*** Thread Alitalia + Etihad : EY conferma trattativa ***


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belumosi

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10 Dicembre 2007
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Re: Thread Alitalia + Etihad

Pensa che io invece, da ignorante, trovo più logico entri ora, in modo da metter giù una strategia iniziale che possa partire a marzo con la summer. Un po' come ha fatto con JU dove ha firmato in estate e predisposto un piano di rilancio metto in atto ad ottobre con l'inizio della winter.
Prima di pensare alle strategie, EY deve decidere se entrare o no in AZ. Può anche darsi che arrivi l'annuncio stasera, ma ci può stare anche una scelta più meditata per capire meglio come sarà AZ dopo i tagli promessi e nel nuovo scenario nazionale più competitivo.
Per quanto riguarda i tagli, sono sempre in attesa che da AZ arrivi qualche dettaglio in più sui 170 M€ non derivanti dal taglio degli stipendi.
Anche perchè se davvero tagliare una somma simile è fattibile senza problemi, ci sarebbero da farsi parecchie domande sul perchè si siano buttati nel cesso in 5 anni 850 M€ in spese superflue.
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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Re: Thread Alitalia + Etihad

C’è un elemento curioso nella telenovela Alitalia. È arrivato l’altro ieri. E non da Etihad, che dovrebbe iniettare 300 milioni di euro diventando così in un solo colpo il primo azionista di Cai. Altro che Poste Italiane. Certo, questa è la notizia del giorno, e qualcosa di più si dovrebbe sapere proprio oggi. Ma è la prova del nove a convincerci che stavolta, slittamenti a parte, dovremmo esserci davvero. Questa prova risponde al nome di Cristoph Franz, Ceo di Lufthansa. I tedeschi, si sa, la nostra compagnia l’hanno sempre snobbata. Hanno fatto shopping ovunque, dal Belgio all’Austria, ma della gloriosa livrea tricolore hanno sempre ripetuto di non sapere che farsene. Semmai vogliono i nostri passeggeri. Martedì, in un’intervista sul Corriere della Sera, il top manager ha detto però, un po’ a sorpresa, che a suo avviso Alitalia dovrebbe diventare una low cost di lusso. Seguendo il “modello di Aer Lingus”. Cedere al soccorso di Etihad è insomma sbagliato: “Alitalia diventerà una navetta verso gli Emirati Arabi e basta”.


Sembra un’intervista come tante altre, è invece la testimonianza che il vettore di Abu Dhabi – che da alcuni giorni ha spedito emissari a Fiumicino per controllare a fondo i conti – potrebbe giocarsi la sua carta con un altro player europeo dopo la tedesca (guarda un po’) AirBerlin. A confortare la tesi ci sono anche Reuters (nei giorni scorsi) e Bloomberg (per l’imbeccata sulla partecipazione in Alitalia). È vero: nessuno dai piani alti, né dalla Magliana né dagli Emirati Arabi Uniti, ha commentato ufficialmente. Etihad vuole in particolare vederci chiaro sul piano Del Torchio (300 milioni di tagli, 1.900 esuberi) oltre ad attendere il perfezionamento dell’aumento di capitale ed eventuali avvicendamenti al vertice (Massimo Sarmi presidente e Giuseppe Giordo, ora in Alenia, nuovo ad?). Ma ci sono alcuni elementi, oltre alla pista Lufthansa, che pendono in quella direzione. Sono tutti squisitamente strategici.


Anzitutto, la linea del Ceo dell’Emirato, James Hogan, è esattamente coerente con l’eventuale operazione italiana. Quella, cioè, di acquistare partecipazioni in compagnie più piccole un po’ ovunque, dall’Europa all’India fino all’Australia. Per fare dell’aeroporto internazionale di Abu Dhabi il pivot di un network planetario. In pratica controlla le già citate irlandese Aer Lingus e Air Berlin ma anche Air Serbia, Air Seychelles, Virgin Australia, l’indiana Jet e la svizzera Darwin. Quale sarebbe quindi il ruolo di Alitalia in questa rete? E cosa potrebbe guadagnarci dal matrimonio con i quattrini dello sceicco Khalīfa bin Zāyed Āl Nahayān?


È il secondo punto. Vero, Etihad ha accordi con Air France. Ma anche con Alitalia, operativo da tre anni. E per la compagnia tricolore il sodalizio con Parigi significherebbe un futuro industriale piuttosto caotico. Cai sfoggia un mastodontico miliardo di debiti maturato solo nell’ultimo quinquennio, e il suo valore aziendale è ormai prossimo allo zero. Ma i cugini non stanno molto meglio: perdita a livello operativo di 353 milioni nel 2011 e 300 nel 2012. Non basta: perdita netta di 805 milioni (2011) e oltre un miliardo (2012). Un sacco di debiti pure loro. Insomma, caro Franz, sembrerebbe esattamente il contrario rispetto alla capziosa previsione: è proprio il sodalizio con il vettore transalpino che trasformerebbe Alitalia, più di quanto già di fatto non sia, in un pulmino alato verso Charles De Gaulle e Schipol. Senza neanche la speranza di un investimento in innovazione, flotta e servizi degno di questo nome.


Etihad questi problemi, ovviamente, non li ha. Ha invece in tasca cifre che dimostrano una crescita massiccia, anche nei passeggeri, tanti petrodollari e un’ondata di tecnologia in arrivo. Piena rincorsa alla cugina Emirates. I mezzi in flotta sono 86. Ma ne sono stati ordinati 230, fra i più nuovi e appena presentati dai colossi del settore. Solo all’ultimo Dubai Air Show la compagnia ha infranto una lista così di record. Ha per esempio staccato un assegno da oltre 25 miliardi di dollari con Boeing: 25 aerei 777X, 17 777-9X e otto 777-8X. Per quest’ultimo velivolo sarà la compagnia di lancio al mondo. Un altro, per 87 mezzi, con Airbus. Fatturato 2012 a 4,8 miliardi di dollari, +17% rispetto all’anno precedente. Solo alcuni numeri, tutti fantascientifici, per tratteggiare le disponibilità di un fondo sovrano che attinge direttamente ai pozzi della penisola arabica. Ecco perché il miliardo di debiti di Alitalia non sembra spaventare nessuno: è un falso problema. Non a caso, sembra che la trattativa fosse lanciatissima ben prima che Air France si sfilasse dal tavolo. La quadratura va semmai trovata sul modello di business e sul ruolo del nostro vettore nella rete tessuta da Hogan.


Per gli emiri Alitalia servirebbe da ponte per il ricco mercato del Mediterraneo verso il resto del mondo. Questo è senz’altro vero. Alitalia si specializzerebbe così sul medio raggio verso la penisola e da Abu Dhabi si decollerebbe per il pianeta, in particolare Asia e Oceania. Ma potrebbe anche accadere il contrario: Cai potrebbe cioè tornare a puntare almeno in parte sul ben più redditizio lungo raggio (magari alzando, con l’aiuto di Etihad che è specialista del segmento superpremium, gli standard di servizio in cabina e architettando nuove offerte per chi spende di più) almeno per le mete americane, facendo il lavoro contrario e complementare a quello dell’azionista di riferimento ma in direzione Ovest. In fondo Alitalia qualche passo in avanti l’ha fatto, in questi anni: ha migliorato l’efficienza, ha tagliato l’età media della flotta (una delle più giovani in Europa), ha spinto sulla puntualità ed è abituata ad cavarsela in situazioni di crisi. Il potenziale per crescere in maniera sensata, ritagliandosi un ruolo senz’altro ancillare ma di buon livello, magari con qualche perla tecnologica supportata dal buon emiro, c’è tutta. Per qualche (petro)dollaro in più.
 
F

flyboy

Guest
Re: Thread Alitalia + Etihad

Pensa che io invece, da ignorante, trovo più logico entri ora, in modo da metter giù una strategia iniziale che possa partire a marzo con la summer. Un po' come ha fatto con JU dove ha firmato in estate e predisposto un piano di rilancio metto in atto ad ottobre con l'inizio della winter.
Quanto scrivi è molto sensato, però purtroppo ci sono troppi se che devono realizzarsi per far sì che gli arabi investano.
Entrare oggi in AZ significherebbe per EY guadagnare un anno e ribattere subito contro chi ti si sta piazzando in casa per annientarti, ma non avrebbe alcuna certezza di trovare l'azienda descritta nell'ultimo piano 'taglia&sopravvivi'.
Il solo ingresso di nuovi player a FCO porta ad un cambiamento delle condizioni di mercato, in negativo per AZ. E' difficile che se ne sia tenuto conto in fase di stesura del piano (dubito che abbiano ipotizzato la marcia su Roma di Vueling e Ryan). Che conseguenze porterà in termini di riempimenti e yields sul un corto raggio già problematico?
Ed anche lato risparmi, come ha scritto Belumosi, ne sappiamo poco. Spero per EY che nella due diligence siano stati meno parchi di dettagli, ma anche lì il piano va implementato, ed i tagli appaiono francamente ambiziosi.
La loro scelta appare quindi condivisibile. Meno se invece ragioni lato AZ che, al di là dei problemi di liquidità, necessita di una immediata strategia per non perdere troppe quote di mercato a FCO. E per farlo ha bisogno di sinergie con EY Regional.
 

zeppelin999

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23 Marzo 2007
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Re: Thread Alitalia + Etihad

Nel mirino di Hogan a mio modesto avviso c'è soprattutto FCO. Integrare un hub nel cuore del Mediterraneo facendo shopping a prezzi di saldo da pezzenti come noi italiani
 

berioz

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27 Settembre 2013
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Re: Thread Alitalia + Etihad

La notizia di questa mattina è che i soldi freschi freschi versati dai soci sono già stati bruciati per pagare costi arretrati.
Inoltre EY non entrerà in AZ prima di marzo 2014.

ALITALIA, ETIHAD METTE LE SUE CONDIZIONI
http://www.ecostampa.com/Servizi/Ra...&isjpg=S&small=N&usekey=B1S8MTB9QENLX&video=0

Vorrei solo far notare che di passo in passo ci avviciniamo sempre di più alle condizione che i francesi avevano posto per procedere alla fusione.
In prims, i francesi chiedevano di azzerare il debito finanziario che era pari a 950 mln.
Ebbene 300 mln sono stati trovati dai soci italiani, 300 mln forse da Ethiad, 95 mln dalla conversione del prestito obbligazionario. Mancano ancora circa 300 mln da trovare da qui a marzo.
Chi li metterà?
 

Milanello

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10 Novembre 2009
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Re: Thread Alitalia + Etihad

Si parla molto di FCO con l'ingesso di EY. Che impatto potrebbe avere invece su MXP e più in generale su MXP + LIN? Con la posizione dominante di Emirates a MXP la cosa non sarebbe banale...
 
F

flyboy

Guest
Re: Thread Alitalia + Etihad

Vorrei solo far notare che di passo in passo ci avviciniamo sempre di più alle condizione che i francesi avevano posto per procedere alla fusione.
In prims, i francesi chiedevano di azzerare il debito finanziario che era pari a 950 mln.
Ebbene 300 mln sono stati trovati dai soci italiani, 300 mln forse da Ethiad, 95 mln dalla conversione del prestito obbligazionario. Mancano ancora circa 300 mln da trovare da qui a marzo.
Chi li metterà?
Nello stesso articolo però vedi che i 300 mio appena iniettati dai soci italiani si sono già volatilizzati.
 

Luca Cordero

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4 Marzo 2006
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Re: Thread Alitalia + Etihad

C’è un elemento curioso nella telenovela Alitalia. È arrivato l’altro ieri. E non da Etihad, che dovrebbe iniettare 300 milioni di euro diventando così in un solo colpo il primo azionista di Cai. Altro che Poste Italiane. Certo, questa è la notizia del giorno, e qualcosa di più si dovrebbe sapere proprio oggi. Ma è la prova del nove a convincerci che stavolta, slittamenti a parte, dovremmo esserci davvero. Questa prova risponde al nome di Cristoph Franz, Ceo di Lufthansa. I tedeschi, si sa, la nostra compagnia l’hanno sempre snobbata. Hanno fatto shopping ovunque, dal Belgio all’Austria, ma della gloriosa livrea tricolore hanno sempre ripetuto di non sapere che farsene. Semmai vogliono i nostri passeggeri. Martedì, in un’intervista sul Corriere della Sera, il top manager ha detto però, un po’ a sorpresa, che a suo avviso Alitalia dovrebbe diventare una low cost di lusso. Seguendo il “modello di Aer Lingus”. Cedere al soccorso di Etihad è insomma sbagliato: “Alitalia diventerà una navetta verso gli Emirati Arabi e basta”.

che il ceo di LH dica che a suo avviso Alitalia diventerà una low cost di lusso non vuole dire niente se non mettere ulteriormente in dispregio AZ
cara LH eravate gli unici a poter far qualcosa di utile , ma dopo le dolorose bastonate sul naso che avete preso a MXP ve ne siete guardati bene
mo so c@zzi vostri e vi dovete dar da fare che la rendita con questo concorrente sull'uscio di casa potrebbe terminare
fate un accordo anche voi con Etihad


Etihad questi problemi, ovviamente, non li ha. Ha invece in tasca cifre che dimostrano una crescita massiccia, anche nei passeggeri, tanti petrodollari e un’ondata di tecnologia in arrivo. Piena rincorsa alla cugina Emirates. I mezzi in flotta sono 86. Ma ne sono stati ordinati 230, fra i più nuovi e appena presentati dai colossi del settore. Solo all’ultimo Dubai Air Show la compagnia ha infranto una lista così di record. Ha per esempio staccato un assegno da oltre 25 miliardi di dollari con Boeing: 25 aerei 777X, 17 777-9X e otto 777-8X. Per quest’ultimo velivolo sarà la compagnia di lancio al mondo. Un altro, per 87 mezzi, con Airbus. Fatturato 2012 a 4,8 miliardi di dollari, +17% rispetto all’anno precedente. Solo alcuni numeri, tutti fantascientifici, per tratteggiare le disponibilità di un fondo sovrano che attinge direttamente ai pozzi della penisola arabica. Ecco perché il miliardo di debiti di Alitalia non sembra spaventare nessuno: è un falso problema. Non a caso, sembra che la trattativa fosse lanciatissima ben prima che Air France si sfilasse dal tavolo. La quadratura va semmai trovata sul modello di business e sul ruolo del nostro vettore nella rete tessuta da Hogan.
a questo tipo di attori il miliardo di debiti di AZ non spaventa assolutamente , se vuoi dominare con i tuoi aerei mezzo mondo questi son bruscolini
ovviamente ai capitani coraggiosi questa cifra fa un'altro effetto
 

Greco

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Re: Thread Alitalia + Etihad

che il ceo di LH dica che a suo avviso Alitalia diventerà una low cost di lusso non vuole dire niente se non mettere ulteriormente in dispregio AZ
cara LH eravate gli unici a poter far qualcosa di utile , ma dopo le dolorose bastonate sul naso che avete preso a MXP ve ne siete guardati bene
mo so c@zzi vostri e vi dovete dar da fare che la rendita con questo concorrente sull'uscio di casa potrebbe terminare
fate un accordo anche voi con Etihad

a questo tipo di attori il miliardo di debiti di AZ non spaventa assolutamente , se vuoi dominare con i tuoi aerei mezzo mondo questi son bruscolini
ovviamente ai capitani coraggiosi questa cifra fa un'altro effetto
Hai ragione, cosa vuoi che ne capisca uno come Franz di Aviazione commerciale?
 

Farfallina

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Re: Thread Alitalia + Etihad

Prima di pensare alle strategie, EY deve decidere se entrare o no in AZ. Può anche darsi che arrivi l'annuncio stasera, ma ci può stare anche una scelta più meditata per capire meglio come sarà AZ dopo i tagli promessi e nel nuovo scenario nazionale più competitivo.
Per quanto riguarda i tagli, sono sempre in attesa che da AZ arrivi qualche dettaglio in più sui 170 M€ non derivanti dal taglio degli stipendi.
Anche perchè se davvero tagliare una somma simile è fattibile senza problemi, ci sarebbero da farsi parecchie domande sul perchè si siano buttati nel cesso in 5 anni 850 M€ in spese superflue.
Una quota dei 170 M€ verrà dall'abolizione delle tax sui pax in transito, una parte verrà dalla riduzione dei costi per il finanziamento del debito se è vero che l'aumento di capitale è stato utilizzato per abbattere parte del debito, una parte dalla riduzione delle flotta.
Comunque come detto non è stato presentato un vero piano industriale, ma è stato detto ai sindacati quello che dovevano sapere perchè di loro competenza e una bozza a grandi linee.
 

Paolo_61

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Re: Thread Alitalia + Etihad

Una quota dei 170 M€ verrà dall'abolizione delle tax sui pax in transito, una parte verrà dalla riduzione dei costi per il finanziamento del debito se è vero che l'aumento di capitale è stato utilizzato per abbattere parte del debito, una parte dalla riduzione delle flotta.
Comunque come detto non è stato presentato un vero piano industriale, ma è stato detto ai sindacati quello che dovevano sapere perchè di loro competenza e una bozza a grandi linee.
170 MIO solo dall'abolizione delle tasse sui pax in transito mi sembrano tantini, sei sicura di questa cifra?
 

Farfallina

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Re: Thread Alitalia + Etihad

Nello stesso articolo però vedi che i 300 mio appena iniettati dai soci italiani si sono già volatilizzati.
Non è che ci hanno fatto un falò, se è vero e corrisponde quello che è scritto sarebbero stati utilizzati per abbattere il debito.
 

Paolo_61

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Re: Thread Alitalia + Etihad

Non è che ci hanno fatto un falò, se è vero e corrisponde quello che è scritto sarebbero stati utilizzati per abbattere il debito.
Il punto, che non sappiamo (e che non è detto che sappiano nemmeno quelli del Sole) è quale parte del debito è stata abbattuta, se cioè i soldi sono stati usati per pagare conti arretrati dei fornitori (e allora niente diminuzione degli oneri finanziari) o per rimpinguare le linee di credito bancarie.
 

Farfallina

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Re: Thread Alitalia + Etihad

Il punto, che non sappiamo (e che non è detto che sappiano nemmeno quelli del Sole) è quale parte del debito è stata abbattuta, se cioè i soldi sono stati usati per pagare conti arretrati dei fornitori (e allora niente diminuzione degli oneri finanziari) o per rimpinguare le linee di credito bancarie.
Probabile che siano serviti per entrambe le cose. I numeri non li abbiamo quindi non possiamo essere più approfonditi.
Il concetto è che a leggere alcuni pare che quei 300 milioni di abbiano bruciati in un gran falò e non siano serviti a nulla.
 
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flyboy

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Re: Thread Alitalia + Etihad

Il punto, che non sappiamo (e che non è detto che sappiano nemmeno quelli del Sole) è quale parte del debito è stata abbattuta, se cioè i soldi sono stati usati per pagare conti arretrati dei fornitori (e allora niente diminuzione degli oneri finanziari) o per rimpinguare le linee di credito bancarie.
Esatto. Cito, a titolo di esempio, gli ingenti crediti vantati da ENI per il pagamento del carburante. E' la prima cosa che mi era venuta in mente stamattina quando ho letto l'articolo.
 

Farfallina

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Re: Thread Alitalia + Etihad

Esatto. Cito, a titolo di esempio, gli ingenti crediti vantati da ENI per il pagamento del carburante. E' la prima cosa che mi era venuta in mente stamattina quando ho letto l'articolo.
I debiti verso fornitori non è che sono fuori bilancio.
Nel caso di debiti verso fornitori rimborsato si va a ridurre il debito ma non la quota di costo per il finanziamento del debito perché in quel caso il costo lo sostenevano già i fornitori.
Come si diceva con Paolo senza numeri precisi non possiamo essere più particolareggiati nella valutazione. Questo ragionamento non vuol dire però che l'aumento di capitale è andato in fumo come se nulla fosse come traspare incerte valutazioni.
 

kenyaprince

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Re: Thread Alitalia + Etihad

Atlantia, l'eventuale accordo Etihad-Alitalia invierebbe segnali di stabilità

FTA Online News
Atlantia nel primo pomeriggio continua a guadagnare terreno a Milano portandosi a 15,98 euro con un rialzo dello 0,76% che non spicca particolarmente in un Ftse Mib in vantaggio di 1,52 punti percentuali sul riferimento. Nelle ultime 24 ore, però, l'attenzione per il dossier Alitalia è lievitata.
Si fanno sempre più insistenti (e senza smentite) le voci di una disponibilità della compagnia aerea di Abu Dhabi Etihad a un ingresso nella società italiana con una quota del 49% del capitale che ne farebbe l'azionista di riferimento senza farla rinunciare allo status di compagnia europea. In gioco ci sarebbe un investimento da 300 milioni di euro (qualcuno parla anche di 350 mln) con il quale gli arabi si aprirebbero a Roma una porta privilegiata di accesso al mercato del Vecchio Continente. In cambio, al termine della due diligence e del monitoraggio che probabilmente durerà per tutto il primo trimestre del 2014, Etihad chiederà garanzie sui piani occupazioni e sul progetto industriale della compagnia italiana.
Le indiscrezioni di stampa in base alle quali Alitalia avrebbe speso rapidamente 225 milioni di euro in spese arretrate rischiando nuovamente una pesante crisi di liquidità sono state calmierate a tarda notte dalla decisione del consiglio di amministrazione di Poste Italiane di varare un aumento di capitale da 75 milioni di euro in favore della compagnia guidata da Gabriele Del Torchio.
Nel frattempo Atlantia, azionista diretto con l'8,9% di Alitalia e gestore degli Aeroporti di Roma che devono quasi metà del proprio traffico alla ex-compagnia di bandiera, resta alla finestra in attesa di una positiva soluzione di questo dossier nazionale, mentre Air France diluisce la propria quota.
 

berioz

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27 Settembre 2013
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Re: Thread Alitalia + Etihad

Esatto. Cito, a titolo di esempio, gli ingenti crediti vantati da ENI per il pagamento del carburante. E' la prima cosa che mi era venuta in mente stamattina quando ho letto l'articolo.


Citando ENI dovremmo però anche ricordare la causa per circa 1 mld attivata dalla vecchia LAI nei confronti della compagnia petrolifera, causa che pare essere piuttosto solida.
Sì lo so, vecchia LAI e Cai sono due soggetti diversi, pero LAI ha tanti soldi e CAI ha bisogno di quattrini ......
 

Paolo_61

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Re: Thread Alitalia + Etihad

Citando ENI dovremmo però anche ricordare la causa per circa 1 mld attivata dalla vecchia LAI nei confronti della compagnia petrolifera, causa che pare essere piuttosto solida.
Sì lo so, vecchia LAI e Cai sono due soggetti diversi, pero LAI ha tanti soldi e CAI ha bisogno di quattrini ......
LAI ha tanti debiti, se avesse soldi non sarebbe fallita.
 
Stato
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