Thread Alitalia dal 2 ottobre


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Il mio non voleva essere un giudizio negativo nei confronti di Repubblica e del suo discutibilissimo modo di fare giornalismo. E' un quotidiano che acquisto tutte le mattine e che, nel bene o nel male, si distingue nel panorama informativo nazionale. Detto questo, da appassionato di aviazione civile, non ricordo un solo articolo non tanto favorevole quanto possibilista sull'avventura di Colaninno e Sabelli. La stroncatura pregiudiziale è scaturita, talvolta, apportando argomentazioni serie e condivisibili, molte altre, invece, raccogliendo due notiziole pur di dare addosso alla nuova impresa.

Il che ovviamente non significa che siano tutte rose e fiori quelle della nuova AZ, a cominciare dai gravissimi disservizi estivi. Ma diciamo che se Repubblica ha calcato fortemente la mano su quest'aspetto, mai si sognerebbe di fare un'inchiesta sui netti miglioramenti in questo ambito (che è comunque una notizia). Insomma, è una questione di punti di vista, a seconda di come si guardino le cose il bicchiere può essere mezzo vuoto o mezzo pieno.
quoto in pieno, compresa la considerazione su repubblica e la sua importante funzione in un contesto giornalistico cosi' fortemente condizionato e omologato (anche se, nella sua posizione di panzer dell'opposizione rischia di perdere credibilita')

Le critiche sono non solo legittime ma utili a migliorare più rapidamente il servizio cosi' importante per le strategie del Paese (tu pensa che dobbiamo dire: Meno male che ci sono i francesi che rendono le scelte non modificabili su pressioni propagandistiche)

resta d'altra parte importante distinguere propaganda, pregiudizi, critiche e fatti, ma questo e' anche compito dei lettori..
 
Diciamo che tra le sfide di Alitalia c'è anche quella di cambiare la percezione che si ha del trasporto aereo italiano.
Insomma, il cliente ha sempre torto, nella più perfetta e pura mentalità alitaliana (o all'italiana).

La percezione pessima, del trasporto aereo italiano, che hanno non solo gli Italiani, ma pure gli stranieri ed è dimostrata dalla netta preferenza a volare non-italiano purchessia, Air France, Lufthansa, easyJet eccetera, non è un' ingiusto pregiudizio, ma il risultato di decenni di pressapochismo, di menefreghismo, di "er pollo o er pesce", di sedili scassati, aeroporti substandard come FCO, di ritardi e scioperi continui.

Tutto colpa di Repubblica, ovvio.

Io aspetto ancora 1.000 euro di rimborsi per voli cancellati, tanto per fare un esempio. Alitalia cerca di evitare, ENAC la incalza, il tempo passa, è sempre la solita Alitalia.
 
Insomma, il cliente ha sempre torto, nella più perfetta e pura mentalità alitaliana (o all'italiana).

La percezione pessima, del trasporto aereo italiano, che hanno non solo gli Italiani, ma pure gli stranieri ed è dimostrata dalla netta preferenza a volare non-italiano purchessia, Air France, Lufthansa, easyJet eccetera, non è un' ingiusto pregiudizio, ma il risultato di decenni di pressapochismo, di menefreghismo, di "er pollo o er pesce", di sedili scassati, aeroporti substandard come FCO, di ritardi e scioperi continui.

Tutto colpa di Repubblica.

Io aspetto ancora 1.000 euro di rimborsi per voli cancellati, tanto per fare un esempio. Alitalia cerca di evitare, ENAC la incalza, il tempo passa, è sempre la solita Alitalia.

Non ho detto questo...Ho detto che muoversi in Italia è percepito come una discesa agli inferi.
Perchè lo è realmente.
Il compito di cambiare la "percezione" del servizio non può che essere risolto cambiando il servizio offerto e rendendolo degno e migliore.
Però andrebbero cambiati gli aeroporti,i treni,certe abitudini,le autostrade ecc...Quando un passeggero arriva in aeroporto probabilmente ha già fatto chissà quante code in auto,o i mezzi pubblici non passavano,o il treno era sporco e puzzava...Ha già le palle girate.Quindi usare l'aereo è la mazzata finale!
 
ALITALIA/ Quanto ci costerà continuare a proteggerla?
Ugo Arrigo

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=40638

martedì 6 ottobre 2009

La crisi della vecchia Alitalia ha contribuito a mantenere in secondo piano negli scorsi anni una seconda importante questione che riguarda il settore del trasporto aereo. Si tratta dell’assetto del nostro sistema aeroportuale: le regole che lo governano, i vincoli che lo limitano, la proprietà e l’equilibrio economico, gli adeguamenti infrastrutturali necessari (investimenti dentro e fuori le strutture aeroportuali), le regole tariffarie, i caratteri e poteri degli enti regolatori.

Il primo tema di rilievo è sicuramente l’adeguatezza complessiva del numero di sedi aeroportuali presenti in Italia e aperte al traffico commerciale: il numero di aeroporti è adeguato, scarso o eccessivo? Grazie alla crisi di Alitalia a questa domanda è stata data da tutte le parti negli ultimi anni una risposta profondamente sbagliata: gli aeroporti italiani sarebbero addirittura troppi e finirebbero per cannibalizzarsi, facendosi eccessiva concorrenza l’un l’altro. Sarebbe pertanto necessario realizzare un’adeguata pianificazione, specializzando opportunamente le diverse sedi. Questa era l’analisi alla base di un progetto pianificatorio del ministro dei Trasporti del precedente governo, fortunatamente incompiuto ma che sembra verrà tuttavia ripreso dall’attuale ministro, come recenti dichiarazioni alla stampa lasciano intendere.

Potrei scrivere a lungo sui rischi del pianificatore centralizzato (abbiamo dimenticato i danni prodotti nei sistemi economici dell’Est europeo prima della caduta del muro?), ma basterà ricordare che il pianificatore mette a rischio soldi del contribuente e degli agenti economici, non i suoi. Meglio pertanto far scegliere a chi perde risorse proprie quando compie scelte sbagliate, quindi agli operatori privati in liberi mercati.

In astratto anche per gli aeroporti è preferibile la proprietà privata: il gestore ha convenienza a massimizzare i traffici e nessun incentivo a distrarsi da questo obiettivo per perseguirne altri; in tal modo favorirà tuttavia lo sviluppo economico del suo territorio congiuntamente alla soddisfazione dei viaggiatori
Ovviamente in paesi con sistemi politici e con burocrazie pubbliche efficienti la proprietà pubblica degli aeroporti può dare risultati altrettanto soddisfacenti di quella privata; l’Italia non rientra tuttavia in questa categoria di paesi, inoltre per la quasi totalità dei suoi aeroporti vige un modello di proprietà pubblica e non si può neppure parlare di eccezioni privatistiche particolarmente soddisfacenti. Il confronto tra la privata Aeroporti di Roma e la pubblica Sea (Milano) non lascia dubbi: meglio la seconda grazie al maggior livello di investimenti effettuati e al miglior conto economico, nonostante la caduta dei traffici nel 2008/09 prodotta del ritiro di Alitalia da Malpensa.

In Italia vi è una dotazione di infrastrutture aeroportuali in linea con i maggiori paesi europei: l’80% del traffico è realizzato da una trentina di sedi aeroportuali, così come avviene in Gran Bretagna e Spagna, paesi che vedono tuttavia uno sviluppo molto maggiore del traffico aereo; in Francia sono 40 gli aeroporti che garantiscono l’80% del traffico mentre in Germania solo 25, ma la Francia ha un territorio molto più esteso mentre la Germania si caratterizza per un’elevata densità abitativa e per un minor utilizzo del trasporto aereo negli spostamenti domestici. Naturalmente in tutti i paesi vi sono aeroporti minori aperti al traffico commerciale, ma non si vede perché questo debba rappresentare un fattore di preoccupazione.

I dati precedenti non evidenziano una sovra dotazione infrastrutturale, semmai l’anomalia italiana consiste nel fatto che mentre vi è sottodotazione nelle infrastrutture terrestri (autostrade e ferrovie) altrettanto non si verifica in quelle aeroportuali. È davvero stupefacente, in conseguenza, che ci si lamenti di avere un gap infrastrutturale e contemporaneamente troppi aeroporti. Meno male che li abbiamo; ciò vuol dire che potremo reggere l’incremento di domanda di trasporto aereo che vi sarà nei prossimi anni, una volta archiviata l’attuale crisi economica, e che potremo anche sopportare un’eventuale maggior crescita del nostro trasporto aereo rispetto agli altri paesi, dato che esso è stato sinora meno sviluppato, come documenta il grafico sottostante, tratto da una ricerca di Assaeroporti.



Come si può osservare, e nonostante la sua vocazione turistica, l’Italia è all’ultimo posto tra i paesi dell’UE/15 per indice di mobilità internazionale (numero di viaggiatori annui su rotte internazionali in rapporto agli abitanti). Si tratta di una posizione a partire dalla quale sono auspicabili percorsi e politiche di recupero e che mette un luce una scarsità di domanda piuttosto che un’abbondanza di offerta infrastrutturale.

La questione aeroportuale non è in conseguenza un problema di dotazione infrastrutturale bensì di regole e di regolatori. È anche a causa delle regole che il nostro trasporto aereo è meno sviluppato degli altri paesi europei e meno di quanto la conformazione geografica (le elevate distanze nord-sud, la presenza di due grandi isole) e la vocazione turistica giustificherebbero. Anche nella turistica Spagna vi sono molti aeroporti, ma in quel paese nessuno si sognerebbe di sostenere che sono troppo numerosi e di proporre regole che ne limitino l’utilizzabilità.

Desta in conseguenza non poca preoccupazione leggere in articolo del Sole 24 Ore dello scorso 27 settembre la seguente affermazione: “Matteoli, stimolato dal presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha anche confermato che il governo è intenzionato a varare un piano nazionale degli aeroporti per cui sono già disponibili i primi studi tecnici. La mappa degli aeroporti dovrebbe concentrarsi, per il livello nazionale, a un massimo di quindici aeroporti per evitare sprechi e sovrapposizioni”. È sufficiente affermare che nella turistica Spagna nessuno si sognerebbe di sostenere una tesi del genere?

In realtà per evitare sprechi allocativi, in questo caso sottoutilizzo forzato rispetto alla domanda di mercato di capacità aeroportuale esistente (peraltro ottenuta grazie a investimenti onerosi a carico della collettività), è necessaria una sola cosa: liberalizzare. Si tratta di liberalizzare le rotte intercontinentali, consentendo a una pluralità di vettori di servirle dagli aeroporti che preferiscono (anche Malpensa, non solo Fiumicino), di consentire la cessione di slot tra vettori (mercato secondario), di rivedere la capacità di Linate secondo i suggerimenti dell’Autorità Antitrust e, infine, di rivedere la protezione monopolistica garantita alla nuova Alitalia sulle rotte nazionali. Con questi provvedimenti potremmo recuperare un po’ di posizioni nel grafico precedente, attrarre turisti e il loro desiderio di spendere sul nostro territorio.

In fondo la scelta è semplice: meglio “proteggere” l’arrivo dei turisti stranieri o la compagnia di bandiera nazionale? La Spagna ha da molto tempo scelto i primi e i risultati si vedono: nel 2007 i soli vettori low cost hanno portato in Spagna molti più turisti di quanti non ne abbiano portati in Italia i vettori di tutte le tipologie e i turisti totali incoming per via aerea sono stati in Spagna più del triplo rispetto all’Italia.

Il nostro paese ha invece sempre scelto di sacrificare il turismo pur di proteggere la vecchia Alitalia ma non è riuscito a impedirne il dissesto. In sostanza ha perso sia la capra che i cavoli.
 
dai vari post di repubblica, sussidiario e che ne so ? milano finanza o simili, mi pare chiara la risposta da dare alla domanda se esiste una propaganda contro AZ, esplosa dopo le sue scelte e quindi dal chiarissimo motivo, del resto così recitava Formigoni fino a pochissimo fa:
"Formigoni: Alitalia torni a Malpensa accetti Linate e si terrà Milano-Roma
il Tirreno — 06 marzo 2009
MILANO. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni (foto), apre al dialogo con Alitalia a patto che la società di Colaninno reintegri 14 rotte intercontinentali a Malpensa e accetti che Linate diventi un City Airport per voli nazionali e con le capitali europee. Solo a queste condizioni, secondo Formigoni, è possibile accettare il monopolio di Alitalia sulla rotta Milano-Roma e non proseguire con la liberalizzazione dei voli."
http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2009/03/06/LH2PO_LH203.html

certo, a quelle condizioni ci sarebbero stati meno articoli del sussidiario, magari non di repubblica che lo fa per altri e altrettanto chiari fini, ma del sussidiario, milano finanza & company sicuro

non è il cliente della prima ora che sposta il commento, ma le scelte di cui si conosce la ricaduta strategica ed economica di lungo periodo (come commentare la pretesa: tutto e subito, in particolare subito: no monopolio, neppure quello che le altre major hanno in casa loro, prezzi bassi, qualità alta, aeroporti ristrutturati, servizio integrato e impeccabile, rotte riaperte, e via dicendo ?)
 
ALITALIA/ Quanto ci costerà continuare a proteggerla?
Ugo Arrigo

Il nostro paese ha invece sempre scelto di sacrificare il turismo pur di proteggere la vecchia Alitalia ma non è riuscito a impedirne il dissesto. In sostanza ha perso sia la capra che i cavoli.

Come dimostra l'immobilismo dell'ENAC nei confronti dei contributi illegali pro-Ryanair elargiti dai consorzi aeroportuali che dagli anni '90 sono cresciuti esponenzialmente? Decine di aeroporti fantasma sono nati proprio negli ultimi anni e questo "giornalista" ha il coraggio di dire turismo sacrificato?
Ma dove vive?
 
ALITALIA: FANTOZZI, DA ALMAVIVA OFFERTA ACQUISTO PER ALICOS

(ASCA) - Roma, 6 ott - Almaviva ha presentato al commissario straordinario della vecchia Alitalia, Augusto Fantozzi, un'offerta di acquisto irrevocabile per Alicos. Lo comunica lo stesso Fantozzi in una nota.

''Il Commissario Straordinario di Alitalia - Linee Aeree Italiane S.p.A. in a.s., prof. avv. Augusto Fantozzi - si legge nella nota -, comunica di aver ricevuto un'offerta irrevocabile di acquisto dalla societa' Almaviva S.p.A, datata 1 ottobre 2009, avente ad oggetto l'acquisto della partecipazione azionaria pari al 40% del capitale sociale di Alicos S.p.A. detenuta da Alitalia - Linee Aeree Italiane S.p.A. in amministrazione straordinaria''.
 
Chi lo pubblica e che linea politica segue? Basta con questi articoli fatti per riempire i giornali, è la stampa che ha rovinato l'Italia vedi il caso olimpiadi, non hanno dato nemmeno il tempo di avanzare le candidature e già fanno queste domande a Petrucci :"Non teme brutte figure? "....ma vi sembra logico da persone sane di mente? ( questa è l'intervista http://www.corriere.it/cronache/09_...ti_2c2b4d2c-b0bc-11de-b562-00144f02aabc.shtml), e lo stesso vale per il nucleare che lo stanno stigmatizzando ma sanno chi era Enrico Fermi????? Poi si dice che scappano i cervelli se la stampa forma un opinione pubblica negativa ce ne andiamo tutti....per carità non saremo ELDORADO...ma non siamo nemmeno il Burundi!

P.S. scusate lo sfogo.


APPLAUSI A SCENA APERTA!!
 
dal sito AZ:

Alitalia, al lavoro per te

Alitalia è al lavoro per offrirti importanti novità. Il lavoro svolto in questi mesi ha cominciato a dare i suoi frutti ed proprio da questi importanti risultati che Alitalia riparte per offrirti un’esperienza di viaggio sempre più agevole e funzionale.

Una nuova flotta
Il rinnovamento della flotta, iniziato a marzo con l’arrivo del primo Airbus A320, prosegue con altri 9 nuovi Airbus A320, che verranno consegnati entro quest’anno. Nel 2013 Alitalia avrà 90 Airbus A320 per il corto e medio raggio e 14 Airbus A330 per il lungo raggio, che consentirà di operare con una famiglia di aeromobili tra le più giovani d’Europa.

Il Terminal Unico a Fiumicino
Grazie all’accordo siglato con Aeroporti di Roma lo scorso luglio, il Terminal A dell’aeroporto di Fiumicino (che dal 25 ottobre verrà rinominato Terminal 1) sarà interamente dedicato ad Alitalia e ai Partner SkyTeam, a partire da novembre.

Più servizi per chi viaggia tra Roma e Milano
Tanti i servizi pensati per chi viaggia spesso tra Roma e Milano Linate: oltre 70 collegamenti giornalieri tra Roma e Milano (uno ogni 15 minuti nelle ore di punta), nuovi varchi dedicati, aree parcheggio riservate, servizio di noleggio con conducente, un carnet di biglietti che ti offre massima flessibilità e risparmio.

Più facile il check-in sul Web
Il Web Check-in è stato ulteriormente potenziato: è possibile utilizzare il servizio dal giorno prima della partenza del volo ed è aumentato il numero degli aeroporti per i quali è disponibile.

Più comfort e servizi all’insegna del "Made in Italy"
E' stata da poco inaugurata la sala "Le Navi", presso il Terminal C dell’aeroporto di Fiumicino, dedicata ai Soci Freccia Alata e ai passeggeri delle classi Magnifica e Business; è stato inoltre dato avvio ai lavori di ristrutturazione della sala "Giotto", presso lo stesso Terminal, e della sala "Borromini", presso il Terminal B.

Novità in arrivo anche nel servizio di bordo in classe Magnifica, che stiamo ridisegnando insieme alle migliori aziende italiane: porcellane Richard Ginori, cuscini, coperte e tovaglie Frette e un kit benessere Culti.
In agosto è inoltre ripartita la boutique di bordo, un’altra importante vetrina di prodotti "Made in Italy" proposta a tutti coloro che scelgono di volare Alitalia.

Più integrazione tra Alitalia e Air One
E' stato accelerato il processo di integrazione tra Alitalia e Air One, grazie a un sistema, partito a settembre, che permette la gestione unificata di tutta la flotta di Alitalia e di Air One. Questa importante novità, che avrà effetti positivi sulla regolarità e puntualità dei voli, si aggiunge al nuovo sistema informatico unificato (partito a luglio) per prenotazioni, emissione biglietti e accettazione dei passeggeri, e all’avvio del Servizio Clienti unificato (06 2222) con il quale è possibile presentare anche i reclami, rendendo più semplice e immediata la possibilità di contattarci.



c'è anche uno spazio per i commenti on line...;)
 
Oltre le altre belle novità, questa secondo me è importante, è un segnale di una volontà di cercare un rapporto con i clienti; sarà bello vedere se ascolteranno i suggerimenti;)

già l'aver istituito dei contatti e-mail è stato un notevole passo avanti, questo form se ben utilizzato sarà un importante strumento e non tutte le major lo hanno...
 
Se può farvi piacere, nunzio vobis che AZ sta accellerando ( o accelerando ? Con quante "elle" si scrive ? ) al massimo il progetto per fare la carta d'imbarco elettronica sul telefonino, che è già a buon punto.
 
dal sito AZ:

Più integrazione tra Alitalia e Air One
E' stato accelerato il processo di integrazione tra Alitalia e Air One, grazie a un sistema, partito a settembre, che permette la gestione unificata di tutta la flotta di Alitalia e di Air One. Questa importante novità, che avrà effetti positivi sulla regolarità e puntualità dei voli, si aggiunge al nuovo sistema informatico unificato (partito a luglio) per prenotazioni, emissione biglietti e accettazione dei passeggeri, e all’avvio del Servizio Clienti unificato (06 2222) con il quale è possibile presentare anche i reclami, rendendo più semplice e immediata la possibilità di contattarci.[/I]
Sono così integrate che venerdì sera al ritorno da Cagliari non sono stato ammesso nella VIP lounge Alitalia con tessera CFP solo perchè il volo era Airone e non Alitalia. Ovviamente avevo un biglietto Alitalia ma la carta d'imbarco era Airone e quindi la zelante signorina mi ha invitato ad accomodarmi fuori.
 
Sono così integrate che venerdì sera al ritorno da Cagliari non sono stato ammesso nella VIP lounge Alitalia con tessera CFP solo perchè il volo era Airone e non Alitalia. Ovviamente avevo un biglietto Alitalia ma la carta d'imbarco era Airone e quindi la zelante signorina mi ha invitato ad accomodarmi fuori.

dal sito Alitalia:
Regola di accesso Sala Freccia Alata per Pax CFA e CFP:
Con carta d'imbarco per voli Alitalia, Air One o SkyTeam
ospiti: 1 o nucleo familiare

ti consiglio di mandare una e-mail di reclamo al CFP, non deve esser difficile per loro individuare chi era in servizio e informarlo/a quali sono le regole di accesso vigenti... ti garantisco per esperienza che un reclamo del genere con la nuova AZ non passa inosservato...
 
dal sito Alitalia:
Regola di accesso Sala Freccia Alata per Pax CFA e CFP:
Con carta d'imbarco per voli Alitalia, Air One o SkyTeam
ospiti: 1 o nucleo familiare

ti consiglio di mandare una e-mail di reclamo al CFP, non deve esser difficile per loro individuare chi era in servizio e informarlo/a quali sono le regole di accesso vigenti... ti garantisco per esperienza che un reclamo del genere con la nuova AZ non passa inosservato...

Io sono entrato in saletta welcome air one a linate, con ospite al seguito, e con ticket Alitalia per PMO... E' bastata semplicemente mia semplice CFA.
Manda mail di disappunto, ti assicuro che vengono ricevute e recepite....;)
 
Sono così integrate che venerdì sera al ritorno da Cagliari non sono stato ammesso nella VIP lounge Alitalia con tessera CFP solo perchè il volo era Airone e non Alitalia. Ovviamente avevo un biglietto Alitalia ma la carta d'imbarco era Airone e quindi la zelante signorina mi ha invitato ad accomodarmi fuori.

Manda subito un reclamo!
 
Domanda: se si é CFA, Club Ulisse, Sky Team Elite Plus si ha diritto ad un ospite per effettura accettazione in prima classe anche se in possesso di biglietto di classe economica?

Con AF mai avuto problemi con un ospite (che poi essendo Elite Plus ho diritto anche ad ospite nel salone) ma Sabato mattina un maleducato di SEA Handling LIN mi voleva mandare via visto che diceva che non avevo diritto ad un ospite per accettazione prioritaria.
 
Se può farvi piacere, nunzio vobis che AZ sta accellerando ( o accelerando ? Con quante "elle" si scrive ? ) al massimo il progetto per fare la carta d'imbarco elettronica sul telefonino, che è già a buon punto.

ACCELERATO.

Add. dal verbo accelerare, che vale far con celerità. Lat. acceleratus


Grazie per l'info
 
Stato
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