Thread Alitalia dal 1 settembre 2014


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In ogni caso, potrebbero organizzarsi meglio. Se ritardi di qs mattina creano ritardi superiore a1h adesso ,beh......la prox volta prendo il treno. Arrivo prima. Dare fiducia ad az si è sempre mal ripagati
 
Potrebbe ro comunque mettere 2 persone al ceck in. Vorrei spezzare una lancia a favore degli italiani. Di nord , centro e sud. Sono persone ottime. Civili. Non si incazzano anche se non funziona mai niente .
Invece a mia domanda , rimostranza , l'addetta az non solo non mi ha risposto , ma non mi ha neppure guardato in faccia.
 
In ogni caso, potrebbero organizzarsi meglio. Se ritardi di qs mattina creano ritardi superiore a1h adesso ,beh......la prox volta prendo il treno. Arrivo prima. Dare fiducia ad az si è sempre mal ripagati

Spera di andare via prima delle 2200...orario dopo il quale vanno tutti a casa e rimangono 4 gatti per mandare via i voli in ritardo......
Basta ricordarsi cosa era successo quando il Carpatair andò fuori pista e tutti voli slittarono....
 
In ogni caso, potrebbero organizzarsi meglio. Se ritardi di qs mattina creano ritardi superiore a1h adesso ,beh......la prox volta prendo il treno. Arrivo prima. Dare fiducia ad az si è sempre mal ripagati
I voli U2 sulla LIN-FCO e viceversa hanno anche loro oltre un'ora di ritardo.
 
Da domani per cortesia torniamo IT. Per parlare di Fiat c'è l'area Soci, mentre per i ritardi ed il meteo a FCO si può aprire un thread autonomo.:) Grazie
 
Alitalia, Hogan: «Ricollocheremo gli esuberi, è una grande opportunità per tutti»

Formalmente il numero uno di Etihad avrà in mano le azioni entro la fine dell’anno, ma il suo lavoro è già iniziato. E la sua prima mossa oggi è stata quella di confermare l’impegno a «riassorbire» i dipendenti di Alitalia in esubero, su modello dell’operazione Air Berlin, per esempio.

Aveva preso un appuntamento con i dipendenti di Alitalia per i primi giorni di settembre, il numero uno della compagnia di Abu Dhabi. E lo aveva fatto in una giornata calda di agosto (l’8 agosto) in cui ha messo la firma su un assegno da 560 milioni di euro per mettere le mani sul 49% della compagnia italiana.

Impegno rispettato. Il suo aereo è atterrato oggi a prima mattina, in tempo per il primo incontro in agenda, il faccia a faccia con l’amministratore delegato, Gabriele Del Torchio, con il quale subito dopo ha incontrato un gruppo di dirigenti di Alitalia. Il tempo dei saluti di rito e di un discorso di tre ore per ribadire il progetto di sviluppo per la nuova Alitalia, e tirare le fila sui numeri e sulle prossime tappe del piano esuberi. Poi l’incontro con i sindacati, nel primo pomeriggio, e a seguire il faccia a faccia con il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi.

IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE

E dunque sono 400, «ad oggi, i dipendenti di Alitalia che hanno scelto di aderire volontariamente alla mobilità» con un incentivo di 10 mila euro lordi, ha spiegato Del Torchio lasciando l’hotel romano in cui si sono svolti gli incontri. In realtà la scadenza per l’adesione alla mobilità è slittata dal 10 al 19 settembre. Il meccanismo scatterà per i 2.171 dipendenti il 26 settembre (la data prevista inizialmente era il 15 settembre). Ma è già nero su bianco l’impegno a ricollocarne 1.250. E questo vuol dire, che ad dei poco più di 900 dipendenti destinati a uscire, quasi la metà lo faranno volontariamente.

L’incontro con dirigenti e quadri della compagnia, è andato «bene», per Del Torchio. È stato «un primo momento per illustrare i programmi. Oggi li abbiamo presentati ai manager e domani a tutto il personale: credo sia una buona iniziativa. È stato un incontro di trasparenza e credo sia una premessa molto buona per la nuova Alitalia». Già, perchè venerdì 12 e sabato 13 settembre lo stesso Hogan incontrerà i dipendenti del gruppo a Roma. Mentre lunedì 15 settembre toccherà ai lavoratori di Milano.

L’obiettivo è chiaro. «I dipendenti sono la spina dorsale del nostro business e siamo impegnati, con un approccio aperto e trasparente, a fare in modo che siano aggiornati sui piani di Alitalia per il futuro», ha spiegato in una nota il presidente Roberto Colaninno. «Queste sessioni rappresentano il primo passo in questo processo. Dobbiamo iniziare questo processo ora, mentre lavoriamo anche per ottenere l’approvazione delle Autorità alla partnership, in modo da essere pronti per avviare immediatamente il piano di trasformazione di Alitalia. Vogliamo mantenere un dialogo aperto e onesto con i nostri dipendenti per andare avanti insieme nel trasformare la nostra attività».

Soddisfatto anche il segretario generale della Uil Luigi Angeletti. «Hanno compreso benissimo i dolorosi sacrifici chiesti ai lavoratori ma hanno espresso l'intenzione di riassorbirli come fatto in altre compagnie», ha commentato lo stesso Angeletti al termine dell’incontro di Hogan con i sindacati.

MONTEZEMOLO IN POLE IN ATTESA DELL'UE

Intanto a confermare il destino di Luca Cordero di Montezemolo verso la presidenza della nuova compagnia è stato lo stesso Colaninno. «Credo che, se il cda e gli azionisti confermeranno quello che penso, sarà un’ottima opportunità avere un manager della sua esperienza a ricoprire la carica di presidente». Ma è ancora presto per le investiture ufficiali. E anche se un faccia a faccia con Hogan già in queste ore darà di fatto il via libera decisivo al passaggio, i passaggi formali dovranno aspettare.
Il cda di Alitalia avrà senz’altro sul tavolo il dossier a fine ottobre. Ma nulla sarà deciso prima del via libera all’operazione Alitalia-Etihad da parte dell’Antitrust Ue.

Il parere di Bruxelles dovrebbe arrivare «per novembre», ha detto ieri Del Torchio. Ma, «non vedo particolare problemi perchè l'azienda resterà saldamente in mani italiane ed europee». L'Ue dovrà pronunciarsi anche sul ruolo di Poste, ma su questo, ha spiegato il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, che accompagnava Del Torchio nella visita ad Hogan, «a noi non è stato chiesto niente, sono loro che devono chiarire e credo lo stiano facendo».

http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/alitalia_hogan_etihad_esuberi/897273.shtml
 
Torniamo in Topic. Ma se a mia domanda di chiarimenti l'addetta nn mi guarda neanche in faccia. ....nn mi sembra ben fatto. Forse le responsabilità sono più di adr anziché az , però per una pioggia della notte precedente (dettomi da addetto alla pista) tutti qs macelli , forse c'è qualcosa a livello organizzativo che non funziona, non ti pare?
 
Torniamo in Topic. Ma se a mia domanda di chiarimenti l'addetta nn mi guarda neanche in faccia. ....nn mi sembra ben fatto. Forse le responsabilità sono più di adr anziché az , però per una pioggia della notte precedente (dettomi da addetto alla pista) tutti qs macelli , forse c'è qualcosa a livello organizzativo che non funziona, non ti pare?

Scusa. Ti è stato detto che il problema era il maltempo. Stop. Probabilmente l'addetta l'ha ripetuto a ventimila persone durante il suo turno.
Hai subito un disservizio, ok. Ci dispiace. Ma se ogni persona che ogni giorno subisce un disservizio con una compagnia, aeroporto, operatore di handling si mettesse qui a scrivere post su post sull'evoluzione del proprio ritardo, il forum andrebbe in panne. Tu stesso hai lodato le persone che stavano buone e in fila. Avran capito forse che né AZ né ADR godono nell'avere ste rogne. E che lamentarsi a disco rotto non farà materializzare un aereo per magia, pronto per la tua link della sera.
 
Il Sole24Ore ha scritto che James Hogan, amministratore delegato di Etihad Airways, sarebbe favorevole ad avere Luca Cordero di Montezemolo alla carica di presidente della compagnia che nascerà dall’integrazione con Alitalia.

 
Fitto giro di incontri ieri in un hotel di Roma per il presidente e ceo di Etihad James Hogan, in visita in Italia in attesa che venga siglato definitivamente l'accordo tra il vettore saudita e la nostra compagnia di bandiera. Tra gli altri, Hogan ha incontrato il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, gli ormai ex presidente e a.d. Alitalia Gabriele Del Torchio e Roberto Colaninno, il nuovo a.d. Silvano Cassano, il vicedirettore generale Giancarlo Schisano e il direttore del personale Antonio Cuccuini. Diverse fonti riferiscono che sarebbe stato presente anche Luca Cordero di Montezemolo, dato in pole position per la carica di presidente della compagnia di bandiera dopo il fresco addio dalla Ferrari.


Hogan ha invitato tutti a perseguire quelli che saranno gli obiettivi della nuova Alitalia: "Dobbiamo essere più sexy e attrarre un maggior numero di clienti. Chiedo entusiasmo, motivazione, dedizione e trasparenza nei rapporti". Positivo anche l'incontro con il ministro Lupi: "Ci siamo aggiornati sullo stato delle cose - spiega Hogan - dal ministro ho ricevuto rassicurazioni in merito soprattutto alla ratifica dell'accordo con l'Unione Europea". Per il futuro prossimo Hogan ha scandito diverse volte lo stesso mantra: soldi, soldi. Non potrebbe essere altrimenti, visto che Etihad ha fissato l'obiettivo dell'utile netto a 108 milioni di euro su 3,7 milioni di fatturato entro il 2017.
Oggi Hogan incontra alla Magliana alcune migliaia di dipendenti, mentre lunedì si trasferirà a Milano per un altro round di colloqui.
 
Il Sole24Ore ha scritto che James Hogan, amministratore delegato di Etihad Airways, sarebbe favorevole ad avere Luca Cordero di Montezemolo alla carica di presidente della compagnia che nascerà dall’integrazione con Alitalia.
Quindi smentite le male voci (per l'ennesima volta) che qualcuno qui aveva scritto in merito ad un ipotetica contrarieta' di Hogan a LCDM presidente.
 
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