L’imprenditore resta in cella e prepara una causa milionaria contro la Protezione civ
Data: 21/11/2010
Testata giornalistica: Il Centro
PESCARA. Giuseppe Spadaccini si trova in carcere da un mese e in cella, per ora, dovrà rimanere. (...)
Ma la battaglia di Spadaccini non è solo sul fronte della libertà. Lo scontro con la Protezione civile è destinato a inasprirsi. Il suo legale, Sabatino Ciprietti, intende impugnare l’atto di scioglimento - annunciato dalla Protezione civile - del rapporto con la Sorem, la società che gestiva l’appalto per la gestione dei Canadair, ora amministrata da un custode giudiziario nominato dalla procura. «Il contratto prevedeva altri 5 anni di rapporto: chiederemo un maxi risarcimento danni», una cifra, dunque, molto più alta dei 47 milioni che Spadaccini reclama dal dipartimento già da un anno.
Intanto, continua la telenovela sul destino della Sorem e dei suoi dipendenti (300 fra piloti, amministrativi e tecnici, con quest’ultimi che rientrano nella San srl), da due mesi senza stipendio e con gli aerei a terra. Contrariamente a quanto era stato annunciato ai sindacati, nel consiglio dei ministri di venerdì non è stato portato il decreto bis sul piano di salvataggio della società che chiede le dimissioni di piloti e tecnici in cambio di un contratto a tempo determinato e senza la corresponsione degli arretrati. In precedenza, erano saltate le ipotesi di amministrazione straordinaria e del trasferimento del servizio aereo antincendio all’Aeronautica militare.
A questo punto, il percorso delle prossime settimane dovrebbe vedere, ma il condizionale è d’obbligo, il custode giudizario portare i libri in tribunale e la Protezione civile sollecitare manifestazioni d’interesse per affidare il servizio in via provvisoria.
Nel corso di un’assemblea generale, è stata inoltre costituita l’associazione «Gruppo volo piloti Canadair» con l’obiettivo prioritario di tutelare l’integrità degli attuali livelli occupazionali e professionali dopo la mancata approvazione dei due decreti legge.