Thread Alitalia da gennaio 2015


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shenzen airlines

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beh.....in cai su tutto ci si poteva lamentare, ma certamente non per gli scioperi!! anzi, i dipendenti ce l'hanno messa tutta, forse sono stati i soliti dirigenti all'italiana che hanno lasciato molto a desiderare.....

volevo chiedere: a primavera, dalla dichiarazione di AZ SAI, dovrebbe partire il volo per la cina. qualche info aggiuntiva????
(già sappiamo che è shanghai, per l'expo etc)
 

belumosi

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Dall'orario sul sito di BLQ risulta che nella S15 AZ chiuderà la BLQ-TIA, rotta che rimarrà coperta dal daily BV.
In effetti anche simulando alcune date sul sito di AZ, non compare più il volo diretto.
 

Dome

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.
Dall'orario sul sito di BLQ risulta che nella S15 AZ chiuderà la BLQ-TIA, rotta che rimarrà coperta dal daily BV.
In effetti anche simulando alcune date sul sito di AZ, non compare più il volo diretto.
Vado a memoria: chiude il 6 Gennaio
 

belumosi

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Grazie Dome. :)
Tiratina d'orecchi per SAB e AZ che non hanno aggiornato l'orario. ;)
 
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kenyaprince

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Licenziati e poi riassunti i meccanici di Alitalia. Dopo aver completato i tagli al personale inseriti nel piano industriale alla base del «matrimonio» con Ethiad Airways, a dicembre la compagnia aerea s’è accorta che i conti non tornavano. Mentre GH, la società napoletana che ha rilevato la fallita Groundcare, la più grande impresa di handling di Roma, ha lasciato a casa 450 degli 850 operai nonostante le promesse di riassorbirne il 70-80%. A Fiumicino è il caos sul fronte occupazione. Lo scalo è in crescita: due milioni di passeggeri in più soltanto nel 2014 ma il lavoro vola via.
Negli hangar del Leonardo da Vinci Alitalia ha tolto 386 dei 1.694 lavoratori in forze: meccanici, tecnici, ingegneri, impiegati. «Poi qualcuno ha capito che per Natale c’era il rischio che non decollassero gli aerei visto che c’erano pochi addetti alla manutezione», racconta Daniele Cofani, delegato Cub Trasporti. «Sono stati così riassunti una cinquantina di quei lavoratori appena licenziati. Evidentemente la loro opera è necessaria, tanto che il contratto è stato riconfermato fino al 28 febbraio, ma non è più come prima. Hanno dieci, vent’anni di esperienza, un’altissima professionalità e adesso sono precari. Ovviamente lo stipendio è stato ridotto e hanno perduto pure l’anzianità di servizio». «Era previsto negli accordi che per i periodi di picco avremmo richiamato temporaneamente persone inserite tra gli esuberi e mandate in mobilità», fa sapere la compagnia. Febbraio, solitamente, non è un mese di picco per il turismo nella Capitale. Ma c’è l’arrivo a Fiumicino di 14 Airbus A320 della vecchia Alitalia ceduti ad Air Berlin, alleata di Etihad, jet da sottoporre a manutenzione pesante. Visto che i meccanici finiti in esubero questi velivoli li conoscono bene, a loro sono stati riaffidati. Provvederanno a tutto tranne alla verniciatura, che verrà effettuata nello storico «Painting Hangar» dove adesso lavora, con operai dell’Est Europa, l’irlandese Air Tech. La stessa che ha pitturato la livrea con il simbolo dell’Expò del primo volo della nuova Alitalia Sai. E che adesso sta verniciando con i colori di Air Berlin i 14 Airbus ceduti.
«La verità è che al Leonardo da Vinci il lavoro c’è: il trasporto aereo è un settore in crescita a Roma e in Italia - denuncia Antonio Amoroso, membro del direttivo Cub Trasporti - ma è in atto la trasformazione del personale con contratti a tempo indeterminato in precari . Dei 65mila addetti dello scalo romano, 15mila conoscono o hanno conosciuto cassa integrazione, mobilità, contratti di solidarietà. Un modo per «sostenere» con fondi pubblici la pazza voglia di risparmiare di investitori, italiani e stranieri, che si gettano a capofitto in questa ricca torta. Lo sanno bene i lavoratori della Groundcare». La società di handling, che movimenta i bagagli ed effettua il check in per 23 compagnie aeree a Fiumicino, è di fatto fallita lo scorso maggio. Il Tribunale di Civitavecchia ha nominato un curatore per permetterne la gestione dell’ordinaria amministrazione e non bloccare i servizi (e l’aeroporto) e dare tempo di intervenire a chi dovesse rilevarla. Le concorrenti Swissport e Aviation Service, dopo le prime avances, si sono tirate indietro. È invece riuscita a concludere l’accordo la GH di Napoli. «Che però prima aveva promesso di assorbire la maggioranza del personale e ora ha lasciato a piedi 450 degli 850 operai», protestano i delegati Ugl. Nell’accordo, sottoscritto anche da Cgil, Cisl e Uil, era stata prevista la tutela di anziani, malati, persone con figli disabili a carico. «Risultato? Hanno licenziato perfino chi stava in chemioterapia», s’arrabbiano gli operai che hanno protestano con cartelli e striscioni davanti al Terminal 3 dello scalo. Intanto Cub Trasporti ha chiesto alla commissione parlamentare antimafia di aprire un’inchiesta sulla gestione degli appalti a Fiumicino.

iltempo.it
 

Cesare.Caldi

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Articolo del Corriere dal 2 gennaio:

La svolta di Alitalia: meno città italiane, più estere
Debutta la nuova compagnia, prevista una riduzione dei passeggeri domestici del 17%

Per capire come sarà la nuova Alitalia, il cui primo volo ieri mattina è partito all' alba da New York diretto a Malpensa, bisogna dimenticarsi il modello che abbiamo fin qui conosciuto. La compagnia oggi serve 83 destinazioni in tutto il mondo, di cui 25 italiane, essendo presente in quasi tutti gli scali di interesse nazionale, che sono 31. Altre 38 destinazioni sono europee e solo 20 intercontinentali.

Ma nel giro dei prossimi tre anni niente sarà più come prima: via la rete capillare che fin qui ha coperto il nostro territorio da Trieste a Lampedusa, e focus sul lungo raggio. È questa la conseguenza pratica di un analisi della redditività dei voli dalla quale si desume che l'82% delle rotte italiane e europee di Alitalia finora ha viaggiato in perdita. Quel che succederà ora si legge nel piano 2015-2018 scritto insieme al nuovo partner, la compagnia emiratina Etihad che con 560 milioni si è presa una quota del 49%. La parola d?ordine è «forte cesura» rispetto al passato: il cambiamento che inizierà quest?anno farà di Alitalia una compagnia meno presente in Italia e in Europa e molto più attiva sulle lunghe rotte. Questo vuol dire che nel nostro Paese i collegamenti tra le principali città saranno delegati ai treni, alcuni dei quali a Alta velocità, e alle compagnie low cost , rispetto alle quali Alitalia alza definitivamente «bandiera bianca». Alcuni numeri del piano: nel 2015 i passeggeri sui voli domestici sono destinati a calare del 16,8% con un miglioramento però del fattore di riempimento degli aerei che salirà dello 0,4%. Già nel 2016 il ricavo unitario tornerà finalmente positivo: +0,5% che diventerà un +3% a fine piano.La nuova Alitalia punterà per il domestico su due scali: Fiumicino per servire Roma e difendersi (qui sì) dalle low cost e Linate per Milano.

Per le tratte internazionali alla centralità di Fiumicino e Linate, si aggiunge un consolidamento delle tratte verso Londra (si riacquistano cinque coppie di slots a Heathrow). Infine per l?intercontinentale il piano è chiaro: sviluppo di Fiumicino come hub di lungo raggio, «miglioramento dell?offerta dei voli intercontinentali dall?Italia settentrionale» (senza citare Malpensa) e crescita del traffico verso il Far East, tramite Abu Dhabi, e il Nord America. Obiettivo: utile di 46 milioni nel 2017. Ma quest?anno ci saranno perdite per 203 milioni.

Baccaro Antonella
 
F

flyboy

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Alitalia, sugli aerei arriva la connessione wi-fi

Sui voli Alitalia Sai targati Etihad sarà possibile navigare su Internet. La rivoluzionaria novità, contenuta «nei nuovi entusiasmanti progetti» in cantiere, è stata rivelata da Silvano Cassano in una lettera ai dipendenti. «Cominceremo presto a installare sistemi di telecomunicazione e wi-fi a bordo per offrire servizi di connettività su tutta la flotta», scrive il nuovo ad della compagnia controllata al 51% da Cai (la vecchia Alitalia) e al 49% dal vettore di Abu Dhabi.

http://www.ilmessaggero.it/PAY/EDICOLA/alitalia_connessione_wi_fi_sugli_aerei/notizie/1104013.shtml
 
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