Segnalazioni opportunita' di lavoro flight crew


aa/vv??

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Non so come interpretare questa improvvisa impennata di commenti in questo thread. Ci sono costantemente open day di tutte le compagnie in giro per l'Italia e nessuno si spreca a commentarne l'utilità o il modus operandi. Poi c'è quello di ITA e parte il flame...
 

njko98

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Non so come interpretare questa improvvisa impennata di commenti in questo thread. Ci sono costantemente open day di tutte le compagnie in giro per l'Italia e nessuno si spreca a commentarne l'utilità o il modus operandi. Poi c'è quello di ITA e parte il flame...
I recruitments delle altre compagnie non finiscono sui telegiornali...
 
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Giofumagalli

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Non so come interpretare questa improvvisa impennata di commenti in questo thread. Ci sono costantemente open day di tutte le compagnie in giro per l'Italia e nessuno si spreca a commentarne l'utilità o il modus operandi. Poi c'è quello di ITA e parte il flame...
Dipendi come lo organizzi. Se vuoi fare recruitment fatto bene devi specificare cosa cerchi.
 

njko98

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Dai che forse stavolta fanno sul serio...😜
Dai così già va meglio.
Ditegli però che manca il requisito UPRT per i piloti, divenuto obbligatorio qualche mese fa. ;)
 

Giofumagalli

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Ho un'amica che lavora presso un presidio ospedaliero come refertista: i medici fanno diagnosi a voce che registrano e lei poi passa il tempo a sbobinare e trascrivere i referti.
Lavora su turni, fa quello che le dicono (senza grosse possibilità di manovra), l'ospedale non è suo e seguirà un disciplinare, immagino.

Eppure per iniziare a lavorare si è dovuta aprire Partita IVA e, solo dopo, le hanno fatto firmare un contratto di lavoro autonomo, approvato, validato e controllato dai legali. O magari è anche lei tramite agenzia, non so.
Tutto sotto la luce del sole.

Per come stanno le cose, allo Stato non importa come venga qualificato il rapporto di lavoro, purché non sia in nero e lui si veda riconosciuti i suoi oneri (pagati dal datore, se subordinato oppure dal lavoratore, se autonomo).

Ora, se vogliamo aprire un dibattito sull'opportunità di regolare meglio il mercato del lavoro e conferire al rapporto di lavoro subordinato una preferenza rispetto alle altre tipologie, va benissimo.
Ma finché non ci sarà questa presa di posizione politica da parte del legislatore, è inutile andare in giro a fare shaming dicendo che si gioca sporco con contratti illegali.


Ma davvero vogliamo tornare indietro alle corporazioni medievali?!

Una delle più belle conquiste dell'età moderna è l'aumento esponenziale di possibilità che lo studio e la formazione personale danno.
Quoto da altro thread (non so se si può fare) nel caso chiedo scusa è per evitare di alimentare un Off Topic altrove. Diciamo che queste tematiche sono inerenti il lavoro nel comparto aereo quindi magari meno off topic qui che altrove.

@Fewwy ti invito a leggere la folta giurisprudenza in merito alla presunzione di subordinazione ed alla etero organizzazione.

Il caso della tua amica potrebbe anche ricadere nella casistica di una corretta applicazione delle norme riguardo il lavoro autonomo (sottolineo potrebbe perché di storture al sistema è pieno anche nelle aziende più serie). Chiaramente questa non è la mia materia e mi fermo qui, ma avendo esaminato questo genere di impiego nel settore piloti con un preparato giuslavorista posso dirti tranquillamente che parliamo di veri e propri abusi di discipline contrattuali che sono anni luce da quello che dovrebbe essere un contratto corretto e legale per questo settore.
 
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B77W

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Ma davvero vogliamo tornare indietro alle corporazioni medievali?!

Una delle più belle conquiste dell'età moderna è l'aumento esponenziale di possibilità che lo studio e la formazione personale danno.
Mi accodo a GioFumagalli per spiegare questo punto.

Come ho spiegato nei messaggi precedenti è un bene che si sia ampliata la platea di piloti, perché ha appunto costretto i Maverick di una volta a scendere dal piedistallo e capire che per aria tutti possiamo sbagliare. Di contro, questo ha allargato le maglie di qualunque compagnia (qualunque, colossi addestrativi come Alitalia inclusi) e permesso a tante persone incapaci (per i più svariati motivi) di pilotare commercialmente un aeroplano.
 

Fewwy

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Di contro, questo ha allargato le maglie di qualunque compagnia (qualunque, colossi addestrativi come Alitalia inclusi) e permesso a tante persone incapaci (per i più svariati motivi) di pilotare commercialmente un aeroplano.
Dal tuo messaggio non si capisce chi siano i colpevoli di ciò: le scuole o le compagnie?

Perché secondo me è bene distinguere:

1) ben venga che la forte domanda e un mercato libero abbiano permesso la nascita di quante più ATO possibili, "ad ogni angolo di strada" come detto da Giofumagalli, ognuna che tira acqua al suo mulino, competendo tra di loro sul prezzo.
Ognuno dovrebbe avere la possibilità di acquisire nuove competenze (penso che la discriminante economica sia già abbastanza, purtroppo) e per gli istruttori dovrebbe essere motivo di grande orgoglio prendere anche il più incapace degli individui e portarlo agli standard necessari per il superamento dello Skill Test.
Meno male che non esiste un ente nazionale/accentrato, stile ENAC francese (École Nationale de l'Aviation Civile), dove chi esce da lì si sente di un altro pianeta – stile gli ex AM che passavano al civile di cui raccontate – per poi essere fatti di carne ed ossa come tutti gli altri!

2) dall'altro lato, ci sono le compagnie che selezionano come e chi credono loro.
Se allargano le maglie e fanno passare "cani e porci" perché c'è bisogno di crescere, non è colpa di nessuno.
Penso che gli azionisti farebbero una bella pernacchia se gli amministratori dicessero loro: "Guardate, il mercato è prospero, money is out there, ma noi rallentiamo perché nessuno passa le nostre selezioni e non intendiamo abbassare gli standard: vogliamo le NDB volate in raw data!"
 

Giofumagalli

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Dal tuo messaggio non si capisce chi siano i colpevoli di ciò: le scuole o le compagnie?

Perché secondo me è bene distinguere:

1) ben venga che la forte domanda e un mercato libero abbiano permesso la nascita di quante più ATO possibili, "ad ogni angolo di strada" come detto da Giofumagalli, ognuna che tira acqua al suo mulino, competendo tra di loro sul prezzo.
Ognuno dovrebbe avere la possibilità di acquisire nuove competenze (penso che la discriminante economica sia già abbastanza, purtroppo) e per gli istruttori dovrebbe essere motivo di grande orgoglio prendere anche il più incapace degli individui e portarlo agli standard necessari per il superamento dello Skill Test.
Meno male che non esiste un ente nazionale/accentrato, stile ENAC francese (École Nationale de l'Aviation Civile), dove chi esce da lì si sente di un altro pianeta – stile gli ex AM che passavano al civile di cui raccontate – per poi essere fatti di carne ed ossa come tutti gli altri!
Credo che stiamo mischiando un po' di concetti.

Il fatto che ci siano troppe ATO non è un bene purtroppo in questo settore. Dico purtroppo perché sebbene possa concordare su tutto il discorso della competitività e dell'efficienza sui costi, all'atto pratico il rischio è di avere una mercificazione dell'addestramento per un futuro pilota professionista che è una delle piaghe che affligge l'aviazione degli -almeno- ultimi 20 anni. Oggigiorno l'eccesso di "politicamente corretto" ha creato e sta creando una serie enorme di problemi anche in questo settore; non si può più dire che molti non sono portati per questa Professione e questo è un problema non di poco conto.

Magari esistesse in Italia un equivalente dell'ENAC che hai menzionato tu. Ora lasciamoci un attimo alle spalle il politicamente corretto. Parliamo di scuole estremamente competitive dove entrare è difficilissimo... sinceramente fossi una compagnia aerea cercherei di andare a pescare da lì. Uno non vale uno.

Riguardo all'AM più o meno stesso discorso. Iter selettivo durissimo, percorso in accademia (o quasi direttamente delle scuole per gli AUPC) estremamente logorante dal punto di vista psico-fisico e selettivo ai massimi livelli. Ora questo non fa di un pilota ex-AM un professionista migliore di un "civile" ma è innegabile che passare per determinati percorsi (come appunto potrebbe essere l'ENAC) ti tira fuori una forza e volontà di arrivare che magari in altri contesti non è necessaria.

Il punto è: meno ATO, più selezione = più qualità. Se ci aggiungiamo poi la possibilità di avere queste poche ATO sovvenzionate dallo Stato per i candidati più meritevoli (in base ad esempio ai risultati scolastici) che magari non hanno le possibilità economiche allora siamo arrivati al punto giusto a mio parere.

2) dall'altro lato, ci sono le compagnie che selezionano come e chi credono loro.
Se allargano le maglie e fanno passare "cani e porci" perché c'è bisogno di crescere, non è colpa di nessuno.
Penso che gli azionisti farebbero una bella pernacchia se gli amministratori dicessero loro: "Guardate, il mercato è prospero, money is out there, ma noi rallentiamo perché nessuno passa le nostre selezioni e non intendiamo abbassare gli standard: vogliamo le NDB volate in raw data!"
Eh ma se l'azionista ti chiede di assumere cani e porci perché "money is out there" è meglio che se li voli lui gli aerei.
Tra l'altro se offri Terms and Conditions serie vedi che ti arriva gente che le selezioni te le passa.
Di nuovo uno non vale uno. Se domani mi arrivano piloti di compagnie importanti so che è gente che sa fare il proprio lavoro anche senza andare al simulatore. Questi però vogliono un contratto fatto bene, con tutte le tutele e soldi buoni. E hanno ragione.
 
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per gli istruttori dovrebbe essere motivo di grande orgoglio prendere anche il più incapace degli individui e portarlo agli standard necessari per il superamento dello Skill Test.
Ecco, questa è la più grande idiozia generata dal politicamente corretto (alias inclusività): tutti possono fare tutto. Niente di più falso. Ognuno ha delle capacità, delle potenzialità da scoprire e possibilmente sviluppare: il concetto del portare a fatica un incapace, aeronauticamente parlando, a prendere i brevetti non deve essere motivo di orgoglio per l'istruttore, ma dovrebbe rappresentare una ragione più che valida per far desistere l'allievo. Cosa peraltro assolutamente normale e non certo motivo di vergogna: quanti studenti lasciano l'università o cambiano percorso di studi in corso d'opera, quanti cambiano lavoro? Tutti falliti? Ovviamente no.

Per il resto concordo in toto con Gio.
 

Fewwy

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Nelle mie affermazioni non c'è nessun intento di political correctness.

Finché rimaniamo al di fuori degli ambiti creativi, qualsiasi nozione/competenza è trasmissibile ed assimilabile (ovviamente ci dev'essere la volontà di voler ricevere) da una persona normodotata.
 

Giofumagalli

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qualsiasi nozione/competenza è trasmissibile ed assimilabile (ovviamente ci dev'essere la volontà di voler ricevere) da una persona normodotata.
In linea teorica si, ma all'atto pratico se uno si mette a studiare medicina e prende tutti 30 e lode e poi se deve medicare una ferita gli tremano le mani e suda freddo perché gli fa impressione allora c'è un problema.
In aviazione è più o meno la stessa cosa.
 
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speedbird001

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Boh,
i casi sono due , o gli aerei li possono pilotare anche le scimmie, oppure tutti sti cani e porci in giro non ci sono.
Non mi pare che cadano aerei ogni due per tre, anzi.
Chiedo anche ai professionisti qui presenti, vi capita cosi spesso di avere delle bestie a destra ? o a sinistra ?
 

B77W

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i casi sono due , o gli aerei li possono pilotare anche le scimmie, oppure tutti sti cani e porci in giro non ci sono.
Non mi pare che cadano aerei ogni due per tre, anzi.
Il progresso tecnologico ha fatto passi da gigante e oggigiorno non è richiesta la navigazione astronomica per volare da Londra a NY, quindi è ovvio che siamo ai livelli delle scimmie se parliamo di decollare, impostare il computer per navigare e poi atterrare. Chiaramente volare non si limita a questo e richiede ben altre capacità, tecniche e umane, che le compagnie però non sono più interessate a sviluppare e mantenere attive.

Il CRM ha permesso quello sviluppo che mancava in termini di comandanti "dittatori" e già questo ha garantito un livello di sicurezza (almeno nei paesi dove viene effettivamente applicato) enorme rispetto al passato, ma al prezzo del vedere un impoverimento delle conoscenze, della tecnica di volo e in particolare dell'attitudine, perché, come diceva Gio, se uno fa una evidente caxxata guai a farlo presente, altrimenti è "negative training".

L'obiettivo primario è seguire le procedure, ed è giusto, ma nel momento in cui bisogna deviare dalle procedure o non si trovano riferimenti precisi nelle procedure (e capita), molti vanno letteralmente nel pallone perché non sono più abituati a pensare, sono appunto diventati delle scimmie. Questa tendenza non è ovviamente accettabile, ma il rischio è statisticamente minore del garantire spazi di manovra (ovvero di ragionamento) ai piloti, ed è figlio del fatto che le compagnie devono proteggersi da quella evidente caduta libera in qualità dovuta all'aver aperto le porte ai grandi numeri per soddisfare il boom del trasporto aereo.
Poi se capita che un 77 sfiori le case a fine pista perché i due davanti si son dimenticati come si decolla, amen.
 

Giofumagalli

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Boh,
i casi sono due , o gli aerei li possono pilotare anche le scimmie, oppure tutti sti cani e porci in giro non ci sono.
Non mi pare che cadano aerei ogni due per tre, anzi.
Chiedo anche ai professionisti qui presenti, vi capita cosi spesso di avere delle bestie a destra ? o a sinistra ?
Le compagnie aeree serie selezionano i candidati migliori offrendo però spesso condizioni non all'altezza dietro lo spauracchio che tanto là fuori c'è qualcuno pronto a prendere il tuo posto, il che spesso non è vero. Stesso discorso per i Comandanti.
 

speedbird001

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Le compagnie aeree serie selezionano i candidati migliori offrendo però spesso condizioni non all'altezza dietro lo spauracchio che tanto là fuori c'è qualcuno pronto a prendere il tuo posto, il che spesso non è vero. Stesso discorso per i Comandanti.
si pero' una delle compagnia serie, e' quella del 777 per Dulles , di cui sopra.
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
Non per tutti, anzi...ma utile al fine di comprendere dove stia andando l'evoluzione del settore; se poi qualcuno e' in possesso di work permits stars n stripes tanto meglio!

United Airlines is looking to scale up its employee numbers over the next two years, Bloomberg reports. After hiring over 15,000 new employees in 2022, the legacy carrier is aiming to hit that target again later this year. It wants to then scale up to 50,000 recruits by 2025.