*** Thread Alitalia + Etihad : EY conferma trattativa ***


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Paolo_61

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2 Febbraio 2012
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Anch'io ricordo di aver letto che parte del management AF-KL (soprattutto la parte olandese) fosse contraria ad altri investimenti in AZ.
Ovviamente non so quanto ci possa essere di vero. Personalmente ho vissuto il niet di AF alla ricapitalizzazione come un campanello di allarme di proporzioni enormi. Perchè se una compagnia che è (era) l'azionista maggiore di AZ, che ha investito nel tempo quasi 400 M€, che ospita un oceano di CS AZ sul proprio metallo WB e che ne gestisce il cargo, rischia di mandare a puxxane tutto per 300 M€, secondo me significa che la situazione di AZ agli occhi di Parigi viene vista come drammatica e difficilmente recuperabile...
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A mio parere i francesi si sono trovati in una situazione che non era più tenibile. Partecipare all'aumento di capitale solo pro quota avrebbe voluto dire cacciare 75 mio in una società che stava smarcandosi dal loro controllo cercando di crescere la dove i francesi non avevano interesse (nel LR). Le alternative erano quindi solo quelle "estreme", cioè acquisizione maggioritaria (o totalitaria) o disimpegno. Nel primo caso, però, avrebbero dovuto consolidare nei conti anche il miliardo abbondante di debiti di AZ a fronte del quale iscrivere all'attivo di bilancio un avviamento di dubbio (se vogliamo essere buoni) valore. Non conosco i covenant dei finanziamenti a lungo termine di cui gode AF, ma è possibile che l'operazione fosse semplicemente infattibile dal punto di vista finanziario.
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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E magari a parità di spesa ordinare 10 A332 in più e 30 A320 in meno per incentivare il lungo, la sola strada dove AZ poteva trovare spazio....
C'era anche il problema di andare a prendere i pax e il cargo disposti a pagare adeguatamente il passaggio sugli A332, e avere un'immagine che li attragga, facendoti arrivare al break even.

Quindi non Formentera, mettersi in concorrenza con le compagnie charter invece che le low cost non e' un gran progresso, non immagine impresentabile verso le parti piu' dinamiche dell'economia non protetta (se ne restano), e magari una sistematina all'assetto aeroportuale.

Le rotte intercontinentali balorde scavano buchi molto piu' velocemente, se non vai a prendere la ciccia.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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A mio parere i francesi si sono trovati in una situazione che non era più tenibile. Partecipare all'aumento di capitale solo pro quota avrebbe voluto dire cacciare 75 mio in una società che stava smarcandosi dal loro controllo cercando di crescere la dove i francesi non avevano interesse (nel LR). Le alternative erano quindi solo quelle "estreme", cioè acquisizione maggioritaria (o totalitaria) o disimpegno. Nel primo caso, però, avrebbero dovuto consolidare nei conti anche il miliardo abbondante di debiti di AZ a fronte del quale iscrivere all'attivo di bilancio un avviamento di dubbio (se vogliamo essere buoni) valore. Non conosco i covenant dei finanziamenti a lungo termine di cui gode AF, ma è possibile che l'operazione fosse semplicemente infattibile dal punto di vista finanziario.
Quote, il modello che AF ha in mente per AZ non è sostenibile per i conti della parte italiana, ergo come dici o AF prendeva il controllo o ormai non poteva più spacciare i suoi insegnamenti come utili consigli...
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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A mio parere i francesi si sono trovati in una situazione che non era più tenibile. Partecipare all'aumento di capitale solo pro quota avrebbe voluto dire cacciare 75 mio in una società che stava smarcandosi dal loro controllo cercando di crescere la dove i francesi non avevano interesse (nel LR). Le alternative erano quindi solo quelle "estreme", cioè acquisizione maggioritaria (o totalitaria) o disimpegno. Nel primo caso, però, avrebbero dovuto consolidare nei conti anche il miliardo abbondante di debiti di AZ a fronte del quale iscrivere all'attivo di bilancio un avviamento di dubbio (se vogliamo essere buoni) valore. Non conosco i covenant dei finanziamenti a lungo termine di cui gode AF, ma è possibile che l'operazione fosse semplicemente infattibile dal punto di vista finanziario.
quoto in pieno!!
gli esuberi interni di AF hanno consolidato quanto sopra
 

ilcavalieredeltempo

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20 Luglio 2007
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ROMA.
ROMA (MF-DJ)--Air France ha votato contro la conclusione della conversione del prestito obbligazionario le cui modalita' erano state approvate da Parigi nel board del 14 ottobre Nel Cda di martedi' 7, scrive oggi il Messaggero, due dei quattro rappresentanti francesi presenti, Philippe Calavia e Jean-Cyril Spinetta, hanno votato contro contestando il rapporto di concambio del prestito che esprimeva una capitalizzazione di Cai pari a 50 milioni, mentre le nuove azioni dell'aumento da 300 milioni valutavano la societa' il 40% in meno, cioe' 30 milioni. Air France figura comunque nel gruppo di soci che ha convertito il bond; il termine per la conversione scade domani. red/rov (fine) MF-DJ NEWS 0908:20 gen 2014
 

rommel

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31 Luglio 2008
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Chia
Ho difficoltà a comprendere appieno la posizione di AF di "critica" su ogni posizione.
O sono realmente infastiditi dalla possibile apertura di Ethiad o non la capisco perché hanno molte attività oggi insieme ad Alitalia.
Il cs e ripartizione utili/costi sui voli per la Francia ; le sinergie in alcuni Uffici di Rappresentanza nel mondo; l'accettazione dei pax a CDG ed in Italia , a memoria ma sapendo di dimenticarmene, la vendita delle stive ( non so se di dica così ma credo di essermi spiegato) e la Società Servair Solution Italia con una 40a di dipendenti a FCO per sviluppare le attività Catering.
Tutte queste sinergie che fine faranno ?
 

billypaul

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Ho difficoltà a comprendere appieno la posizione di AF di "critica" su ogni posizione.
O sono realmente infastiditi dalla possibile apertura di Ethiad o non la capisco perché hanno molte attività oggi insieme ad Alitalia.
Il cs e ripartizione utili/costi sui voli per la Francia ; le sinergie in alcuni Uffici di Rappresentanza nel mondo; l'accettazione dei pax a CDG ed in Italia , a memoria ma sapendo di dimenticarmene, la vendita delle stive ( non so se di dica così ma credo di essermi spiegato) e la Società Servair Solution Italia con una 40a di dipendenti a FCO per sviluppare le attività Catering.
Tutte queste sinergie che fine faranno ?
Le sinergie ci si mette un attimo a cambiarle.
L'unico problema sarebbe l'eventuale penale per l'uscita da Sky Team.
Sempre che sia nei piani di AZ/EY...
 

FlyKing

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14 Aprile 2011
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Genova - LIMJ
Le sinergie ci si mette un attimo a cambiarle.
L'unico problema sarebbe l'eventuale penale per l'uscita da Sky Team.
Sempre che sia nei piani di AZ/EY...
Perché dovrebbe essere in programma l'uscita di AZ da SkyTeam? Non è stato fatto per altre partecipazioni, su tutte AB, che anzi ha intensificato i rapporti con AFKLM in materia di c/s e i rapporti con il gruppo transalpino sono sempre parsi più che buoni.
 

piccione330

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Il giornale

Alitalia, con Etihad via tutti i manager
Paolo Stefanato - Gio, 09/01/2014 - 07:28
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Roberto Colaninno succede a se stesso e lunedì sarà rieletto presidente dell'Alitalia. Gabriele Del Torchio idem, continuerà nel suo incarico di amministratore delegato.


La conferma si è ricavata ieri dalla presentazione delle candidature per il cda, in vista dell'assemblea di lunedì: i loro nomi appaiono in liste separate, quelle formulate dai soci principali. Spieghiamoci meglio: Intesa e Poste, secondo gli accordi, avrebbero dovuto indicare l'una il presidente, l'altra l'ad; se i nomi di Colaninno e Del Torchio fossero apparsi in un'unica lista, questo avrebbe significato la non-riconferma di uno dei due.
Le liste che, in serata, erano state inoltrate alla compagnia erano tre. Una di Intesa, primo socio, alla quale si sono aggregati altri azionisti; una congiunta di Poste e Unicredit, secondo e terzo azionista; una di Air France, da sola in quanto unica titolare di azioni di categoria B. Fino alla mezzanotte, almeno in via teorica, avrebbero potuto aggiungersi altri elenchi di nomi.
Per Colaninno, che ha dunque rivisto la sua volontà di lasciare, si tratta di una presidenza di transizione tra l'Alitalia stand alone e l'Alitalia firmata Etihad. Resterà alla guida come traghettatore e come figura di garanzia, su pressione soprattutto delle banche. Del Torchio, che con la riconferma ottiene una palese espressione di fiducia, avrà il compito di realizzare alcuni punti chiave del suo piano industriale, preliminari all'ingresso di Etihad. Ieri lo stesso Del Torchio ha partecipato a un incontro a Palazzo Chigi per riferire al governo; il governo, va detto, è stato ed è molto presente sul tema Alitalia, specie per l'alleanza con Etihad.
Etihad è il vero Convitato di pietra; la sua presenza si sente, è palpabile, ma ancora non c'è. Le manovre di avvicinamento continuano e sono sempre più concrete, per un'alleanza che dovrebbe sbocciare in primavera. Il calendario dovrebbe essere più o meno questo: lunedì, con l'assemblea, sarà formalizzato l'assetto attuale di Alitalia. Subito dopo Etihad dovrebbe manifestarsi con una dichiarazione d'interesse. L'ad di Etihad la prossima settimana sarà impegnato in due città europee: a Berlino e a Zurigo, per celebrare le alleanze con Air Berlin e con Darwin. Lunedì, in Germania, è improbabile che possa rivelare qualche novità, perché parlerà proprio in parallelo con l'assemblea di Alitalia alla quale, per stile, non dovrebbe distogliere attenzione. Più probabile qualche dichiarazione venerdì 16, in Svizzera, quando per Alitalia le bocce saranno ferme.
La manifestazione d'interesse da parte di Etihad è legata a quattro condizioni: 1. ristrutturazione del debito con le banche; 2. chiusura dell'accordo sindacale; 3. possibilità di cambiare tutti i manager; 4. una serie di garanzie sugli aeroporti. «Ristrutturare il debito» può significare ridurlo, allungarlo o alleggerirne il costo; togliendo i circa 600 milioni di debiti legati alla flotta, si tratta di un'esposizione di circa 400 milioni verso le banche (principalmente Intesa, Unicredit, Mps e Popolare di Sondrio). Sono in corso trattative; il clima è di fiducia. Quanto all'accordo sindacale, esso si riferisce a quei 1.900 esuberi da trattare con cassa integrazione e solidarietà; più le decurtazioni in busta per i dirigenti e per tutti gli stipendi sopra i 40mila euro. Risparmi previsti: 128 milioni all'anno. L'atteggiamento del sindacato sembra costruttivo. Etihad vuole poi mano libera sulla governance: questa sarà la vera discontinuità con il passato. Si parla di un ad inglese proveniente da una compagnia asiatica; in ogni caso la responsabilità della gestione sarà tutta araba. E questo, sia consentito dirlo, è una bella garanzia.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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AF ha scelto di disimpegnarsi in AZ quando si è accorta che non riusciva a farsi regalare la compagnia ripulita dai debiti e con 4-5000 dipendenti in meno. Ora come i classici separati in casa critica tutte le scelte che fino a ieri ha deciso e approvato attaccandosi ad ogni pretesto.

Sul futuro ognuno si fa la sua idea, i francesisti ora si sono riconvertiti alla teoria che AF controlla le mosse di EY come un grande fratello con gli arabi che debbono solo metterci la pecunia e la faccia.

Se EY entrasse in forze in AZ è un problema per diversi: LH ha mandato un chiaro segnale, AF secondo me sta mandando segnali analoghi cercando di limitare i danni non essendo ancora definitivamente chiusa la partita. Anche perché secondo me è difficile vedere gli arabi in posizione di utili scemi per qualcun altro. Questi se ci mettono la pecunia ci mettono anche persone e idee e guarderanno in faccia agli interessi di pochi. Banche e governo hanno acquistato le quote proprio per cercare di tutelare i propri interessi in questa fase di passaggio, AF ha scelto invece di perdere le stretto controllo che aveva su AZ a livello di veti scendendo sotto al 10% del capitale mentre mantiene stretti accordi commerciali che hanno orizzonti temporali di almeno un altro lustro, ma che seppur stringenti al momento lasciamo aperte porte per il futuro con un eventuale socio forte come EY.

In questi mesi molti davano la partita chiusa nella direzione che auspicavano come imminente, in realtà come altri hanno teorizzato da tempo la partita sarebbe stata lunga e così è. Ora il pallino è passato in mano a EY da quelle di AF.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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Cosa sarebbe esattamente "una serie di garanzie sugli aeroporti"?
Avendo visto FCO, a mio parere avranno chiesto garanzie sulla possibilità di gestirsi una parte dell'apt come fosse loro (sarebbe la scelta più ovvia, e visto che Atlantia è anche socio CAI, hanno una bella arma di pressione in mano)
 

EI-MAW

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25 Dicembre 2007
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Le sinergie ci si mette un attimo a cambiarle.
L'unico problema sarebbe l'eventuale penale per l'uscita da Sky Team.
Sempre che sia nei piani di AZ/EY...
Ma a proposito di questo, io vedo compagnie che entrano ed escono dalle alleanze come niente, soprattutto in caso di fusioni o aggregazioni, vedi in passato CO e ora US. Di sta benedetta penale da 200mln si parlò all'epoca del passaggio LAI-CAI (e anche qua non mi spiego come una società nuova è entrata "di diritto" in un'alleanza solo per aver acquistato asset da una fallita e parte dell'alleanza stessa), ma questa penale esiste ancora oggi? E soprattutto, ce l'ha solo AZ (porca miseria)?
 

UM78

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Ma a proposito di questo, io vedo compagnie che entrano ed escono dalle alleanze come niente, soprattutto in caso di fusioni o aggregazioni, vedi in passato CO e ora US. Di sta benedetta penale da 200mln si parlò all'epoca del passaggio LAI-CAI (e anche qua non mi spiego come una società nuova è entrata "di diritto" in un'alleanza solo per aver acquistato asset da una fallita e parte dell'alleanza stessa), ma questa penale esiste ancora oggi? E soprattutto, ce l'ha solo AZ (porca miseria)?
Si esiste la penale, ed e' uno dei motivi per cui ad esempio SU, non ha lasciato ST recentemente... da qualche parte avevo anche posta un articolo ma, non mi ricordo dove.
 
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