Mobius
Utente Registrato
Dopo aver letto 50 post arretrati posso dire che:
1) La rivoluzione di AZ, sia essa effettiva o della sola apparenza, richiede tempo. Serve tempo per allestire gli aerei, riverniciarli, per adeguare il network, per fare tutte quelle piccole rivoluzioni che messe insieme riescono davvero ad attirare nuovi passeggeri. Non è una cosa che si può concretizzare nell'arco di pochi mesi, anche perché siamo proprio nel periodo in cui le attività raggiungono il picco massimo. Magari durante la W15 i vari processi potranno subire una certa accelerazione.
E poi AZ è vittima di circostanze che a) non dipendono da lei e b) anche se ci fosse la volontà di risolvere suddetti problemi, gli sforzi richiesti sarebbero titanici. Mi riferisco tra le altre cose alle condizioni di FCO, al fatto che a Milano ci siano due aeroporti - MXP e LIN - che annullano a vicenda la possibilità di creare un hub lombardo, al fatto che il sistema interno italiano sia uno tra i più drogati in assoluto con aiutini, imbrogli vari, lecchinaggio alle LCC, etc.
2) Etihad comanderà pure in Alitalia ma per gli addetti ai lavori non è cambiato praticamente nulla. Sulle e-mail che riceviamo c'è scritto "Etihad Airways Partner" ma non si sente affatto l'appartenenza (nel mio caso indiretta perché io sono handler) a qualcosa di più grande di AZ. Le procedure stanno cambiando lentamente ma nessuno di EY è mai venuto qui per fare un assessment, nonostante il mio, d'estate, sia uno scalo dove AZ e AB combinate dettano legge, per non parlare dei pax EY per l'Australia che passano dal nostro aeroporto e che quindi vedono noi e il nostro servizio come una sinergia AZ-EY. Mi hanno detto che qualcuno di EY è andato a FCO prima dell'incendio per valutare lo scalo, rimanendo scioccato, ma a parte questo EY non ha minimamente manifestato la volontà di fare dei controlli interni per avere un'idea chiara della qualità del servizio.
Forse fanno controlli del genere, ma di nascosto e con personale in borghese, cosa che comunque pregiudica l'efficienza del controllo stesso (senza un tesserino rilasciato dall'ENAC non si ha accesso all'area trattamento bagagli, per esempio, e non si può osservare l'operato di un addetto, né tantomeno entrare nei vari uffici).
Sarò un po' controcorrente ma credo che parte di queste "colpe" siano inputabili proprio ad Etihad. Con le risorse che hanno avrebbero dovuto mandare personale a destra e a manca per fare controlli, rivalutare le procedure, correggere eventuali errori sistematici, etc.
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1) La rivoluzione di AZ, sia essa effettiva o della sola apparenza, richiede tempo. Serve tempo per allestire gli aerei, riverniciarli, per adeguare il network, per fare tutte quelle piccole rivoluzioni che messe insieme riescono davvero ad attirare nuovi passeggeri. Non è una cosa che si può concretizzare nell'arco di pochi mesi, anche perché siamo proprio nel periodo in cui le attività raggiungono il picco massimo. Magari durante la W15 i vari processi potranno subire una certa accelerazione.
E poi AZ è vittima di circostanze che a) non dipendono da lei e b) anche se ci fosse la volontà di risolvere suddetti problemi, gli sforzi richiesti sarebbero titanici. Mi riferisco tra le altre cose alle condizioni di FCO, al fatto che a Milano ci siano due aeroporti - MXP e LIN - che annullano a vicenda la possibilità di creare un hub lombardo, al fatto che il sistema interno italiano sia uno tra i più drogati in assoluto con aiutini, imbrogli vari, lecchinaggio alle LCC, etc.
2) Etihad comanderà pure in Alitalia ma per gli addetti ai lavori non è cambiato praticamente nulla. Sulle e-mail che riceviamo c'è scritto "Etihad Airways Partner" ma non si sente affatto l'appartenenza (nel mio caso indiretta perché io sono handler) a qualcosa di più grande di AZ. Le procedure stanno cambiando lentamente ma nessuno di EY è mai venuto qui per fare un assessment, nonostante il mio, d'estate, sia uno scalo dove AZ e AB combinate dettano legge, per non parlare dei pax EY per l'Australia che passano dal nostro aeroporto e che quindi vedono noi e il nostro servizio come una sinergia AZ-EY. Mi hanno detto che qualcuno di EY è andato a FCO prima dell'incendio per valutare lo scalo, rimanendo scioccato, ma a parte questo EY non ha minimamente manifestato la volontà di fare dei controlli interni per avere un'idea chiara della qualità del servizio.
Forse fanno controlli del genere, ma di nascosto e con personale in borghese, cosa che comunque pregiudica l'efficienza del controllo stesso (senza un tesserino rilasciato dall'ENAC non si ha accesso all'area trattamento bagagli, per esempio, e non si può osservare l'operato di un addetto, né tantomeno entrare nei vari uffici).
Sarò un po' controcorrente ma credo che parte di queste "colpe" siano inputabili proprio ad Etihad. Con le risorse che hanno avrebbero dovuto mandare personale a destra e a manca per fare controlli, rivalutare le procedure, correggere eventuali errori sistematici, etc.
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