Quello era il TGV non l'AGV!I test e i record sono una cosa il servizio commerciale un altra...
PS L'AGV ha contribuito al record mondiale di velocità su rotaia di 574 Km ora fatto in Francia
Quello era il TGV non l'AGV!I test e i record sono una cosa il servizio commerciale un altra...
PS L'AGV ha contribuito al record mondiale di velocità su rotaia di 574 Km ora fatto in Francia
Non ne ho idea! Credo dipenda anche quale ETR500, 8 carrozze o 12...L'AGV mi sembra un treno piu' snello e piu' leggero, ma a livello di posti offerti sono minori dell' ETR 500?
Etr 500: 671 postiL'AGV mi sembra un treno piu' snello e piu' leggero, ma a livello di posti offerti sono minori dell' ETR 500?
succede che, finita la ristrutturazione, aumentano il LRE' vero ma togli ad AZ i guadagni sicuri garantiti dal monopolio della LIN-FCO e poi vediamo cosa succede...![]()
tu, dato l'attuale momento della domanda, e dati i residui problemi di nuovo start up post fallimento, aumenteresti immediatamente o gradualmente l'offerta ?Qualcosa non mi torna. Un anno fa (anche se sembra sia passata una vita...), la teoria era che AP dovesse essere fusa con AZ per poter rilevare il ricco carnet di ordini che la compagnia di Toto aveva. Ordini senza i quali si sarebbero dovuti aspettare 4/5 anni per avere aerei nuovi. Poi è arrivata la crisi, con tutte le conseguenze del caso. Tra queste una improvvisa disponibilità di aerei di ogni tipo. Ora vorrei capire: AZ è compagnia designata in quasi tutti i bilaterali monodesignazione e da FCO ha i feed per ogni angolo d'Italia. Se veramente il LR aggiuntivo rispetto a quello attuale è questa manna dal cielo, cosa si aspetta per prendere qualche 330 in leasing? A meno che l'ottica non sia quella di non muovere nulla attendendo il take-over di AF, la quale tra l'altro non può che essere contenta di continuare a veder transitare tanti Italiani da CDG. Magari ringraziando i capitani coraggisi al momento della vendita. Anche se questa opzione mi sembra la più probabile, spero di sbagliare.
la ricostruzione è interessante ma credo non consideri alcuni aspetti: il primo mi sembra evidente, e cioè che al momento, dopo una stagione (Winter scorsa) passata a gestire il fallimento pilotato e i sindacati, oltre a una fusione o meglio due, parlare di "tutto questo immobilismo" alla prima stagione successiva in pieno start up e crisi e soprattutto dopo solo qualche mese, è sicuramente eccessivo; il secondo è che tu consideri le cose come se AF e AZ non avessero già regolato (con patti parasociali ovviamente) il futuro assetto azionario, ipotesi che è da considerare diciamo molto remota; il terzo è che nei patti, con le revenue sharing si evita abbondantemente di far crescere AZ in danno di AF, anzi, il contrario, né più né meno che come fecero con gli olandesi; il quarto è che il BEP va computato diversamente nella fase di start up, e non si può computare come se si fosse già a regime e in equilibrio finanziario, industriale e di marketing grip, motivo per cui si è obbligati ad aumentare l'offerta solo dopo che si è superato il break even medio necessario a essere in linea con il piano finanziario che deve portare al pareggio nel 2011: in soldoni, prima ti rimetti in un minimo equilibrio, poi puoi fare mosse come quelle che tu ipotizziAumenterei l'offerta nella misura in cui sono a conoscenza di dati che mi dicono che per la destinazione X ci sono almeno Y passeggeri (dove Y è il BEP), approfittando dei canoni di leasing bassi che mi permettono di guadagnare se non subito, relativamente in poco tempo. La crisi peraltro potrebbe essere sfuttata a proprio vantaggio dimensionando una espansione con aerei più piccoli ed economici dei 332 (es.763 o anche 762), che magari non sono iper efficienti ma in assoluto costano meno e mi permettono comunque di coprire le rotte. Tutto questo facendo leasing (oggi molto economici) di 18-36 mesi, in attesa, una volta passata la crisi, di consolidarmi con i miei nuovi 332 e 358 nelle rotte che ho aperto e fatto crescere bene proprio perchè correttamente dimesionate al periodo di crisi. Rotte dove magari altri hanno perso soldi perchè costretti a servirle con mezzi più grandi e semivuoti, perfetti per il periodo ante-2009. Questo a grandi linee. Come ti ho detto sopra, secondo me il problema principale è che facendo questo vai ad intaccare soprattutto il mercato di AF. AF che secondo me non ha alcun interesse a far crescere AZ anche se ne è azionista, oltre che per la concorrenza interna che si verrebbe a creare, anche perchè al momento del possibile take-over, i capitani coraggiosi potrebbero sparare un prezzo molto alto se l'azienda va alla grande, oppure, all'estremo opposto, dover quasi regalare una compagnia alla frutta. Infine, c'è un'altra possibilità, per quanto remota: che AZ faccia guadagnare soldi e la maggioranza della cordata decida di non vendere ad AF. Magari ci prendono gusto, imparano da AF il mestiere nei prossimi 2 o 3 anni e tengono i francesi come patner di minoranza come oggi. Soluzione che sarebbe graditissima a tutta la classe politica. In fondo se l'Italia ha questo ricco mercato, non vedo perchè non dovrebbe essere possibile ritagliarne una cospicua fetta per AZ, ora che è risanata. Teniamo anche presente che gli imprenditori della cordata saranno criticabili sotto vari aspetti, ma di certo non sono una massa di co...ni, pronti a gettare soldi per fare gli interessi di altri a scapito dei loro. Il dilemma è capire se per loro è più conveniente creare valore facendo crescere AZ inimicandosi AF, oppure fare il gioco delle parti che prevede la cessione delle quote prima possibile senza fare alcunchè che leda gli interessi di AF e incassare da quest'ultima una cifra che copra l'investimento fatto più un'ampia remunerazione per essersi prestati al gioco. Tutto questo immobilismo sul LR purtroppo, mi fa propendere per quest'ultima opzione.
Vedremo.
Considerà però che se per espansione intendi l'apertura di nuove rotte, i costi vanno ben al di là del semplice leasing di aerei, leggi set-up delle basi, equipaggi, marketing, handling, eccetera. Cosa alquanto complicata in un momento come questo, in cui la domanda decresce ed è molto difficile quantificare il potenziale di traffico che (comunque sia) andresti a "rosicchiare" alla sicuramente più avantaggiata concorrenza. Se come dici la concorrenza viaggia con aerei semi-vuoti, proporzionalmente alle dimensioni e alla capacità di attrazione del prodotto Alitalia (molto compromessa ultimamente) chi ti dice che non viaggerebbero semi-vuoti anche gli aerei AZ?...
La crisi peraltro potrebbe essere sfuttata a proprio vantaggio dimensionando una espansione con aerei più piccoli ed economici dei 332 (es.763 o anche 762), che magari non sono iper efficienti ma in assoluto costano meno e mi permettono comunque di coprire le rotte.
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Esiste senz'altro una quota di rischio, tuttavia per l'AZ "debole" di oggi non vedo altre vie se non un graduale rafforzamento fintanto che può "respirare" grazie alla bombola di ossigeno costituita dai privilegi che ho elencato nel post sopra. Ma la bombola si sta svuotando rapidamente e AZ deve cominciare a respirare da sola. Un po' alla volta, con gradualità, ma iniziando subito a fornire date, destinazioni e aerei certi per crescere nel LR. E' vero che la capacità di attrazione di AZ è ridotta, ma che altro si può fare se non rimboccarsi le maniche e lavorare per crescere? Tuttavia da questo punto di vista sono moderatamente ottimista: secondo me è necessario iniziare un circolo virtuoso. Aerei nuovi (o anche solo rinnovati) e dimostrazione di una reale volontà di crescere con piani concreti anche se non megagalattici, darebbero sia ai clienti che al personale l'impressione di avere a che fare con una compagnia seria. Cosa che rende i passeggeri soddisfatti per la migliorata qualità e quantità del servizio e i dipendenti tranquilli sul loro futuro e con la consapevolezza di essere parte integrante di una azienda che vuole essere meglio di ciò che è ora: le condizioni migliori per creare quella qualità di cui si è detto. Ma, a costo di ripetermi, secondo me tutto questo deve iniziare subito: l'ossigeno si sta esaurendo...E sempre che si voglia DAVVERO crescere...Considerà però che se per espansione intendi l'apertura di nuove rotte, i costi vanno ben al di là del semplice leasing di aerei, leggi set-up delle basi, equipaggi, marketing, handling, eccetera. Cosa alquanto complicata in un momento come questo, in cui la domanda decresce ed è molto difficile quantificare il potenziale di traffico che (comunque sia) andresti a "rosicchiare" alla sicuramente più avantaggiata concorrenza. Se come dici la concorrenza viaggia con aerei semi-vuoti, proporzionalmente alle dimensioni e alla capacità di attrazione del prodotto Alitalia (molto compromessa ultimamente) chi ti dice che non viaggerebbero semi-vuoti anche gli aerei AZ?
interessantissimo ciò che dici e questo discorso, finalmente costruttivo e razionaleEsiste senz'altro una quota di rischio, tuttavia per l'AZ "debole" di oggi non vedo altre vie se non un graduale rafforzamento fintanto che può "respirare" grazie alla bombola di ossigeno costituita dai privilegi che ho elencato nel post sopra. Ma la bombola si sta svuotando rapidamente e AZ deve cominciare a respirare da sola. Un po' alla volta, con gradualità, ma iniziando subito a fornire date, destinazioni e aerei certi per crescere nel LR. E' vero che la capacità di attrazione di AZ è ridotta, ma che altro si può fare se non rimboccarsi le maniche e lavorare per crescere? Tuttavia da questo punto di vista sono moderatamente ottimista: secondo me è necessario iniziare un circolo virtuoso. Aerei nuovi (o anche solo rinnovati) e dimostrazione di una reale volontà di crescere con piani concreti anche se non megagalattici, darebbero sia ai clienti che al personale l'impressione di avere a che fare con una compagnia seria. Cosa che rende i passeggeri soddisfatti per la migliorata qualità e quantità del servizio e i dipendenti tranquilli sul loro futuro e con la consapevolezza di essere parte integrante di una azienda che vuole essere meglio di ciò che è ora: le condizioni migliori per creare quella qualità di cui si è detto. Ma, a costo di ripetermi, secondo me tutto questo deve iniziare subito: l'ossigeno si sta esaurendo...E sempre che si voglia DAVVERO crescere...
Non conosco le revenues divise per rotta, ma credo proprio che se su una tratta metti 88 voli al giorno, sei in regime di monopolio e colleghi le due principali città della 7a nazione al mondo per PIL, beh ho il sospetto che quella tratta non sia solo importante ma addirittura vitale. Tutto questo ora viene messo a forte rischio dalla crescita dell'AV (vedi insofferenza di Sabelli), oltre al fatto che la stessa AZ non parla d'altro se non del servizio LIN-FCO. L'insieme di tutto ciò rende il "chiacchierare" su questa rotta sul forum una conseguenza naturale. Spero ben di cuore che AZ non tragga tutti i suoi guadagni dalla "Frecciaverde", perchè se così fosse la compagnia ha 8 mesi di vita, fino al prossimo dicembre con la partenza dell'AV MI-RM in 3 ore.Ancora sta storia della LIN-FCO come unica fonte di sostentamento. Ma ci siete o ci fate?
Perchè tanti Italiani ora vanno all'estero ad imbarcarsi sul LR e AZ ha l'opportunità storica e secondo me non ripetibile di riportarne una bella fetta a casa. Anche alla faccia della crisi. AF, LH e BA, questo non lo possono fare e anzi in questo momento sono sovradimensionate rispetto al mercato e anche in questo caso la piccola e snella AZ è avvantaggiata. Per rispondere alla tua domanda sul perchè aprire nuove rotte ti dico: per sopravvivere. Una AZ che ha quasi esclusivamente rotte in competizione con FR e soprattutto U2, ma costi da major, secondo me non può sopravvivere. L'unica possibilità di crescita la vedo nel LR e ripeto, vedo una storica occasione di riportare a casa parte di quella marea di Italiani che ora volano via CDG o FRA.La vera frontiera inesplorata da CAI è il lungo raggio. Che è l'unico settore in cui treni e compagnie low-cost non possono dare fastidio (per ora). Ma se tutte le compagnie più grandi mettono a terra aa/mm e chiudono rotte (l'ultima proprio la tanto blasonata LH), perchè AZ invece deve per forza aprire nuove destinazioni, quando fino a 2 mesi fa era tecnicamente fallita?
infatti secondo me hai ragione, ma date le attuali circostanze dovranno farlo con intelligente gradualità, né troppo presto né troppo tardi, vedremo tra non molto se lo faranno, come credo, e soprattutto se avranno azzeccato i tempiPerchè tanti Italiani ora vanno all'estero ad imbarcarsi sul LR e AZ ha l'opportunità storica e secondo me non ripetibile di riportarne una bella fetta a casa. Anche alla faccia della crisi. AF, LH e BA, questo non lo possono fare e anzi in questo momento sono sovradimensionate rispetto al mercato e anche in questo caso la piccola e snella AZ è avvantaggiata. Per rispondere alla tua domanda sul perchè aprire nuove rotte ti dico: per sopravvivere. Una AZ che ha quasi esclusivamente rotte in competizione con FR e soprattutto U2, ma costi da major, secondo me non può sopravvivere. L'unica possibilità di crescita la vedo nel LR e ripeto, vedo una storica occasione di riportare a casa parte di quella marea di Italiani che ora volano via CDG o FRA.
......e aggiungerei non solo come si sono trovati ma sopratutto "in quanti " si sono trovati........Vorrei sapere se qualcuno di voi ha volato recentemente sul lungo raggio con AZ via FCO e come si è trovato. Grazie.
beh, a giudicare dai dati postati un paio di settimane fa, già di più di quelli che spesso si (ri)trovano su altre compagnie......e aggiungerei non solo come si sono trovati ma sopratutto "in quanti " si sono trovati........![]()