Odissea Pista Aeroporto di Firenze


Stato
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Goose

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28 Settembre 2009
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Ecco..." l'articolo" postato da titone è uno degli esempi più chiari del terrorismo psicologico dei no aeroporto.
Le puntualizzazioni dell'articolo hanno senso se l'aeroporto non ci fosse. Purtroppo per loro c'è dal 1937. Il radar è attivo dal 2004 ma forse lo ignorano. Un aumento del traffico non modificherebbe nulla in ambito di struttura radar e neanche di potenziale. Hanno forse riscontrato un aumento di mortalità dovuta a radiazioni radar negli ultimi 11 anni? Sono solo persone che cercano una qualsiasi scusa per allarmare la gente.
 

FLRprt

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17 Novembre 2009
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il mio post era ironico ,hai ragione che di acqua sotto i ponti ne e' passata almeno sotto ponte vecchio ma non credo al ponte di Mezzo a Pisa li l acqua e' stagnante!
Secondo me, ce ne voleva per capire che il post era ironico. Ma sono io ad essere mancamentato.
Quanto all'affermazione dell'acqua stagnante sotto il Ponte di Mezzo, cerchiamo di darci un taglio. Mi stanno bene le battute, le polemiche vuote no. Pisa e Firenze simul stabunt, simul cadunt; o crescono insieme o sono entrambe destinate al declino. E non solo per gli aeroporti.
 

AmerigoVespucci

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25 Febbraio 2011
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Firenze
Stessa storia da 30 anni...
Nulla di nuovo in quel di Pisa.
Che Infinita Tristezza mi fanno quei figuri.:clown: Ora che gli stupidi campanilismi dovranno obtorto collo essere superati (finalmente) per volere "superiore", costoro non si rassegnano ... si capisce da che parte è sempre venuta la polemica. Purtroppo.:morto:
 

FLRprt

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Perché continuiamo a postare roba vecchia e superata? ADF+SAT = Toscana Aeroporti. Goose ha già scritto tutto il 10 febbraio, post #1655.
 

DusCgn

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.
Guerra nei cieli, Firenze lancia l'assalto al Marconi
Con la cosruzione di una nuova pista e la fusione con Pisa, lo scalo del capoluogo toscano punta a sottrarre passeggeri a quello bolognese


DI LUIGI SPEZIA


C’è una pista puntata contro Bologna. Dopo quello calcistico, arriva il derby aeronautico tra il Marconi di Bologna e la squadra che mette insieme i due aeroporti di Firenze e di Pisa. Altro che unificazione delle due regioni e addio all'idea del "Marconi aeroporto di Bologna e Firenze" grazie alla Tav. Ora si apre una concorrenza sfrenata, la caccia all’ultimo passeggero dopo che a Firenze costruiranno una pista tra i 2000 e i 2400 metri, parallela all’autostrada, in grado di ospitare jet più grandi, di medio raggio e dunque di raggiungere non solo tutte le capitali europee, ma anche il Mar Rosso o i paesi del Golfo. E il Galilei di Pisa si ingrandirà ancora, per continuare la sua vocazione low cost e lanciare rotte intercontinentali.

Il derby si gioca all’interno dello stesso “bacino”, astrattamente denominato Centro-Nord dal Piano nazionale degli aeroporti approvato nelle scorse ore dalla conferenza Stato Regioni, prima della firma definitiva del capo dello Stato. Toscana ed Emilia sono una «eccezione alla regola di un solo aeroporto strategico per ciascun bacino...». Qui «gli aeroporti strategici sono due - Bologna e Pisa/Firenze - in considerazione delle caratteristiche morfologiche del territorio e della dimensione degli scali». Il Ministero dei Trasporti, per consentire la promozione dei due scali toscani al rango “strategico” (come già è Bologna), ha posto la condizione che si crei «la piena integrazione» tra Pisa e Firenze. Proprio quella che è in cantiere: la privatizzazione e la fusione delle società di gestione dei due scali finite alla multinazionale argentina Corporacion America, grazie all’attivismo del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, con la benedizione del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il risultato, per Giorgio Tabellini, presidente della Camera di Commercio, socio di maggioranza della Sab, è «un’operazione micidiale», come disse a giugno. Poi il Marconi ha un’altra spina al fianco, il Marco Polo di Venezia, ora classificato “aeroporto intercontinentale” con Malpensa e Roma Fiumicino.

Già nel 2014, Pisa (4 milioni e 683 mila passeggeri) e Firenze (2 milioni e 251 mila) messe insieme hanno avuto più passeggeri di Bologna: un totale di 6 milioni e 934 mila contro i 6 milioni 580 mila del Marconi. E’ vero che Bologna segna un più 6,2 per cento sul 2013, ma l’ascesa di Firenze ha già numeri stupefacenti: più 13,6 per cento e tre posizioni guadagnate in un sol colpo, come nessun altro in Italia.

Il derby si gioca attorno ad una espressione specialistica, “leakage index”, indice di fuga, e misura il numero di passeggeri della propria area “catturati” dal rivale. Firenze ora si pone l’obiettivo di riprendersi i toscani che vengono a Bologna, magari per Ryanair. I piani di sviluppo della nuova società Pisa-Firenze sono supersegreti, ma la stima del “maltolto” può arrivare al milione (stima che già fece Bologna anni fa). Anche se Firenze non sarà a vocazione low cost (tuttavia Vueling si è posizionata con successo a Peretola) e Ryanair al Marconi continuerà a imbarcare ancora turisti per la Toscana, Firenze potrà giocare poi sulla sua chance migliore: capitale del turismo con 4 milioni di arrivi all’anno.

http://bologna.repubblica.it/cronac...irenze_lancia_l_assalto_al_marconi-107914993/


curioso che sia un articolo partorito dalla redazione bolognese e non fiorentina de La Repubblica, visti i toni avrei pensato il contrario.
 

belumosi

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curioso che sia un articolo partorito dalla redazione bolognese e non fiorentina de La Repubblica, visti i toni avrei pensato il contrario.
Al netto di alcuni toni un po'sensazionalistici, l'articolo descrive una situazione reale. BLQ sta sicuramente traendo vantaggio dai limiti di FLR e una volta che sarà operativa la pista nuova, trovo del tutto normale che l'aumento di traffico del Peretola sia fatto anche con i pax toscani che attualmente si servono di BLQ (circa 5-600.000).
Come è prevedibile che anche VCE, in rampa di lancio per un grande ampliamento, sarà in futuro polo di attrazione per gli emiliani visto il prevedibile aumento di LR e le migliorate connessioni ferroviarie.
Non di meno credo che a BLQ non staranno a dormire e cercheranno a loro volta di migliorare sempre più il network. Cosa che finora sono riusciti a fare bene.
L'unico scalo che vedrà un significativo calo dei pax con FLR potenziato, sarà PSA. Ma questo a Firenze non lo ammetteranno mai, nemmeno sotto tortura. Perchè l'importante è vincere, come è secondario.
Di fronte alla pista da 2.4 km e ai 150 M€ gentilmente elargiti dal concittadino Renzi, chi si ricorda più che fino ad un paio di anni fa la pista doveva essere di 2 km (parola di ENAC, Regione ed enti vari) e tutti giuravano e spergiuravano che i lavori per pista li avrebbe pagati ADF senza nessun esborso pubblico...
 

Paolì

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Pisa
Appunto, non è bologna l'aeroporto che dovrebbe preoccuparsi... è un altro quello che perderà un sacco di pax e rotte. se almeno lo ammettessero sarebbe meglio
 

belumosi

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Guerra nei cieli, Firenze lancia l'assalto al Marconi
Con la cosruzione di una nuova pista e la fusione con Pisa, lo scalo del capoluogo toscano punta a sottrarre passeggeri a quello bolognese


DI LUIGI SPEZIA


C’è una pista puntata contro Bologna. Dopo quello calcistico, arriva il derby aeronautico tra il Marconi di Bologna e la squadra che mette insieme i due aeroporti di Firenze e di Pisa. Altro che unificazione delle due regioni e addio all'idea del "Marconi aeroporto di Bologna e Firenze" grazie alla Tav. Ora si apre una concorrenza sfrenata, la caccia all’ultimo passeggero dopo che a Firenze costruiranno una pista tra i 2000 e i 2400 metri, parallela all’autostrada, in grado di ospitare jet più grandi, di medio raggio e dunque di raggiungere non solo tutte le capitali europee, ma anche il Mar Rosso o i paesi del Golfo. E il Galilei di Pisa si ingrandirà ancora, per continuare la sua vocazione low cost e lanciare rotte intercontinentali.

Il derby si gioca all’interno dello stesso “bacino”, astrattamente denominato Centro-Nord dal Piano nazionale degli aeroporti approvato nelle scorse ore dalla conferenza Stato Regioni, prima della firma definitiva del capo dello Stato. Toscana ed Emilia sono una «eccezione alla regola di un solo aeroporto strategico per ciascun bacino...». Qui «gli aeroporti strategici sono due - Bologna e Pisa/Firenze - in considerazione delle caratteristiche morfologiche del territorio e della dimensione degli scali». Il Ministero dei Trasporti, per consentire la promozione dei due scali toscani al rango “strategico” (come già è Bologna), ha posto la condizione che si crei «la piena integrazione» tra Pisa e Firenze. Proprio quella che è in cantiere: la privatizzazione e la fusione delle società di gestione dei due scali finite alla multinazionale argentina Corporacion America, grazie all’attivismo del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, con la benedizione del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il risultato, per Giorgio Tabellini, presidente della Camera di Commercio, socio di maggioranza della Sab, è «un’operazione micidiale», come disse a giugno. Poi il Marconi ha un’altra spina al fianco, il Marco Polo di Venezia, ora classificato “aeroporto intercontinentale” con Malpensa e Roma Fiumicino.

Già nel 2014, Pisa (4 milioni e 683 mila passeggeri) e Firenze (2 milioni e 251 mila) messe insieme hanno avuto più passeggeri di Bologna: un totale di 6 milioni e 934 mila contro i 6 milioni 580 mila del Marconi. E’ vero che Bologna segna un più 6,2 per cento sul 2013, ma l’ascesa di Firenze ha già numeri stupefacenti: più 13,6 per cento e tre posizioni guadagnate in un sol colpo, come nessun altro in Italia.

Il derby si gioca attorno ad una espressione specialistica, “leakage index”, indice di fuga, e misura il numero di passeggeri della propria area “catturati” dal rivale. Firenze ora si pone l’obiettivo di riprendersi i toscani che vengono a Bologna, magari per Ryanair. I piani di sviluppo della nuova società Pisa-Firenze sono supersegreti, ma la stima del “maltolto” può arrivare al milione (stima che già fece Bologna anni fa). Anche se Firenze non sarà a vocazione low cost (tuttavia Vueling si è posizionata con successo a Peretola) e Ryanair al Marconi continuerà a imbarcare ancora turisti per la Toscana, Firenze potrà giocare poi sulla sua chance migliore: capitale del turismo con 4 milioni di arrivi all’anno.

http://bologna.repubblica.it/cronac...irenze_lancia_l_assalto_al_marconi-107914993/


curioso che sia un articolo partorito dalla redazione bolognese e non fiorentina de La Repubblica, visti i toni avrei pensato il contrario.
La risposta del presidente della CDC di Bologna.

"Nessuna guerra con Firenze, il Marconi crescerà ancora"

Il presidente della Camera di Commercio, Giorgio Tabellini, replica alla sfida per i passeggeri lanciata dal capoluogo toscano
DI ENRICO MIELE

22 febbraio 2015

«Questa attenzione di Pisa e Firenze per portarci via passeggeri stona. La competizione non si fa coi proclami. Noi cresciamo non per fare un dispetto a qualcuno, ma perché inauguriamo nuove rotte». Al lavoro nella sua azienda anche di sabato, il presidente della Camera di Commercio, Giorgio Tabellini, non distoglie l’attenzione dal futuro del Marconi. E ribatte alle punzecchiature dei cugini toscani, convinti di poter “scippare” passeggeri a Bologna, mettendo sul piatto i piani di sviluppo del loro scalo. In cima all’agenda, la quotazione a Piazza Affari. Il conto alla rovescia è iniziato e, finalmente, c’è una data cerchiata sul calendario: «La finestra è tra giugno e luglio, saremo pronti».​

Presidente, partiamo dalla fusione Firenze-Pisa. I toscani sono convinti di recuperare dal Marconi un milione di passeggeri. Teme queste previsioni?

«La competizione è forte e noi siamo determinati, ma dobbiamo attrezzarci anche sul fronte delle infrastrutture, come il People Mover. L’opera va realizzata. Dall’altra parte dell’Appennino hanno programmi molto ambiziosi e questo è comprensibile».

Cosa, invece, non lo è?

«Stona questa continua attenzione sul portarci via clienti. Noi, invece, ragioniamo sulla crescita complessiva del Marconi. La competizione non si fa coi proclami, ma con nuove rotte e servizi. Se cresciamo, non è per fare un dispetto a qualcuno».

Perché, secondo lei, c’è questa enfasi sui passeggeri che potrebbero scegliere la Toscana?


«Ho l’impressione che dicano “armiamoci contro un nemico comune”. Trovare un avversario cementa sempre le unioni».

A breve andrete in Borsa per raccogliere fondi. Tutto liscio nel percorso verso Piazza Affari?

«La quotazione va avanti come da programma. C’è stato un momento di forte volatilità sui titoli azionari, ma adesso la situazione è diversa. La finestra interessante è tra giugno e luglio, per quella data saremo pronti».

Entrati i nuovi azionisti, quanto resterà nelle mani dei soci pubblici?

«Intorno al 43%. La Camera di Commercio scenderà al 35% perché non parteciperemo all’aumento di capitale. Il resto sarà di Comune, Città Metropolitana e Regione».

E chi comprerà oltre il 50% delle quote?

«Ci aspettiamo che un 20% resti legato al territorio, poi ci sono gli investitori importanti, anche internazionali, e il mercato».

Spesso si tira in ballo il fondo d’investimento F2i, azionista di Milano, Torino e Napoli, che ha già il 7,2% del Marconi tramite Aeroporti Holding.

«Il fondo F2i è uno dei candidati ad acquisire le quote».

Quanto sperate di raccogliere?

«Il nostro obiettivo è incassare dall’aumento di capitale circa 30 milioni. Potrebbero essere anche di più, dipende dal mercato. Tra aumento di capitale e vendita delle quote da parte degli enti locali è un’operazione da oltre 50 milioni».

Cosa farete con tutti questi soldi?

«Serviranno a finanziare lo sviluppo dell’aeroporto, visto che le difficoltà economiche del territorio impediscono di investire in questa infrastruttura. Abbiamo un master plan che prevede di raggiungere 10 milioni di passeggeri. Poi sono previsti altri investimenti sulle attività non aviation. Le tariffe sono fondamentali, perché gli utili di un aeroporto arrivano da parcheggi, negozi e altri servizi».

Il governo Renzi impone agli enti pubblici, Camere di Commercio comprese, di presentare entro marzo il piano di dismissione delle partecipate «non indispensabili». La quotazione del Marconi cade esattamente in questo periodo. Una coincidenza?

«È una combinazione temporale non prevista ma opportuna. Stiamo quotando l’aeroporto, e questo è un percorso di dismissione, come chiede l’ultima Legge di stabilità. Solo che noi siamo partiti prima».

A breve presenterete il bilancio 2014 dello scalo. Con quali risultati?

«Migliori del 2013, ricavi e utili sono in aumento».

Spera di riuscire a concludere, prima o poi, la costruzione dei “finger”?

«Eh, non sarebbe male. È una situazione tragicomica perché siamo bloccati dalle procedure. Non è facile estromettere una società inadempiente».

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/02/22/news/nessuna_guerra_con_firenze_il_marconi_crescer_ancora-107916497/
 

flapane

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Guerra nei cieli, Firenze lancia l'assalto al Marconi
Con la cosruzione di una nuova pista e la fusione con Pisa, lo scalo del capoluogo toscano punta a sottrarre passeggeri a quello bolognese


DI LUIGI SPEZIA
Qui «gli aeroporti strategici sono due - Bologna e Pisa/Firenze - in considerazione delle caratteristiche morfologiche del territorio e della dimensione degli scali».
Amico caro, te lo dico da Razzi: qua gli aeroporti sono tre, non due, fatti le addizioni tue.

Solo in Italia si poteva elaborare "Pisa/Firenze", e fingere che fosse un unico scalo. Che magnifico Paese.

L'unico scalo che vedrà un significativo calo dei pax con FLR potenziato, sarà PSA. Ma questo a Firenze non lo ammetteranno mai, nemmeno sotto tortura. Perchè l'importante è vincere, come è secondario.
Appunto. Un altro segreto di pulcinella. Tutti sanno, nessuno dice.
 

Michele

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Facciamo un gioco: Pensate un po' a come potrebbe essere adesso Firenze Peretola se, decenni fa, non fossero stati spesi miliardi di lire per potenziare Pisa e realizzare altre strutture.
Io contro Pisa non ho niente, tengo a precisare.
E' altresì innegabile che Firenze abbia i numeri dalla sua parte e che il bacino d'utenza è enorme.
 

Michele

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3 Giugno 2006
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L'unico scalo che vedrà un significativo calo dei pax con FLR potenziato, sarà PSA. Ma questo a Firenze non lo ammetteranno mai, nemmeno sotto tortura. Perchè l'importante è vincere, come è secondario..
E mica è colpa di Firenze se ogni anno transitano da queste parti circa 12 milioni di persone indicate come "turisti"....
Fatevene una ragione, no?
 

belumosi

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Nessuno contesta il diritto di Firenze ad avere un aeroporto migliore per poter servire al meglio il proprio bacino di traffico.
Ma anche se dette per una giusta causa, le balle rimangono balle. Fiorentine o pisane che siano.
 
Stato
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