Thread Alitalia - Aprile 2018


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Renzi e Boniek stamane nella (ex) Borromini con conseguente delirio del popolo del selfie... L’ex Juve sul mio bus che staziona all’uscita B15 in attesa d’imbarcarci sulla 490 e di nuovo delirio visto che la maggior parte dei pax sono polacchi (du’ cojoni immagino per lui...).

G
 
15 aprile 2018 - (Teleborsa) – Aiuti di Stato per Alitalia? Quanto si era da subito temuto potrebbe presto concretizzarsi con l’apertura di una procedura formale da parte della Commissione europea. Sotto indagine il prestito ponte per un totale di 900 milioni di euro disposto dal Governo italiano per favorire la ricerca di un acquirente per l’ex compagnia di bandiera colpita da dissesto finanziario e per questo motivo messa in amministrazione straordinaria. 600 milioni di euro stanziati quasi un anno fa, il 2 maggio 2017, subito dopo la nomina di Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, da restituire entro sei mesi. Allungando poi, con provvedimento del 14 ottobre, il termine al 30 settembre 2018 con l’aggiunta di ulteriori 300 milioni.
Una lettera contenente una serie di richieste di spiegazioni al nostro Governo sarebbe già pronta a Bruxelles e dovrebbe essere consegnata a Roma entro pochi giorni. Il frutto di una serie di indagini condotte dall’antitrust europea che sembrerebbero essersi concluse con il “sospetto” che l’intervento economico possa aver violato le regole comunitarie. E’ la terza volta dal 2000 che la Commissione europea muove sospetti di “aiuti di Stato” per Alitalia.
Indagine europea avviata dai “solleciti” delle compagnie concorrenti, in primo luogo Ryanair, che non ne ha fatto mai mistero, e da quella stessa Lufthansa protagonista nei giorni scorsi assieme a easyJet e Wizz Air delle offerte preliminari tra le quali, il 30 aprile, avrebbe dovuto aver luogo la scelta definitiva, ma che il Governo uscente ha deciso di prorogare almeno fino a ottobre, se non oltre, vista la ancora incerta situazione politica a seguito del responso elettorale del 4 marzo scorso.
L’apertura della procedura per aiuti di Stato, peraltro da molti ipotizzata sin dal primo momento, sarebbe stata di fatto già approvata dagli organismi interni della Commissione e molto presto sarà presentata per la firma finale ai commissari europei. Subito dopo la Commissione europea invierà la lettera a Palazzo Chigi e renderà pubblica la notizia.
A Bruxelles sembrerebbe proprio che i dubbi abbiano prevalso sulle spiegazioni ricevute. Primo tra tutti l’entità dei tassi con cui il prestito è stato concesso, poiché le regole europee impongono che siano esattamente corrispondenti a quelli di mercato. A seguire la durata, che, sempre secondo le regole, non deve superare i sei mesi. E nel caso di Alitalia c’è uno “sforamento” di ben 11 mesi. E, infine, la “consistenza”.
Governo italiano e Commissari di Alitalia hanno in più di una occasione dichiarato che 100 dei 900 milioni di euro complessivi del prestito ponte sono stati girati alla IATA (International Air Transport Association, organizzazione internazionale di compagnie aeree con sede a Montréal, Canada) a titolo di garanzia, mentre per il rimanente della somma non c’è stato necessità di utilizzazione, rimanendo ancora intatto a disposizione della Compagnia.
Sembrerebbe che a Bruxelles siano “molto curiosi” di conoscere il perché di uno stanziamento tanto rilevante. In ogni caso, da quanto si è appreso, non dovrebbe esser richiesto nessun “congelamento” cautelare. Roma avrà poi 20 giorni di tempo per rispondere.

Qui finanza.
 
Korean Air / Alitalia expands codeshare to Brazil from May 2018

Korean Air from 01MAY18 plans to enhance travel options to Brazil, as it expands codeshare partnership with Alitalia. Following Alitalia-operating service will carry Korean Air’s KE-coded flight numbers.

Korean Air operated by Alitalia
Rome – Rio de Janeiro Galeao
Rome – Sao Paulo Guarulhos
 
15 aprile 2018 - (Teleborsa) – Aiuti di Stato per Alitalia? Quanto si era da subito temuto potrebbe presto concretizzarsi con l’apertura di una procedura formale da parte della Commissione europea. Sotto indagine il prestito ponte per un totale di 900 milioni di euro disposto dal Governo italiano per favorire la ricerca di un acquirente per l’ex compagnia di bandiera colpita da dissesto finanziario e per questo motivo messa in amministrazione straordinaria. 600 milioni di euro stanziati quasi un anno fa, il 2 maggio 2017, subito dopo la nomina di Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, da restituire entro sei mesi. Allungando poi, con provvedimento del 14 ottobre, il termine al 30 settembre 2018 con l’aggiunta di ulteriori 300 milioni.
Una lettera contenente una serie di richieste di spiegazioni al nostro Governo sarebbe già pronta a Bruxelles e dovrebbe essere consegnata a Roma entro pochi giorni. Il frutto di una serie di indagini condotte dall’antitrust europea che sembrerebbero essersi concluse con il “sospetto” che l’intervento economico possa aver violato le regole comunitarie. E’ la terza volta dal 2000 che la Commissione europea muove sospetti di “aiuti di Stato” per Alitalia.
Indagine europea avviata dai “solleciti” delle compagnie concorrenti, in primo luogo Ryanair, che non ne ha fatto mai mistero, e da quella stessa Lufthansa protagonista nei giorni scorsi assieme a easyJet e Wizz Air delle offerte preliminari tra le quali, il 30 aprile, avrebbe dovuto aver luogo la scelta definitiva, ma che il Governo uscente ha deciso di prorogare almeno fino a ottobre, se non oltre, vista la ancora incerta situazione politica a seguito del responso elettorale del 4 marzo scorso.
L’apertura della procedura per aiuti di Stato, peraltro da molti ipotizzata sin dal primo momento, sarebbe stata di fatto già approvata dagli organismi interni della Commissione e molto presto sarà presentata per la firma finale ai commissari europei. Subito dopo la Commissione europea invierà la lettera a Palazzo Chigi e renderà pubblica la notizia.
A Bruxelles sembrerebbe proprio che i dubbi abbiano prevalso sulle spiegazioni ricevute. Primo tra tutti l’entità dei tassi con cui il prestito è stato concesso, poiché le regole europee impongono che siano esattamente corrispondenti a quelli di mercato. A seguire la durata, che, sempre secondo le regole, non deve superare i sei mesi. E nel caso di Alitalia c’è uno “sforamento” di ben 11 mesi. E, infine, la “consistenza”.
Governo italiano e Commissari di Alitalia hanno in più di una occasione dichiarato che 100 dei 900 milioni di euro complessivi del prestito ponte sono stati girati alla IATA (International Air Transport Association, organizzazione internazionale di compagnie aeree con sede a Montréal, Canada) a titolo di garanzia, mentre per il rimanente della somma non c’è stato necessità di utilizzazione, rimanendo ancora intatto a disposizione della Compagnia.
Sembrerebbe che a Bruxelles siano “molto curiosi” di conoscere il perché di uno stanziamento tanto rilevante. In ogni caso, da quanto si è appreso, non dovrebbe esser richiesto nessun “congelamento” cautelare. Roma avrà poi 20 giorni di tempo per rispondere.

Qui finanza.

Commissari e Governo (quello in carica) potrebbero non essere del tutto scontenti di questa indagine. In questo modo infatti si allontana di molto la possibilità di nazionalizzare AZ senza che la UE si opponga
 
Alitalia ha siglato un accordo di codeshare con Pegasus Airlines, vettore low cost turco con base all’aeroporto Sabiha Gökçen di Istanbul. L’intesa commerciale fra le due compagnie offrirà ai passeggeri Alitalia l’opportunità di raggiungere Istanbul e proseguire verso le principali mete turche. Per i viaggiatori Pegasus, invece, ci sarà la possibilità di accedere all’ampia rete di destinazioni nazionali e internazionali servite dalla ex compagnia di bandiera, favorendo così un ulteriore sviluppo del turismo incoming.

Alitalia amplia la propria offerta applicando il codice AZ ai collegamenti Pegasus Airlines da Roma Fiumicino, Bologna e Bergamo Orio al Serio per Istanbul Sabiha Gökçen, e a ulteriori cinque collegamenti da Istanbul verso Ankara, Antalya, Bodrum, Adana e Izmir. Il codice AZ è stato applicato anche al collegamento Istanbul-Tbilisi (Georgia) effettuato dal vettore turco.

Pegasus Airlines, invece, applica il codice PC ai collegamenti Alitalia da Roma Fiumicino per Bari, Catania, Genova, Napoli, Venezia e Torino. In una seconda fase, il codice di volo Pegasus Airlines verrà applicato anche ai collegamenti Alitalia da Roma verso Londra, Marsiglia, Tolosa, Malaga, Varsavia, Podgorica, Casablanca, Malta, Il Cairo e Santiago del Cile, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni governative.

Pegasus Airlines ha una flotta di 76 aerei con cui vola verso 38 destinazioni in Turchia e altre 70 destinazioni in 41 Paesi. I nuovi voli in codeshare con Pegasus sono già disponibili sui sistemi di vendita.

http://www.lagenziadiviaggi.it/alitalia-punta-sulla-turchia-codeshare-pegasus/
 
Commissari e Governo (quello in carica) potrebbero non essere del tutto scontenti di questa indagine. In questo modo infatti si allontana di molto la possibilità di nazionalizzare AZ senza che la UE si opponga
la procedura è stata aperta apposta..
 
Korean Air / Alitalia expands codeshare to Brazil from May 2018

Korean Air from 01MAY18 plans to enhance travel options to Brazil, as it expands codeshare partnership with Alitalia. Following Alitalia-operating service will carry Korean Air’s KE-coded flight numbers.

Korean Air operated by Alitalia
Rome – Rio de Janeiro Galeao
Rome – Sao Paulo Guarulhos
Molto interessante!
 
Miglia non accreditate al nuovo programma

Non so in quale thread parlate delle miglia alitalia del vecchio programa.
Io vivo in Kenya e sono rientrato in Italia il 30 marzo. Quindi negli ultimi due giorni il sito internet era in panne e il numero telefonico (sono un freccia alata, quindi pensavo fosse piu' facile prendere la linea) e' stato impossibile. Ho scritto una mail ad alitalia e mi hanno risposto dicendo che nonostante siano a conoscenza che il sito non funzionava e le linee telefoniche erano in tilt, comuqnue non mi accreditano le 67 mila miglia nel nuovo programma.
La mia domanda a voi del forum e'? Cosa si fa in questi casi? Non credo sia stata una mia mancanza. Di seguito la risposta ricevuta da Alitalia.


From: CLUBFRECCIAALATA@ALITALIA.IT [mailto:CLUBFRECCIAALATA@ALITALIA.IT]
Sent: Thursday, April 12, 2018 10:45 AM
To: ....
Subject: RE: RE: ......

Egregio Signor fabio,,
in riferimento al Suo riscontro del 04 aprile scorso, desideriamo informarLa che la scadenza per l’utilizzo delle miglia è stata pubblicata nel Regolamento MilleMiglia sin dal mese di dicembre 2016. Il 3 novembre 2017, è stata comunicata la proroga dal 31 gennaio al 31 marzo 2018.
La stessa è stata anche ricordata con ampio anticipo, a partire da agosto 2017, tramite email inviate ai soci, intensificatesi negli ultimi mesi, al fine di invitare i soci ad utilizzare tempestivamente le miglia accumulate nelle varie modalità previste dal regolamento:
• Biglietti premio standard: in numero limitato su ogni volo come previsto dal Regolamento
• Cash & Miles: possibilità di utilizzare le miglia per ottenere sconti sui biglietti in vendita. Tale modalità è sempre disponibile e non limitata come i biglietti premio standard
• Servizi connessi ai voli: upgrading; fast track; lounge in aeroporto
• Mille Miglia Gallery: catalogo premi costituiti da prodotti diversi, fino al 30 settembre 2017
Come noto, inoltre, i biglietti premio si possono richiedere oltre che tramite call center, attraverso il sito web Alitalia. Sullo stesso sito è stata pubblicata e aggiornata continuamente la lista delle destinazioni ove vi erano biglietti premio disponibili.
Nonostante tutti gli sforzi profusi per evitare disservizi, molti soci hanno atteso le ultime settimane prima della scadenza per richiedere i premi, e ciò ha causato un aumento significativo del traffico telefonico.
Per fare fronte all’elevato numero di richieste, il servizio telefonico è stato potenziato con un incremento rilevante delle risorse dedicate ed un estensione nell’orario di servizio.

Siamo dunque spiacenti dei disagi verificatisi, che tuttavia non ci era possibile evitare. La situazione è ora tornata alla normalità e pertanto sono garantiti i livelli di servizio abituali.

Pur comprendendo le difficoltà da Lei esposte ci rincresce confermarLe che le miglia del vecchio programma non possono più essere utilizzate.

cordiali saluti

Emanuela
Alitalia-Relazioni Clientela


To: CLUBFRECCIAALATA@ALITALIA.IT;

CC:
Sent: 04.04.18 08:08:18
Subject:

Buon Giorno,

La ringrazio per la risposta, dovro’ a questo punto fare un update delle mie credenziali per residenti estero.

Volevo informavi che negli ultimi due giorni ho provato a chiamere il numero dedicato 06 65644 per prenotare un biglietto con le mie miglia e le linee telefoniche erano sempre occupate, neanche la segreteria Telefonica, semplicemente occupate.
Ho provato on line, ma le miglia erano state gia resettate con il nuovo programma?

Il cliente aveva la possibilita’ fino al 31 marzo? Come mai il sito non dava la possibilita’.

Credo che non sia l’unico cliente ad aver sperimentato cio.

Potete farmi sapere come comportarmi?

Grazie

Fabio



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Ultima modifica da un moderatore:
“I temi della mostra e “il viaggio” dello Studio Marco Piva. Negli spazi della Galleria Manzoni, nella settimana del design milanese, si aprirà anche il
“Global Village”, una mostra mirata a illustrare, attraverso fotografie, rendering e modelli, alcuni dei numerosi progetti che lo Studio Marco Piva sta realizzando in vari contesti urbani e territoriali in giro per il mondo. Questi progetti, legati al tema del viaggio, spaziano da esclusive residenze private in California a ville di grande valore negli Emirati e in Cina. Saranno esposti anche progetti innovativi di centri residenziali, culturali e sportivi in Italia, Cina e Inghilterra.

Sempre in rapporto al tema del viaggio, sarà esposto in un’area dedicata - lo spazio Volo - uno spaccato delle nuove Lounge Alitalia in fase di realizzazione a Roma nell’Aeroporto di Fiumicino e a New York nel terminal JFK. La realizzazione di questo spazio, vero terminal operativo di Alitalia, consentirà di raccontare il processo di concezione e realizzazione di ambienti di grande complessità tecnologica, interpretati con grande attenzione agli aspetti materici, di dettaglio e di comfort, tipici del design di Studio Marco Piva.”

A quanto pare in arrivò restyling anche di quella di NY. Tutto firmato sempre da Marco Piva , lo stesso designer delle vecchie Lounge dell’era Etihad.
 
delle nuove divise si sa qualcosa ? C' è in giro qualche bozzetto ? o comunque qualcuno le ha già viste ?
 
“I temi della mostra e “il viaggio” dello Studio Marco Piva. Negli spazi della Galleria Manzoni, nella settimana del design milanese, si aprirà anche il
“Global Village”, una mostra mirata a illustrare, attraverso fotografie, rendering e modelli, alcuni dei numerosi progetti che lo Studio Marco Piva sta realizzando in vari contesti urbani e territoriali in giro per il mondo. Questi progetti, legati al tema del viaggio, spaziano da esclusive residenze private in California a ville di grande valore negli Emirati e in Cina. Saranno esposti anche progetti innovativi di centri residenziali, culturali e sportivi in Italia, Cina e Inghilterra.

Sempre in rapporto al tema del viaggio, sarà esposto in un’area dedicata - lo spazio Volo - uno spaccato delle nuove Lounge Alitalia in fase di realizzazione a Roma nell’Aeroporto di Fiumicino e a New York nel terminal JFK. La realizzazione di questo spazio, vero terminal operativo di Alitalia, consentirà di raccontare il processo di concezione e realizzazione di ambienti di grande complessità tecnologica, interpretati con grande attenzione agli aspetti materici, di dettaglio e di comfort, tipici del design di Studio Marco Piva.”

A quanto pare in arrivò restyling anche di quella di NY. Tutto firmato sempre da Marco Piva , lo stesso designer delle vecchie Lounge dell’era Etihad.

Le Casa Alitalia sono credo la migliore eredita' dell'era EY. Ottima cosa quindi che almeno su questo si sia scelta la continuità.
 
ALITALIA/ La quarta offerta nascosta di cui non si parla

Ci sono tre offerte per Alitalia, ma c'è anche chi vorrebbe rimanesse in mani pubbliche. Ci sono però dei numeri che non giocano a favore della compagnia.

L'apertura di una procedura d'indagine da parte della Commissione europea per il prestito ponte di 900 milioni di euro dato dal Governo ad Alitalia è quasi un atto dovuto. Così come dovrebbe essere dovuta la trasparenza nel comunicare al contribuente i risultati del primo trimestre del 2018 e i dati relativi alla gestione commissariale. È infatti possibile trovare i dati di tutte le compagnie aeree quotate senza alcun problema, da cui è possibile vedere come il settore aereo ha accumulato, durante l'estate scorsa, benefici miliardari in Europa: tranne Alitalia che ha perso 31 milioni di euro. Le continue proroghe in questa opera procedurale non solo non servono a nulla, ma stanno allungando un processo di vendita che sembra sempre più un'opera di Samuel Beckett.

Le tre offerte in campo, tra cui quella che sembra essere più credibile è quella di Lufthansa, nascondono invece una quarta offerta sotto il tavolo: l'interventismo da parte dello Stato tramite i soldi del contribuente. Analizzando le tre offerte è tuttavia possibile notare come Lufthansa continui a chiedere (a distanza di quasi un anno dall'inizio del processo di commissariamento) una razionalizzazione della compagnia. Alcuni rumors hanno indicato anche 4.000 esuberi su poco più di 8.000 dipendenti della parte volo (secondo il sottoscritto sono esagerati).

Easyjet è invece interessata agli slot (forse l'unica cosa di valore rimasta in Alitalia), soprattutto su Linate per diventare il vero protagonista su Milano (dove ha già il 40% di traffico di Malpensa), mentre Wizz Air ha un modello di business e una struttura di costo simile a Ryanair (è l'unica compagnia ad avere dei costi simili alla compagnia irlandese) e quindi non sembra essere troppo attraente per il Governo.

È chiaro che Alitalia non ha più possibilità di portare avanti una strategia stand alone ormai da anni, ma la politica non sembra essersene accorta. Gli ultimi passi del Governo e le dichiarazioni di diversi partiti politici sembrano invece indicare la strada pubblica, rilanciando la compagnia con i soldi del contribuente. È vero che Alitalia soffre del fatto che non ha mai avuto investitori forti: com'è possibile competere con Air Italy che comprerà/prenderà in leasing nel giro di 4 anni 50 aerei nuovi su Malpensa (di cui 30 a lungo raggio)? Come competere con colossi da oltre 100 milioni di passeggeri quando ormai la quota di mercato passeggeri di Alitalia è minuscola in Europa (circa il 2%)? Addirittura nel 2017 la quota di mercato dei passeggeri dall'Italia verso tutti i mercati internazionali di Alitalia è crollata all'8,5%. Meno di un passeggero su dieci che si reca all'estero utilizza ormai Alitalia.

giuricin_170418.jpg

Non bisogna poi dimenticare un altro punto essenziale: la procedura di Commissariamento serviva anche a "recuperare" la situazione aziendale per poi ripagare parte dei creditori della vecchia Alitalia ormai fallita lo scorso anno. Non stiamo parlando di pochi soldi, dato che i debiti ammontavano a circa 3 miliardi di euro. A questo punto, è bene capire che la decisione della Commissione europea poco cambierà la situazione in cui versa la compagnia italiana e i vecchi creditori non rivedranno molti soldi. Le stime effettuate (che speriamo possano essere confutate dai Commissari) non sono certo benauguranti, poiché nel primo bimestre del 2018 la compagnia potrebbe avere perso anche due milioni di euro al giorno.

Infatti, se anche i ricavi fossero aumentati del 5% e i costi ridotti dell'8% grazie all'azione dei Commissari rispetto allo stesso periodo del 2016 o 2017, la perdita potrebbe essere stata di 120 milioni di euro tra gennaio e febbraio 2018. Il punto da comprendere è che l'azione dei Commissari è limitata e la compagnia, senza grandi investimenti, difficilmente può competere con i grandi operatori, tanto più con un mercato sempre più concentrato e complicato.

Il rischio è dunque quello che Alitalia si trasformi sempre più in un'opera surreale dove lo Stato gioca il ruolo di attore protagonista: una pièce già vista.

http://www.ilsussidiario.net/News/E...-offerta-nascosta-di-cui-non-si-parla/816667/
 
Ciao ragazzi, ma la livrea, giusto per sapere, quale sarà? Quella perla o ritorniamo al passato ridipingendo quelli perla?
 
http://www.affarinternazionali.it/2018/04/alitalia-vendita-presto-lufthansa/

Alitalia: vendita da decidere presto, ma non a Lufthansa

Di: Alfredo Roma, già presidente dell’Ente Nazionale Aviazione Civile (Enac) e dell’European Civil Aviation Conference (Ecac), ex coordinatore nazionale del Programma Galileo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Quanto è strategica Alitalia?
Un altro fatto di cui tenere conto è l’entrata della Cassa Depositi e Prestiti nel capitale di Tim per esercitare un certo controllo in una attività strategica per il Paese come sono le telecomunicazioni. In Italia le privatizzazioni sono state un disastro. Telecom, Alitalia e Aeroporti di Roma sono state cedute a simpatici personaggi privi di capitali che, usando lo strumento del leverage, hanno caricato le aziende di tanti debiti da impedire il loro sviluppo nel tempo.

Anche Alitalia è un asset strategico per il Paese. Innanzitutto assicura al cittadino di potersi muovere sul territorio della Nazione in base all’articolo 16 della Costituzione, sostiene efficacemente l’industria del turismo, che potrebbe essere una delle principali attività del nostro Paese, che ha il più grande patrimonio artistico del mondo, e porta nella livrea la bandiera Italiana.

Per questo sono convinto che lo Stato, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, dovrebbe detenere una parte del capitale simile a quella dello Stato francese in AirFrance (15,9%) o a quella dello Stato tedesco in Lufthansa. Anche se non si chiamano più compagnie di bandiera, perché non sono più possedute interamente dallo Stato, AirFrance, Lufthansa e British Airways restano tali perché rappresentano i tre Paesi nel mondo.

Le compagnie di bandiera sono anche quelle che trasportano le truppe nei teatri di guerra. Se Alitalia non fosse più italiana, si potrebbe accettare che le nostre truppe fossero trasportate da un’Alitalia posseduta dai cinesi o dagli ungheresi? Particolare non secondario, nell’attuale clima geopolitico del Mediterraneo.

Si riesamini il piano Swissair
Per quanto è dato conoscere, allo stato delle cose penso valga la pena rivedere il piano Swissair che avevo considerato adatto all’attuale situazione di Alitalia in un articolo pubblicato circa un anno fa da AffarInternazionali.it. Si punta tutto su Cityliner, controllata di Alitalia che ha contratti di lavoro assai meno costosi di quelli di Alitalia CAI. Alitalia viene liquidata e Cityliner acquista tutti gli assets necessari per continuare l’attività di Alitalia, compresa l’assunzione di tutto il personale di volo e di quello di terra nella misura necessaria a mantenere l’attività di volo.

Per fare questo Cityliner ha bisogno di linee di credito che possono essere concesse da Cassa Depositi e Prestiti e da Banca Intesa e/o Unicredit. In seguito Cityliner lancia un consistente aumento di capitale. Dopo questa operazione il capitale potrebbe essere così suddiviso: 15% Cassa Depositi e Prestiti – 20% Delta – 20% Fondo Cerberus – 20% Easyjet – 25% flottante nel mercato.

Easyjet assieme a Delta avrebbe interesse a sviluppare il lungo raggio (anche law cost) specialmente verso il continente americano. Inutile la presenza di AirFrance che porrebbe gli stessi problemi di Lufthansa per l’alimentazione dello scalo parigino. Dopo l’entrata del nuovo capitale si annullano o si limitano le linee di credito e si restituisce al Governo italiano il prestito di 900 milioni erogato un anno fa.

Cosa devono fare i possibili futuri premier?
I vecchi soci (patrioti ed Etihad) escono definitivamente con giuste perdite, visto che non sono stati capaci in dieci anni di gestire seriamente Alitalia come stanno facendo i commissari. Infine Cityliner, che ha comprato il marchio, rimette la livrea Alitalia.

La situazione politica è ancora molto incerta ma i due vincitori delle recenti elezioni (Salvini e Di Maio) hanno espresso qualche idea sull’importanza strategica di Alitalia. Studino attentamente il problema e si affidino alla saggezza dei commissari.
 
Due banche straniere, la tedesca Dvb Bank e l'americana Pk AirFinance Sàrl, si sono intestate la proprietà di due società irlandesi controllate da Alitalia, di cui avevano in pegno le azioni, scrive Il Sole-24 Ore, facendo scattare la garanzia prevista dai contratti di finanziamento di aerei. Questo è avvenuto pochi giorni dopo il commissariamento della compagnia italiana, si legge sempre sul quotidiano.

In pratica, queste società sono proprietarie di 26 aeromobili, che Alitalia ha in leasing operativo. La banca tedesca possiede 5 aerei e quella americana 21. La proprietà è stata intestata alle due banche. Tutto ciò è stato rivelato da un documento, il "Programma dei commissari straordinari", che Il Sole-24 Ore ha anticipato, presentato al Mise.

I tre commissari lo avrebbero dovuto presentare entro 180 giorni dalla nomina (2 maggio 2017), ma a fine ottobre chiesero una proroga di 90 giorni, scaduta lo scorso 27 gennaio. Il documento porta data 26 gennaio 2018 e soltanto adesso è disponibile.

http://guidaviaggi.it/notizie/190501/
 
Stato
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