ,considerando in quanto tempo ha bruciato il precedente aumento di capitale,anche se a dire il vero è stato bruciato dal debito,che Etihad potrebbe ritrovarsi a zero se venissero accettate le sue condizioni,e sulle quali si gioca la battaglia più importante.
 

Seaking

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Premessa ovvia ma che vale la pena ribadire: le mie sono ipotesi dettate dalla logica e (anche) da quanto fatto in casi precedenti (AB).
1. 300 mio sono il massimo che EY può versare come capitale sociale, stanti i vincoli di possesso europeo. Nulla vieta però di finanziare ulteriormente AZ con un prestito soci (fruttifero, ma a un tasso molto basso) e/o noleggiare a/m (wet o dry dipende) a condizioni di particolare favore. In questo modo non si violano le condizioni poste dalla UE ma si immettono comunque risorse utilizzabili.
2. Da come la vedo io, l'hub principale resterebbe a FCO, mentre LIN verrebbe usata per andare a ripescare tutto quel traffico che oggi viene "regalato" alle compagni concorrenti (AF inclusa), ovvero quello ricco del nord Italia. Fra l'altro "hubbare" LIN ad AZ costa relativamente poco, perché già oggi ha slot e collegamenti in abbondanza. L'ipotetico diretto LIN AUH (come pure l'altrettanto ipotetico VCE AUH) avrebbe come obiettivo quello di dare fastidio ad Emirates, Turkish e alle europee che feederano da MIL verso i propri hub e da qui verso oriente (vicino, medio e lontano). Avrebbe poco senso pensare di sviluppare una linea LIN BER AUH XXX quando tutti i concorrenti ti offrono da MIL massimo una scalo per tutte le destinazioni importanti verso est.
Scenario realistico.
 

kenyaprince

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Riguardo la razionalizzazione e downgrading della lin fco a breve il servizio sulla link non sarà più "ad hoc", ma diventerà come tutti gli altri nazionali. Salatini biscotti e soft drinks.
 

berioz

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Premessa ovvia ma che vale la pena ribadire: le mie sono ipotesi dettate dalla logica e (anche) da quanto fatto in casi precedenti (AB).
1. 300 mio sono il massimo che EY può versare come capitale sociale, stanti i vincoli di possesso europeo. Nulla vieta però di finanziare ulteriormente AZ con un prestito soci (fruttifero, ma a un tasso molto basso) e/o noleggiare a/m (wet o dry dipende) a condizioni di particolare favore. In questo modo non si violano le condizioni poste dalla UE ma si immettono comunque risorse utilizzabili.
2. Da come la vedo io, l'hub principale resterebbe a FCO, mentre LIN verrebbe usata per andare a ripescare tutto quel traffico che oggi viene "regalato" alle compagni concorrenti (AF inclusa), ovvero quello ricco del nord Italia. Fra l'altro "hubbare" LIN ad AZ costa relativamente poco, perché già oggi ha slot e collegamenti in abbondanza. L'ipotetico diretto LIN AUH (come pure l'altrettanto ipotetico VCE AUH) avrebbe come obiettivo quello di dare fastidio ad Emirates, Turkish e alle europee che feederano da MIL verso i propri hub e da qui verso oriente (vicino, medio e lontano). Avrebbe poco senso pensare di sviluppare una linea LIN BER AUH XXX quando tutti i concorrenti ti offrono da MIL massimo una scalo per tutte le destinazioni importanti verso est.
L'unica alternativa possibile allo scenario che hai ben rappresentato sarebbe quella di vietare la spedizione diretta del bagaglio verso la destinazione finale, soluzione che sarebbe più favorevole allo sviluppo di Malpensa.
O l'una o l'altra ma sono convinto che questa volta qualche cosa faranno.
 

Luca82

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2 Dicembre 2012
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Quindi EY vuole arrivare con i 320 a Lin.
Piccolo problema: se lo concedono a loro voglio vedere se non lo dovessero concedere a QR.
E se arrivasse anche QR voglio proprio vedere come andrebbe a finire con EK che non ha macchine potenzialmente adatte per decollare da LIN...

Cresce parecchio la mia curiosità per vedere come andrà a finire al Forlanini.

Se lo aprono verso le rotte del golfo allora devono aprirlo per tutti e verso tutti. E allora Malpensa diventerebbe sì poco più che un aeroclub.
Da tutto quello che si è sentito in questi giorni sembra chiara l'incapacità della politica di risolvere l'eterno dualismo tra MXP e LIN.
Come conseguenza avremo che non cambierà assolutamente nulla. Non verrà concessa la liberalizzazione delle rotte ma non verrà neppure chiuso LIN per fare piacere alle varie parti politiche.
Cosa ne pensate?
 
Stato
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