ho appena letto il resoconto sull'incontro del 13/10 disponibile sull'intranet aziendale.
Mi autoquoto, riportando alcuno stralci del resoconto del suddetto incontro, in attesa del CdA di dopodomani:
Il punto della situazione
Rocco Sabelli ha aperto l’incontro illustrando lo stato attuale della Compagnia: 7.600.000 passeggeri trasportati negli ultimi 3 mesi, buona tenuta generale nonostante la crisi in Nord Africa e l’emergenza in Giappone (mercato tra l’altro che ha visto una forte ripresa da metà giugno in poi), traffico intercontinentale in crescita di oltre il 15%, load factor medio intorno al 78% (un dato buono per i nostri standard), ricavi in crescita (+11% circa), buona anche la qualità del servizio. Continuiamo a essere il 3° o 4° vettore, nella classifica dei circa 33 europei, in termini di puntualità e regolarità.
Si tratta insomma di un quadro decisamente confortante. Ci sono tutti i presupposti per raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio entro la fine dell’anno. La complessa e sofferta operazione avviata alla fine del 2008 può ormai considerarsi conclusa. Non abbiamo più motivo di parlare di riduzione dell’organico e di ricorrere a strumenti come quello della CIGS. La crescita sarà il driver del prossimo triennio.
Il prossimo piano industriale (2012-2015)
Alla fine del mese il CDA approverà il nuovo piano industriale che sarà il punto di riferimento dal 2012 al 2015. Non si tratta di uno stravolgimento dell’attuale, ma presenta comunque alcuni punti di discontinuità con il passato:
1) le sinergie con Air France-KLM e Delta vengono ritenute imprescindibili. La joint venture diventerà sempre più vincolante. Fiumicino sarà l’hub di riferimento dell’alleanza per quanto riguarda i flussi verso il Sud del mondo.
2) Il rapporto tra i due picchi (positivo e negativo) del nostro load factor diventa sempre più alto. In altre parole: aumentano sempre di più i passeggeri che viaggiano in “alta stagione” e continuano a diminuire quelli che ricorrono all’aereo in “bassa stagione”. Ciò comporta un serio problema per il dimensionamento delle risorse. I charter di lungo raggio che entreranno presto in operativo costituiscono una prima soluzione.
3) Rispetto alle altre compagnie siamo ancora troppo distanti dal nostro mercato domestico. Ancora troppi italiani si rivolgono ad altri vettori anziché ad Alitalia, perfino a parità di convenienza nell’offerta. Dobbiamo recuperare questo gap.
4) In ambito narrow body (circa 112 aeromobili) abbiamo un’offerta posti sovradimensionata (circa il 15% in più rispetto agli altri vettori). Abbiamo troppi Airbus 321 che sostituiremo gradualmente con Airbus 319.
Primo question time
Gli argomenti toccati nel corso del primo spazio dedicato alle domande dei Naviganti sono stati i seguenti:
- il nuovo Embraer 190, giudicato da quasi tutti i presenti un aeromobile sostanzialmente identico dal punto di vista tecnico all’E-170 ma molto più comodo: maggiore spazio a bordo, cappelliere più capienti e più facilmente raggiungibili, migliore esperienza di volo per il passeggero. Da valutare la possibilità di dotarlo di sistemi di intrattenimento come la Live-TV anche se, in questo caso, è stato osservato come i palinsesti per questo tipo di canale siano ancora scarsi e i passeggeri non siano poi così interessati.
- Il destino di CAI Second (Volare). Si tratta di un COA che sopravvive per mantenere gli slot. Siamo in attesa della decisione dell’Antitrust. Non appena ci saranno le condizioni per farlo, CAI Second chiuderà: oggi i colleghi lì impegnati volano poco e quindi verranno “riprotetti” nelle altre società del Gruppo.
- La riqualificazione di Fiumicino, anche in vista del suo ruolo sempre più centrale all’interno di SkyTeam. Purtroppo AdR non ha investito e non investe per migliorare lo scalo più importante del Paese. Si tratta di un problema complesso, anche con implicazioni politiche e per ora di non facile soluzione.
Questi sono più o meno i punto attinenti almeno al thread, il resto è roba "interna".
Ocio al punto 2, secondo me interessante.