Thread Alitalia dal 1 settembre 2014


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
................Spostamento della sede all'estero. Ha fatto bene, la pressione fiscale in Italia è assolutamente fuori controllo, un'azienda globale deve prima di tutto fare gli interessi dei propri azionisti anche minimizzando (legalmente) il carico fiscale.
Fine OT

Gli auguro di cuore di poter contare sulla stessa mole di fondi pubblici ricevuti in Italia e noto che quando si tratta di Fiat si sorvoli su questo aspetto, mentre quando si tratta di AZ escano post che contano pure centesimi e costi indiretti.
 
Mi ero perso questa chicca del corriere di ieri:

La Sicilia simbolo della disfatta turistica

Nessuna protesta significativa per i voli tagliati nell’isola

di Gian Antonio Stella

E la Sicilia? «’tu culu la Sicilia!», risponderebbe Antonio Albanese nei panni del leggendario Cetto Laqualunque, la cui volgarità, come dire, è ancella della sintesi. Spiega infatti Tony Zermo su La Sicilia di Catania che, grazie alla nuova strategia Alitalia-Etihad, dal prossimo 1° ottobre AirOne ha deciso non solo di chiudere la propria sede di Catania ma anche di cancellare i «voli diretti per Monaco, Mosca, Berlino, Amsterdam, Parigi, San Pietroburgo, Dusseldorf, Praga. È rimasta Londra, assorbita da Alitalia, ma con una sola cadenza, quella del sabato. Per i nazionali sono stati cancellati Bologna, Torino, Venezia, Verona. C’è ancora il Pisa assorbito da Alitalia. Restano Roma e Milano operati da Alitalia. Lo stesso discorso in parallelo vale per l’aeroporto palermitano di Punta Raisi». Il tutto, accusa il quotidiano, senza particolare proteste tranne quella dell’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris, «che quantomeno ha scritto a Matteo Renzi». Per il resto, al contrario di quanto avvenuto a Torino (dove contro i tagli ai voli si sono levate le voci di Sergio Chiamparino e Pietro Fassino), il silenzio: «Il governatore Crocetta è alle prese con gli avversari interni del Pd, il sindaco di Catania Enzo Bianco è a Istanbul assieme al cantautore Franco Battiato, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando agisce per i fatti suoi». Insomma: nonostante l’isola non abbia treni veloci né autostrade all’altezza del terzo millennio, insiste il giornale, «sembra che il problema non li tocchi».

Spiegano gli esperti che come ogni vuoto anche questo da qualcuno sarà riempito. E che ad esempio sono già aumentati i voli su Istanbul e sono in arrivo quelli della Finnair su Helsinki. Speriamo. La scelta della nuova compagnia italo-araba che ha assorbito la nostra storica compagnia di bandiera, però, conferma una volta di più una cosa. E cioè che il degrado progressivo dei trasporti e dei collegamenti nord-sud sono la dimostrazione plastica di come la questione meridionale esista ancora e non interessi granché a chi governa, decide, fa accordi. Sono anni, infatti, che tutti si riempiono la bocca sulla necessità che il Sud investa massicciamente sul turismo. Il quale sta vivendo il più spettacolare boom mondiale di tutti i tempi senza che il Meridione riesca a intercettare qualche viaggiatore in più. Anni di proclami, promesse, bla bla... Basti ricordare che con 17 siti Unesco e tre quarti delle coste italiane, il Mezzogiorno fatica ad arrivare a un ottavo dei ricavi dal turismo straniero e tutto insieme raccoglie, secondo il Touring Club, molto meno degli arrivi e delle presenze del solo Veneto.

La Sicilia è il simbolo di questa disfatta turistica: con sei siti Unesco che rappresentano quasi un ottavo del patrimonio nazionale, raccoglie un trentunesimo dei soldi del turismo straniero. Domanda: che sia anche perché appare lontanissima a chi cerca di arrivarci in macchina (sulla Salerno-Reggio!), in treno (ve le raccomando, certe littorine...) o in aereo? In un mese tipo (luglio) di due anni fa, dice Boston Consulting, i voli charter sulle Baleari furono 14 volte superiori a quelli su Palermo, Catania, Trapani o Comiso. C’è da stupirsi se poi l’arcipelago spagnolo ha 11 volte più turisti e un reddito pro capite molto più alto?

http://www.corriere.it/cronache/14_...ca-fe7fb6bc-38b3-11e4-ba01-a3638c813bce.shtml
 
Siamo palesemente OT, ma per amore di polemica proseguiamo un attimo.

La Fiat pre-Marchionne ricevette un miliardo da GM per NON fondersi come da accordi sottoscritti,

Fine OT

Sottoscrivo tutto e con gioia...senza togliere a Marchionne il suo primo grande successo e cioè che fu proprio lui a trattare con GM spuntando il miliardo di cui sopra.
 
Mi ero perso questa chicca del corriere di ieri:

La Sicilia simbolo della disfatta turistica

Nessuna protesta significativa per i voli tagliati nell’isola

di Gian Antonio Stella

E la Sicilia? «’tu culu la Sicilia!», risponderebbe Antonio Albanese nei panni del leggendario Cetto Laqualunque, la cui volgarità, come dire, è ancella della sintesi. Spiega infatti Tony Zermo su La Sicilia di Catania che, grazie alla nuova strategia Alitalia-Etihad, dal prossimo 1° ottobre AirOne ha deciso non solo di chiudere la propria sede di Catania ma anche di cancellare i «voli diretti per Monaco, Mosca, Berlino, Amsterdam, Parigi, San Pietroburgo, Dusseldorf, Praga. È rimasta Londra, assorbita da Alitalia, ma con una sola cadenza, quella del sabato. Per i nazionali sono stati cancellati Bologna, Torino, Venezia, Verona. C’è ancora il Pisa assorbito da Alitalia. Restano Roma e Milano operati da Alitalia. Lo stesso discorso in parallelo vale per l’aeroporto palermitano di Punta Raisi». Il tutto, accusa il quotidiano, senza particolare proteste tranne quella dell’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris, «che quantomeno ha scritto a Matteo Renzi». Per il resto, al contrario di quanto avvenuto a Torino (dove contro i tagli ai voli si sono levate le voci di Sergio Chiamparino e Pietro Fassino), il silenzio: «Il governatore Crocetta è alle prese con gli avversari interni del Pd, il sindaco di Catania Enzo Bianco è a Istanbul assieme al cantautore Franco Battiato, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando agisce per i fatti suoi». Insomma: nonostante l’isola non abbia treni veloci né autostrade all’altezza del terzo millennio, insiste il giornale, «sembra che il problema non li tocchi».

Spiegano gli esperti che come ogni vuoto anche questo da qualcuno sarà riempito. E che ad esempio sono già aumentati i voli su Istanbul e sono in arrivo quelli della Finnair su Helsinki. Speriamo. La scelta della nuova compagnia italo-araba che ha assorbito la nostra storica compagnia di bandiera, però, conferma una volta di più una cosa. E cioè che il degrado progressivo dei trasporti e dei collegamenti nord-sud sono la dimostrazione plastica di come la questione meridionale esista ancora e non interessi granché a chi governa, decide, fa accordi. Sono anni, infatti, che tutti si riempiono la bocca sulla necessità che il Sud investa massicciamente sul turismo. Il quale sta vivendo il più spettacolare boom mondiale di tutti i tempi senza che il Meridione riesca a intercettare qualche viaggiatore in più. Anni di proclami, promesse, bla bla... Basti ricordare che con 17 siti Unesco e tre quarti delle coste italiane, il Mezzogiorno fatica ad arrivare a un ottavo dei ricavi dal turismo straniero e tutto insieme raccoglie, secondo il Touring Club, molto meno degli arrivi e delle presenze del solo Veneto.

La Sicilia è il simbolo di questa disfatta turistica: con sei siti Unesco che rappresentano quasi un ottavo del patrimonio nazionale, raccoglie un trentunesimo dei soldi del turismo straniero. Domanda: che sia anche perché appare lontanissima a chi cerca di arrivarci in macchina (sulla Salerno-Reggio!), in treno (ve le raccomando, certe littorine...) o in aereo? In un mese tipo (luglio) di due anni fa, dice Boston Consulting, i voli charter sulle Baleari furono 14 volte superiori a quelli su Palermo, Catania, Trapani o Comiso. C’è da stupirsi se poi l’arcipelago spagnolo ha 11 volte più turisti e un reddito pro capite molto più alto?

http://www.corriere.it/cronache/14_...ca-fe7fb6bc-38b3-11e4-ba01-a3638c813bce.shtml
Stella ha il dono della polemica inutile (e mi verrebbe da dire anche becera e fuori luogo). Non si capisce infatti cosa c'entri la cancellazione dei voli diretti (che sono comunque sostituiti da possibili connessioni a FCO e LIN) da parte di AZ con il disastro del settore turistico meridionale (e siciliano in particolare) avvenuto in presenza di tali voli diretti.
 
Sottoscrivo tutto e con gioia...senza togliere a Marchionne il suo primo grande successo e cioè che fu proprio lui a trattare con GM spuntando il miliardo di cui sopra.
Scusa, avevo sintetizzato troppo. La Fiat pre-Marchionne era talmente disastrata che il nuovo AD poté contrattare l'uscita dall'alleanza facendosi pure pagare.
 
Siamo palesemente OT, ma per amore di polemica proseguiamo un attimo.
FIAT alcuni anni fa era di fatto fallita, fu salvata con un prestito bancario che sembrava un suicidio per gli istituti di credito (il famoso "convertendo") che iniettarono alcuni miliardi di liquidità contro la promessa di avere in cambio, in un futuro incerto, azioni Fiat ad un prezzo prefissato e piuttosto alto (il rimborso per contanti era una mera ipotesi di scuola). L'operazione, che sarà anche stata di pura ingegneria finanziaria, ha di fatto salvato sia Fiat sia le banche, che si sono fatte le budella d'oro vendendo le azioni Fiat a corsi più che doppi (quasi tripli) rispetto al costo di acquisto.
La Fiat pre-Marchionne ricevette un miliardo da GM per NON fondersi come da accordi sottoscritti, dopo alcuni anni ha preso un marchio americano ormai decaduto e l'ha rimesso in piedi, facendone una delle maggiori storie di successo del post - bolla del 2008. E sempre a proposito di Chrysler, i finanziamenti ricevuti dal governo americano per tenerla in piedi sono stati restituiti integralmente (e con gli interessi) e in anticipo rispetto al piano.
Nuovi modelli: non ci sono nuovi modelli su piattaforma FIAT (a parte la linea piccola, Panda e soprattutto 500 - successo commerciale globale) semplicemente perché le piattaforme americane sono migliori e costano meno, e quindi è naturale che vengano utilizzate come base anche per i prodotti "italiani" (la prossima dovrebbe essere un piccolo SUV su base Jeep).
Spostamento della sede all'estero. Ha fatto bene, la pressione fiscale in Italia è assolutamente fuori controllo, un'azienda globale deve prima di tutto fare gli interessi dei propri azionisti anche minimizzando (legalmente) il carico fiscale.
Fine OT

Applausi.
 
Questa parte del tuo post

non ci sarà mai una sorta di "fusione" NTV AZ...contaci...

ha un tono che ritengo non sia consono alla discussione.
Se vuoi hai altro da dire scrivimi un messaggio privato visto che stiamo andando OT.


No non ho altro da dire. Se non si riesce a capire qua che non c'è nessun tono minaccioso dubito che lo si possa capire coi messaggi privati.
Da parte mia la faccenda finisce qua in quanto non ho offeso nulla e nessuno, ne era nelle mie intenzioni, e continuare a discutere di questa cosa è folle e assurdo.
Quindi stop.

Inviato dal mio Nexus 7 utilizzando Tapatalk
 
Ultima modifica:
No non ho altro da dire. Se non si riesce a capire qua che non c'è nessun tono minaccioso dubito che lo si possa capire coi messaggi privati.
Da parte mia la faccenda finisce qua in quanto non ho offeso nulla e nessuno, ne era nelle mie intenzioni, e continuare a discutere di questa cosa è folle e assurdo.
Quindi stop.
Stop in che senso?
 
Siamo palesemente OT, ma per amore di polemica proseguiamo un attimo.
FIAT alcuni anni fa era di fatto fallita, fu salvata con un prestito bancario che sembrava un suicidio per gli istituti di credito (il famoso "convertendo") che iniettarono alcuni miliardi di liquidità contro la promessa di avere in cambio, in un futuro incerto, azioni Fiat ad un prezzo prefissato e piuttosto alto (il rimborso per contanti era una mera ipotesi di scuola). L'operazione, che sarà anche stata di pura ingegneria finanziaria, ha di fatto salvato sia Fiat sia le banche, che si sono fatte le budella d'oro vendendo le azioni Fiat a corsi più che doppi (quasi tripli) rispetto al costo di acquisto.
La Fiat pre-Marchionne ricevette un miliardo da GM per NON fondersi come da accordi sottoscritti, dopo alcuni anni ha preso un marchio americano ormai decaduto e l'ha rimesso in piedi, facendone una delle maggiori storie di successo del post - bolla del 2008. E sempre a proposito di Chrysler, i finanziamenti ricevuti dal governo americano per tenerla in piedi sono stati restituiti integralmente (e con gli interessi) e in anticipo rispetto al piano.
Nuovi modelli: non ci sono nuovi modelli su piattaforma FIAT (a parte la linea piccola, Panda e soprattutto 500 - successo commerciale globale) semplicemente perché le piattaforme americane sono migliori e costano meno, e quindi è naturale che vengano utilizzate come base anche per i prodotti "italiani" (la prossima dovrebbe essere un piccolo SUV su base Jeep).
Spostamento della sede all'estero. Ha fatto bene, la pressione fiscale in Italia è assolutamente fuori controllo, un'azienda globale deve prima di tutto fare gli interessi dei propri azionisti anche minimizzando (legalmente) il carico fiscale.
Fine OT

si vabbè ma quando rincomincia a tagliare lamiere per fare macchine ?sempre che si usino ancora lamiere
interessa anche quello
anzi forse solo quello
 
Gli auguro di cuore di poter contare sulla stessa mole di fondi pubblici ricevuti in Italia e noto che quando si tratta di Fiat si sorvoli su questo aspetto, mentre quando si tratta di AZ escano post che contano pure centesimi e costi indiretti.

Il problema è che maglioncino blu prima parlava di investimenti in Italia. Poi scappa all'estero.
Questo è il punto: che la pressione fiscale in Italia sia altissima è un conto, che si dica una balla per avere una firma e poi fare l'opposto è altro.
Questo è il problema.

Inviato dal mio Nexus 7 utilizzando Tapatalk
 
Il problema è che maglioncino blu prima parlava di investimenti in Italia. Poi scappa all'estero.
Questo è il punto: che la pressione fiscale in Italia sia altissima è un conto, che si dica una balla per avere una firma e poi fare l'opposto è altro.
Questo è il problema.

Inviato dal mio Nexus 7 utilizzando Tapatalk
A memoria Fiat investirà qualche miliardo negli stabilimenti italiani (non ricordo la cifra esatta, ma dovrebbe essere intorno ai 3)
 
ALITALIA ORGANIZZA EVENTI CON I DIPENDENTI
PER SPIEGARE LA STRATEGIA FUTURA

Roma, 11 settembre 2014 – Alitalia organizzerà nei prossimi giorni una serie di eventi per i
dipendenti, sia a Roma che a Milano, per spiegare la strategia futura della Compagnia e la
proposta di partnership con Etihad Airways.
Il top management di Alitalia terrà due eventi a Roma, il 12 e 13 settembre, e un evento a
Milano, il 15 settembre, dedicato ai dipendenti operativi che fanno base sugli aeroporti di
Milano Linate e Malpensa.
Le sessioni inizieranno con un briefing guidato da Roberto Colaninno, Presidente di Alitalia,
con il supporto di James Hogan, Presidente e Chief Executive Officer di Etihad Airways. A
seguire, sono state organizzate più sessioni informative di approfondimento per i diversi
gruppi di dipendenti, guidate da dirigenti Alitalia.
Roberto Colaninno, Presidente di Alitalia, ha dichiarato: "I dipendenti sono la spina dorsale
del nostro business e siamo impegnati, con un approccio aperto e trasparente, a fare in
modo che siano aggiornati sui piani di Alitalia per il futuro. Queste sessioni rappresentano il
primo passo in questo processo. Dobbiamo iniziare questo processo ora, mentre lavoriamo
anche per ottenere l’approvazione delle Autorità alla partnership, in modo da essere pronti
per avviare immediatamente il piano di trasformazione di Alitalia. Vogliamo mantenere un
dialogo aperto e onesto con i nostri dipendenti per andare avanti insieme nel trasformare la
nostra attività".
Gli eventi con il personale Alitalia seguono l'annuncio del mese scorso (8 agosto) di un
investimento, soggetto all’approvazione delle Autorità, da parte di Etihad Airways per
diventare azionista di minoranza in Alitalia.
Per informazioni alla stampa:
Antonella Zivillica
Alitalia
Responsabile Relazioni con i Media ed Editoria
Tel. 06-65638950
Email. ufficio.stampa@alitalia.it

http://corporate.alitalia.it/static/upload/3af/3af87c8a8506e1d4ddff50a1459d7239.pdf





ALITALIA: IN CORSO INCONTRO TRA HOGAN E DEL TORCHIO

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 11 set - E' in corso all'Hotel Eden di Roma l'incontro tra il ceo di Etihad James Hogan e l'amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio. A seguire Hogan ricevera' i sindacati per poi recarsi al ministero dei Trasporti per incontrare Lupi.
 
Alitalia, Del Torchio non vede problemi su ok Ue a Etihad
giovedì 11 settembre 2014 13:44
ROMA, 11 settembre (Reuters) - Il dossier aperto dalla Ue sull'ingresso dell'araba Etihad nel capitale di Alitalia , e che dovrebbe chiudersi a novembre, non dovrebbe creare problemi al piano predisposto dai vertici delle due società.

Lo ha detto l'Ad del vettore italiano Gabriele Del Torchio parlando con i giornalisti a margine della presentazione che l'Ad di Etihad, James Hogan, sta facendo ai dipendenti di Alitalia.

"Non vedo particolari problemi con la Ue. Alitalia è saldamente in mani italiane ed europee", ha detto il manager.

Roberto Colaninno, presidente della compagnia, è entrato nel merito della sua sostituzione, già da tempo annunciata: "Conosco Luca Cordero di Montezemolo da molto tempo. Sono un suo grande amico e credo che, se cda e azionisti confermeranno quello che io penso, sarebbe un'ottima opportunità avere un manager della sua esperienza a ricoprire la carica di presidente".

(Alberto Sisto)



Alitalia: James Hogan di Etihad in Italia incontra Montezemolo

James Hogan è atterrato a Roma questa mattina. In Italia lo attendono una serie di incontri che porteranno alla nascita della nuova Alitalia, controllata al 49% da Etihad e al 51% da Cai e Poste Italiane. Ieri il ministro dei trasporti MAurizio Lupi aveva confermato di avere in agenda un appuntamento con Hogan per oggi per verificare lo stato di avanzamento degli accordi su Alitalia. Sempre ieri era arrivata la conferma di un incontro anche di Luca Cordero di Montezemolo con il manager e dopo l'ufficializzazione dell'uscita del presidente di
di Monica D'Ascenzo - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/pUBlEl


Alitalia: Del Torchio, credo a novembre parere Antitrust Ue
13:49 ROMA (MF-DJ)--"Credo che a novembre dovrebbe arrivare il parere dell'Antitrust Ue" sull'alleanza tra Alitalia ed Etihad. Lo ha affermato l'a.d. di Alitalia, Gabriele Del Torchio, spiegando di non vedere "particolari problemi, l'azienda e' solidamente in mani italiane ed europee



ALITALIA: COLANINNO, MONTEZEMOLO PRESIDENTE SAREBBE UN'OTTIMA OPPORTUNITA'

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 11 set - Il presidente uscente di Alitalia Roberto Colaninno conferma di lasciare senza malumori il vertice di Alitalia e commenta positivamente un'eventuale nomina di Luca Cordero di Montezemolo. "Ho gia' detto in passato che la mia esperienza in Alitalia era conclusa e volevo occuparmi di altro. Sono un grande amico di Montezemolo e credo che, se il Cda e gli azionisti confermeranno quello che io penso, sarebbe un'ottima opportunita' avere un manager della sua esperienza a ricoprire la carica di presidente", ha detto Colaninno interpellato a termine dell'incontro con il Ceo di Etihad James Hogan.
 
Ultima modifica:
Alitalia, Hogan vede Lupi: da governo "supporto fantastico"
giovedì 11 settembre 2014 17:51 Stampa quest’articolo [-] Testo [+]
ROMA, 11 settembre (Reuters) - James Hogan, numero uno di Etihad, si mostra soddisfatto dell'incontro con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi sull'integraziopne con Alitalia.

"Sono molto contento di averlo incontrato. Ho verificato un supporto fantastico da parte del ministro. Abbiamo fatto un aggiornamento sullo stato del piano e parlato delle questioni in corso con le autorità europee", ha detto Hogan al termine dell'incontro.

Etihad entrerà nel capitale di Alitalia dopo aver ricevuto il via libera dalle autorità competenti.

(Alberto Sisto)

Alitalia: Angeletti, Montezemolo sarebbe ottimo presidente
16:51 ROMA (MF-DJ)--"Montezemolo, secondo me, sarebbe un ottimo presidente" di Alitalia. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, al termine dell'incontro con i vertici di Alitalia e il numero uno di Etihad, James Hogan. "Alla Ferrari si e' dimostrato un ottimo presidente", ha concluso.


ALITALIA: ANGELETTI, DA HOGAN CONFERMA IMPEGNO A RIASSORBIRE ESUBERI

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 11 set - Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, commenta positivamente l'incontro di oggi con James Hogan, prima presa di contatto tra il Ceo di Etihad e i sindacati dopo la firma dell'accordo per l'integrazione con Alitalia. "Ci hanno presentato il programma di sviluppo che gia' conosciamo - ha riferito Angeletti al termine della riunione - e hanno detto di comprendere i dolorosi sacrifici richiesti ai lavoratori, ma il loro obiettivo e' con il tempo riassorbirli, cosi' come hanno fatto con altre compagnie. L'impressione e' di avere di fronte manager che fanno funzionare le aziende e che hanno un atteggiamento positivo verso la gente che lavora", ha concluso.
 
[OT]

Mi scuso per l'OT ma...
La Fiat pre-Marchionne ricevette un miliardo da GM per NON fondersi come da accordi sottoscritti, dopo alcuni anni ha preso un marchio americano ormai decaduto e l'ha rimesso in piedi, facendone una delle maggiori storie di successo del post - bolla del 2008. [...]
Nuovi modelli: non ci sono nuovi modelli su piattaforma FIAT (a parte la linea piccola, Panda e soprattutto 500 - successo commerciale globale) semplicemente perché le piattaforme americane sono migliori e costano meno, e quindi è naturale che vengano utilizzate come base anche per i prodotti "italiani" (la prossima dovrebbe essere un piccolo SUV su base Jeep).
Io andrei cauto ad associare SM con i vari prodotti: tu stesso citi la 500 (auto che è stata fondamentale per FIAT) che né Morchio prima né SM dopo volevano fare ed è servita l'insistenza di diverse persone dentro il gruppo per averla (la 500 viene infatti considerata una "creatura" di Lapo). Discorso simile per i prodotti americani che son stati la base del rilancio dei marchi USA: molti di essi erano già in avanzato sviluppo quando la FIAT è arrivata. Dei 50 veicoli più venduti in USA nello scorso anno 7 appartengono al gruppo e solo 1 (la Charger che occupa la 49ma posizione) è nato nell'epoca Marchionne.

Relativamente alle piattaforme parlare di migliori/peggiori non centra nulla: si è usato quello che c'era per un discorso puramente economico e di necessità, in America son quindi stati realizzati modelli medio-piccoli (es. Dart, 200 e Cherokee) derivati da piattaforma Compact (Giulietta) ed in Italia han lavorato su un lontanissimissimo™ parente del Chrysler LX.
E' anche errato dire che la 500X adotti la piattaforma della Jeep Renegade, perchè le due condividono una versione della piattaforma Small sviluppata in Italia che già si trova su 500L ed è imparentata con quella di G.Punto/Corsa.

P.S.
Poi volendo si potrebbe parlare dei tanti product plan non rispettati, della ridicola gestione dell'Alfa, etc. etc.
P.P.S.
Dal punto di vista finanziario ovviamente tanto di cappello a SM eh
[/OT]
 
Alitalia: Lupi, prossima settimana accordo con Etihad notificato all'Ue

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 11 set - "Credo che la prossima settimana l'accordo tra Alitalia ed Etihad sara' notificato all'autorita' europee". Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, al termine dell'incontro con il ceo di Etihad, James Hogan. "Siamo assolutamente certi, avendo seguito passo passo l'operazione, che si siano rispettate tutte le regole", ha sottolineato Lupi, che conta di incontrare il commissario alla concorrenza Ue, Almunia. Per Lupi, la risposta Ue dovrebbe arrivare prima del closing dell'operazione, previsto "entro novembre".
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.