Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"
Ryanair: subito un tavolo di crisi a Bruxelles
«Pigliaru e Deiana vengano a Bruxelles. Il problema Ryanair si risolve con una forte rivendicazione sul fronte degli aiuti di Stato. Il punto di svolta resta ancora il riconoscimento della condizione di insularità. Subito un tavolo di crisi in sede europea», dichiara l’eurodeputato del Ppe Salvatore Cicu
ALGHERO - Un tavolo di crisi, ma stavolta a Bruxelles, per trasferire la vertenza Ryanair in sede europea, coinvolgendo tutti: Regione, europarlamentari, enti locali, imprese e rappresentanti della Ryanair. L’invito giunge dall’eurodeputato del Ppe Salvatore Cicu, che interviene nuovamente sul possibile abbandono della compagnia low cost irlandese dallo scalo di Alghero.
«Dobbiamo scongiurare in ogni modo che si verifichi uno scenario come questo – ha ribadito Cicu – senza un’alleanza in sede europea, oggi più che mai realizzabile con la presenza di tre rappresentanti sardi in Parlamento, continueremo ad allontanarci da una vera soluzione di prospettiva. Invito dunque il presidente Pigliaru e l’assessore ai Trasporti Deiana a partecipare con le aziende e le istituzioni algheresi ad un tavolo di confronto interlocale, da tenersi a Bruxelles, con la presenza di Ryanair e degli esponenti della Commissione Trasporti Ue. Chiediamoci perché le low cost scelgano di ritirarsi dalla Sardegna e preferiscano invece altri scali? E chiediamoci anche perché la continuità nella nostra Isola non funzioni rispetto da altri esempi insulari europei».
«Continuo a dirlo: il punto di svolta – ha sottolineato l’esponente del Ppe – resta ancora quanto mai la vertenza insularità. Senza una forte e necessaria rivendicazione su questo fronte non potrà esserci una reale applicazione del principio di continuità territoriale. In questo senso va dunque rivisto anche il concetto di aiuti di Stato, da riconsiderarsi sulla base della nostra condizione di insularità. Uno stato di svantaggio che condiziona tutte le economie del nostro territorio. Cosa ha fatto per questo la Giunta Pigliaru? Non si possono illudere le nostre comunità con interventi emergenziali se alla radice non si ottiene un vero riconoscimento della nostra condizione insulare a livello europeo. Diversamente – ha osservato Cicu – crisi come quelle in corso continueranno a ripetersi, sia nell’ambito dei trasporti che nel resto del sistema economico isolano, generando pensanti conseguenze sul fronte dell'occupazione e incidendo fortemente sull'isolamento della Sardegna dai mercati internazionali».
http://notizie.alguer.it/n?id=99256
«Vuole soldi, periodicamente minaccia di smobilitare», dice l’assessore regionale ai trasporti Massimo Deiana, «se non li ottiene si sposta dove gliene danno, fa maggiore profitto e c’è più traffico».
http://www.unionesarda.it/articolo/..._la_sardegna_ora_rischia_l_iso-68-447627.html
Ryanair conferma i tagli: è caos
http://notizie.alguer.it/n?id=99171
Ryanair, la grande fuga dall’Isola? La lettera ai dipendenti di Alghero
http://www.sardiniapost.it/economia...la-compagnia-scrive-ai-dipendenti-di-alghero/
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ALGHERO - Un tavolo di crisi, ma stavolta a Bruxelles, per trasferire la vertenza Ryanair in sede europea, coinvolgendo tutti: Regione, europarlamentari, enti locali, imprese e rappresentanti della Ryanair. L’invito giunge dall’eurodeputato del Ppe Salvatore Cicu, che interviene nuovamente sul possibile abbandono della compagnia low cost irlandese dallo scalo di Alghero.
«Dobbiamo scongiurare in ogni modo che si verifichi uno scenario come questo – ha ribadito Cicu – senza un’alleanza in sede europea, oggi più che mai realizzabile con la presenza di tre rappresentanti sardi in Parlamento, continueremo ad allontanarci da una vera soluzione di prospettiva. Invito dunque il presidente Pigliaru e l’assessore ai Trasporti Deiana a partecipare con le aziende e le istituzioni algheresi ad un tavolo di confronto interlocale, da tenersi a Bruxelles, con la presenza di Ryanair e degli esponenti della Commissione Trasporti Ue. Chiediamoci perché le low cost scelgano di ritirarsi dalla Sardegna e preferiscano invece altri scali? E chiediamoci anche perché la continuità nella nostra Isola non funzioni rispetto da altri esempi insulari europei».
«Continuo a dirlo: il punto di svolta – ha sottolineato l’esponente del Ppe – resta ancora quanto mai la vertenza insularità. Senza una forte e necessaria rivendicazione su questo fronte non potrà esserci una reale applicazione del principio di continuità territoriale. In questo senso va dunque rivisto anche il concetto di aiuti di Stato, da riconsiderarsi sulla base della nostra condizione di insularità. Uno stato di svantaggio che condiziona tutte le economie del nostro territorio. Cosa ha fatto per questo la Giunta Pigliaru? Non si possono illudere le nostre comunità con interventi emergenziali se alla radice non si ottiene un vero riconoscimento della nostra condizione insulare a livello europeo. Diversamente – ha osservato Cicu – crisi come quelle in corso continueranno a ripetersi, sia nell’ambito dei trasporti che nel resto del sistema economico isolano, generando pensanti conseguenze sul fronte dell'occupazione e incidendo fortemente sull'isolamento della Sardegna dai mercati internazionali».
http://notizie.alguer.it/n?id=99256
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