Thread Alitalia - Etihad IV : DICHIARAZIONE CONGIUNTA


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Hogan : "if we don't go ahead with alitalia nobody will ever invest there and they will be out of business soon"

Be' diciamo che ha detto quello che tutte le persone ragionevoli sanno, ma che alcune banche e sindacati a volte si dimenticano.

....e anche qualcuno sul forum Dr Gio; d'altronde "non stanno facendo beneficenza"....
No eh?
E cosa fa, di grazia, chi compra un'azienda che senza quei soldi e' destinata a scomparire??? E chi fa queste cose paga il giusto? Ma da quando?
Vediamo se ora che lo ha detto lo stesso Hogan (e non Lupi), qualcuno realizza come stanno le cose... ;)
 
....e anche qualcuno sul forum Dr Gio; d'altronde "non stanno facendo beneficenza"....
No eh?
E cosa fa, di grazia, chi compra un'azienda che senza quei soldi e' destinata a scomparire??? E chi fa queste cose paga il giusto? Ma da quando?
Vediamo se ora che lo ha detto lo stesso Hogan (e non Lupi), qualcuno realizza come stanno le cose... ;)
Infatti Hogan ha ben chiaro che non sta facendo beneficenza, mi sa che non hai compreso bene il concetto espresso.
Il concetto infatti è opposto alla tua interpretazione, loro stanno facendo business, ecco perché hanno posto condizioni e perché non fanno concessioni oltre ad un fisiologico zuccherino che daranno a sindacati e banche rispetto alle durissime condizioni iniziali.
La new AZ partner di EY deve funzionare, chi crede come te che questi vengano a fare beneficenza (a che scopo poi?) sta sbagliando della grossa. Ci sono arrivati i capitani, ci sono arrivate le banche creditrici, ci stanno arrivando i sindacati (qualcuno ha la testa più dura ma è inevitabile)... dai che ci puoi arrivare anche tu!
 
Alitalia-Etihad, duello sugli esuberi: ultimatum delle banche ai sindacati

Alitalia-Etihad, ultimatum ai sindacati. Lupi: «Dobbiamo chiudere entro la prossima settimana Il timing non cambia: martedì 8 luglio partenza della non stop negoziale; martedì 15 luglio chiusura della trattativa. Quasi un ultimatum, rafforzato da un netto avvertimento di Intesa Sanpaolo. Sette giorni, magari anche qualcuno in più, per definire la partita esuberi in Alitalia. Scadenza sostanzialmente imposta dagli arabi di Etihad, confermata dal ministro Maurizio Lupi al termine dell’incontro con le organizzazioni sindacali, e ribadita dallo stesso titolare dei Trasporti in sede di question time alla Camera: «Dobbiamo chiudere entro la fine della prossima settimana». Tra sindacati e azienda è un autentico braccio di ferro. Perché se il nodo del debito con gli istituti di credito sembra risolto, resta tutto da sciogliere quello relativo al personale dipendente. Un nodo reso ancora più intricato dalla pregiudiziale posta ora da Gian Maria Gros-Pietro, presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo: «Senza la piena adesione del sindacato al piano industriale non siamo disposti a partecipare al finanziamento».


I NUMERI

Quello di ieri mattina è stato un incontro che è servito soprattutto al governo (oltre a Lupi era presente il ministro del Welfare, Giuliano Poletti) per focalizzare le posizioni: venerdì scorso erano state ascoltate le ragioni della compagnia, ieri, appunto, quelle delle organizzazioni dei lavoratori. Da martedì prossimo l’esecutivo, nel suo ruolo di regista, tenterà una delicata per quanto complicata operazione di avvicinamento. Alitalia ha già ufficializzato il numero degli esuberi: 2.251. I sindacati insistono per valutare e discutere, in via prioritaria, il piano industriale. Il tema degli organici - insistono - dovrà essere trattato soltanto in seconda battuta. Il ministro Lupi ha smentito le voci circa una possibile riduzione dei tagli: «I numeri sono molto chiari: nel piano industriale si parla di 2.251 esuberi. L’obiettivo è rilanciare la compagnia con il minor impatto sociale evitando il baratro. Ora dobbiamo verificare se ci possano essere prospettive di ricollocazione. Stiamo verificando se quella delle Poste può essere una strada percorribile, insieme a quella di una esternalizzazione dei servizi di information tecnology. Lo valuteremo insieme ai sindacati». Si parla anche di catering, Adr e manutenzione.


I SINDACATI

Le rappresentanze di categoria non si opporrebbero a una riduzione dell’organico, ma pretendono garanzie rispetto al mantenimento del posto di lavoro per coloro che dovessero uscire dall’azienda. Avverte il leader della Cgil, Susanna Camusso: «Non esiste il prendere o lasciare quando c’è di mezzo il futuro di migliaia di persone. Gli accordi li fanno le condizioni di merito che li determinano e non le date. Tutto dipende dalle condizioni di partenza». «Stiamo lavorando - puntualizza il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni - per ridurre il più possibile il numero degli esuberi». Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, inquadra così il problema: «Bisogna trovare una soluzione che salvi tutti i lavoratori e l’obiettivo è trovarla entro la metà di luglio».


Alla fine chiaramente un accordo si troverà, ma in questo momento resta difficile individuare il punto di caduta in tempi brevi. Etihad ha fretta di chiudere la partita e avviare così il suo piano strategico di penetrazione sul mercato europeo con base operativa sull’hub di Fiumicino; Alitalia non può rinunciare a un progetto di rilancio per complessivi 1,2 miliardi di euro; il governo vorrebbe evitare il rischio di incassare un cartellino giallo (o rosso) dalla Ue per eventuali aiuti di Stato, denunciati da altri vettori europei. Lufthansa, per esempio.

http://economia.ilmessaggero.it/eco...indacati-camusso-intesa-sanpaolo/778650.shtml
 
Alitalia: Moretti, banche fanno quello che non volevano a ottobre

12:06 ROMA (MF-DJ)--"Le banche devono fare oggi quello che non volevano fare a ottobre, ovvero metterci i soldi". Lo ha affermato l'a.d. di Finmeccanica, Mauro Moretti, aggiungendo che "se hanno investito in progetti sbagliati e' bene che paghino, non e' giusto ci rimetta il Paese. ? giusto che le banche facciano le banche".
 
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Nicola Arnese
Responsabile e-Business Alitalia
 
Infatti Hogan ha ben chiaro che non sta facendo beneficenza, mi sa che non hai compreso bene il concetto espresso.
Il concetto infatti è opposto alla tua interpretazione, loro stanno facendo business, ecco perché hanno posto condizioni e perché non fanno concessioni oltre ad un fisiologico zuccherino che daranno a sindacati e banche rispetto alle durissime condizioni iniziali.
La new AZ partner di EY deve funzionare, chi crede come te che questi vengano a fare beneficenza (a che scopo poi?) sta sbagliando della grossa. Ci sono arrivati i capitani, ci sono arrivate le banche creditrici, ci stanno arrivando i sindacati (qualcuno ha la testa più dura ma è inevitabile)... dai che ci puoi arrivare anche tu!

...si si...ci arrivero'....cosi' come mi auguro tu arriverai ad essere meno saccente e arrogante...

Era chiaro cosa intendessi per "beneficenza", l'hanno capito tutti..."dai che ci puoi arrivare anche tu!"
 
Ultima modifica:
Strana questa dichiarazione.
Prima c'è fretta con solo una settimana rimanente.
Adesso saltano fuori perimetro (di cosa?), filiera (quale) e altro. La frase eloquente è quella riguardo alla necessità di trattare riguardo la collocazione.

Se si volesse chiudere sul discorso numeri, mi sembrerebbe logico che la trattativa ricollocazione si svolgesse prima. Il problema è che non mi sembra verosimile ricollocare centinaia di persone in pochi giorni..

Allora, chissà come la intendeva il Ministro, con "ora": prima o dopo quella sui numeri?

http://www.corriere.it/notizie-ulti...ricollocazione/02-07-2014/1-A_013313609.shtml
 
Alitalia: Moretti, banche fanno quello che non volevano a ottobre

12:06 ROMA (MF-DJ)--"Le banche devono fare oggi quello che non volevano fare a ottobre, ovvero metterci i soldi". Lo ha affermato l'a.d. di Finmeccanica, Mauro Moretti, aggiungendo che "se hanno investito in progetti sbagliati e' bene che paghino, non e' giusto ci rimetta il Paese. ? giusto che le banche facciano le banche".
E' ovvio a ottobre quando c'èra AF non lo hanno fatto perchè pensavano che lo avrebbe fatto Etihad,mentre la stessa Etihad ha fatto alle banche richieste ancora più pesanti,e ora le banche non hanno nessuna seconda chance.Ben fatto Etihad !!!
D'accordissimo con Moretti.
 
...si si...ci arrivero'....cosi' come mi auguro tu arriverai ad essere meno saccente e arrogante...

Era chiaro cosa intendessi per "beneficenza", l'hanno capito tutti..."dai che ci puoi arrivare anche tu!"
Il problema è che dai una definizione non corretta parlando di beneficenza quando la beneficenza non c'entra nulla e anzi il concetto espresso da Hogan è il contrario.
Se poi travisi il concetto con lo scopo di provocare riceverai una risposta secca che puntualizzerà, perché purtroppo tendi ad estendere a tutti (tutti chi poi?) la condivisione di tuoi pensieri ed interpretazioni.
 
View attachment 5401

Il corriere di oggi riporta, nel dettaglio, i settori coinvolti nella riduzione delle 2251 unità coinvolte.

Presumo che "addetti ai centri operativi" siano i dipendenti dell'ufficio operativo, mentre "impiegati di staff" potrebbero essere tutti quelli che non rientrano nelle altre categorie del grafico.

Ma sono disponibili i dati del totale dei dipendenti in forza, con una suddivisione simile a quella del grafico del Corriere?
 
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