Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"


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AZ209

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Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Ryanair: subito un tavolo di crisi a Bruxelles

«Pigliaru e Deiana vengano a Bruxelles. Il problema Ryanair si risolve con una forte rivendicazione sul fronte degli aiuti di Stato. Il punto di svolta resta ancora il riconoscimento della condizione di insularità. Subito un tavolo di crisi in sede europea», dichiara l’eurodeputato del Ppe Salvatore Cicu

ALGHERO - Un tavolo di crisi, ma stavolta a Bruxelles, per trasferire la vertenza Ryanair in sede europea, coinvolgendo tutti: Regione, europarlamentari, enti locali, imprese e rappresentanti della Ryanair. L’invito giunge dall’eurodeputato del Ppe Salvatore Cicu, che interviene nuovamente sul possibile abbandono della compagnia low cost irlandese dallo scalo di Alghero.

«Dobbiamo scongiurare in ogni modo che si verifichi uno scenario come questo – ha ribadito Cicu – senza un’alleanza in sede europea, oggi più che mai realizzabile con la presenza di tre rappresentanti sardi in Parlamento, continueremo ad allontanarci da una vera soluzione di prospettiva. Invito dunque il presidente Pigliaru e l’assessore ai Trasporti Deiana a partecipare con le aziende e le istituzioni algheresi ad un tavolo di confronto interlocale, da tenersi a Bruxelles, con la presenza di Ryanair e degli esponenti della Commissione Trasporti Ue. Chiediamoci perché le low cost scelgano di ritirarsi dalla Sardegna e preferiscano invece altri scali? E chiediamoci anche perché la continuità nella nostra Isola non funzioni rispetto da altri esempi insulari europei».

«Continuo a dirlo: il punto di svolta – ha sottolineato l’esponente del Ppe – resta ancora quanto mai la vertenza insularità. Senza una forte e necessaria rivendicazione su questo fronte non potrà esserci una reale applicazione del principio di continuità territoriale. In questo senso va dunque rivisto anche il concetto di aiuti di Stato, da riconsiderarsi sulla base della nostra condizione di insularità. Uno stato di svantaggio che condiziona tutte le economie del nostro territorio. Cosa ha fatto per questo la Giunta Pigliaru? Non si possono illudere le nostre comunità con interventi emergenziali se alla radice non si ottiene un vero riconoscimento della nostra condizione insulare a livello europeo. Diversamente – ha osservato Cicu – crisi come quelle in corso continueranno a ripetersi, sia nell’ambito dei trasporti che nel resto del sistema economico isolano, generando pensanti conseguenze sul fronte dell'occupazione e incidendo fortemente sull'isolamento della Sardegna dai mercati internazionali».

http://notizie.alguer.it/n?id=99256

«Vuole soldi, periodicamente minaccia di smobilitare», dice l’assessore regionale ai trasporti Massimo Deiana, «se non li ottiene si sposta dove gliene danno, fa maggiore profitto e c’è più traffico».
http://www.unionesarda.it/articolo/..._la_sardegna_ora_rischia_l_iso-68-447627.html

Ryanair conferma i tagli: è caos
http://notizie.alguer.it/n?id=99171

Ryanair, la grande fuga dall’Isola? La lettera ai dipendenti di Alghero
http://www.sardiniapost.it/economia...la-compagnia-scrive-ai-dipendenti-di-alghero/
 

D960

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19 Aprile 2014
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Il mondo non gira attorno a FR. Esistono altre compagnie che potrebbero operare in libero mercato.
 

Mucillo

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19 Settembre 2013
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CAG/MIL
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Trovo scandaloso che si debba sottostare al ricatto di una compagnia. Se c'è mercato, qualcuno aprirà qualche rotta, se nessuno si farà vivo evidentemente certe rotte non hanno senso di esistere.
 

classic289

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14 Giugno 2014
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Beh diciamo chiaramente che certi mercati campano solo se c'è FR perchè è l'unica che ha una struttura dei costi tale da permettersi di operare dove alti non possono.
Quindi, a volte, non è che non c'è mercato in assoluto, non c'è senza FR (incrocio domanda offerta)
 

Mobius

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7 Novembre 2013
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Questo però non giustifica lo sperpero di denaro pubblico, in primis, e le difficoltà sempre più incisive che le compagnie concorrenti devono affrontare. Se ci fate caso le "alternative" si stanno via via riducendo, le legacy scappano da determinate rotte e le altre low cost non sono esenti da mosse e cancellazioni volte a razionalizzare i loro network. Quando un colosso come easyJet chiude la base di FCO, è facile intuire che LCC non è sinonimo di profitti assicurati.

Potrebbe essere troppo tardi per queste fantomatiche "alternative" a Ryanair. Le società di gestione dovevano pensarci prima.

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D960

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19 Aprile 2014
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Questo però non giustifica lo sperpero di denaro pubblico, in primis, e le difficoltà sempre più incisive che le compagnie concorrenti devono affrontare. Se ci fate caso le "alternative" si stanno via via riducendo, le legacy scappano da determinate rotte e le altre low cost non sono esenti da mosse e cancellazioni volte a razionalizzare i loro network. Quando un colosso come easyJet chiude la base di FCO, è facile intuire che LCC non è sinonimo di profitti assicurati.

Potrebbe essere troppo tardi per queste fantomatiche "alternative" a Ryanair. Le società di gestione dovevano pensarci prima.

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Vero. A CAG Volotea quest'estate veniva trattata come una compagnia di serie non B, C ma Z ed accumulava ritardi perché FR aveva la precedenza su scarico bagagli, scalette etc etc.
 

universe876

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26 Febbraio 2011
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Vero. A CAG Volotea quest'estate veniva trattata come una compagnia di serie non B, C ma Z ed accumulava ritardi perché FR aveva la precedenza su scarico bagagli, scalette etc etc.
Cosa che ho visto fare talvolta anche con AP ed AZ a Pisa. Infatti mi chiedevo proprio se vi fosse una sorta di servizio prioritario nei confronti di FR, o se fosse solo una mia impressione.
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

La fuga di Ryanair da Alghero: «Tagliamo oggi per restare a lungo»

I dettagli della lettera inviata dalla compagnia. Quattordici persone trasferite, entro domenica 29 le destinazionidi Silvia Sanna

ALGHERO. Tempo sino a domenica 29 per indicare l’alternativa: quale è, dopo Alghero, la migliore destinazione possibile. I membri dell’equipaggio Ryanair hanno avuto quattro giorni di tempo per pensarci. La lettera della compagnia è stata inviata via mail il 25 novembre e impone una serie di scadenze. Con molto garbo e toni cortesi, si chiede al personale di indicare entro il 29 una triade di possibili destinazioni in ordine di preferenza mettendo Alghero al primo posto se non si ha voglia di essere trasferiti.

Tutti sono chiamati a farlo perché, come spiega la compagnia irlandese, dall’aprile 2016 gli aerei che avranno come base lo scalo “Riviera del Corallo” saranno ridotti da due a uno. Una riduzione necessaria, un passaggio inevitabile in una fase evidentemente considerata cruciale per garantire la presenza della compagnia ad Alghero nel lungo periodo.

I tagli. La flotta dimezzata comporterà una riduzione del personale che altrimenti risulterebbe in esubero. Dovrebbero essere 14, secondo le stime dei vertici della low cost, le unità da ricollocare in altre basi, tra loro alcuni responsabili di cabina.A tutto il personale si chiede di dare una risposta, nella lettera viene comunque sottolineato che nessuno perderà il lavoro.

I tempi.
La svolta considerata necessaria ha dei tempi che devono essere rispettati. Per questo la compagnia dice ai dipendenti che se non ci sarà un sufficiente numero di volontari disposto a trasferirsi a fare le scelte saranno i dirigenti, sulla base di criteri che non potranno essere messi in discussione. Tutti gli interessati, assicura la compagnia, saranno comunque informati del trasferimento in altra sede più tempestivamente possibile, in modo che il 1 aprile 2016 possano prendere servizio.

L’appello.
Ryanair ribadisce quello che ha già detto in questi giorni: non c’è l’intenzione di lasciare Alghero. Anzi, la volontà è di mantenere la presenza nel lungo periodo. Per questo ai dipendenti si chiede comprensione: serve un sacrificio ora, sembra essere questo il senso, per garantire un rapporto più solido con lo scalo algherese un domani.

Tratte a rischio. Nel frattempo i tagli annunciati da Ryanair suscitano grande preoccupazione. In teoria, la presenza di un unico aereo di base ad Alghero, potrebbe comportare la riduzione delle tratte: 11 i collegamenti – tra nazionali e internazionali (tra cui Parigi e Dublino) – che potrebbero essere tagliati da Alghero. Altri 8 o 9 quelli a rischio dallo scalo di Cagliari-Elmas, dove la riduzione degli aerei (attualmente 3) e conseguentemente del personale, potrebbe essere annunciata presto ai dipendenti.

L’assenza o il ridimensionamento della presenza della low cost rischia di creare grandissime difficoltà per i sardi ma anche di provocare gravi danni al comparto turistico. Che in questi anni ha beneficiato moltissimo della possibilità di viaggiare a basso costo. L’allarme è generale, dalla politica agli operatori commerciali. Ieri un forte appello è arrivato da Bosa, dove gli albergatori sono in rivolta: la maggior parte dei turisti arrivano nella città del Temo proprio dall’aeroporto di Alghero sui voli Ryanair. L’addio della compagnia per chi lavora nel turismo sarebbe un disastro.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/a...-tagliamo-oggi-per-restare-a-lungo-1.12533406
 

flori2

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padova
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Se gli operatori turistici sono preoccupati che facciano una colletta. Quanto sono disposti a pagare Ryanair? Solo soldi pubblici no. Se non delle isole greche hanno usato questo modello, non conosco i ritorni (dell'investimento) però.
 

india9001

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Io francamente non capisco perché invece di umiliarsi ed elemosinare quattro voli, non vadano sul mercato a cercare concorrenti...
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

....



Salvare i voli low cost in Sardegna è ancora possibile?

“I voli low cost da e per la Sardegna possono e devono essere salvati senza perdere un solo giorno. Il presidente della regione cacci gli assessori ai trasporti e al Turismo e agisca con atti propri prima che il disastro sia irrimediabile. La Sardegna rischia nel 2016 un danno da un miliardo di euro e centinaia di operatori turistici nel lastrico. Siamo dinanzi ad una gestione della vicenda low cost ad un passo dalla malversazione. Affermare che il contributo co-marketing che dal 1999 viene utilizzato per promuovere e attrarre turisti in Sardegna è stato condannato e vietato dall’unione europea è semplicemente falso. Deiana e compagni mistificano la realtà solo per coprire l’obiettivo reale di cacciare Ryanair e ripristinare in toto il monopolio di Alitalia. Questa giunta regionale fa parte di un sistema politico-affaristico che riceve gli ordini dai poteri forti, a partire dall’Alitalia. Per questo motivo il vero obiettivo è quello di rendere impossibile la vita alle compagnie low cost e tentare in tutti i modi di ripristinare il primato monopolista delle compagnie tradizionali. Non ci sono altre spiegazioni ad una distorsione della realtà così evidente. Il sistema che ho avviato nel 1999 ad Alghero autorizzando da Presidente della regione il primo contributo co-marketing per i voli low cost di Ryanair non solo è stato dichiarato legittimo dalla commissione europea ma con la sentenza pubblicata a settembre 2015 Bruxelles ha detto a chiare lettere che quella procedura è valida anche con gli Orientamenti Comunitari promulgati nel 2014. Lo ha scritto esplicitamente. Dunque l’assessore regionale dei trasporti mente sapendo di mentire. Per questa ragione serve immediatamente un’azione seria e concreta della regione che ripristini il percorso intrapreso ad Alghero e lo esporti anche negli altri aeroporti di Cagliari e Olbia. Basta scaricare le responsabilità su inesistenti sentenze si deve agire e subito”.

Lo ha detto stamane il deputato di Unidos Mauro Pili,. presentando in una conferenza stampa il piano per salvare le low cost in Sardegna. Pili, che da Presidente nel 1999 avviò il primo contratto con Ryanair e nel 2002 firmò l’accordo strategico con la compagnia irlandese, con documenti alla mano ha illustrato la reale situazione dei voli low cost in Sardegna e ha avanzato una serie di proposte operative per rimettere in volo le compagnie low cost nell’isola. Nel corso della conferenza stampa Pili ha speigato i punti salienti della proposta operativa per l’immediato ripristino dei voli low cost in Sardegna spiegando che la decisione europea non ha mai condannato i voli Ryanair da Alghero ma semmai ha confermato la validità del metodo seguito anche alla luce degli ultimi orientamenti comunitari del 2014.

“Prima di tutto – ha detto il deputato di Unidos – bisogna leggere attentamente la decisione comunitaria che a proposito dei contributi alle compagnie aeree ad Alghero ha scritto esplicitamente:
(374)
Tanto rilevato, la Commissione conclude che le condizioni di compatibilità stabilite negli orientamenti del 2014 per il settore dell'aviazione sono state rispettate e che quindi le misure sono compatibili con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato.

Non può sorgere nemmeno il dubbio che abbiano sbagliato la traduzione – dice Pili - perché la versione che fa testo è quella in italiano. Dunque siamo dinanzi a soggetti che dichiarano palesemente il falso. I contributi co-marketing dati alle compagnie aeree, a partire da Ryanair, sono compatibili con il mercato interno europeo. E questa decisione è ancora più rilevante perché non viene assunta con le precedenti norme ma con quelle attuali. Com’è spiegabile che un assessore regionale affermi l’esatto contrario di quanto dice realmente la decisione? Forse sperava che nessuno leggesse la decisione comunitaria? Un Presidente autorevole, non condizionato da poteri di partito e correntizi, dovrebbe cacciare un assessore che dichiara il falso e mette sul lastrico l’intero settore dei trasporti in Sardegna”.

IL CASO ALGHERO

“Per quanto riguarda Alghero è evidente che il problema non si pone considerata la decisione europea di avallare totalmente il valore e la legalità del comportamento seguito sin dall’inizio sia dalla Presidenza della regione che erogava i fondi della pubblicità istituzionale, sia quello della società di gestione dello scalo algherese. Si comunichi immediatamente a Ryanair e alle altre compagnie che si prosegue con il sistema collaudato e avvallato dalla commissione europea”.

IL CASO CAGLIARI

“Il problema si pone per Cagliari in quanto le quote sono detenute dalla Camera di Commercio. In quel caso la commissione europea potrebbe non riconoscere l’aeroporto come strumento operativo della stessa Regione e quindi non concedere l’analogo trattamento applicato ad Alghero dove l’aeroporto è, invece, della Regione. Va esperito un primo immediato tentativo per far riconoscere all’aeroporto di Cagliari le medesime condizioni di quello di Alghero. Qualora questo passaggio non venisse ratificato dalla Commissione occorre intervenire in termini strutturali e per questo motivo si avanza la proposta della creazione di un’unica società di gestione aeroportuale della Sardegna che preveda oltre lo scalo di Alghero anche l’acquisizione innanzitutto del capitale azionario dell’aeroporto di Cagliari. Tale processo consentirebbe una gestione uniforme e razionale del sistema del marketing regionale e gestionale garantendo un approccio unitario delle politiche di sviluppo. In tal senso l’orientamento europeo è chiaro:
32. Il quadro giuridico e normativo relativo alla proprietà e alla gestione dei singoli aeroporti varia da un aeroporto all'altro all'interno dell'Unione. In particolare, gli aeroporti regionali e locali sono spesso gestiti in stretta cooperazione con le autorità pubbliche. A tale riguardo, la Corte ha stabilito che è plausibile che diversi soggetti svolgano assieme un'attività economica, costituendo in tal modo un'unità economica, in presenza di determinate condizioni.
E appare ancora più esplicito il richiamo, sempre degli orientamenti comunitari, che a proposito di proprietà aeroportuale indica come irrilevante la natura pubblica o privata dell’aeroporto.

46. L'articolo 345 del trattato stabilisce che il trattato stesso lascia del tutto impregiudicato il regime di proprietà esistente negli Stati membri. Ne deriva che gli Stati membri possono possedere e dirigere imprese, e possono acquistare azioni o altre partecipazioni in imprese pubbliche o private. 47. Di conseguenza, i presenti orientamenti non operano alcuna distinzione fra i vari tipi di beneficiari sotto il profilo del loro assetto giuridico o in base alla loro appartenenza al settore pubblico o a quello privato e tutti i riferimenti a compagnie aeree e aeroporti o alle imprese che ne assicurano la gestione riguardano ogni tipo di soggetto giuridico.

ESTENDERE MODELLO ALGHERO A TUTTI GLI AEROPORTI SARDI
“In sostanza – prosegue Pili - la commissione europea ha legittimato il modello Alghero per due ordini di motivi: il contributo co-marketing era di natura pubblica dato ad una società pubblica gestita con principi commerciali ed economici da libero mercato. In questo senso la commissione non ha preso in considerazione le ricadute economiche territoriali ma ha valutato se la Regione avesse sostanzialmente agito come un privato proprietario dell’aeroporto. La Commissione ha concluso, applicando il metodo MEO, Operatore Economia di Mercato, fatto di algoritmi economico finanziari, che la Regione ha agito nell’ambito della gestione aeroportuale come un operatore privato e che i contributi economici co-marketing hanno consentito all’aeroporto di avere degli utili o comunque di non perdere”.

“In questo quadro – aggiunge Pili - diventa fondamentale che la Regione si riappropri del capitale azionario maggioritario degli aeroporti sardi, o del loro insieme, ipotizzando un processo che punti ad un’unica società di gestione che, con il principio MEO sperimentato positivamente ad Alghero, possa non solo mantenere ma rafforzare la presenza delle low cost in Sardegna. Tutto questo deve essere fatto senza perdere altro, senza altre fandonie, e soprattutto pensando alla straordinaria ricaduta di un’operazione strategica sia sul futuro economico che occupazionale dell’isola”.

http://www.sassarinotizie.com/artic...ome_salvare_i_voli_low_cost_in_sardegna_.aspx
 

india9001

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Come sempre, Pili ha perso una occasione per stare zitto..
 

AZ209

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Ryanair, viaggio verso il disastro

Viaggia ormai verso il disastro più totale la situazione del trasporto aereo da e per la Sardegna, ma sembra che finora se ne siano accorti tutti tranne chi di dovere, vale a dire l’assessore Deiana e il presidente Pigliaru, che dovrebbe cominciare a ragionare seriamente sull’adeguatezza della sua squadra di governo ad affrontare i problemi più importanti dell’Isola, in particolare quelli di un settore nevralgico come i trasporti.

Le notizie sempre più preoccupanti su un’imminente ‘fuga’ di Ryanair dagli scali isolani si sommano al fallimento del bando per la destagionalizzazione dei flussi turistici che avrebbe dovuto finanziare i cosiddetti ‘winter-links’, i collegamenti invernali con le capitali europee sbandierati come il fiore all’occhiello del nuovo modello di continuità territoriale allo studio da parte della Giunta, per tratteggiare un quadro catastrofico: il sistema dei collegamenti aerei rischia di precipitare indietro di decine di anni a causa dell’incapacità di chi, nell’esecutivo, è chiamato ad occuparsene.

Per quanto riguarda i tagli alle rotte del vettore low-cost irlandese, l’Assessore non può continuare a nascondersi dietro il dito di una legge approvata nella scorsa legislatura: è lui che, in oltre un anno e mezzo di mandato, non è stato in grado di proporre uno straccio di soluzione che consenta di salvaguardare i collegamenti low-cost senza incorrere nelle sanzioni dell’Unione Europea, che poi è quello che si fa regolarmente e senza troppi patemi in tante altre regioni italiane. Quanto agli ‘winter-links’, il bando per la promozione turistica non assegnato per ‘vizi formali e mancato soddisfacimento dei requisiti richiesti’ rasenta il ridicolo: se nessuna compagnia aerea soddisfa i requisiti, è evidente che sono questi ultimi ad essere sbagliati.

E nessuno vuole pensare che l’Assessore al Turismo abbia gestito una pratica che solo incidentalmente ricade in capo al suo Assessorato, trattandosi di una materia più legata al settore dei trasporti, senza consultarsi con il collega di Giunta più direttamente interessato. Giunti ad una situazione che appare sempre più compromessa, non possiamo che rinnovare l’appello alla maggioranza affinché sostenga la mozione presentata dai Riformatori insieme ad altri gruppi dell’opposizione, nella quale si chiede al Presidente di revocare la delega all’Assessore ai Trasporti. L’operato di Deiana sta allontanando sempre di più la Sardegna dall’Italia e dall’Europa, mandandola alla deriva in mezzo al Mediterraneo come il classico isolotto deserto che soltanto i naufraghi, se sono fortunati, riescono a raggiungere.

*capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale

http://notizie.alguer.it/n?id=99348
 

londonfog

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Ma prima di pensare ai 'winter-links' non si dovrebbe pensare a qualcosa che inviti turisti a visitare la Sardegna al di fuori della stagione balneare ?
 

AZ209

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Continuano a fioccare dichiarazioni in merito. Questa volta tocca a Federalberghi Sardegna.


Federalberghi su fuga Ryanair: Presenti, ma non siamo noi ad amministrare la Sardegna

Federalberghi Sardegna, aderente a Confcommercio, replica alle dichiarazioni rilasciate dall'assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana, sulla "fuga" di Ryanair dagli aeroporti dell'Isola. L'assessore ha suggerito come "rimedio" un impegno diretto da parte degli albergatori, degli esercenti turistici e degli esercenti della ristorazione, perché "beneficiano in maniera rilevate dell'aumento dell'arrivo dei turisti".

"Tutto il comparto ha dato la massima disponibilità per prendere una posizione attiva sulla questione - spiega il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Manca – ma allo stesso tempo ci poniamo delle domande importanti. Dobbiamo sostituire noi la Regione quando si tratta di un problema di accessibilità del territorio dell'isola? Ricordiamo che l'accessibilità indispensabile per fare accoglienza è un diritto di ogni sardo e non solo dei turisti".

Federalberghi Sardegna, come già evidenziato più volte, deve però fare i conti con l'abusivismo che di fatto assorbe oltre il 60 per cento degli arrivi dei turisti. "La richiesta del nostro intervento sarebbe giustissima nel caso in cui tutto il turismo confluisse in aziende legali - dice ancora il Presidente - ma come più volte denunciato, oltre due terzi degli arrivi viene assorbito dagli abusivi. Un problema per il quale attendiamo ancora la legge regionale. Vorremmo evitare la beffa di contribuire ad un iniziativa che per 2/3 agevola i nostri concorrenti abusivi".

Infine Federalberghi Sardegna si interroga su quanto fatto negli ultimi anni per gestire al meglio i trasporti regionali. "È possibile che in dieci anni di continuità di gestione della politica dei trasporti pubblici - sottolinea Manca - non sia stato messo a punto un piano preciso per l'organizzazione dei low cost e dell'accessibilità in genere?".

"Questo taglio dei voli - conclude il presidente - porterà sulla sola Alghero un calo di oltre 500mila presenze. Una riduzione del 10 per cento delle presenze di tutto il nord ovest della Sardegna".


http://www.sassarinotizie.com/artic...on_siamo_noi_ad_amministrare_la_sardegna.aspx
 

AZ209

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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Ryanair: caccia agli aiuti anti-Ue
Occhi puntati su privatizzazione


Giovedì l'atteso incontro ad Alghero con l0'assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana. Intanto si delinea sempre più la strada percorrere: ritornare ai "vecchi" contributi co-marketing alla Sogeaal e rivalutare la possibilità di sospendere la privatizzazione


ALGHERO - Le cose, anche le più complicate, alla fine possono diventare semplici. O, se volete, si può sempre trovare il bandolo della matassa, anche se questa si chiama Ryanair. Così da giorni tra imprenditori, politici, amministratori e operatori turistici della Sardegna il tema caldo è il disimpegno della prima compagnia low cost europea dagli scali di Alghero e Cagliari. Meno 14 tratte dal Riviera del Corallo, meno 8 da Elmas [LEGGI]. Un disastro turistico all'orizzonte hanno detto in tanti con cifre alla mano, e tutti d'accordo sul fatto che riguardi l'isola intera: da nord a sud.

Il problema è noto: non incorrere nei temuti aiuti di stato puniti dall'Unione Europea per finanziare il vettore irlandese. Allo studio soluzioni, piani e scelte che tardano comunque ad arrivare dalla Regione. L'assessore dei Trasporti Massimo Deiana fa sapere di voler attendere il pronunciamento della Commissione Europea sulla legge 10, il sindaco di Alghero risponde che «ci sono in ballo interessi generali e non si sta giocando a poker».

Per il primo cittadino algherese e l'ex presidente della Regione Mauro Pili la strada da percorrere è lineare: i contributi co-marketing precedenti alla legge 10, attraverso il metodo dell'operatore economia di mercato (Meo): la Regione agisce come privato dimostrando gli utili generati nell'operazione. Per questo - propone Pili - serve una società unica aeroportuale pubblica riappropriandosi del capitale azionario. Capitale che al Riviera del corallo è sempre in mano all'assessorato regionale dei Trasporti che lo ha messo in vendita nei mesi scorsi. Procedura che ora potrebbe essere messa in discussione alla luce dell'emergenza Ryanair


http://notizie.alguer.it/n?id=99394
 
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