Alitalia MilleMiglia, il futuro incerto di 6,1 milioni di iscritti e 45 miliardi di miglia
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Leonard Berberi 13 ago 2021
Il passaggio da Alitalia a Italia Trasporto Aereo lascia nel limbo oltre 45 miliardi di miglia accumulate dai 6,1 milioni di clienti di «MilleMiglia», il programma di fidelizzazione del vettore tricolore. Un tesoretto che sarà venduto al miglior offerente — ma non a ITA —, attraente dal punto di vista commerciale (perché ci sono i dati degli iscritti), ma che costituisce pure un «debito» di poco più di 45 milioni di euro. È quanto emerge da un’analisi del Corriere della Sera sui conti dell’azienda e dalle fonti ministeriali e industriali calcolando come valore nominale 0,1 centesimi di euro per miglio, in linea con i parametri di mercato.
L’azienda
Loyalty, la società interna ad Alitalia che detiene il programma MilleMiglia, è un piccolo gioiello. I suoi conti negli ultimi anni hanno chiuso sempre in attivo. Anche nel 2020, in piena pandemia, ha registrato un utile di esercizio di 4,07 milioni di euro e un patrimonio netto di 57,83 milioni stando ai bilanci consultati dal Corriere. Nel 2019, prima del Covid, l’utile era di 18,97 milioni, mentre i ricavi sono passati da 51,1 a 17,48 milioni. Non solo. Incrociando tra loro i documenti depositati dalla terna commissariale si scopre anche che al 31 dicembre scorso i soldi nella cassa di Alitalia erano in tutto 175 milioni di euro, di cui un sesto (30,6 milioni) dentro Loyalty chiamata più volte a condonare i debiti dell’azienda madre nei suoi confronti.
Gli scenari
Dei 6,1 milioni di iscritti circa 900 mila sono considerati «attivi» — spiegano le fonti — e ancora meno hanno un ammontare di miglia elevato. Ma, come fanno notare gli addetti ai lavori, chi ha accumulato 1,5 milioni di miglia si ritrova in teoria circa 1.500 euro di «credito» da esigere. Un credito che nei prossimi mesi però passerà in mano a una diversa società che potrebbe operare in un altro settore: potrebbe essere pure una catena di supermercati, di alberghi o di autonoleggio. Le miglia difficilmente andranno perse, ma potrebbero essere convertite in qualcosa che magari non soddisfano tutti gli iscritti.
L’accordo con l’Ue
Negli accordi tra Roma e Bruxelles gli uffici della commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager hanno dato l’ok alla vendita diretta del ramo «aviation» di Alitalia a ITA, ma hanno imposto, tra gli elementi di discontinuità aziendale, la cessione del programma MilleMiglia attraverso una gara pubblica a una società che non potrà essere la newco. Questo vuol dire che i 6,1 milioni di iscritti avranno tra alcuni mesi una diversa azienda a gestire le loro miglia. Bandi saranno previsti anche per l’handling (i servizi di terra), la manutenzione e soprattutto il marchio.
I partner
L’incertezza ha spinto gli utenti a chiedere informazioni, anche ai diversi affiliati di MilleMiglia. Che però, a loro volta, sanno poco o nulla di quello che succederà nei prossimi mesi con il programma di fidelizzazione. In una comunicazione di luglio uno dei partner non aviation più importanti, American Express, ha scritto ai clienti che «non appena saranno noti i dettagli del piano sarà nostra cura aggiornati» invitandoli, per ora, a non fare «assolutamente nulla».
Le caratteristiche
Il programma MilleMiglia è nato nel 1992 e dal 2013 è gestito da Loyalty, creata da Alitalia per valorizzarlo. Dopo una parentesi all’interno di Etihad Airways (che ne aveva acquisito il 75% per 112,5 milioni di euro nel 2014 quando era entrato anche in Alitalia) nel dicembre 2018 è tornato nelle mani del vettore tricolore dopo il divorzio dagli emiratini. I partner — tra compagnie aeree e no — sono un’ottantina, stando a una delle presentazioni più recenti mostrate agli addetti del settore. Ai 6,1 milioni di iscritti sono stati inviati prima del Covid 130 milioni di e-mail in dodici mesi e le transazioni che hanno interessato il programma sono state 13 milioni con oltre 3 milioni di biglietti venduti. I club esclusivi sono tre Ulisse, Freccia Alata e Freccia Alata Plus. Poi c’è il circolo dei circoli: «Freccia Alata Plus Per Sempre» che viene rilasciata a chi per almeno dieci anni consecutivi è stato Freccia Alata Plus.
È il «tesoretto» della compagnia tricolore che sarà ceduto attraverso una gara pubblica, ma non alla newco Italia Trasporto Aereo. Ecco cosa può succedere agli utilizzatori
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