Qatar Airways interessata ad entrare in Meridiana
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Giusto. Cio' permette a noi di constatare chi siano questi palintegrati, quali siano le loro richieste ed i loro metodi, sempre se ce ne fosse ancora bisogno.
mauro.
Bannato
- 26 Maggio 2010
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Perché qualcuno ha mai messo in dubbio che i contratti Meridiana fossero contratti che permettevano un buon tenore di vita a tutti i livelli, oggi e da qualche ieri fuori mercato essendo un'azienda che perde pesantmente? Meno male che si sono comprati almeno qualche Longines, qualche borsa firmata e qualche villa facendo girare l'economia.
Toccherebbe vedere se effettivamente le borse e gli orologi li abbiano acquistati in Italia.
Borse ed orologi a parte (ognuno la valuti come meglio crede, e con la cartina di tornasole che preferisce), mi limito a constatare come, a fronte di centinaia di posti "in bilico", alla fine i protestanti fossero non più di 9/10. Interpreto la risibile partecipazione come la dimostrazione di quanto, ormai, la consapevolezza che la corda è stata sufficientemente tirata abbia pervaso gli animi dei lavoratori che lavorano sodo. Con o senza borsa di Gucci e Rolex al polso.
mauro.
Bannato
- 26 Maggio 2010
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I-AIGH
Utente Registrato
- 17 Maggio 2008
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Perché sono tornati a girare a tutta i maddog e mi pare ce ne fossero due aog
oi ci sono le stagionali proteste e gli "scioperi in bianco"zInviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Olbia, musica e parole nella lunga notte del Meridiana Pride
Ieri alle 18:58 - ultimo aggiornamento alle 19:39
Olbia si è stretta intorno a piloti, assistenti di volo, tecnici nella lunga maratona del Meridiana Pride al parco Fausto Noce.
Musicisti, artisti e testimoni della durissima vertenza della compagnia aerea si sono alternati sul palco davanti a migliaia di persone dalle 18 fino all'una. Insieme alla musica, sui maxi schermi video e foto reportage dei momenti più intensi, i giorni sulla torre faro di Andrea Mascia, gli incontri con altri lavoratori sardi, le marce, l'emozionante appello di papa Francesco "Nessuna famiglia senza lavoro".
Le famiglie sono state grandi protagoniste con i bambini in prima fila. Hanno risposto all'invito tanti artisti, dagli olbiesi Collage (che si sono esibiti in un duetto tutto olbiese con Jessica Mazzoli) ai Tazenda, da Piero Marras a Elena Ledda, dai Cordas et Cannas alla cantante romena Haiducii che ha offerto un'emozionante versione sardo-romena di "No Potho reposare" mentre l'attore Claudio Santamaria ha mandato un saluto video.
La notte si è conclusa con il cabaret di Andrea Fratellini, ex dipendente Meridiana, e di Giuseppe Masia: nel Meridiana pride - che ha visto sul palco anche Benito Urgu - c'è posto per un sorriso.
di Caterina De Roberto
Ieri alle 18:58 - ultimo aggiornamento alle 19:39
Olbia si è stretta intorno a piloti, assistenti di volo, tecnici nella lunga maratona del Meridiana Pride al parco Fausto Noce.
Musicisti, artisti e testimoni della durissima vertenza della compagnia aerea si sono alternati sul palco davanti a migliaia di persone dalle 18 fino all'una. Insieme alla musica, sui maxi schermi video e foto reportage dei momenti più intensi, i giorni sulla torre faro di Andrea Mascia, gli incontri con altri lavoratori sardi, le marce, l'emozionante appello di papa Francesco "Nessuna famiglia senza lavoro".
Le famiglie sono state grandi protagoniste con i bambini in prima fila. Hanno risposto all'invito tanti artisti, dagli olbiesi Collage (che si sono esibiti in un duetto tutto olbiese con Jessica Mazzoli) ai Tazenda, da Piero Marras a Elena Ledda, dai Cordas et Cannas alla cantante romena Haiducii che ha offerto un'emozionante versione sardo-romena di "No Potho reposare" mentre l'attore Claudio Santamaria ha mandato un saluto video.
La notte si è conclusa con il cabaret di Andrea Fratellini, ex dipendente Meridiana, e di Giuseppe Masia: nel Meridiana pride - che ha visto sul palco anche Benito Urgu - c'è posto per un sorriso.
di Caterina De Roberto
india9001
Utente Registrato
- 6 Novembre 2005
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Quanta ipocrisia, quanta falsità e quanta ignoranza...
www.videolina.it/video/servizi/9952...na-pride-gli-artisti-no-ai-licenziamenti.html
Da esterno vorrei dire tre cose:
- erano pochissime persone;
- provo imbarazzo da parte loro;
- non mi sembrano persone preoccupate di perdere un posto di lavoro.
L'opinione pubblica il più delle volte non è in grado di capire cosa si celi dietro alle cose. Il populismo dilaga, come la politica ci mostra. Questi 4 ladruncoli si presentano agli occhi della gente come vittime, e vengono da questi ingenuamente sostenuti senza sapere che al contrario gli fottono i soldi delle tasse nella difesa di assurdi privilegi.
Possono cantare finchè vogliono, ma tra poco dovranno rimboccarsi le maniche e lavorare.
Non c'è un'alternativa.
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