Ora vogliono entrare tutti...
Unicredit: Aeradria, pronti a entrare
L’istituto fa incetta di tesorerie: «Vogliamo radicarci al territorio e diventare i numeri uno a livello locale» Il responsabile della banca: «Nessuna preclusione, con un piano chiaro si può intervenire»
di SIMONE MASCIA
RIMINI. La strategia è chiara: «Radicarsi al territorio e diventare la prima banca di Rimini». Un progetto portato avanti da Unicredit con l’acquisizione delle tesorerie più importanti: dai dipartimenti dell’Università ad Agenzia mobilità, passando per una decina di Comuni, la Provincia e l’Inps. E non solo. L’Aeroporto potrebbe rientrare nel “pacchetto”.
Tra i jolly da pescare nel mazzo potrebbe esserci il contributo al salvataggio del Fellini e della sua società di gestione Aeradria, indebitata fino al collo. Intervento per cui l’istituto ha idee chiare: «Niente preclusioni: l’importante è avere un piano di rilancio credibile, da subito. A quel punto saremmo pronti discutere». Anche se al momento «restiamo alla finestra e sappiamo cosa accade solo dalle notizie di giornale: ma è chiaro che anche in un’ottica di attaccamento al territorio, l’aeroporto è un elemento strategico su cui si potrebbe intervenire».Nessuna forma di «mecenatismo, sia chiaro». Più semplicemente «a volte i guadagni possono essere dettati da elementi diversi». E a testimonianza delle strategie alternative, c’è la sfilza di acquisti di tesorerie locali, il cui accentramento unico di cassa a Roma, voluto da Monti, ha ridotto le redditività. L’istituto di credito punta comunque «a gestire sì i flussi di denaro, ma anche a creare una serie di contatti con il territorio con cui legarsi in modo sempre più stretto e avere un rapporto di responsabilità sociale». Lo spiega Livio Stellati, il numero uno dell’ Area Romagna di Unicredit, la banca che sta andando controcorrente rispetto alla concorrenza, mirando alla gestione delle casseforti degli enti pubblici, delle loro società partecipate e e di altre realtà di primo piano. Solo per fare alcuni esempi: il Centro ricerche Energia e ambiente, quello di Scienza per la qualità della vita, entrambi dipartimenti dell’Università; ma anche i Comuni di Rimini, Cattolica, Misano Adriatico, San Giovanni in Marignano, Bellaria Igea Marina. E ancora: Agenzia Mobilità, la Provincia e l’Istituto nazionale di previdenza sociale qui a Rimini. Un piano preciso che sta portando i suoi frutti. Almeno a giudicare dai numeri in aumento: Unicredit ha 224 dipendenti, 33 sportelli, oltre 53mila clienti, una raccolta da 1 miliardo e 600 milioni e impieghi per 860 milioni. E non solo. Dando un’occhiata ai piani di intervento alle imprese del territorio, si scopre che a gennaio 2013, sono stati 40 milioni gli euro prestati di cui oltre 16 milioni e 600mila euro per supporto per innovazione; 21 milioni e 500mila euro per liquidità e finanziamento; 1 milione e 200 mila per rafforzamento patrimoniale. Cifre importanti, che in ottica Aeradria potrebbero dare una boccata di ossigeno inaspettata.