Thread Alitalia dal 13 luglio 09


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Mikkio

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16 Gennaio 2009
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Be repubblica, pd, mi puzza di analisi di parte. Facciamo una volta un analisi seria, escludendo ex-dipendenti con il dente avvelenato, politici, conflitto fco-mxp...o altre diatribe del genere. E poi lo start-up dura un anno, vediamo cosa succede fino al 13 gennaio 2010 e poi si potrà fare un analisi dati alla mano.
 
C

cipollazzi

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Be repubblica, pd, mi puzza di analisi di parte. Facciamo una volta un analisi seria, escludendo ex-dipendenti con il dente avvelenato, politici, conflitto fco-mxp...o altre diatribe del genere. E poi lo start-up dura un anno, vediamo cosa succede fino al 13 gennaio 2010 e poi si potrà fare un analisi dati alla mano.
io sono un ex dipendente ma non ho il dente avvelenato (anzi), posso partecipare o devo aspettare il prossimo giro?:compiaciuto::compiaciuto:

Perchè si tratta di start up???più contunuità di così


di continuità non ce n'è propria su questo te l'assicuro, da gennaio facendo ormai fra i 10/15 di voli al mese con az qualcosina la potrei dire, e se proprio devo dirla l'operazione discontinuità con il passato è andata bene
 
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omartr

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26 Settembre 2008
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Faranno di tutto perchè l'alitalia vada a sbattere.Soprattutto per ragioni politiche.Se a questo aggiungi i manager a lavoro in aeroporto e la disaffezione della clientela...la direzione è quella.
 

Fabiazzo

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17 Febbraio 2007
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Roma.
Delle dimissioni di Sabelli già ne girava voce da un mesetto, ma non so se crederci.
A me sembra assurdo che le cose stiano andando come prima. Ci sono 10.000 dipendenti in meno, il petrolio costa la metà, un mucchio di contratti di fornitura sono stati rivisti al ribasso, molti settori riescono ad andare avanti anche in sotto-organico, le paghe sono diminuite.
Per quanto i pax possano essere calati, i costi fissi ( che erano quelli sotto accusa da anni ) sono ( o dovrebbero essere ) scesi moltissimo.
Com'è possibile che si vada peggio di prima ?
 

Mikkio

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16 Gennaio 2009
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io sono un ex dipendente ma non ho il dente avvelenato (anzi), posso partecipare o devo aspettare il prossimo giro?:compiaciuto::compiaciuto:
Be non era un modo per estrometterti, è solo un modo di costatare che dal giorno prima della partenza di Cai già si prospetta la sua resa.
 

Fabiazzo

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17 Febbraio 2007
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Roma.
ciao.
una curiosità: se possibile, potresti argomentare questo numero?
I numeri sono abbastanza noti, i giornali ne hanno riportato abbondantemente questo inverno-primavera. AZ faceva 19000 dipendenti, AP circa 3000.
Adesso , insieme, ne fanno circa 13000. In cassa integrazione ne sono andati oltre 8000, poi tra stagionali, interinali eccetera che non sono stati confermati si arriva piò o meno a 10000.
(...nel mio settore, siamo a circa -40% del personale, e meno 60% di consulenti )
 

Fabiazzo

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17 Febbraio 2007
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Roma.
Osservando che ora, come rapporto dipendenti/aerei stiamo circa 90/1, ovvero ci frega solo Ryanair, ( so che questo numero in sé serve a poco, ma LH, AF e BA stanno intorno ad oltre 200/1 ) , cosa dovremo fare per andare in pareggio ? Lavorare gratis come hanno chiesto in BA ? Pagare per lavorare ?
 
Q

Quirino

Guest
I numeri sono abbastanza noti, i giornali ne hanno riportato abbondantemente questo inverno-primavera. AZ faceva 19000 dipendenti, AP circa 3000.
Adesso , insieme, ne fanno circa 13000. In cassa integrazione ne sono andati oltre 8000, poi tra stagionali, interinali eccetera che non sono stati confermati si arriva piò o meno a 10000.
(...nel mio settore, siamo a circa -40% del personale, e meno 60% di consulenti )
grazie, gentilissimo.
il tuo settore sarebbe? manutenzione?
 

kenyaprince

Amministratore AC
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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
Alitalia: un volo su tre in ritardo

ROMA (MF-DJ)--La puntualita' della nuova Alitalia non e' delle migliori e si ferma al 70% nella media: un volo su tre e' quindi in ritardo e all'aeroporto di Fiumicino il dato sulla puntualita' precipita al 56%, nonostante la buona performance della tratta Roma-Linate (81%). I disservizi di Alitalia, scrive oggi Repubblica, sono pero' il frutto di un mix di inefficienze, tra cui quelle che caratterizzano lo scalo romano, che lamenta tariffe ferme da 10 anni e ha sulle spalle un deficit strutturale da colmare.

Per quanto riguarda la compagnia aerea, Repubblica ricorda le indiscrezioni che circolano, sempre smentite da Alitalia: "si parla da giorni di un nuovo vertice, con l'a.d. Sabelli messo in minoranza e di un solo padrone, Air France, pronto ad assumersi l'onere di un aumento di capitale per rimettere in sesto la baracca". Quanto all'andamento finanziario della compagnia, Sabelli avrebbe sgombrato il campo dalle peggiori ipotesi: venerdi' scorso, a una convention interna con i responsabili vendite, avrebbe infatti spiegato che "i conti sono assolutamente in linea con le previsioni". red/rov
 

billypaul

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ALITALIA/ Di chi è la colpa dei voli in ritardo?


Ugo Arrigo


lunedì 27 luglio 2009
I passeggeri che utilizzano il trasporto aereo se ne sono accorti da tempo, ma tutti gli altri, organi di stampa, opinione pubblica e autorità, comprese quelle di settore, ne sembrano ancora poco consapevoli: in Italia i ritardi nei voli si sono intensificati nei mesi più recenti, creando evidenti disagi a chi viaggia, e il nostro paese domina stabilmente la classifica (anzi ne occupa buona parte) che l’organismo bruxellese Eurocontrol pubblica mensilmente sui ritardi medi dei voli, monitorati sia per aeroporto (di partenza e di arrivo) che per rotta.

Il fenomeno non sembra avere una spiegazione ragionevole: la causa principale dei ritardi è infatti legata da un lato alla congestione dei maggiori aeroporti, i quali presentano solitamente dati peggiori rispetto agli aeroporti meno trafficati, e dall’altro lato alle fasi di maggior crescita del traffico. Poiché, invece, il numero dei voli è in netta diminuzione sia in Europa che in Italia dalla seconda metà dello scorso anno, è logico aspettarsi un miglioramento della puntualità, favorita dalla minore congestione, e non un peggioramento.

Se guardiamo ai dati europei nel loro complesso si verifica proprio questo: nei dodici mesi terminanti a maggio 2009 sui cieli europei sorvegliati da Eurocontrol i voli complessivi sono diminuiti dell’8% e la puntualità ne ha risentito notevolmente e in positivo, dato che il ritardo medio per volo (sia in partenza che in arrivo) si è abbattuto nel mese di quasi un terzo, scendendo sotto gli otto minuti dai quasi dodici minuti registrati nel mese di maggio sia nell’anno 2008 che nel 2007, come illustrato dal doppio grafico sottostante.



Ritardo medio dei voli in Europa, espresso in minuti, in partenza (in alto) e in arrivo (in basso)

Questa analisi vale per l’Europa ma, sfortunatamente per i viaggiatori del nostro paese, non trova riscontro in Italia. Nel nostro paese i voli sono diminuiti nell’ultimo anno un po’ meno rispetto all’Europa (-5,3% tra giugno 2008 e giugno 2009), dato che la crisi Alitalia e la conseguente riduzione di offerta era già in corso dodici mesi or sono, ma la puntualità è precipitata, come è possibile osservare dalla seguente tabella che riprende da Eurocontrol gli aeroporti italiani più ritardatari tra i primi venti dell’intera Europa.



Fiumicino detiene da diversi mesi la medaglia d’oro per ritardo medio dei voli in partenza tra gli aeroporti europei. In aprile, mese caratterizzato dalle vacanze pasquali, il ritardo medio in partenza superava i 20 minuti. Questo dato, ovviamente, rappresenta la media tra i voli decollati regolarmente e quelli in ritardo. Se consideriamo solo questi ultimi, il loro ritardo medio è molto superiore ai 20 minuti. Come testimonia Eurocontrol, Fiumicino è stato il peggior aeroporto europeo sia in aprile che in maggio per la percentuale di voli partiti in ritardo, oltre il 60%. Questi voli hanno avuto un ritardo medio di circa 35 minuti in aprile e 28 in maggio.

Ma Fiumicino è solo la punta dell’iceberg, dato che nella top twenty di Eurocontrol figuravano in aprile ben nove aeroporti italiani, mentre nello stesso mese del 2008 erano solo due, Fiumicino e Malpensa. Nello scorso aprile a Palermo il 50% dei voli è partito in ritardo, con una media di 32 minuti; a Napoli il 44%, sempre con 32 minuti; a Linate il 41% con 31 minuti, e così via. In aprile Linate deteneva anche il record europeo di ritardo medio dei voli in arrivo.

Maggio sembra essere andato decisamente meglio: la presenza degli aeroporti italiani nella hit parade di Eurocontrol si è dimezzata, il ritardo medio delle sedi presenti si è ridotto e la loro posizione in graduatoria si è allontanata dal podio negativo. Questi dati rappresentano tuttavia una misura di sintesi delle rotte che fanno capo ad uno stesso aeroporto mentre è interessante poter esaminare distintamente anche le singole rotte; infatti un aeroporto con un dato complessivo non particolarmente problematico potrebbe invece includere rotte specifiche caratterizzate da ritardi consistenti. Se si esaminano le singole rotte, il quadro che emerge dai dati Eurocontrol continua a essere preoccupante anche per il mese più recente.



Come emerge dalla Tabella precedente, in aprile ben 10 rotte delle 20 europee con i ritardi maggiori erano italiane, otto delle quali in partenza da Fiumicino e due in arrivo; in maggio le rotte italiane erano salite a 13 su 20, tra le quali ben 7 tra le prime 10 e l’intero podio, rappresentato dalla Fiumicino-Torino, dalla Fiumicino-Palermo e dalla Fiumicino-Bari, tutte con 23-22 minuti di ritardo medio.

I ritardi sembrano dunque interessare in particolare l’aeroporto romano e le principali rotte italiane da esso in uscita sulle quali il gruppo Alitalia ha un ruolo predominante. Di chi è la colpa? Del gestore aeroportuale o del principale vettore che lo usa? E’ molto difficile dirlo, probabilmente di entrambi. L’unico fatto certo è che questi dati non depongono in favore dell’auspicato ritorno alla normalità di Alitalia e della ripresa di fiducia dei passeggeri italiani; rappresentano inoltre un pessimo biglietto da visiti per i turisti stranieri che sono ancora desiderosi di visitare il nostro paese e che utilizzano in prevalenza l’aeroporto romano.

Il sistema aeroportuale milanese sembra molto meno interessato dal peggioramento della puntualità, ma questa è una consolazione molto piccola alla luce del consistente ridimensionamento dei traffici che ha dovuto subire negli ultimi 16 mesi.
IlSussidiario
 
Q

Quirino

Guest
I ritardi sembrano dunque interessare in particolare l’aeroporto romano e le principali rotte italiane da esso in uscita sulle quali il gruppo Alitalia ha un ruolo predominante. Di chi è la colpa? Del gestore aeroportuale o del principale vettore che lo usa? E’ molto difficile dirlo, probabilmente di entrambi.
magari leggendo lo stesso report qualche pagina prima Arrigo avrebbe preso atto che il 51% del ritardo è a carico delle Compagnie Aeree e un bel 27% è Reactionary, causale fortemente legata alle stesse.
Airport sta al 12%.
Ovviamente dando massima fiducia al sistema degli IATA Codes...

Fiumicino, per volume, è sceso dell'8% in linea con l'Europa, non del 5,3% (media italiana)
 

Globox

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25 Maggio 2006
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Estero
Delle dimissioni di Sabelli già ne girava voce da un mesetto, ma non so se crederci.
A me sembra assurdo che le cose stiano andando come prima. Ci sono 10.000 dipendenti in meno, il petrolio costa la metà, un mucchio di contratti di fornitura sono stati rivisti al ribasso, molti settori riescono ad andare avanti anche in sotto-organico, le paghe sono diminuite.
Per quanto i pax possano essere calati, i costi fissi ( che erano quelli sotto accusa da anni ) sono ( o dovrebbero essere ) scesi moltissimo.
Com'è possibile che si vada peggio di prima ?
La storiella dei costi fissi (in parte vera) è stata gonfiata a dismisura. Escludendo le partite straordinarie di cui siamo maestri, prova a confrontare LF, CASK/RASK e incidenza dei costi sui proventi con alri vettori (in attivo) e vedrai che, sebbene con yield a puttane, ti mancanavano giusto quei 7 punticini di LF per non perdere. Sbragavi meno e di punticini ne bastavano 4.

Cos'è cambiato? Ben poco direi. C'è stato un ridimensionamento di flotta, di personale, di costi, di tutto ma anche di trasportato e non solo. A bocce ferme basate sulla legge dei grandi numeri è tutto +/- interamente proporzionale se non il fatto che l'ulteriore erosione di LF e Yield (anche se il BELF era dato a +/- 65) può dare il colpo di grazia.

Fatti 2 conti: un punto di LF vale sui 70 mln ed un punto % di yield sui 50.
 

Globox

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25 Maggio 2006
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Osservando che ora, come rapporto dipendenti/aerei stiamo circa 90/1, ovvero ci frega solo Ryanair, ( so che questo numero in sé serve a poco, ma LH, AF e BA stanno intorno ad oltre 200/1 ) , cosa dovremo fare per andare in pareggio ? Lavorare gratis come hanno chiesto in BA ? Pagare per lavorare ?
Forse un giorno la si smetterà di tirare in ballo la solita pippa inconsistente di raffronto rateo dipendenti/aerei tra vettori con strutture divergenti.
 

billypaul

Utente Registrato
Forse un giorno la si smetterà di tirare in ballo la solita pippa inconsistente di raffronto rateo dipendenti/aerei tra vettori con strutture divergenti.
Eppure quando serve limare i costi, sopratutto in questo periodo di crisi, la prima cosa che si fa è lasciare a casa i dipendenti, vedi AF, LH e BA....

La storiella dei costi fissi (in parte vera) è stata gonfiata a dismisura. Escludendo le partite straordinarie di cui siamo maestri, prova a confrontare LF, CASK/RASK e incidenza dei costi sui proventi con alri vettori (in attivo) e vedrai che, sebbene con yield a puttane, ti mancanavano giusto quei 7 punticini di LF per non perdere. Sbragavi meno e di punticini ne bastavano 4.

Cos'è cambiato? Ben poco direi. C'è stato un ridimensionamento di flotta, di personale, di costi, di tutto ma anche di trasportato e non solo. A bocce ferme basate sulla legge dei grandi numeri è tutto +/- interamente proporzionale se non il fatto che l'ulteriore erosione di LF e Yield (anche se il BELF era dato a +/- 65) può dare il colpo di grazia.

Fatti 2 conti: un punto di LF vale sui 70 mln ed un punto % di yield sui 50.
Gli Yield sono carenti per tutti. Per quel che riguarda i LF, diciamo che la questione MyAir ha dato una bella spintarella.
 
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