geardown3green
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ma no erano brave ragazzeDai ragazzi! Fate saltare tutto! Però niente pasionarie a P.zzo Chigi questa volta eh...
Dai Herzog, visto che ancora una volta ti avremo sul groppone, facce armeno godè 'o spettacolo.
Mi associo poi a SetIRposition. Appena hai digerito la peperonata, facci una lista degli argomenti che gradisci che la mettiamo subito all'ODG dell'Associazione.
Quoto anch'ioQuoto
a Regina Coeli volevi dire.niente pasionarie a P.zzo Chigi questa volta eh...
Personalmente sono associato ad una associazione professionale che non ha alcuna voce in capitolo nella azienda dove attualmente e non so per quanto ancora fornisco il mio contributo professionale adeguatamente retribuito, e sono associato solo perche' sono un professionista. Quanto detto solo per sottolineare che il mondo delle relazioni sindacali e delle guerre confederali non mi appartiene e penso appartenga solo a chi opera in aziende di diritto privato italico.Discorso quasi ineccepibile se non fosse che l'attuale anomalia del trasporto aereo civile si ha praticamente solo in italia( minuscolo) quindi evidentemente soffriamo " di sistema"per cui , come dici Tu, incominciamo a regolare il quadro regolamentare e di riferimento incominciando da ciò che regola il lavoro, poi spetta al Governo di concerto con ENAC completare il quadro normativo.Purtroppo al momento vi è uno scontro tra potere sindacale e lobby di categoria su chi " conta di più" .
Personalmente , visti i disastri gestionali delle associazioni professionali recenti 2008 docet) , propendo più verso i confederali
Pienamente d'accordo. Purtroppo anche le vicende di questi giorni dimostrano che in AZ una corretta gestione aziendale è davvero molto difficile da ottenere, continuamente subordinata ad interessi particolari.Cai non e' mai stata in grado di generare ricchezza pur avendo condizioni di favore tangibile allo start up. Un CCNL spaventerebbe qualcuno? Mettiamo il caso, e non lo e', che possa essere applicato a Ryan piuttosto che ad Easy oppure a Volotea. Atteso che l'impatto ai fini del prelievo fiscale non dipende dal CCNL bensi' dalle norme tributarie applicabili, esistono solo due possibilita': le compagnia citate sono in grado di realizzare valore pur scontando i supposti maggiori costi del CCNL o non lo sono. Nel primo caso continuano ad essere operative con l'attuale struttura del network nel secondo caso si ritraggono e vanno alla ricerca di altri mercati. Cio' pero' non vuol dire che Cai o chi per lei, gia' inerentemente piu' inefficiente, sia in grado di sostituirsi creando valore.
Complimenti ottimo ragionamento e analisi.Personalmente sono associato ad una associazione professionale che non ha alcuna voce in capitolo nella azienda dove attualmente e non so per quanto ancora fornisco il mio contributo professionale adeguatamente retribuito, e sono associato solo perche' sono un professionista. Quanto detto solo per sottolineare che il mondo delle relazioni sindacali e delle guerre confederali non mi appartiene e penso appartenga solo a chi opera in aziende di diritto privato italico.
Cio' detto ribadisco un punto: in una economia di mercato la contrattazione e' disponibile in genere alla libera pattuizione tra le parti e difficilmente se non mai puo' essere considerata un regolatore del mercato, che invece ha bisogno di ben altri sistemi. In Germania non esiste un CCNL ma l'aggressione delle LCC e' ben controllata. In Francia non esiste un CCNL ed anche qui le LCC sono controllate dai regolatori. Viceversa in UK le LCC hanno di fatto eliminato il medio raggio di BA la quale ha pero' adottato un diverso posizionamento, ed anche qui non esiste un CCNL. Il problema e' la opportunita' di impiego dei fattori produttivi allo scopo di creare ricchezza e nessun CCNL e' in grado di creare ricchezza. Il benchmark lo fa il mercato del lavoro. Certo, occorre avere dei sistemi progressivi che possa o attutire gli scompensi immediati ma io non esagererei neanche tanto. Cai non e' mai stata in grado di generare ricchezza pur avendo condizioni di favore tangibile allo start up. Un CCNL spaventerebbe qualcuno? Mettiamo il caso, e non lo e', che possa essere applicato a Ryan piuttosto che ad Easy oppure a Volotea. Atteso che l'impatto ai fini del prelievo fiscale non dipende dal CCNL bensi' dalle norme tributarie applicabili, esistono solo due possibilita': le compagnia citate sono in grado di realizzare valore pur scontando i supposti maggiori costi del CCNL o non lo sono. Nel primo caso continuano ad essere operative con l'attuale struttura del network nel secondo caso si ritraggono e vanno alla ricerca di altri mercati. Cio' pero' non vuol dire che Cai o chi per lei, gia' inerentemente piu' inefficiente, sia in grado di sostituirsi creando valore. Aggiungo che qualora fossi assunto in Easy Jet su base Napoli come Direct Entry Captain con contratto Easy italiano di certo non vorrei che mi fosse applicato il CCNL e credo non lo voglia neanche il pilota neo assunto in Ryan che ad oggi in tre anni e mezzo e' avviato all'upgrade a commander. Il CCNL tutela (forse) l'ingessato posto di lavoro di coloro che attualmente sono in CAI o in Meridiana ove ad esempio molti primi ufficiali si avviano ai cinquanta anni senza prospettiva di upgrade professionale. Questo stato di fatto e' il problema, non il CCNL. Ovvio che queste restano mie opinioni che cerco di argomentare ma se si ritiene che il CCNL sia la via d'uscita non posso che dire che il tempo ce lo mostrera'.
Immaginando che hai postato da utente e non da moderatore, prima di fare paragoni da parrocchietta, invito te (e chi ti batte le mani), a leggere il post 889 di questa pagina:Nemmeno il miglior Razzi ("Fatti li cazzi tuoi...") avrebbe potuto esprimere meglio il concetto.
Dà forse fastidio che emerga in tutto il suo putridume la battaglia tra confederali da una parte, assetati di un potere che mai hanno raggiunto in AZ, e autonomi dall'altra, in disperata lotta per mantenere una voce in capitolo (e relative agevolazioni sindacali), strafottendosene della situazione drammatica dell'azienda?
Oh poi, per carità: il forum è tuo, decidi tu cosa si può scrivere, ci mancherebbe.
No, macchè adirato, figurati.Mi permetto di rispondere direttamente perche' chiamato in causa da Herzog. Il post 1145 in cui si parla di prendere a calci in culo, infatti, era il mio.
Mi scuso per l'espressione colorita usata in quel post, che in genere non e' nel mio stile, ma che mi e' sfuggita a causa di una situazione ai limiti del paradosso, che mi fa davvero trasecolare di fronte a quanto leggo in merito alla situazione Alitalia. Ho apprezzato le risposte pacate di altri utenti (alcuni che la pensano magari diversamente da me o altri forumisti) e che mi hanno risposto cortesemente mostrandomi il loro punto di vista. Mi spiace invece che altri, Herzog in particolare, abbiano trovato il mio post offensivo. Non voleva esserlo.
Sinceramente (e qui c'e' l'origine della mia espressione colorita di cui sopra) sono allibito del fatto che in Italia, credo per mancanza di cognizione delle conseguenze che possono seguire alle proprie azioni, vi sia un sentimento in moltissime persone del fatto che si puo' sempre continuare a "tirare la corda", si puo' sempre fare "saltare tutto", tanto si sa, non salta mai niente (questa e' la convinzione generale. Ahime' temo che i tempi delle vacche grasse siano finiti).
Prima che qualcuno mi accusi di essere un perverso seguace del capitalismo piu' sferzante che affama i lavoratori, aggiungo che sono molto disilluso di molte realta', come quella Americana, dove comunque vivo e svolgo la mia professione, che credono fortemente nel libero mercato come principale motore dello sviluppo, se non altro perche' (oltre a tanti lati positivi che indubbiamente questa societa' ha, tipo che sono uno stimolo alla generazione di ricchezza e innovazione tecnologica) sono anche alla radice di un gap crescente tra le fasce molto agiate ed altre fasce sociali della popolazione. A mio parere, nessuno puo' ritenersi davvero felice anche se professionalmente soddisfatto, se chi gli e' a fianco muore di fame, o se vive al centro di grandi squilibri sociali. Almeno, io non ne sono capace, e non posso voltare gli occhi dall'altra parte. Ritengo invece che maggiori garanzie sociali (ed una assistenza medica di base e di qualita' per tutti) debbano essere un principio valido di una societa' moderna e realmente democratica. Da questo punto di vista, a mio parere, l'Europa (almeno, alcune parti di Europa) e' avanti anni luce, in temi di diritti e di qualita' della vita.
Detto questo, ribadisco il mio concetto che nella triste realta' degradata italiana (dove non vi sono i rischi capitalistici del mondo americano o delle economie rampanti e drammaticamente ineque come in Cina, ma al contrario siamo ingessati dal sindacalismo piu' becero e statico e dalla inefficienza pressocche' dell'intero sistema) non posso capacitarmi che in una situazione in cui l'azienda Alitalia affonda, non si veda un prevalere chiaro di un senso di ragionevolezza di tutte le parti nel venire ad un accordo in cui tutti ci rimettono qualcosa ma alla fine si cerca di dare un futuro all'azienda. Invece, per egoismi e interessi/visibilita'/tornaconti a volte strettamente personali (vedi alcuni sindacalari e quello che abbiamo discusso negli ultimi 30 posts) vi e' una tendenza pericolosissima a continuare a tirare la coperta, ormai corta come non mai, verso il proprio lato. Con il rischio di rimanere tutti scoperti.
Questo e' il mio pensiero. Se qualcuno si ritenesse offeso da quanto esposto, invito la moderazione a cancellare il mio post #1145 che pare abbia adirato cosi tanto Herzog. Seppure, mi riservo di far notare, che mi sembra che vi siano stati post ben piu' aggressivi in passato su questo e altri thread, spesso non motivati da argomentazioni che gia' ho cercato dal post incriminato di sottolineare.
Grazie a te.@ Herzog
Grazie del tuo post. E' un intervento che spiega in modo molto pacato come la pensi.
Sono andato a rileggermi il post 1145 e, personalmente, non lo trovo poi cosi' offensivo. Forse io sono il moderatore meno indicato a rispondere perche' non vivo in Italia e fondamentalmente sono d'accordo con te.
E ora corro a mettermi un giubbotto antiproiettile per proteggermi dalla contraerea!![]()
Herzog, ma credi davvero che ci sia una lobby nel forum volta a distorcere i fatti o a presentarli in modo parziale? Se così fosse, come mai tutti noi abbiamo lodato i passi avanti fatti dai naviganti in questi anni? Quindi le stesse persone lodano i passi avanti fatti dai naviganti e poi distorcono la realtà quando si tratta di affrontare temi sindacali e contrattuali? Ti contraddici da solo.No, macchè adirato, figurati.
La penso pure come te. Forse quel giorno avevi un umore diverso, ma è appunto il buttare lì una frase così che può innescare una ridda di polemiche.
Apprezzo molto il tuo post e soprattutto perchè scrivi qualcosa di te dal quale mi pare di capire che con le note vicende tu non sei da una parte o dall'altra. Cosa che invece non sempre è chiara da parte di chi non manca mai di scagliarsi verso il personale AZ e non si capisce se sia dovuto a fatti personali o all'appartenenza a una categoria "antagonista".
Questo continuo distorcere e fare lobby e opinione puoi ravvisarlo in un fatto molto semplice: negli ultimi mesi o anni puoi leggere nel forum di come il lavoro dei naviganti sia migliorato assai. Anche grazie a ciò (e dei frontliners di terra), l'azienda ha riguadagnato posizioni in fatto di puntualità. Questa gente ha lavorato bene e contribuito a tenere in piedi la baracca.
A fronte di ciò, ora gli si leva la 13ma e pure ciò che il legislatore aveva previsto come decontribuzione. Ma non per restituirglielo, bensì per tenerselo.
Stranamente, in diversi che non mancano mai di inneggiare a merito e libero mercato stigmatizzano quella che sinora è stata una civile reazione. Come se uno dovesse solo stare zitto e offrire altro da togliere.
Ma ciò che palesa a mio avviso la partigianeria di alcuni, è che paradossalmente, nulla si dice sul fatto che a parità di stipendi, chi a bordo si è fatto in quattro ci rimette quello, chi invece tra la classe pensante ha contribuito a questi risultati, avrà intatta la sua bella tredicesima e chissà, magari pure il bonus. Ma secondo loro devi stare zitto e muto, in nome dell'unione che deve andare avanti.
Il futuro dell'azienda è sacrosanto, ma non è mortificando il merito che lo assicuri.
In merito a visibilità, intrecci e distorsioni sindacali, hai perfettamente ragione e te lo dice uno che ne ha subìto gli effetti. Ma cosa dire di chi ha negato la firma su un accordo motivando con dubbi di varia natura, per poi firmarne pochi gg.dopo un altro con dubbi prelievi però solo a carico di altre categorie? Ed escludendo quelle che sino al giorno prima criticavano aspramente.
Non solo: addebitando pretestuose colpe di egoismo per i licenziamenti, come se fosse colpa di una categoria se la cigs non sia stata accettata.
Ti ringrazio ancora per il tuo bel post. Spero che laggiù tu possa ottenere ciò che desideri oppure tornare con un bagaglio di idee ed esperienze che possa contribuire ad ottenerlo qui.
Ciao