Thread Alitalia dal 13.11.2013


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belumosi

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10 Dicembre 2007
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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Alitalia non vuole pagare. La Regione: siete pazzi
Lite furiosa a palazzo Chigi: Colaninno vuole l’esenzione della tassa del rumore nel 2013




Clima surriscaldato ieri a Palazzo Chigi tra i vertici di Alitalia e i rappresentanti della Regione Lazio convocati dal governo per cercare di coinvolgere gli enti locali nel processo di ristrutturazione del vettore. Che resta alle prese con un aumento di capitale da sottoscrivere e con la ricerca, non semplice, di un partner industriale in grado di prendere le veci dell’uscente Air France.
Un aiuto va bene, avrebbe detto l’assessore competente laziale, ma rimetterci una somma cospicua già iscritta in bilancio proprio no. Così la richiesta di Alitalia sarebbe stata considerata quasi «indecente».
La compagnia avrebbe chiesto, infatti, la completa esenzione dal pagamento della Iresa, la tassa sul rumore, per il 2013 e il suo abbattimento, rispetto alle tariffe fissate dalla Pisana, nel 2014, per portarla ai livelli applicati nelle altre regioni d’Italia (in Lombardia è 18 volte più bassa rispetto al Lazio).
Una richiesta irricevibile per l’assessore laziale che avrebbe risposto con toni molto aspri ai vertici di Alitalia, ai confini dello scontro verbale. L’insieme delle due misure applicate alla compagnia tricolore costerebbe circa 30 milioni di euro che si sottrarrebbero ai 56 milioni di gettito stimato dalla Regione Lazio. Una perdita insostenibile per il bilancio di previsione della Pisana già in affanno per il debito cumulato nelle scorse gestioni. Una difficoltà a far quadrare le poste del bilancio che ha spinto la Corte dei Conti ad accendere un faro sulle decisioni contabili della Regione. Difficile dunque per la giunta motivare uno sconto di siffatte proporzioni senza evitare rilievi critici dalla magistratura contabile.
Insomma impossibile solo a pensarsi avrebbe detto con una certa veemenza l’assessore laziale che ha aggiunto che un’agevolazione a una sola azienda, e cioè solo ad Alitalia, non sarebbe praticabile visto che solleverebbe la eccezioni anche delle altre compagnie soggette a una disparità di trattamento.
Insomma Alitalia avrebbe alzato troppo la posta nell’incontro e la reazione non sarebbe stata delle più miti e accondiscendenti da parte dell’ente locale. Gli animi sarebbero stati sedati a fatica e il rappresentante della regione avrebbe chiuso la porta in faccia a richieste troppo onerose per le casse dell’ente. La sfrontatezza del vettore italiano sarebbe stata registrata anche dal premier Letta. La fiducia accordata dal governo all’azienda si starebbe incrinando. Alitalia starebbe facendo troppo poco per uscire dal pantano nella quale è finita. La discesa in campo di Poste rischia di non bastare più e a Palazzo Chigi il nervosismo è in aumento.
Sempre ieri nella sede del governo si è tenuto un aggiornamento del quadro della situazione a meno di una settimana dal termine fissato, il 27 novembre, per la chiusura dell'aumento di capitale di Alitalia. Il presidente della compagnia Roberto Colaninno, il presidente di Poste Massimo Sarmi e il direttore generale di Intesa Sanpaolo, Gaetano Miccichè, hanno incontrato il consigliere consigliere economico del premier Enrico Letta, Fabrizio Pagani, alla presenza del capo di gabinetto del ministero delle Infrastrutture, Giacomo Aiello. Sul tavolo la quota di aumento che risulterà inoptata. E soprattutto il tema della decisione di Air France di non sottoscrivere la sua quota e che non consentirà di raggiungere la ricapitalizzazione massima prevista di 300 milioni.


http://www.iltempo.it/economia/2013/11/22/alitalia-non-vuole-pagare-la-regione-siete-pazzi-1.1191737
 

Paolo_61

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Si l'ho specificato quando si parlava di AF. ho specificato che si parla di articoli di giornale, ma ritengo che EY non siano dei parolai e se chiedono una due diligence penso siano consapevoli delle condizioni necessarie. Mentre era pretestuoso il discorso di AF, sarebbe invece normale la richiesta di EY.
È possibile che non conosciamo diversi parametri della discussione.
Quoto in toto. Sia nel sottolineare l'eventuale assurdità di non concedere la due diligence ad EY, sia il fatto che stiamo discutendo di articoli di giornale che possono essere ampiamente "campati per aria".
 

Paolo_61

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2 Febbraio 2012
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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Alitalia non vuole pagare. La Regione: siete pazzi
Lite furiosa a palazzo Chigi: Colaninno vuole l’esenzione della tassa del rumore nel 2013




Clima surriscaldato ieri a Palazzo Chigi tra i vertici di Alitalia e i rappresentanti della Regione Lazio convocati dal governo per cercare di coinvolgere gli enti locali nel processo di ristrutturazione del vettore. Che resta alle prese con un aumento di capitale da sottoscrivere e con la ricerca, non semplice, di un partner industriale in grado di prendere le veci dell’uscente Air France.
Un aiuto va bene, avrebbe detto l’assessore competente laziale, ma rimetterci una somma cospicua già iscritta in bilancio proprio no. Così la richiesta di Alitalia sarebbe stata considerata quasi «indecente».
La compagnia avrebbe chiesto, infatti, la completa esenzione dal pagamento della Iresa, la tassa sul rumore, per il 2013 e il suo abbattimento, rispetto alle tariffe fissate dalla Pisana, nel 2014, per portarla ai livelli applicati nelle altre regioni d’Italia (in Lombardia è 18 volte più bassa rispetto al Lazio).
Una richiesta irricevibile per l’assessore laziale che avrebbe risposto con toni molto aspri ai vertici di Alitalia, ai confini dello scontro verbale. L’insieme delle due misure applicate alla compagnia tricolore costerebbe circa 30 milioni di euro che si sottrarrebbero ai 56 milioni di gettito stimato dalla Regione Lazio. Una perdita insostenibile per il bilancio di previsione della Pisana già in affanno per il debito cumulato nelle scorse gestioni. Una difficoltà a far quadrare le poste del bilancio che ha spinto la Corte dei Conti ad accendere un faro sulle decisioni contabili della Regione. Difficile dunque per la giunta motivare uno sconto di siffatte proporzioni senza evitare rilievi critici dalla magistratura contabile.
Insomma impossibile solo a pensarsi avrebbe detto con una certa veemenza l’assessore laziale che ha aggiunto che un’agevolazione a una sola azienda, e cioè solo ad Alitalia, non sarebbe praticabile visto che solleverebbe la eccezioni anche delle altre compagnie soggette a una disparità di trattamento.
Insomma Alitalia avrebbe alzato troppo la posta nell’incontro e la reazione non sarebbe stata delle più miti e accondiscendenti da parte dell’ente locale. Gli animi sarebbero stati sedati a fatica e il rappresentante della regione avrebbe chiuso la porta in faccia a richieste troppo onerose per le casse dell’ente. La sfrontatezza del vettore italiano sarebbe stata registrata anche dal premier Letta. La fiducia accordata dal governo all’azienda si starebbe incrinando. Alitalia starebbe facendo troppo poco per uscire dal pantano nella quale è finita. La discesa in campo di Poste rischia di non bastare più e a Palazzo Chigi il nervosismo è in aumento.
Sempre ieri nella sede del governo si è tenuto un aggiornamento del quadro della situazione a meno di una settimana dal termine fissato, il 27 novembre, per la chiusura dell'aumento di capitale di Alitalia. Il presidente della compagnia Roberto Colaninno, il presidente di Poste Massimo Sarmi e il direttore generale di Intesa Sanpaolo, Gaetano Miccichè, hanno incontrato il consigliere consigliere economico del premier Enrico Letta, Fabrizio Pagani, alla presenza del capo di gabinetto del ministero delle Infrastrutture, Giacomo Aiello. Sul tavolo la quota di aumento che risulterà inoptata. E soprattutto il tema della decisione di Air France di non sottoscrivere la sua quota e che non consentirà di raggiungere la ricapitalizzazione massima prevista di 300 milioni.


http://www.iltempo.it/economia/2013/11/22/alitalia-non-vuole-pagare-la-regione-siete-pazzi-1.1191737
Ammesso che AZ in qualche modo possa "salvarsi", credo che di fronte alle pretese della Regione Lazio dovrebbe rispondere presentando il piano di spostamento dell'hub (a MXP, non essendoci altre alternative credibili) entro un anno. Non è pensabile infatti che il disastro della sanità laziale sia fatto pagare a chi viaggia in aereo, solo perché è un bersaglio "facile".
 
F

flyboy

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Alitalia non vuole pagare. La Regione: siete pazzi
Lite furiosa a palazzo Chigi: Colaninno vuole l’esenzione della tassa del rumore nel 2013

Insomma Alitalia avrebbe alzato troppo la posta nell’incontro e la reazione non sarebbe stata delle più miti e accondiscendenti da parte dell’ente locale. Gli animi sarebbero stati sedati a fatica e il rappresentante della regione avrebbe chiuso la porta in faccia a richieste troppo onerose per le casse dell’ente. La sfrontatezza del vettore italiano sarebbe stata registrata anche dal premier Letta. La fiducia accordata dal governo all’azienda si starebbe incrinando. Alitalia starebbe facendo troppo poco per uscire dal pantano nella quale è finita. La discesa in campo di Poste rischia di non bastare più e a Palazzo Chigi il nervosismo è in aumento.
Sempre ieri nella sede del governo si è tenuto un aggiornamento del quadro della situazione a meno di una settimana dal termine fissato, il 27 novembre, per la chiusura dell'aumento di capitale di Alitalia. Il presidente della compagnia Roberto Colaninno, il presidente di Poste Massimo Sarmi e il direttore generale di Intesa Sanpaolo, Gaetano Miccichè, hanno incontrato il consigliere consigliere economico del premier Enrico Letta, Fabrizio Pagani, alla presenza del capo di gabinetto del ministero delle Infrastrutture, Giacomo Aiello. Sul tavolo la quota di aumento che risulterà inoptata. E soprattutto il tema della decisione di Air France di non sottoscrivere la sua quota e che non consentirà di raggiungere la ricapitalizzazione massima prevista di 300 milioni.
Finché in questo Paese non impareremo che le regole valgono per tutti, e che le leggi non si possono manipolare a piacimento, non andremo da nessuna parte.
E soprattutto non nascerà mai un'imprenditoria sana, che si confronta con il mercato, non con il politico.
Più passano i giorni e più sto cambiando opinione sulla vicenda Alitalia, e mi sto convincendo che non vale la pena salvarla. A queste condizioni e senza una vera discontinuità con il passato buttiamo soldi inutili.
 
F

flyboy

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Ammesso che AZ in qualche modo possa "salvarsi", credo che di fronte alle pretese della Regione Lazio dovrebbe rispondere presentando il piano di spostamento dell'hub (a MXP, non essendoci altre alternative credibili) entro un anno. Non è pensabile infatti che il disastro della sanità laziale sia fatto pagare a chi viaggia in aereo, solo perché è un bersaglio "facile".
Non sono d'accordo. Posto che, come dici, non è certo l'Iresa ad affossare AZ, non va bene il metodo: un'azienda privata non può presentarsi e battere i pugni per ottenere l'esenzione dal pagamento di una tassa. Allora anche io mi apro una partita iva, spendo e spando e non voglio pagare quando sono a corto di liquidità.
 

Farfallina

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Ammesso che AZ in qualche modo possa "salvarsi", credo che di fronte alle pretese della Regione Lazio dovrebbe rispondere presentando il piano di spostamento dell'hub (a MXP, non essendoci altre alternative credibili) entro un anno. Non è pensabile infatti che il disastro della sanità laziale sia fatto pagare a chi viaggia in aereo, solo perché è un bersaglio "facile".
La Regione si preoccupa della reazione delle altre compagnie, attenzione che potrebbero rispondergli a stretto giro di posta... Infatti AZ è la più colpita da questa porcata, ma anche le altre lo sono e potrebbero non gradire.
Attenzione che se in Lombardia fossero svegli potrebbe essere l'occasione buona per chiudere LIN e gettare le basi per riportare un hub carrier a MXP con magari relativo partner del golfo...
 

Paolo_61

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

La Regione si preoccupa della reazione delle altre compagnie, attenzione che potrebbero rispondergli a stretto giro di posta... Infatti AZ è la più colpita da questa porcata, ma anche le altre lo sono e potrebbero non gradire.
Attenzione che se in Lombardia fossero svegli potrebbe essere l'occasione buona per chiudere LIN e gettare le basi per riportare un hub carrier a MXP con magari relativo partner del golfo...
Non illuderti, non succederà nulla di tutto ciò.
 

Veolia

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

La Regione si preoccupa della reazione delle altre compagnie, attenzione che potrebbero rispondergli a stretto giro di posta... Infatti AZ è la più colpita da questa porcata, ma anche le altre lo sono e potrebbero non gradire.
Attenzione che se in Lombardia fossero svegli potrebbe essere l'occasione buona per chiudere LIN e gettare le basi per riportare un hub carrier a MXP con magari relativo partner del golfo...
non aspettano altro
 

geardown3green

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Secondo anello di Saturno
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

La Regione si preoccupa della reazione delle altre compagnie, attenzione che potrebbero rispondergli a stretto giro di posta... Infatti AZ è la più colpita da questa porcata, ma anche le altre lo sono e potrebbero non gradire.
Attenzione che se in Lombardia fossero svegli potrebbe essere l'occasione buona per chiudere LIN e gettare le basi per riportare un hub carrier a MXP con magari relativo partner del golfo...
Si continua a parlare di chiudere Linate , cosa che ritengo improbabile per i Lombardi ed i milanesi in particolare , però si potrebbe " azzopparlo " tipo ....ridurre la pista a 1.600 mt.....per qualcuno di quei lavori di biblica ed italica memoria( sennò chi la sente l'Europa) e poi voglio vedere dove vai con 1600 mt. Di pista ....si e no a Roma con il A319....
 

talè

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14 Ottobre 2013
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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Roma, 22 nov.(Adnkronos) - "Non penso che Air France sia fuori definitivamente, penso che stia trattando e che ci siano anche altri possibili acquirenti". Lo ha detto il viceministro allo Sviluppo economico, Antonio Catricalà intervistato da Radio 24. "Una compagnia di bandiera ha senso se riesce a convogliare verso l'Italia la ricchezza ed il turismo", ha aggiunto, rispondendo alla domanda se avesse ancora un senso l'italianità di Alitalia.
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Roma, 22 nov.(Adnkronos) - "Non penso che Air France sia fuori definitivamente, penso che stia trattando e che ci siano anche altri possibili acquirenti". Lo ha detto il viceministro allo Sviluppo economico, Antonio Catricalà intervistato da Radio 24. "Una compagnia di bandiera ha senso se riesce a convogliare verso l'Italia la ricchezza ed il turismo", ha aggiunto, rispondendo alla domanda se avesse ancora un senso l'italianità di Alitalia.
geniale!
 

Paxromana

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Rome, Milan born.
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Alitalia: Tajani, se Poste rispetta regole non c'e' aiuto di Stato

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 22 nov - "Se Poste rispetta le regole non e' discriminante se e' pubblica o privata. Se l'operazione e' fatta a prezzi di mercato non e' aiuto di Stato". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, a margine dell'assemblea di Federcasse.
"Bruxelles interviene quando si sa cosa succede - ha premesso - ed io, nel 2008, intervenni solo dopo che il piano fu notificato alla Commissione; l'importante e' che tutto avvenga nel rispetto delle regole di mercato".
Ale (RADIOCOR)
 

kenyaprince

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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Articolo dall' HP che secondo me spiega bene la situazione :


Un tale di Osaka vuole andare a visitare Pompei. Si mette al computer e digita "Biglietto aereo Osaka Pompei". A me ha dato 4 alternative, con Alitalia, Finnair, Lufthansa, Meridiana. Se volessi acquistare sul serio, andrei a vedere costi, tempi, scali. Se ho un po' di esperienza, mi informerei del tipo di aereo; se volo in business vorrei sapere se il flat bed è a 180° o a 165°. E la linea aerea? A meno di passioni ("ah, caro mio, la dolcezza delle orientali!") o idiosincrasie ("l'ultima volta con Air France, signora mia, il vino era pessimo!") la scelta della linea aerea viene come conseguenza delle scelte precedenti. E chi vuole proprio volare British perché trova il claret eccellente, o perché gli mancano pochi punti per un biglietto gratis per Tahiti, lo fa a priori, Pompei non c'entra.

Ho pensato di fare questo piccolo esperimento dopo che ho sentito ripetere per la centesima volta che, per un Paese con i nostri tesori artistici, avere una propria compagnia di bandiera è "strategico". Il richiamo ai nostri giacimenti culturali fa scattare il patriottismo, la parola "strategico" incute rispetto, la frase fila via liscia. Eppure è un evidente non senso, nessuno va a Pompei perché una linea aerea ce lo porta "a sua insaputa": invece una compagnia aerea apre un collegamento con Napoli se pensa che ci siano abbastanza passeggeri che vogliono andare proprio lì. Con la concorrenza tra linee aeree, e col procedere della liberalizzazione delle rotte, se c'è o si pensa che potrebbe formarsi una richiesta di andare a Pompei, l'aereo che la soddisfi ci sarà di sicuro: nessuno verrà lasciato a terra. Chiunque di noi, comprando un biglietto online dal proprio computer (ma da quello dell'agenzia di viaggi fa lo stesso) sa che, a meno di decisioni a priori, la scelta del vettore viene dopo, e prima vengono quelle della destinazione, del prezzo, della data, degli scali e così via. Basta vedere quanta gente vola sulle low cost, da Ryanair a Easyjet, quanta su Emirates, Singapore, Thai: tutti vettori per cui la livrea è solo un marchio per il posizionamento commerciale.

Però se una frase così evidentemente stravagante viene ripetuta e creduta, una ragione ci deve pure essere. Credo che questo abbia a che fare con ciò che si pensa a proposito di Stato e mercato. Non per le rispettive modalità di operare, perché neanche il più irriducibile statalista oserebbe sostenere che Alitalia è più efficiente di Ryanair, ma per i poteri che possono esercitare. Chi sostiene la necessità di possedere una linea aerea nazionale, mostra di credere che lo Stato, oltre ai suoi tanti poteri, abbia anche quello di determinare i comportamenti dei cittadini, degli italiani come degli osakiani. Ma a forza di guardare allo Stato e di fare poca attenzione al mercato, si rischia di non accorgersi che il trasporto è diventato una commodity. A forza di chiedere allo stato di esercitare il suo potere e di indirizzare i flussi dei passeggeri, si finisce per non accorgersi che anche Pompei è sul mercato. E siccome il mercato offre la possibilità di scegliere, anche chi aveva intenzione di andare a Pompei potrebbe cambiare idea e scegliere un'altra destinazione.

Strategico, per un Paese con il nostro patrimonio culturale, non è avere un vettore suo proprio, con aerei che abbiano il tricolore nella livrea: nessuno va a Pompei per poter viaggiare Alitalia. Strategico invece è far sì che la gente continui a volere andare a Pompei, e che racconti agli amici quanto è stato bello e come si sono trovati bene. I consulenti aziendali insegnano che strategici sono i vantaggi competitivi duraturi, cioè quelli legati a qualità non replicabili dai concorrenti. Ogni linea aerea può essere sostituita da un'altra, i vantaggi competitivi sono di breve durata, ci vuol poco a servire un vino migliore. Pompei non è sostituibile ma può essere alternativo ad altre destinazioni. E lì che bisogna investire. I soldi spesi a salvare Alitalia sono sottratti a far scegliere Pompei. L'orgoglio per la livrea suscitato è orgoglio "sottratto" a quello di essere capaci di preservare e valorizzare quello che solum è nostro. I soldi che mancano si possono anche trovare, ma quell'orgoglio non è sostituibile: senza, la partita è persa.
 

Francesco.B.

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24 Marzo 2009
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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Articolo dall' HP che secondo me spiega bene la situazione :

...
Ma dai, è ovvio che Alitalia è strategica per l'Italia quanto il benzinaio sotto casa mia. È la politica che cerca di convincere del contrario il popolo bue, per fargli accettare ogni volta la pillola amara di ricapitalizzazioni e finanziamenti con denaro pubblico.
 

Blos

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12 Luglio 2013
757
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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

A tutti coloro che sono contrari al salvataggio di AZ e/o sostengono che non è necessario avere una compagnia "di bandiera" rivolgo una domanda banale: quale paese al mondo non ha una compagnia "di bandiera"?
 

Bianconigliolo74

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28 Aprile 2008
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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

A tutti coloro che sono contrari al salvataggio di AZ e/o sostengono che non è necessario avere una compagnia "di bandiera" rivolgo una domanda banale: quale paese al mondo non ha una compagnia "di bandiera"?
San Marino
Città Del Vaticano
Liechtenstein
Andorra
Principato di Monaco
 

Francesco.B.

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24 Marzo 2009
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Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

A tutti coloro che sono contrari al salvataggio di AZ e/o sostengono che non è necessario avere una compagnia "di bandiera" rivolgo una domanda banale: quale paese al mondo non ha una compagnia "di bandiera"?
A tutti coloro che sostengono che sia necessario avere una compagnia di bandiera chiederei di spiegare il perché di tale necessità.
 
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