dario abbece
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ALITALIA/ Si aprono crepe nel “fronte del Nord”…
Juanfran Valerón martedì 7 aprile 2009
http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=15859
Il clima intorno ad Alitalia sembra essersi rasserenato; non solo perché l’amministratore delegato di Fs Mauro Moretti ha di fatto disteso i rapporti tra le due aziende proponendo una sorta di “alleanza” (tramite pacchetti di viaggio treno+aereo), ma anche per via di un rinnovato dialogo con quel famoso “fronte del Nord” che sembrava voler sfidare la nuova compagnia aerea.
Se Sea ed enti locali sembravano fino a un mese fa sul piede di guerra (alleati con la tedesca Lufthansa), pare sia bastato il “battesimo” del primo nuovo aeromobile Alitalia celebrato a Linate a riportare la pace. Non è tanto l’evento mondano in sé ad aver creato “distensione” (anche se appare speculare al brindisi celebrato a Malpensa per il primo volo di Lufthansa Italia), quanto il rinnovo del contratto tra Alitalia e Sea handling, società che gestisce i bagagli degli scali milanesi.
Se questo contratto non fosse stato rinnovato, ci saremmo dovuti aspettare forti reazioni e nuovi posti di lavoro in pericolo, ma tant’è tutto si è sistemato, convincendo il fronte del Nord a rimettere le armi nelle fondine. E Lufthansa?
I tedeschi poco dopo l’armistizio tutto italiano hanno aperto nuove tratte con base nello scalo varesino, in particolare la Malpensa-Fiumicino. Piccolo particolare, stavolta il “brindisi” si è tenuto nello scalo capitolino, dove Lufthansa ha tenuto anche a precisare l’importanza che dà a questo aeroporto italiano: i tedeschi sono i secondi clienti (dietro ad Alitalia-AirOne) dello scalo e sono stati i primi stranieri ad operare su tratte nazionali proprio con base a Fiumicino.
Insomma toni da amarcord si consumavano a Roma, mentre Alitalia annunciava l’apertura della tratta intercontinentale Malpensa-Hong Kong. Uno stravolgimento degli schieramenti che sembravano chiari e definiti fino a poco tempo fa.
Cosa sta succedendo allora? È ancora troppo presto per dirlo, i movimenti sono paragonabili a quelli della diplomazia internazionale: minacce velate, accordi economici e retromarce inspiegabili. Per il momento la situazione sembra essere tutta a favore della nuova compagnia, perché le retromarce più grandi hanno dovuto farle i suoi avversari (fronte del Nord e Trenitalia).
Juanfran Valerón martedì 7 aprile 2009
http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=15859
Il clima intorno ad Alitalia sembra essersi rasserenato; non solo perché l’amministratore delegato di Fs Mauro Moretti ha di fatto disteso i rapporti tra le due aziende proponendo una sorta di “alleanza” (tramite pacchetti di viaggio treno+aereo), ma anche per via di un rinnovato dialogo con quel famoso “fronte del Nord” che sembrava voler sfidare la nuova compagnia aerea.
Se Sea ed enti locali sembravano fino a un mese fa sul piede di guerra (alleati con la tedesca Lufthansa), pare sia bastato il “battesimo” del primo nuovo aeromobile Alitalia celebrato a Linate a riportare la pace. Non è tanto l’evento mondano in sé ad aver creato “distensione” (anche se appare speculare al brindisi celebrato a Malpensa per il primo volo di Lufthansa Italia), quanto il rinnovo del contratto tra Alitalia e Sea handling, società che gestisce i bagagli degli scali milanesi.
Se questo contratto non fosse stato rinnovato, ci saremmo dovuti aspettare forti reazioni e nuovi posti di lavoro in pericolo, ma tant’è tutto si è sistemato, convincendo il fronte del Nord a rimettere le armi nelle fondine. E Lufthansa?
I tedeschi poco dopo l’armistizio tutto italiano hanno aperto nuove tratte con base nello scalo varesino, in particolare la Malpensa-Fiumicino. Piccolo particolare, stavolta il “brindisi” si è tenuto nello scalo capitolino, dove Lufthansa ha tenuto anche a precisare l’importanza che dà a questo aeroporto italiano: i tedeschi sono i secondi clienti (dietro ad Alitalia-AirOne) dello scalo e sono stati i primi stranieri ad operare su tratte nazionali proprio con base a Fiumicino.
Insomma toni da amarcord si consumavano a Roma, mentre Alitalia annunciava l’apertura della tratta intercontinentale Malpensa-Hong Kong. Uno stravolgimento degli schieramenti che sembravano chiari e definiti fino a poco tempo fa.
Cosa sta succedendo allora? È ancora troppo presto per dirlo, i movimenti sono paragonabili a quelli della diplomazia internazionale: minacce velate, accordi economici e retromarce inspiegabili. Per il momento la situazione sembra essere tutta a favore della nuova compagnia, perché le retromarce più grandi hanno dovuto farle i suoi avversari (fronte del Nord e Trenitalia).